mercoledì 26 aprile 2023

Please Don't Stop the Music - La musica di Aprile 2023, da Madame alle Boygenius







Gli album del mese

boygenius "the record"

Si chiamano boygenius, ma sono un gruppo formato da tre ragazze. Anzi, un supergruppo formato da tre delle migliori cantautrici indie degli ultimi anni: Julien Baker, Lucy Dacus e la superstar (almeno negli USA) Phoebe Bridgers, nota pure alle cronache gossip per le sue storie con Paul Mescal e Bo Burnham.

Le boygenius hanno pubblicato il loro album d'esordio "the record", scritto tutto minuscolo, ma che in realtà va considerato "Il Disco" per eccellenza della scena cantautorale indie contemporanea. Un lavoro che contiene dei vertici notevoli ("Not Strong Enough" rientra tra le canzoni più belle degli ultimi 20 anni, "$20" e "Satanist" esaltano, "Emily I'm Sorry" e "Cool About It" sono da brividini), ma che convince nel suo insieme, nel suo essere album. Era da un po' di tempo che un disco non mi piaceva così tanto. Se Julien, Lucy e Phoebe da sole sono brave, insieme sono un portento. Il potere del trio coincide col mio.
(voto 9/10)



Madame "L'AMORE"

Madame ha fatto un album che parla d'amore. D'amore, inteso nel senso meno trottolino amoroso e dudu dadadà possibile, ma anche di sesso, passione, desiderio. In una maniera che qualcuno potrebbe definire come volutamente provocatoria o trasgressiva, solo che non lo fa in una maniera fine a se stessa. Madame se ne frega di tutto e di tutti e si confessa in maniera libera. Parlando di se stessa e allo stesso tempo di altri, da vera cantastorie quale è.

Stessa libertà che si sente anche a livello musicale. "L'AMORE" è un album che si muove sul confine, difficile da immaginare me ne rendo conto, tra Billie Eilish e Fabrizio De André. Non è un disco rap, non è un disco pop, non è un disco electro. È un po' tutte queste cose insieme e nessuna di esse. Madame è solo Madame.
(voto 7,5/10)



Blanco "Innamorato"

Blanco è il solito bastardo. Non lo dico io, lo dice lui nella sua "L'isola delle rose", anche nota come il pezzo della strage delle rose sanremesi. "Innamorato" suona come il solito Blanco, diviso tra pezzi uptempo e ballatone. L'effetto sorpresa dell'esordio "Blu celeste" è ormai inevitabilmente svanito, in compenso c'è una maggiore maturità compositiva e l'aggiunta della voce di Mina nel singolo "Un briciolo di allegria", in un duetto che contro ogni pronostico funziona.

Non un disco da innamoramento totale, ma una buona conferma del talento di Blanco, non solo come spauracchio dell'Ariston. Basta solo tenerlo lontano dalle rose, che se no gli parte lo sclero.
(voto 6+/10)



Baustelle "Elvis"

Secondo i Baustelle il loro nuovo album è un ritorno all'insegna del rock, fin dal titolo. Per quanto mi riguarda invece è più un disco pop. Sia inteso come complimento, neh. Un disco di Britpop all'italiana, che raccoglie alcuni dei loro pezzi più immediati e accattivanti. Peccato per la presenza nel finale di un brano "da oratorio" come "Il regno dei cieli" (che non ho capito se sia la parodia di una canzone da chiesa o meno).
(voto 6,5/10)



Everything but the Girl "Fuse"

Ci hanno messo appena quei 24 anni, ma alla fine ce l'hanno fatta. Gli Everything but the Girl sono (finalmente) tornati con un nuovo album e, se pensate sia la solita operazione nostalgica per tirare su qualche soldo per la pensione, vi sbagliate di grosso. Tracey Thorn e Ben Watt non sono mai stati interessati a capitalizzare il più possibile con la loro musica. Avrebbero potuto tranquillamente replicare all'infinito "Missing", la loro più grande hit internazionale, e invece se ne sono sempre sbattuti. E continuano a sbattersene pure con questo nuovo "Fuse", un album ispirato, fresco, moderno. Come se l'avessero fatto due sbarbatelli all'esordio assoluto nel mondo della musica.
(voto 8/10)



Blondshell "Blondshell"

Questa Barbie è una rockettara.
Questa Barbie è un'alternativa.
Questa Barbie sembra uscita dagli anni '90.
Questa Barbie ha fatto uno schianto di disco d'esordio.
Questa Blondshell solo perché è bionda non vuol dire che sia una Barbie.
(voto 7/10)



