lunedì 27 giugno 2016

La chiamavano Jem Robot





Jem e le Holograms
(USA 2015)
Titolo originale: Jem and the Holograms
Regia: Jon M. Chu
Sceneggiatura: Ryan Landels
Cast: Aubrey Peeples, Stefanie Scott, Aurora Perrineau, Hayley Kiyoko, Juliette Lewis, Ryan Guzman, Molly Ringwald, Katie Findlay
Genere: bimbominkioso
Se ti piace guarda anche: Josie and the Pussycats

Il mio nome è Jem
sono una poppante...
intendevo dire una cantante, o meglio una popstar...
nah, sono proprio una bimbominkia. La regina delle bimbeminkia. E contenta di esserlo. Cioè, mi pagano per farlo, che cacchio volete?


Comunque stavo cantando:

Il mio nome è Jem
sono una poppante
bella e stravagante
ballo il rock'n'roll,
vesto assai elegante...

Ok, me ne rendo conto. Questa è davvero una marea di stronzate una dietro l'altra.
Non è che sono proprio bella, diciamo che sono un tipo.
O più che altro un caso umano.


Stravagante, insomma... mica tanto. A parte i capelli rosa, senza il trucco da brutta copia di David Bowie in faccia, sono la classica ragazza della porta accanto.


Il rock'n'roll poi non so manco cos'è. Nella mia nuova pellicola la colonna sonora è composta unicamente da pop che fa molto 2015 ed è quindi già strapassato di moda.
Quanto al vestire assai elegante, no ma dico, giusto in un manicomio potrei essere considerata assai elegante. E poi ancora.

"Sono già passati 10 secondi dal mio ultimo selfie.
Sto andando in crisi d'astinenza!"

Il mio nome è Jem
e sono sempre un po' frizzante...
Ehm, non proprio frizzante. Con la storia del papà morto, questo film mette più che altro una gran depressione addosso.

Il mio nome è Jem ma, come forse avrete capito, con Jem, la vera Jem del cartone animato degli anni '80, non ho poi molto in comune. Il film di cui sono protagonista la prende giusto come vago spunto di partenza, per poi stravolgerla del tutto. Nel cartone, Jerrica Benton era una tipa che ereditava la disastrata casa discografica dal padre e poi, grazie a un computer, si trasformava nella popstar Jem e suonava insieme alla sorella e a due amichette. Qui nella pellicola sono una tipa che ha sì perso il padre, però per il resto è la classica storia di un'aspirante cantante debuttante che si fa strada nel music business, aggiornata all'epoca di Internet. E così divento famosa grazie a YouTube, proprio come Justin Bieber.
Una cosa che non si capisce di quest'operazione è perché abbiano dovuto ripescare un brand anni '80 che è piuttosto sconosciuto ai ggiovani d'oggi, quando avrebbero potuto fare semplicemente una (pessima) pellicola di ascesa alla fama. Invece no, hanno voluto andare a riprendere un nome (più o meno) storico degli 80s e quando si prende un franchise, una serie, un personaggio del passato, l'errore più grande che si può fare è quello di non rispettare il prodotto e i suoi vecchi fan. Per quanto del cartone originale abbia giusto un vago ricordo, del suo spirito qua c'è poco o nulla. Questa sembra più che altro la versione di Jem e le Holograms per la Winx Generation.

A tratti si cerca qualche soluzione di regia pseudo innovativa, come il montaggio di video presi da YouTube piazzati in mezzo al film e che qua e là fanno persino da colonna sonora alla pellicola. Un'idea che nelle pretese degli autori vorrebbe essere geniale, invece è uno dei più grandi epic fail cinematografici da generazioni.

E chi c'è a interpretare la nuova Jem?
Ci sono io, Aubrey Peeples, proveniente dritta da Nashville, intendo la serie tv non la città vera e propria. Una serie piena di personaggi sgradevoli in cui io riesco a essere uno dei più sgradevoli in assoluto: Layla Grant.


E nel cast c'è anche il figo di turno, Ryan Guzman, proveniente dalla serie regina di tutte le serie bimbominkiose di ultima (anche se ormai sarebbe meglio dire di penultima) generazione, ovvero Pretty Little Liars.


Le vera idola della pellicola è però la cattivona interpretata da Juliette Lewis, anche se non dovrei dirlo visto che nel film non mi tratta proprio benissimo...


Ciliegina sulla torta: il finale dopo i titoli di coda con l'apparizione della cantante Ke$ha lascia aperta la possibilità a un sequel. Un'ipotesi davvero inquietante. Fortuna che gli incassi della pellicola sono stati talmente ridicoli ma talmente ridicoli da lasciare chiusa la porta a qualunque chance di seguito immediato o anche nei prossimi tre miliardi di anni.


Questo film insomma vi farà venire una gran nostalgia non solo del cartone animato, che già di suo non è che fosse tutto 'sto capolavoro, ma anche di Josie and the Pussycats, sottovalutato film del 2001 anch'esso tratto da una serie a cartoni musicale che non era un cazzo male, soprattutto se paragonato a questo, e si era anzi rivelata un'ottima visione guilty pleasure.

Il mio nome comunque è Jem
sono una pseudo cantante
e il mio film è tutto fuorchè strabiliante

Jem, proverete sempre un'emozione
Jem, sì di odio per questa visione
Oh... oh, oh
Oh... oh, oh
(voto 3/10)

9 commenti:

  1. Sembra così brutto che, quasi quasi, lo recupero nel pomeriggio! :-D

    RispondiElimina
  2. Forse la cosa più bella di quel cartone era proprio la sigla.
    Il film? No, me lo evito.

    RispondiElimina
  3. Brrr... ci voleva coraggio anche solo per cominciare la visione, devo farti i miei complimenti se davvero sei arrivato fino in fondo :D

    RispondiElimina
  4. Alla fine l'hanno fatto davvero... Non ci stanno azzeccando niente con Jem e le Holograms...

    RispondiElimina
  5. Una roba che pare davvero brutta.
    Giusto tu potevi godertela così tanto! ;)

    RispondiElimina
  6. Uh, spunta Game of Thrones come header del blog, in effetti bombetta questa sesta stagione!
    Comunque già non impazzivo per il cartone, figurati se ho voglio di sciropparmi questa robaccia ahahah

    RispondiElimina
  7. 3/10 sei stato anche fin troppo generoso! Deve essere una roba brutta all'inverosimile! Comunque a rivedere il cartoon, le Misfits battono Jem alla grande! XD

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com