giovedì 23 settembre 2010

Fake Empire

Boardwalk Empire
Rete americana: HBO
Rete italiana: non ancora arrivato
Creatore: Terence Winter
Regia pilot: Martin Scorsese
Cast: Steve Buscemi, Michael Pitt, Kelly MacDonald, Stephen Graham, Michael Stuhlbarg, Michael Shannon, Aleksa Palladino, Gretchen Mol

We’re half-awake
in a fake empire

Guardi la promo di una fiction come Il peccato e la vergogna e la voce fuori campo di Canale 5 (la stessa da 20 anni, ma qualcuno l’ha mai visto in faccia?) annuncia fiera: per la regia di Alessio Inturri e Luigi Parisi.
Eh, ok. E chi cazzo sono? I fratelli Coen?

Tutto questo per dire che negli USA può invece capitare che alla regia di una serie tv ci trovi Martin Scorsese, mica Alessio Inturri. La serie in questione di chiama Boardwalk Empire, è appena partita su HBO (il canale oggi di True Blood e una volta di Soprano e Sex and the City), la prima puntata è stata talmente un successo che è già arrivata la conferma per la seconda stagione e i critici hanno applaudito unanimi. A me ‘sto Boardwalk Empire ha però lasciato decisamente freddino. Voglio dire: la cornice è splendida ma dentro c’ho trovato davvero poche emozioni.

La regia di Scorsese, se si sentisse ancora il bisogno di dirlo, è certo notevole. Eppure sembra mancare di ispirazione. Il Maestro si bulla con idee di montaggio già usate in The Departed, presenta una scena iniziale che ricorda l’intro di Shutter Island e costruisce un’atmosfera che riporta a Gangs of New York ma soprattutto a The Aviator. Insomma, remixa i suoi recenti lavori ma non sembra trovare una chiave di lettura nuova e adatta ai ritmi televisivi.

Boardwalk Empire è ambientato nei ruggenti anni ’20, l’epoca del jazz e del Proibizionismo (naturalmente solo di facciata). Ed è proprio all’alba di quest’era che vengono fuori le iene e una di queste iene risponde al nome di Steve Buscemi, la cui tenuta come protagonista di un telefilm è a mio parere ancora tutta da valutare. Per quanto riguarda la prima puntata, diciamo solo che è un disonesto bastardo che strappa qualche sorriso ma non sembra certo possedere la profondità e le sfumature di un Don Draper (Mad Men), tanto per scomodare un paragone di un certo peso.

Più interessante e combattuto tra bene e male, tra santo e peccatore è allora il personaggio interpretato da Michael Pitt: attore fisicamente molto simile al pupillo di Scorsese Leonardo Di Caprio e già visto in Dawson’s Creek, dove era Henry Parker, l’idolo che cercava di conquistare in tutti i più ridicoli modi possibili Jen Lindley, ma visto anche in The Dreamers, Funny Games (il remake americano) e Last Days, dove era il convincente alter ego nientepopodimeno che di Kurt Cobain.
E in un cast della Madonna da far invidia a qualsiasi pellicola hollywoodiana ci troviamo anche Kelly MacDonald (Trainspotting, Non è un paese per vecchi), Michael Stuhlbarg (il protagonista di A Serious Man) e Michael Shannon (il pazzo di Revolutionary Road). Ma le soddisfazioni maggiori potrebbero arrivare dall’Al Capone interpretato dal grandioso attore inglese Stephen Graham, indimenticabile neo-nazi di This Is England e volto da perfetto piece of shit.

Giudizio per adesso sospeso, per una serie che in America ha già entusiasmato ma che (ancora?) non mi ha coinvolto, sarà che i ruggenti e jazzati anni ’20 poco mi entusiasmano o sarà che l’autore della serie Terence Winter arriva dai Soprano (altro telefilm ottimo ma che non mi ha mai coinvolto). Comunque gli darò la possibilità di crescere per vedere se sotto la raffinata confezione si cela della vera bellezza o se perlomeno potrà splendere un po’ di sole sul lungomare di questo (finto) impero.
(voto 5,5 per il momento)

7 commenti:

  1. difficile per la HBO fare meglio di The Wire (forse il miglior crime serial mai realizzato, IMHO), ma lo aspettavo con trepidazione. a livello di cast le premesse ci sono tutte...sperèm!

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  2. potete trovare il primo episodio sottotitolato in italiano qui
    http://film-stream.tv/2010/09/boardwalk-empire-serie-tv/

    *unwise
    devo confessare di non aver mai visto the wire, quindi non so dirti...

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  3. Ciao, sono Alessio Inturri. Effettivamente non sono uno dei fratelli Coen, ne tantomeno Martin Scorsese (magari aggiungerei), ma solo un regista che si diverte a fare il suo lavoro. Sono a casa con un mio amico e devo dire che ci siamo molto divertiti a leggere questa "critica". E tra le risate generali ci è venuta spontanea una domanda: ma tu, chi cazzo sei?

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  4. *Alessio
    Domanda spontanea e più che legittima, la vostra. D'altra parte me la sono andata a cercare, visto che io non sono certo Aldo Grasso...

    Volendo rispondere alla domanda, per quanto retorica, sono un blogger e uno (pseudo) giornalista che si diverte a scrivere. Quindi massimo rispetto per il tuo lavoro e mi scuso se ho ironizzato, ma è una cosa che faccio senza cattiveria. L'augurio è anzi che tu possa presto dirigere una serie anche migliore di Boardwalk Empire, che poi non è nemmeno questo grande capolavoro.
    Pace

    Marco Goi

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  5. Ciao, ti leggo spesso e vedendo questo post mi permetto di darti un consiglio:
    in caso tu non abbia ancora guardato le altre puntate, ti consiglio di farlo, soprattutto penso che ti ricrederai su Buscemi che, a mio parere, è veramente adatto al personaggio soprattutto negli ultimi episodi.
    Incredibilmente pare che la serie giri meglio senza Scorsese alla regia, forse proprio perchè non ha "la mano" da serie dopo anni di cinema.

    Ciao!
    Emiazz

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  6. *emiazz
    grazie perché mi segui e per la dritta.
    ho visto le prime 3 puntate, ma proprio non mi hanno preso e per un telefilm la "dipendenza" e la voglia di sapere cosa succede quando finisce un episodio sono fondamentali. questo non mi ha fatto scatenare la curiosità. però prima o poi magari proverò a ridargli una chance... ;)

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