Sick Tamburo "Non credere a nessuno"

I Sick Tamburo sono un duo italiano composto da Elisabetta Imelio e Gian Maria Accusani, in precedenza membri dei Prozac+. Dopo la prematura morte di Elisabetta a causa di un tumore, Gian Maria ha deciso di proseguire nell'attività del gruppo, pubblicando un nuovo album che è un tributo alla compagna di band scomparsa e allo stesso tempo un nuovo inizio. "Non credere a nessuno" è toccante senza essere deprimente, malinconico ma anche una bella botta di vita. Elisabetta ne sarebbe fiera.
(voto 7+/10)



Lucio Corsi "La gente che sogna"

Ma che David Bowie si è reincarnato in un giovane cantautore italiano?
A sentire il nuovo album di Lucio Corsi, a tratti sembrerebbe proprio così. Basta un pizzico di glam pop molto anni '70, ed ecco come si reinventa il cantautorato italiano togliendogli tutta la noia di dosso. Sì, va beh, ok, non sarà Bowie, certo, però che bel disco rétro e sognante!
(voto 7,5/10)



Canzoni Top

#3 Foo Fighters "Rescued"

Dopo la tragica scomparsa del batterista Taylor Hawkins, e dopo anche gli ultimi - ammettiamolo - piuttosto sbiaditi album, Dave Grohl sembra aver ritrovato quella forza e quell'ispirazione che già lo aveva animato all'indomani della morte di Kurt Cobain. "Rescued" recupera il sound e l'energia dei primi 2 album dei Foo Fighters e lascia ben sperare per il nuovo "But Here We Are", in arrivo il 2 giugno.



#2 Post Malone "Chemical"

La svolta pop dell'ormai ex trapper Post Malone si è ufficialmente completata. E mi piace.



#1 Rahill feat. Beck "Fables"

Una canzone da favola. Ce la canta, e ce la racconta, la promettente cantautrice iraniana-americana Rahill insieme a un nuovamente ispirato Beck.



Canzone flop
Pinguini Tattici Nucleari "Coca zero"

Signora mia, che canzone oscena!



Cotta del mese
Annalisa

Annalisa può anche cambiare look, mettersi la parrucca, baciare chi le pare, ma resta sempre Mon Amour.



Guilty Pleasure del mese
Purple Disco Machine, Kungs "Substitution"

Inutile opporre resistenza a una canzone del genere. È fatta apposta per entrarti nella testa e farti muovere le chiappe.



Il caso del mese
Il "nuovo" album degli Oasis fatto con l'intelligenza artificiale

Stufi di aspettare una reunion dei fratelli Gallagher, che potrebbe avvenire domani così come mai più, la band inglese Breezer ha deciso di comporre e incidere un album di pezzi inediti sullo stile dei primi 3 mitici dischi degli Oasis. Alle canzoni è poi stata aggiunta una versione della voce di Liam Gallagher realizzata attraverso l'intelligenza artificale ed ecco a voi gli AISIS. Il risultato di questa operazione fantascientifica apre a interrogativi inquietanti e dibattiti sul futuro della musica, però c'è da dire che è sorprendentemente piacevole e persino lo stesso Liam ha apprezzato.



Album da recuperare
Massive Attack "Mezzanine"

Questo aprile "Mezzanine" dei Massive Attack ha festeggiato i suoi primi 25 anni ed è ancora, e di gran lunga, uno dei dischi più fighi che potete mettere su al giorno d'oggi. Che sound, che libidine. Happy birthday!





4 commenti:

  1. Spero che presto i Foo Fighters tornino in tour che ho ancora il concerto del 2020 sul gozzo ç___ç

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  2. Per fortuna c'era Mezzanine alla fine perché questa credo sia una delle più scrause compliation di sempre.. a cominciare da quell'anonimo pezzo delle boygenius.. (però anche Madame si salva dai.. e pezzi discreti anche nell'album)

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  3. Ormai pure io mi sono convertita a un certo disgusto verso le nuove canzoni dei Pinguini, un inizio così promettente che è sfociato in giochini di parole musicati malamente.
    Annalisa sarà anche un amour, ma il pezzo sembra scartato se non scopiazzato da uno di Rosa Chemical...

    Mi fermo qui, che questo mese gira male anche con le ambasciatrici di un indiepop che così sussurrato mi sembra sempre tutto uguale. Perdonami.

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  4. Non fosse per quell'effetto saturazione distorto sulla voce (fastidioso tipo Blanco), la canzone degli AISIS sarebbe molto meglio di tante cose soliste dei due fratelli

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