Karate Kid – La leggenda continua
(USA, Cina 2010)
Regia: Harald Zwart
Cast: Jaden Smith, Jackie Chan, Taraji P. Henson, Wenwen Han
Trovate il film nei cinema o QUI
“Kung Fu vive in tutto ciò che facciamo.”
Partivo prevenuto. Le premesse non mi sembravano un granché, non tanto perché sia contrario a remake o rivisitazioni, né perché fossi particolarmente legato all’originale (lo considero una buona pellicola 80s, ma non rientra tra i cult assoluti della mia infanzia come I Goonies, Ritorno al futuro o I Gremlins). Dopo il Karate Kid 4 con protagonista Hilary Swank (futura doppio premio Oscar, anche se a vederla lì non lo si sarebbe mai detto) e l’imbarazzante italianizzazione con la serie del Ragazzo dal kimono d’oro, ero preoccupato che questa nuova versione potesse seguire tali tracce. A non convincermi fondamentalmente era la scelta degli attori: Jaden Smith in La ricerca della felicità mi era sembrato l’unico attore più faccia da schiaffi di suo padre Will; quanto a Jackie Chan, non sono mai riuscito a sopportare più di 15 secondi di un suo film. Eppure…
Nonostante si chiami Karate Kid per mantenere un legame con la serie originale, qui di karate non ce n’è affatto. Al nuovo Dre San viene infatti insegnata quell’arte ancora più ricca di fascino acrobatico e poetica filosofia spicciola che risponde al nome di Kung Fu. E così, in maniera analoga a quanto avviene in Kung Fu Panda, un protagonista improbabile si trova nel giro di pochi giorni a diventare una bestia delle arti marziali. Non credo che ciò nella realtà sia effettivamente possibile, ma d’altronde il cinema deve saper sintetizzare i tempi (e già questo film che dura 2h e 20min non è che lo faccia più di tanto).
Dre è un ragazzino trasferitosi con la madre in Cina. Il suo impatto con i mangiariso non è proprio dei migliori, visto che non fa in tempo a ordinare un involtino primavera che questi già l’hanno massacrato di botte a colpi di kung fu professionistico. Per sua fortuna fa anche conoscenza con una cinesina carina con cui scambia un tenero bacio (di più non possono fare oh, Jaden Smith ha pur sempre 12 anni!). Tra bullismo, risvolti romantici e l’incontro con un improbabile maestro di arti marziali, il film segue piuttosto fedelmente la linea tracciata dalle mani del karate kid originale. Però tra i nuovi colpi che mette a segno ha un’ambientazione cinese davvero suggestiva e piuttosto inusuale da vedere nel cinema americano (era da L’ultimo imperatore di Bertolucci che una troupe occidentale non entrava ad esempio nella Città proibita) e soprattutto riesce ad aggiornare in maniera inventiva i tormentoni dell’originale: Jackie Chan risolve a modo suo la “lotta” contro la mosca, mentre il “togli la cera, metti la cera” si trasforma in “togli il giubbino, metti il giubbino”.
Soluzioni che rivelano una certa cura e intelligenza, per una sceneggiatura da perfetto blockbuster che sa coniugare momenti divertenti, qualche scena più commovente (con un Jackie Chan in grado di convincere in versione drammatica!) che piacerà alle nuove generazioni e magari farà storcere il naso (ma non troppo) a chi è indissolubilmente legato al Daniel San degli anni Ottanta.
Insomma, a me è piaciuto; prova ne è il fatto che ho persino rivalutato Jaden Smith. A soli 12 anni direi che è già un attore migliore del padre (ma non è che ci vuole molto…). E probabilmente in uno scontro a 2 sarebbe anche capace di fargli il culo a colpi di kung fu!
(voto 7)
Mmh. Se lo dici tu.
RispondiEliminaa me scatta però una domanda:
RispondiEliminama ce n'era davvero bisogno dell'ennesimo remake? :-/
Anticipo la risposta tua e degli altri: spero sinceramente di no...
mi vien la stessa domanda di durden, ma non avendo visto...
RispondiEliminami sa che mi allineo a Durden, però comunque per giudicare si porebbe anche vedere
RispondiEliminaun saluto
*tyler
RispondiEliminase non lo facevano, sopravvivevamo lo stesso :) però in un periodo di carenza di idee originali, un remake realizzato in maniera decente è già qualcosa
mmmm non so... i remake non mi fanno mai impazzire... tranne poche eccezioni!
RispondiEliminano, per carità, mi rifiuto categoricamente, poi Jaden Smith è odiosissimo, proprio il classico bambino già adulto che prenderei a schiaffi con immenso piacere, ma non ce l'hanno una legge contro il lavoro minorile negli usa?
RispondiEliminaavevo intenzione di non guardarlo causa i troppi elementi in grado di farmi storcere il naso. La recensione però mi ha incuriosito, credo che gli darò una chance! ;)
RispondiEliminaP.S: a me Smith in "la ricerca della felicità" è piaciuto :P
mah da quello che vedo non mi sembra un remake, nel senso che mi pare centri ben poco con l'originale, anche perchè appunto non c'è nemmeno il karatè!!!
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