venerdì 29 marzo 2013

MARO’, CHE BELLO VIAGGIARE IN INDIA


Celo celo, manca.
Spulciando nella filmografia di Wes Anderson, mi sono reso conto che mi mancavano ancora 2 film: l’esordio assoluto Un colpo da dilettanti e Il treno per il Darjeeling. Il primo vedrò di vederlo vedere prossimamente, il secondo me lo sono recuperato ora, anche perché ho sentito pareri che lo mettevano addirittura al primo posto nella classifica dei film wesandersoniani. I soliti esagerati!
Ma il primo vagone di questo post-treno, tutto di prima classe, è dedicato al cortometraggio che anticipa la pellicola…
Salite a bordo e buon viaggio.

VAGONE 1
Hotel Chevalier
(cortometraggio, USA, Francia 2007)
Regia: Wes Anderson
Sceneggiatura: Wes Anderson
Cast: Jason Schwartzman, Natalie Portman

Si potrebbe scrivere una tesi di laurea o un trattato filosofico su questo cortometraggio. Per evitare di tediarvi, fate prima a vedervelo che dura appena 13 minuti, titoli di coda compresi. Non dovete nemmeno sbattervi troppo che ve lo sbatto qua sotto. In versione sottotitolata in italiano, cosa pretendete di più? Fare sesso con Natalie Portman?
Eh, ciao belli, per adesso potete accontentarvi di vederla ignuda nel suddetto cortometraggio. Ma no, non mostra la patatina, brutti pervertiti.
Riguardo al corto, evito tesi e trattati dicendo che è una breve introduzione all’apatico personaggio interpretato da Jason Schwartzman ne Il treno per il Darjeeling ed è una piccola scheggia di raffinato wesandersonismo, con tanto di dialoghi ironici, musica che puzza di 60s, atmosfere parigine e… Natalie Portman ignuda, l’ho già detto?
(voto 6,5/10)



VAGONE 2
Il treno per il Darjeeling
(USA 2007)
Titolo originale: The Darjeeling Limited
Regia: Wes Anderson
Sceneggiatura: Wes Anderson, Roman Coppola, Jason Schwartzman
Cast: Owen Wilson, Jason Schwartzman, Adrien Brody, Wallace Wolodarsky, Amara Karan, Waris Ahluwalia, Bill Murray, Anjelica Huston, Barbet Schroeder, Irrfan Khan, Camilla Rutherford, Natalie Portman
Genere: on the road on the rotaia
Se ti piace guarda anche: Little Miss Sunshine, I Tenenbaum, Sideways, Un biglietto in due

"Ti prego Cannibal, promuovi il nostro film!"
Biglietti!
Biglietti, prego!
Siete saliti sulla carrozza di questo post a vagoni solo per vedere Natalie Portman come mammeta l’ha fatta?
Bravi, però adesso potete rimanere seduti che Il treno per il Darjeeling è un viaggio piacevole assai. Questo è il pregio forse maggiore del cinema di Wes Anderson, almeno quando è riuscito, cioè sempre tranne nel caso del soporifero Le avventure acquatiche di Steve Zissou. Wes Anderson possiede il dono raro di riuscire a essere leggero senza apparire stupido, e di dire cose profonde in maniera delicata.
L’altro grande pregio di Wes Anderson, che qualcuno può trovare un difetto ma cavoli suoi, è che è un hipster totale. Possiamo dire che è il regista hipster per eccellenza. Sull’arte di essere un hipster avevo già dedicato un post a parte, ma senza stare a rivangare cose già vangate, possiamo dire brevemente che all’interno del suo cinema sono ravvisabili le tendenze principali dell’hipster modello: innanzitutto è indie. Non sei indie? Allora non sei hipster e se non sei hipster non sei indie e se ti credi di essere hipster non sei hipster ma forse sei comunque indie.
Inoltre, da bravo hipster, Wes Anderson e i suoi personaggi sfoggiano un gusto raffinato e allo stesso tempo stralunato. Perché se sei normale non sei hipster.
Infine, per essere un hipster degno di questo nome, è necessaria anche una passione per le cose vintage e retrò. E chi meglio di Wes Anderson, fissato com’è con gli anni Sessanta? Nonostante il suo unico film effettivamente ambientato in quel decennio sia l’ultimo stupendo Moonrise Kingdom,(I Tenenbaum invece viaggia fino ai 70s), anche gli altri sono immersi in un’atmosfera molto 60s per stile, abiti e musiche. Qui infatti non mancano brani 60s indiani, una spruzzata di Kinks, “Les Champs Élysées” di Joe Dassin che un tocco francese fa ancora più chic, e il momento emotivamente più emotivo sulle note di “Play With Fire” dei Rolling Stones.

