Era ora. Le peggiori serie TV dell'anno si sono finalmente conquistate un posto e un post tutti loro. Non perché siano state particolarmente orride. Anzi, trovo che il livello medio della serialità odierna sia piuttosto alto, e con i complimenti per questo articolo direi di finirla qua. E' solo che il pezzo dedicato ai premi televisivi era già bello lungo di suo e quindi ora le peggio serie possono vantare uno spazio loro. Sperando ne possano fare un buon cattivo uso.
Le peggio serie TV 2020
#10 The New Pope
Tanto mi era piaciuta The Young Pope, quanto mi ha annoiato The New Pope. Tanto che, seppure con dispiacere, l'ho abbandonata a metà. Magari poi si è trasformata in un capolavoro, ma a questo punto credo che non lo scoprirò mai.
#9 The Third Day
Premetto che non ho nulla contro Jude Law. Attore che, anzi, apprezzo parecchio e mi ispira pure simpatia. Quest'anno però non ne ha azzecata una. Oltre a The New Pope, mi ha deluso anche The Third Day. Una serie che in alcuni momenti sembra intrigante e pare promettere bene, salvo poi sprecare il suo potenziale tra ritmi sonnacchiosi e svolte assurde. Un pregio? Ha solo 6 puntate.
#8 Tiny Pretty Things
Annunciato come un mix tra Pretty Little Liars e Il cigno nero, ero già pronto per il mio nuovo guilty pleasure personale preferito e poi...
Dopo il primo episodio sto già metidando di abbandonare queste Tiny Pretty Things, poi manco così pretty. Spero che gli episodi successivi mi smenticano, per adesso è flop.
#7 Ratched
In genere le produzioni di Ryan Murphy sono per metà fighe e per metà deludenti. Quest'anno purtroppo ha fatto 0 su 3, almeno per quanto mi riguarda. Hollywood non mi ha convinto, il film The Prom è una pagliacciata clamorosa e Ratched, la serie prequel de Qualcuno volò sul nido del cuculo, sembra una stagione di American Horror Story. Una di quelle brutte.
"Vedi quello? E' Ryan Murphy. Un giorno proverà a fare una serie prequel sulla tua storia. Devi impedirglielo." |
#6 Katy Keene
"Le mie serie TV non sono apprezzate dal pubblico, ma almeno il mio impeccabile gusto nel vestire sì. Vero?" |
La serie spin-off di Riverdale prometteva di essere un sano e divertente intrattenimento trash. Invece è uno show che non ha trovato una sua ragione di esistere e si è rivelata l'ennesima serie con Lucy Hale cancellata prematuramente. Questa volta certo non a torto.
#5 Diavoli
Al diavolo questa serie che vorrebbe offrire uno sguardo crudo e spietato al mondo dell'alta finanza e finisce per essere solo una robetta patinata da vorrei essere HBO, ma non posso. Il protagonista Alessandro Borghi comunque si salva, Patrick Dempsey già di meno.
#4 Council of Dads
Ecco a voi il pretendente al titolo di "nuovo This Is Us". Solo che this is not us. Curiosamente, una delle rarissime serie TV statunitensi arrivate in prima serata su Canale 5 è anche una delle peggiori. Lo fanno apposta a evitare di diffondere quelle belle? La regina degli scacchi, per dire, potrebbe fare il pieno d'ascolti anche sulla TV generalista.
#3 MotherFatherSon
La serie pacco su una famiglia che guida un impero mediatico. In altre parole, la versione andata a male di Succession. O dei Berlusconi.
#2 Luna nera
Una roba talmente agghiacciante che non merita manco la prima posizione. E che fa rimpiangere persino questa, di Luna nera.
#1 Romulus
Già odiavo il latino al liceo, figuriamoci le serie TV in protolatino. Già non conoscevo le vicende precedenti alla nascita di Roma e, grazie a questa "magnifica" Romulus, non mi è certo venuta voglia di conoscerle.
