martedì 24 agosto 2021

Army of the Dead - L'esercito della morte (del cinema)





Army of the Dead


Questo post è proposto in due versioni: la Snyder Cut e la Cannibal Cut.


Snyder Cut

Io non capisco una cosa, anzi due:

1) Perché Zack Snyder fa film così lunghi?
2) Perché Zack Snyder fa film?


Army of the Dead in quanto esperienza survival è anche perfetta. Arrivare a fine visione vivi, o persino in modalità zombie, è tutt'altro che semplice. Come survival horror invece è già meno perfetto. Molto meno. Anche se devo ammettere che mi immaginavo ancora di peggio. Tutta questione di aspettative. Dopo Zack Snyder's Justice League, le mie pretese nei confronti di un lavoro del regista erano scese così in basso, che più sotto ci stanno solo le fogne.

Con Army of the Dead, Zack Snyder torna alle origini. Il suo film d'esordio è stato infatti L'alba dei morti viventi, remake di Zombi di George Romero.


Altri tempi, allora. Nel lontano 2004 uno scenario post-apocalittico era del tutto fantascientifico e impensabile, i film sugli zombie, dopo il successo a sorpresa di 28 giorni dopo di Danny Boyle, erano uno dei trend cool del periodo, e Zack Snyder sembrava un regista parecchio promettente. 17 anni dopo le cose sono diverse. Molto diverse. A vivere in un mondo post-apocalittico ormai ci abbiamo fatto l'abitudine, di pellicole e serie TV sugli zombie ne abbiamo piene le palpebre, e Zack Snyder è uno dei registi più ridicoli e spernacchiati sulla faccia della Terra. Persino i non-morti lo deridono. Come ha fatto a fare questa fine?


Dopo l'interessante L'alba dei morti viventi, Zack Snyder entrava nel mondo dei blockbuster e dei cinecomics con 300, adattamento cinematografico molto sborone e sopra le righe della graphic novel omonima di Frank Miller. Una pellicola discutibile dal punto di vista di trama, dialoghi e contenuti, ma che su un piano puramente visivo era un lavoro parecchio affascinante e originale.


Il problema è che da lì in poi Zack Snyder dal tunnel dei cinecomics non ne è uscito più, con risultati via via sempre peggiori. Prima ha adattato Watchmen (che non ho visto) e quindi ha girato Sucker Punch, che non è tratto da alcun fumetto, ma a tutti gli effetti è un cinecomics all'ennesima potenza. È anche il suo film che preferisco. È lì che Zack Snyder ha cominciato a essere massacrato dalla critica, mentre io sono stato tra i pochi a salvarlo. Per l'ultima volta.

"Chissà perché il film di Zack Snyder preferito da Pensieri Cannibali è proprio il nostro?"

In seguito è passato al DC Extended Universe e ha realizzato tre dei film peggiori, più noiosi e più interminabili che io abbia mai visto: L'uomo d'acciaio (143 minuti), Batman v Superman: Dawn of Justice (151 minuti nella versione cinematografica e 182 minuti nella Ultimate Edition) e Zack Snyder's Justice League (242 fottuti minuti).


L'eccessiva lunghezza è uno dei difetti principali, e più letali, anche del suo nuovo Army of the Dead. Come horror vale poco o nulla, e forse manco può essere considerato un horror vero e proprio, nonostante la tematica zombie. Come action apocalittico, invece, sarebbe persino potuto risultare un godibile popcorn movie da sabato pomeriggio su Italia 1. Per lo meno se fosse durato un'oretta e mezza. Con i suoi 148 minuti di durata, pure questa volta Zack Snyder finisce per sfornare una visione che è una mazzata nelle palle. Il film ha una trama esile e dei personaggi banalotti. Quand'è così, l'unica arma è giocare a ritmo alto, per risultare un prodotto veloce e divertente. Peccato che Zack Snyder dimentichi l'ironia a casa. A parte una manciata di scene, con ad esempio l'uso di “Do You Really Want to Hurt Me” dei Culture Club su un'ascensore nel mezzo di un'apocalisse zombie che risulta il massimo dell'umorismo da lui concepito.


Dopo un inizio oserei dire quasi scoppiettante, quasi, il ritmo poi si dilata sempre di più, e nella seconda parte la visione si fa sempre più pesante. Un altro problema del film è la qualità estetica. Se i suoi lavori precedenti almeno esteticamente avevano un loro perché, qua pure sotto questo piano c'è da discutere. In Army of the Dead, che “vanta” Zack Snyder anche come direttore della fotografia, c'è un enorme uso dello sfocato. Cosa che all'inizio può affascinare, poi dopo un po' fa venire il nervoso. Io a un certo punto stavo persino per prenotare una visita oculistica, pensando che il problema fossi io. Il problema invece non sono io e, tranquilli, non siete voi. Il problema è solo Zack Snyder.


Verso la fine ho pure pensato che potesse essere una scelta narrativa. Il protagonista interpretato da Dave Bautista nelle prime scene indossa degli occhiali da vista e, dato che poi per gran parte della pellicola non li porta più, immaginavo che la scelta dello sfocato in gran parte delle riprese riflettesse il suo sguardo. Così non è. Anche io, cosa vado a pensare?


La scelta di Zack Snyder è puramente estetica e inoltre economica, perché così facendo si può dare minore importanza ai dettagli sullo sfondo e risparmiare soldi sugli effetti visivi.


Ulteriore nota di demerito, e qui per una volta Zack Snyder non ha colpe se non quella di averlo ingaggiato, è il protagonista principale. Vedere Dave Bautista recitare scene drammatiche è come osservare un elefante con indosso delle scarpe coi tacchi muoversi in una cristalleria.

"E io che sentivo già odore di Oscar!
Un momento, mi sa che non è odore di Oscar... meglio se mi faccio una doccia."

Dette tutte queste cose, io mi aspettavo ancora di peggio. Il cinema di Zack Snyder sta al cinema vero come uno zombie sta a un essere vivente, ma se non altro qua dentro qualche segno di speranza, per quanto lieve, è presente. Se solo i suoi film durassero la metà, lui si occupasse unicamente della regia e non anche di fotografia e sceneggiatura, e la smettesse una volta per tutte con l'uso dello sfocato e del rallenty. Ecco, se tenesse presente giusto queste cose, potrebbe anche tornare a realizzare dei B-movies quasi decenti.
(voto 5-/10)


Cannibal Cut

Io non capisco una cosa, anzi due:

1) Perché Zack Snyder fa film così lunghi?
2) Perché Zack Snyder fa film?
(voto 5-/10)

"Zack, sei il regista che preferisco..."
"Dici sul serio?"
"Sì, il regista che preferisco prendere per il culo."


Con questo post proposto in due versioni, Pensieri Cannibali partecipa insieme ad altri illustri blog all'ottava edizione della Notte Horror. Ecco il programma completo.





4 commenti:

  1. Non riesco a pensare ad un regista più lontano dai tuoi gusti di Zacky Zack, forse James Cameron, solo che Cameron è un innovatore, Snyder no, lui ricicla (le idee di Cameron) ;-) Cheers

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  2. Eppure, e nonostante tutto, è decisamente un film da vedere...anche se poi me ne dimenticherò subito...

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  3. Eppure anch'io sono un estimatore di Sucker Punch, mentre 300 mi fa solo che ridere, ma lì sarà anche colpa di Ortolani e suoi fumetti...

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