lunedì 11 aprile 2016

Una notte con la Regina Elisabetta non è così un pain in the ass come si può pensare





Bu...bu...bu...buongiorno ca...ca...cari radiohead...radiologi...radioascoltatori...
O forse si dice solo ascoltatori e basta?
Diciamo buongiorno a tutti e a tutte, che così va meglio.
Sono il vostro caro Re Gio...gion...Jon Bon Jovi...no, ho sbagliato. Volevo dire Gio...Gio...Giorgio. Re Giorgio. Sì, quello famoso per Il discorso del re. Que...que...quello che ogni tanto si impomp...si impappina un po'. Però adesso sono migliorato. Sono stato in cura da un logopedof...ehm, un logopediat...intendevo dire un logopedista e ora la mia dizione come potete sentire è una bomba!

No, non intendevo una bomba vera! Sono qui per il motivo opposto. Sono qui oggi a fare questa fa...fa...fa...fuckin' trasmissione radio, anche se io odio parlare in pubblico, perché ho un importante annuncio da fare. O meglio, un doppio importante annuncio.
Il primo annuncio è: la guerra è finita.




No, deejay! Non intendevo lanciare la canzone dei Pandistell...Bustarell...Basta...Baustelle, peraltro very beautiful. Intendevo proprio che la guerra guerra è finita. Questa volta non è una ripetizione per la balbuzie. Parlo della Seconda Guerra Mondiale. È finita. E noi abbiamo vi...vi...vi...yeah, vinto! Con noi intendo noi inglesi, non voi stupidi italiani che ancora una volta vi siete ritrovati dalla parte sbagliata della Storia. Abbiamo sconfitto il nazismo, l'ISIS e pure Adinolfi!

La guerra è finita, ma il mio discorso, pooh...pooh...purtroppo per voi non ancora. Ho un altro annuncio da fare, persino più importante. Ecco a voi il vero momento che stavate tutti aspettando: la radiorecensione del film Una notte con la Regina fatta da Can...Can...Can...everybody, Can-Can...Cannibal Kid.
E con Regina sì, intendo proprio quell'antipaticona viziata e altezzosa di mia figlia Elisabetta. Non Can...Can...Canalis, ma la futura Elisabetta II del Regno Unito.

Una notte con la Regina
(UK 2015)
Titolo originale: A Royal Night Out
Regia: Julian Jarrold
Sceneggiatura: Trevor De Silva, Kevin Hood
Cast: Sarah Gadon, Bel Powley, Jack Reynor, Rupert Everett, Emily Watson, Jack Gordon, Jack Laskey
Genere: regale ma non troppo
Se ti piace guarda anche: Brooklyn, Generazione perduta, Suite francese, Suffragette

Sì, grazie King Giorgio per avermi passato la linea. Ti ringrazio anche per la tua splendida introduzione, che è stata più logorroica... volevo dire più logopedista de Il discorso del re, il film più sopravvalutato nella Storia del Regno Unito e forse anche del Regno Animale.
Sono qui oggi cari ascoltatori di BBC Radio One Nation One Station per parlarvi di una pellicola molto carina caruccia: Una notte con la Regina. Con un titolo del genere, ci si potrebbe aspettare una di quelle commedie goliardiche ed eccessive in stile Una notte da leoni e invece no. Discorso simile a Orgoglio e pregiudizio e zombie: se l'avessero girato a Hollywood, ne sarebbe venuta fuori un'americanata assurda. In questo caso ne sarebbe uscito una specie di The Royals in versione cinematografica, molto soap e ancora più trash. Invece l'hanno fatto gli inglesi e ne è uscita una... inglesata assurda. Ciò sia inteso sia nel bene, che nel male. Nel bene perché c'è la solita impeccabile confezione delle produzioni made in Britain, con un'ottima cura per la ricostruzione di ambienti, costumi e atmosfere degli anni '40, sebbene la colonna sonora jazzeggiante in stile alleniano sia più fastidiosa che altro, e il livello recitativo è mostruosamente alto. Da parte dei genitori delle protagoniste, Emily Watson e Rupert Everett che subentra a Colin Firth nel ruolo di Re Giorgio, e soprattutto delle due reginette della serata.

"Cioè, per la stessa parte hanno dato l'Oscar a Colin Firth, e a me niente?"

Le due principesse Elizabeth e Margaret per una volta, la prima e forse anche l'ultima nella loro vita, hanno il permesso di uscire la sera, come due ragazze normali, e andare in giro per Londra a festeggiare insieme al popolo, insieme alla “plebaglia”, la vittoria della Seconda Guerra Mondiale, che dev'essere una goduria ancora più del festeggiare una vittoria dei Mondiali.
Nella parte di Margaret c'è Bel Powley, la rivelazione del deludente indie teen movie The Diary of a Teenage Girl, qui in versione più simpatica.

"Elisabetta, questo è davvero il vestito più sexy del tuo guardaroba?"
"Ehm... sì."
"Se rimani vestita così, i bookmakers non danno molto probabile che tu faccia sesso questa sera."
"E loro che ne sanno? Tagliategli la testa!"