I "premi"
GARKO AWARD (PEGGIOR ATTORE)
#1 Luca Lionello (Curon)
#2 Billy Howle (MotherFatherSon)
#3 Brian Geraghty (Big Sky)
#4 Fatih Artman (Ethos)
#5 Noah Jupe (The Undoing)
Curon è una serie italiana fantasy-trash, più trash che fantasy, che tutto sommato come guilty pleasure non mi è dispiaciuta. I livelli di recitazione sono però la cosa più inquietante dello show, in particolare quelli degli attori adulti e ancora più in particolare quelli di Luca Lionello. Il Garko Award quest'anno è tutto suo.
CORINNA AWARD (PEGGIOR ATTRICE)
#1 Chiara Mastalli (L'allieva)
#2 Demi Moore (Brave New World)
#3 Sarah Wayne Callies (Council of Dads)
#4 Isabella Ferrari (Baby)
#5 Valeria Bilello (Curon)
Vuoi non dare un premio a L'allieva, da anni ormai uno dei miei guilty pleasure supremi?
Chiara Mastalli è bellina e caruccia e tutto, ma nei panni del vicequestore e detective è credibile quanto me come critico televisivo.
NON GRAZIE DI ESISTERE AWARD (PERSONAGGIO PIÙ INSOPPORTABILE)
#1 Nino Sarratore/Francesco Serpico (L'amica geniale)
#2 Carole Baskin (Tiger King)
#3 Daphne Bridgerton/Phoebe Dynevor (Bridgerton)
#4 Ryan Butcher, il figlio di Patriota/Cameron Crovetti (The Boys)
#5 Winston Williams/Deaken Bluman (Tredici - 13 Reasons Why)
Tra le varie simpatiche cose che il 2020 ci ha regalato, ci sono anche una miriade di personaggi televisivi oltremodo antipatici. Oltre ai nomi prescelti per la cinquina, c'erano una decina di altri ottimi pretendenti, ve lo assicuro. Visto che comunque bisogna fare delle scelte, questi sono i terribili cinque, in cui svetta il solo e unico Nino Sarratore, il fuoriclasse dei personaggi insopportabili.
NON VI SHIPPO, AL MASSIMO VI SCIPPO IL PORTAFOGLI (COPPIA CHE SHIPPO DI MENO)
#1 Principe Carlo/Josh O'Connor + Camilla Parker Bowles/Emerald Fennell (The Crown)
#2 Marianne/Daisy Edgar-Jones + Connell/Paul Mescal (Normal People)
#3 Dash/Austin Abrams + Lily/Midori Francis (Dash & Lily)
#4 Marco Allevi/Pierpaolo Spollon + Lara Nardelli/Francesca Agostini (L'allieva)
#5 Chiara/Benedetta Porcaroli + Damiano/Riccardo Mandolini (Baby)
Cinque coppie che con piacere vorrei veder scoppiare come un palloncino. E buon romanticismo a tutti! 🤎
DILUDENDO AWARD (SERIE PIÙ DELUDENTE)
#1 On Becoming a God in Central Florida
#2 The Eddy
#3 The New Pope
#4 Hollywood
#5 Outer Banks
Nel 2020 sono successe varie cose assurde, ma il fatto che non mi sia minimamente piaciuta una serie con protagonista assoluta Kirsten Dunst, come On Becoming a God in Central Florida, è una delle più inaspettate in assoluto.
Delusione anche per The Eddy, la serie jazz di Damien Chazelle, che dopo La La Land c'è da ammettere non ne sta azzeccando più una, per un Nuovo Papa non ai livelli del Giovane Papa, per la Hollywood immaginata da Ryan Murphy (uomo-diludendo-dell'anno insieme a Jude Law) e per il teen drama poco soddisfacente e poco guilty pleasure Outer Banks.
VALIUM AWARD (SERIE PIÙ NOIOSA)
#1 Tales from the Loop
#2 Ratched
#3 White Lines
#3 White Lines
#4 The Third Day
#5 Filthy Rich
Avete presente quando vi viene voglia di divorare una serie e binge-watcharla tutta, episodio dopo episodio?
Ecco, non sono questi i casi. In particolare Tales from the Loop. Più che una serie, un inno alla lentezza. Cosa che, per carità, può piacere, ma che non fa per me.
