Beau ha paura
(titolo originale: Beau Is Afraid)
Beau ha paura, e io ha paura di guardare Beau ha paura. Perché?
Beau, che ne so. Forse perché è il nuovo film della durata di 3 ore di Ari Aster, e non è che i suoi due precedenti film non mi fossero piaciuti. Anzi. Avevo apprezzato decisamente, seppur con qualche riserva, sia il suo folgorante esordio Hereditary - Le radici del male che il successivo luminoso Midsommar - Il villaggio dei dannati. Però non è che siano state proprio delle visioni piacevoli da affrontare.
"Fermi tutti, fermiamo le riprese!" "Perché? Per lo sciopero?" "No, perché Cannibal Kid ha paura" |
Con un po' di paura addosso, che comunque per un nuovo lavoro di un regista patito di horror ci sta, mi metto così a vedere Beau ha paura ed è un film clamorosamente... divertente. In un modo folle, ma è dannatamente divertente. E sorprendente. Se c'è una cosa che adoro sono quelle pellicole, merce sempre più rara, in cui non sai già cosa succede nella scena successiva e come andranno a finire le cose. In Beau ha paura ogni momento tutto può cambiare e, appena hai assistito a qualcosa di folle, ecco che subito dopo capita qualcosa di ancora più WTF e assurdo.
Un'altra cosa che adoro sono quei film che, più che film, sono dei veri e propri trip esistenziali. Come The Tree of Life di Terrence Malick, o come Enter the Void di Gaspar Noé. Beau ha paura non ha paura di gettarsi in un viaggio cinematografico del genere, con l'aggiunta di un notevole tocco di grottesco alla Spike Jonze. Non a caso il protagonista è Joaquin Phoenix - strepitoso, ma che t'o dico a fa'? -, già protagonista di Lei, che qualche punto di contatto con questo ce l'ha.
Il lavoro che più mi ha ricordato Beau ha paura è però Sto pensando di finirla qui di Charlie Kaufman. Un altro film che mi ha devastato. Un altro viaggio di cui conosci il punto di partenza, ma non quello d'arrivo, e nemmeno le tappe intermedie.
Avevo paura di Beau ha paura. Perché?
Beau, che ne so, e facevo male ad averne. Dovrei semmai avere paura delle pellicole fatte in serie, tutte uguali, senza personalità, che magari si possono rivelare anche un buon intrattenimento per una serata disimpegnata, ma che alla fine non ti lasciano niente e le hai già scordate mentre ancora stanno scorrendo i titoli di coda. Beau ha paura è invece uno di quei film che ti cambiano dentro, non necessariamente in meglio, e questa sì, Beau beh, forse è una cosa di cui avere paura.
(voto 9/10)
Ma comunque, che ca##o di nome è Beau?
Personalità a pacchi, assolutamente. Ma quella parte nel boschetto della mia fantasia mi ha devastata, non in modo positivo. Mezz'oretta in meno, magari...
RispondiEliminaHo amato la prima ora. Mal sopportato la seconda. Apprezzato la terza.
RispondiEliminaSono confusissimo.in merito, però è un sì.