Soprattutto, a illuminare la scena è Sarah Gadon, chiamata nel non semplice compito di fare Elizabeth, la futura Elisabetta II, da giovane.

Ma voi vi siete mai immaginati Elisabetta II da giovane?


Io no. Da che ho ricordi, Elisabetta II è sempre stata vecchia, molto vecchia. È sempre apparsa ancora più vecchia di quanto fosse in realtà e, ora che è vecchia vecchia per davvero, sembra sempre uguale. E io mi sa che sto diventando più noioso di Re Giorgio.
Grazie a Una notte con la Regina, non dovrete comunque fare lo sforzo di immaginarlo, perché il film ci mostra com'era Elisabetta da giovane. Che poi è proprio come la si poteva aspettare: seriosa, supponente, rigida. Insomma, per dirla con termini regali: un vero pain in the ass. A renderla più gradevole e umana di quanto probabilmente non sia in realtà è l'interpretazione di Sarah Gadon.

"L'ultima di Rihanna non ce la faccio proprio a non ballarla. Mi fa pure venire voglia di twerkare!"

Al di là del fatto che è molto più figa della vera Elisabetta, intendo anche da giovane e non solo da vecchia, è curioso che nella parte della futura Regina del Regno Unito abbiano preso un'attrice canadese. Avessero fatto una cosa del genere in Italia, le polemiche non sarebbero finite più. In Gran Bretagna invece può darsi che nessuno abbia detto niente. La cronenberghiana Sarah Gadon qui gioca un po' a fare la Carey Mulligan della situazione: ha il potere di trasformare un personaggio che non è esattamente Miss Simpatia in una figura sfaccettata e per cui quasi simpatizzare. Ho detto quasi. Elisabetta qui figura sì come una stronzetta viziata, ma è anche una giovane donna come tutte le altre, che come tutte vuole fondamentalmente solo una cosa. Un bel ca...ca...ca...cavaliere.
Un cavaliere che la porti in salvo dalle insidie di una notte di bagordi a Londra. Che già una notte normale nella capitale inglese è un delirio totale, figuriamoci cosa poteva essere la notte dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. A interpretare questa specie di cavaliere/Principe Azzurro senza titolo nobiliare c'è Jack Reynor, giovane attore irlandese già visto in Transformers 4 e di cui credo sentiremo ancora parlare.


Tra Elisabetta e la sua specie di cavaliere ci sarà del tenero? E soprattutto, quello che tutto il mondo si starà chiedendo è: sarà lui a passare una notte non solo con la Regina, ma dentro la Regina?

La risposta, miei cari sudditi di sua maestà Re Giorgio, l'avrete guardando questo film molto piacevole, seppure con qualche limite. La regia infatti è quello che è, di stampo televisivo e non intendo in senso buono. E poi perché, come dicevo circa mezz'ora fa, prima di divagare come faccio di solito, questa è un'inglesata in tutto e per tutto, anche in negativo. Ci sono infatti alcune evitabili scenette da slapstick comedy in stile Mr. Bean o Stanlio e Ollio, che non fanno più ridere appunto dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, e c'è persino un eccessivo senso di rispetto nei confronti dell'istituzione regale e della figura di Elisabetta. È vero che qui è ritratta in maniera inedita: balla, si prende una cottarella da adolescente in calore manco fosse Bella di Twilight alle prese con un vampirello, e si beve persino una pinta di birra quasi alla goccia. Eppure si sarebbe potuto osare un po' di più nel raffigurarla, così come la sceneggiatura in generale avrebbe potuto dimostrare più coraggio e originalità. Invece alla fin fine fila via tutto liscio come l'olio, persino troppo, ma forse è andata meglio così. Piuttosto che ritrovarsi con un'americanata assurda, è un bene aver avuto un'inglesata assurda.

E per la radiorecensione di Una notte con la Regina è tutto, ripasso la linea a Re Giorgio...
Anzi no, please, fate che mandare la pubblicità che è più interessante.
(voto 6+/10)

7 commenti:

  1. Estremamente carino.
    In 11.22.63, poi, mi sono preso una cottarella per la Sarah Gadon.

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  2. Queso è il tipico film da Rai Movie... Aspetterò che arriverà li, anche se ci vorranno secoli.

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  3. secondo me il Regiorgio di Everett non sfigura rispetto all'oscarizzato Firth
    tutto sommato non c'è malaccio; merita il prezzo del biglietto
    ma se qualcuno osa accostarlo a VACANZE ROMANE (anche lì c'è una principessa, ma l'attrice è una Dea) SIA RINCHIUSO NELLA TORRE FINCHE' MORTE NON SOPRAGGIUNGA

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  4. Mi pare una roba da sala da the buona per Katniss Kid, dunque per il momento passo. ;)

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  5. Non mi ispira un granché ma un tentativo si potrebbe fare...

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  6. a me questo film ispirava moltissimo anche prima di un tuo giudizio più che sufficiente, che non mi aspettavo, e penso proprio che andrò a vederlo... magari domani stesso... sono indecisa tra questo Race ed Accorsi... imbarazzo della scelta

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  7. Una tua promozione non me l'aspettavo, ma il film è così carino caruccio che non si può dirgli di no :)

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