BASTA GRIDARE AL CAPOLAVORO, MALEDETTI URLATORI DI CAPOLAVORI AWARD (SERIE PIÙ SOPRAVVALUTATA)
#1 Normal People
#2 The Mandalorian
#3 Dark
#4 Ted Lasso
#5 Raised by Wolves
Normal People mi è sembrata la versione leggermente indie, ma nemmeno troppo, di saghe come Cinquanta sfumature e After. Cosa che comunque, raccontata in questo modo, aveva tutto per piacermi. Peccato che, a parte l'episodio ambientato in Italia, non mi abbia preso per niente. Peccato per me. Avrei voluto condividere l'entusiasmo di molti di voi, però l'amore non è proprio scattato. 💔
Il problema di Normal People per me sta nella scelta del cast. I due protagonisti sono talentuosi e di loro sentiremo parlare ancora, però sono del tutto sbagliati per questi ruoli. Paul Mescal sembra un maturo e disinvolto trentenne/quarantenne e pare più adatto a candidarsi alla parte di prossimo James Bond, piuttosto che a quella di un teenager insicuro. Daisy Edgar-Jones è troppo bella per il ruolo di una ragazza che nel romanzo da cui la serie è tratta viene descritta come bruttarella, e non ci si sforza nemmeno di farla apparire meno affascinante, come - per dire - Charlize Theron in Monster. Non si capisce quindi per quale motivo lui dovrebbe vergognarsi di scopare con una tipa che, oltre a essere la versione più sexy di Anne Hathaway, è anche intelligente, brillante, piena di soldi e pure ninfomane. Questa serie fatta così, con questi due attori, non ha alcun senso!
FABIO FAZIO AWARD (SERIE PIÙ BUONISTA)
Ted Lasso
Non ho capito perché la critica internazionale ha massacrato una serie come Emily in Paris per l'eccessiva presenza di stereotipi sui francesi, e ha invece esaltato Ted Lasso. Una serie su un allenatore di football americano che viene ingaggiato per allenare una squadra di calcio della Premier League inglese, che presenta una serie infinita di luoghi comuni sul Regno Unito, oltre a riferimenti alla pop culture locale che non vanno oltre le Spice Girls e Robbie Williams. Per quanto mi riguarda comunque questo non è un enorme problema, in una comedy gli stereotipi ci possono stare e sono un'arma scontata ma efficace per provocare le risate. La serie è anche guardabile e piacevole, trovo però insopportabile l'infinito ottimismo e buonismo del protagonista interpretato da Jason Sudeikis, un incrocio tra Fabio Fazio, Amélie Puolain e Forrest Gump. Come direbbe Ernia: "Dio, che fastidio".
GUILTY PLEASURE AWARD (MIGLIOR SERIE TRASH)
#1 Emily in Paris
#2 Bridgerton
#3 Summertime e Baby
#4 The Wilds
#5 Motherland Fort Salem
Alla faccia dei francesi e degli stereotipi su di loro, mi sono gustato Emily in Paris come un croissant pucciato nello champagne!
Viva anche il trash in costume di Bridgerton, prodotto da quel genio del male di Shonda Rhimes, il piacere peccaminoso all'italiana garantito da Summertime e Baby, il lost adolescenziale The Wilds e le streghette militarizzate dell'assurda Motherland Fort Salem.
Ma io Romulus voglio vederlo...comunque d'accordo su Diavoli, e MotherFatherSon ho deciso di evitare..
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RispondiEliminaBlack Spot, scusa il lapsus :)
RispondiEliminaBlack Spot non la conoscevo proprio.
EliminaProverò a cercarla. ;)
Doppio deludente e soporifero Jude Law a parte, ho saputo cosa evitare anche quest'anno!
RispondiEliminaLe più sopravvalutate me le sono comunque godute, anche se con Normal People continuo ad avere un rapporto conflittuale, dipende dalla giornata, la posso aver adorata per lo stile del racconto o odiarla per i suoi protagonisti e le tante scene di sesso.
Il mio boicottaggio verso Ryan Murphy continua, e su Netflix si fa sempre più complicato evitare qualcosa di suo, quando si esaurirà il suo contratto?