"Anche voi state cominciando a rimpiangere Trenitalia?"
Il treno per il Darjeeling è quindi un’altra corsa sul treno del cinema di Wes Anderson, con le sue canzoni, il suo stile, i suoi attori feticcio e che riprende qui la tematica famigliare come ne I Tenenbaum e Fantastic Mr. Fox. Owen Wilson, tutto fatto su perché ha avuto un incidente, ha deciso di organizzare un viaggio in India insieme ai due fratelli con cui non aveva più parlato dopo il funerale del padre. Un viaggio per riallacciare i rapporti con loro ma anche un viaggio, almeno nelle intenzioni, spirituale. Ovviamente, i tre fratelli sono uno più strambo e particolare dell’altro: il playboy sui generis interpretato da Jason Schwartzman, già idolo incontrastato di Rushmore così come della serie Bored to Death, Adrien Brody in crisi esistenziale perché sta per diventare papà e poi l’incidentato già citato Owen Wilson.

Nel cast non mancano le apparizioni di altri volti tipici del cinema wesandersoniano come Bill Murray e Anjelica Huston, mentre a livello registico Wes gioca con le zoommate alla Sergio Leone e i ralenty, che regalano alla pellicola una precisa cifra stilistica. La sceneggiatura è molto semplice, ma all’interno di questo particolare on the road movie che procede dritto per dritto (o quasi) sulle rotaie, Anderson riesce a infilare anche valori famigliari e spirituali con il suo tipico tono delicato e ironico.
A funzionare sono però soprattutto i tre strepitosi protagonisti, tanto che si vorrebbe viaggiare ancora con loro, da qualche altra parte. Si vorrebbe sapere qualcosa in più su questi personaggi e il cortometraggio iniziale, così come il flashback ambientato il giorno del funerale del padre, non bastano. No.
Propongo allora a Wes Anderson di realizzare un cinepanettone hipster ogni anno: dopo Vacanze in Darjeeling, voglio vedere questi tre anche a Cortina, Miami e sul Nilo!
(voto 7,5/10)

P.S. No, non ho fatto battute su un film indie ambientato in India, e allora?

VAGONE 3
Prada Candy
(spot, 2013)
Regia: Wes Anderson e Roman Coppola
Cast: Léa Seydoux, Peter Gadiot, Rodolphe Pauly


Abbiamo aperto con un corto ambientato a Parigi e chiudiamo con un corto ambientato a Parigi. Come non detto: con 3 corti, sponsored by nientepopodimeno che Prada, mica pizza e fichi.
Si tratta di 3 pubblicità dirette da Wes Anderson insieme al fido Roman Coppola (da solo non ce la poteva fare) del nuovo profumo Prada Candy L'Eau con protagonista la seducente Léa Seydoux.
No, non sono stato pagato da Prada per questa marketta, ma se volessero farlo a me andrebbe très bien.






16 commenti:

  1. Ricordo che mi erano piaciuti parecchio sia il corto sia il film. Ricordo anche che riuscì a vederlo in anteprima aggratis. che è sempre cosa buona e giusta.

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    1. non mi ero soffermata sul titolo del post.
      tu sei un genio.
      del male. :)

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  2. io trovai il corto persino più bello del film. hai già detto che natalie portman è nuda (e anche incredibilmente gnocca)?

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  3. Innanzitutto complimenti per il titolo, entrerà negli annali!!!

    Darjeeling è forse il film che meno mi piace di Anderson (fermo restando che è tanta roba!!) ma il corto iniziale lo avevo adorato... ho passato mesi a cantare la canzone che lo accompagna!

    P.S.
    Appena arrivo a casa mi guardo anche le tre pubblicità, mi mancano!

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  4. Il film che meno mi è piaciuto di Anderson, dal sapore troppo radical.
    Almeno non l'hai trovato il suo migliore! ;)

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  5. a me era piaciuto. Però avevo litigato con mia moglie che dice che gli faccio sempre vedere delle cagate assurde. Devo sdoganarle come hipster, magari fa un effetto diverso ;)

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  6. Titolo leggendario! Wes Anderson è un mondo a sè e io ho trovato il film bello e in linea con i precedenti, appena sotto i Tenembaum. Nel corto ci sta la Portman nuda, quindi non servono ulteriori parole.

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  7. Tranne il secondo vagone, devo recuperare tanta roba anch'io...complimenti per il titolo, SI. ^_^

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  8. Molta gente mi ha fatto notare che nel corto si vede il culo della Portman.
    Devo ancora vedere tutto quanto...

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  9. Quel film mi incuriosisce parecchio e gli spot di Prada Candy sono nel suo stile :) Grande la Seydoux, anzi figa in sto caso <3

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  10. Sono contento che Il Treno per il Darjeeling ti sia piaciuto. Personalmente è il mio preferito di Anderson, forse proprio perchè è il più leggero. Ma uno come Anderson non lo si può che amare.

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  11. Per quanto in puro stile Anderson continuo a preferirgli I Tenenbaum!
    I corti... mah... ben fatti ma che c'entrerà il profumo?!?

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  12. Da quando hai postato rido come una povera idiota per il titolo. Film che mi è molto piaciuto ma che ha annoiato tutti quelli con cui l'ho visto. Deve cambiare amici.

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  13. Ho adorato il terzetto andersoniano del Darjeeling!

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  14. Mi accorgo solo ora di amare Anderson. Vai anche te dritto per dritto come lui!:)

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  15. Ottimo film questo di Anderson, uno degli ultimi che è piaciuto sia a me che a mia moglie. Già film che suscitino interesse in entrambi ne troviamo pochi, poi che ci piacciano addirittura... :)

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