(Italia 2015)
Regia: Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Martino Ferro
Sceneggiatura: Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio
Cast: Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Tea Falco, Gianmarco Tognazzi, Marco Foschi, Giordano De Plano
Genere: infernale
Se ti piace guarda anche: I soliti idioti
Nel mezzo del cammin di mostra vita,
mi ritrovai per una pellicola oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Molto smarrita. E sì che a me il Nongio garbava parecchio, in passato. In quell'epoca in cui su Mtv oltre a lui c'era l'idolo Andrea Pezzi, il faro esistenziale Massimo Coppola, Camila Raznovich con quella sua fronte enorme, Giorgia Surina che faceva... boh, non so cosa, però lo faceva bene, Marco Maccarini con sulla testa la versione bionda della parrucca di Gullit, Kris & Kris Kristo Santo che bone, senza menzionare i video musicali. Ebbene sì. Una volta, su Mtv passavano i video musicali. Non ci credete, vero?
Quelli erano i bei tempi di Mtv, non come adesso dove ci sono 25 ore su 24 programmi reality finto documentaristici che fanno schifo. Non mi riferisco tanto a quelli di produzione americana, che sono in fondo ancora ancora guardabili, ma a quelli italiani. Passi Teen Mom, ma 16 anni e incinta - Italia è una roba allucinante. E il nuovo programma che trasmettono adesso nel preserale, Surfers, che merdaccia è? E cosa c'azzeccano con il surf 'sti 3 tizi che sembrano usciti da una pubblicità della Tim Tribù?
Così come col tempo è peggiorata Mtv, lo stesso è capitato al Nongio e a I soliti idioti. All'inizio divertenti, almeno presi a piccole dosi - o se non altro il mitico personaggio di Ruggero De Ceglie dai cazzo! - e poi presto diventati insopportabili, si vedano un primo film ancora quasi passabile e un secondo pessimo, o si veda la loro evitabilissima partecipazione all'ultimo Festival di Sanremo.
Adesso il Nongio Francesco Mandelli e il suo fido compagno Fabrizio Biggio hanno deciso di accantonare i personaggi dei soliti idioti e fare qualcosa di totalmente differente...
La solita commedia.
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Vietato ridere. Con questo film. |
Ehm, ok. Mi sa che non hanno fatto qualcosa di poi molto diverso dal loro solito. Questa volta non ci saranno i personaggi di Father & Son, o i Tifosi, o Mamma esco, o le altre scenette celebri (?) dei Soliti Idioti, però la struttura è sempre la stessa.
Lo spunto di partenza del film, va detto, non sarebbe nemmeno troppo malvagio. L'idea è quella di aggiornare la Divina Commedia ai giorni nostri, gettando Dante Alighieri nell'infernale Milano da bere di oggi che ormai s'è bevuta pure il cervello. Almeno un'idea di base c'è. Diamo al Nongio quel che è del Nongio. Riguardo a come lo spunto è stato sviluppato, meglio invece stendere veli pietosi a ripetizione.
Il problema di questo film è che NON è un film. Va bene ispirarsi a pellicole a episodi come I nuovi mostri, così come anche se vogliamo a lavori come Amici miei e Fantozzi, però quella che n'è uscita fuori non è una pellicola vera. È solo una serie di sketch sfilacciati che ben poco hanno a che fare l'uno con l'altro, se non l'intento di ritrarre l'umanità grottesca abbondantemente presente nell'Italia attuale. Lo “sberleffo” di Nongio e Biggio è però del tutto innocuo. È una specie di versione all'acqua di rose e del tutto priva di uno sguardo autoriale de La grande bellezza.
La grande bruttezza messa in scena ne La solita commedia - Inferno non fa ridere e non fa riflettere e soprattutto non ha niente a che vedere con il cinema. Sempre meglio di un “film” di Paolo Ruffini, sia chiaro, però una serie di gag del genere andrebbero bene - al massimo - in un programma tv.
C'è comunque una chicca che rende questo lavoro uno scult totale. Non mi riferisco tanto al Nongio insopportabile in versione Dante Alighieri che cerca di tenere - vanamente - unite insieme le varie scenette di cui la pseudo pellicola è formata. Sto parlando di Tea Falco.
Già I soliti idioti sono odiatissimi e qui i due debuttano pure alla regia con l'aiuto del loro solito collaboratore Martino Ferro. La solita commedia - Inferno sfoggia però anche l'attrice più detestata e presa per il culo d'Italia, Tea Falco appunto, che qui interpreta una serie di personaggi multipli tra cui persino Gesù Cristo. Come commentare ciò, se non con una bestemmia?
Tea Falco io l'ho difesa per la sua performance in 1992, dove nella parte della milanese viziata con lo scazzo addosso e la parlata incomprensibile ci può anche stare. Qui in vesti comiche, o presunte tali, è però davvero indifendibile perfino per me e la sua interpretazione di Gesù è qualcosa che va oltre ogni livello di kitsch immaginabile.
Non credo ci sia nemmeno il bisogno, però per sicurezza ve lo dico lo stesso: lasciate ogni speranza, voi ch'intrate.
(voto 2/10)
Mai sopportati, non lo vedo neanche se mi pagano.
RispondiEliminaUn loro film non lo vedrei manco con un biglietto omaggio, ma nel breve mi divertivano.
RispondiEliminaParlo al passato perché a me i comici in generale stufano presto, ma ci sono stati due/tre mesi in cui li ho seguiti con piacere.
Eh bei tempi quelli del vecchio Mtv, adesso non mi soffermo sul canale neanche per sbaglio.... A me Mandelli e Biggio comici non mi hanno fatto mai impazzire, son simpatici ma la comicità è un'arte direi :D
RispondiEliminaBella stroncatura. Comunque per curiosità lo guarderò, dato che qualcuno lo ha anche salvicchiato.
RispondiEliminaGià detesto I soliti idioti.
RispondiEliminaFiguriamoci questa roba.
Tea Falco, però, non si può sentire davvero. Nella parte della milanese o no.
Del resto era inevitabile... Già il trailer puzzava di ciofeca!
RispondiEliminacerto che solo te ti abbassi a certe robette pietose.. quantomeno sparati un silvio muccino... di gran classe! ahahah
RispondiEliminaChe porcata pazzesca XD
RispondiEliminaIn merito a surfers non mi pronuncio perché uno degli (interpreti!?) è il figlio di uno dei medici di dove lavoro io. Per quanto riguarda i due soliti idioti devo dire che mi sono sempre stati sulle palle gli idioti che fanno gli idioti facendoti credere che sono intelligenti quando in realtà sono proprio idioti hahahaha, belin che panegirico.
RispondiEliminaLA SOLITA COMMEDIA? No, grazie!
RispondiEliminaNon lo vedo neanche se mi pagano
Lo inserisco comunque nella lista dei candidati al Premio Chiavica (mi fido del tuo giudizio)
Ma la concorrenza è agguerrita e, tra 10 giorni, dovrebbe apparire il film più chiavicabile del Millennio. Ti dico solo un nome: Nicolas Cage!!!!!