Superato il Natale? Sopravvissuti a pranzi e cene?
Bene. Adesso è ora di tornare alle cose davvero importanti: le classifiche di fine anno. Oggi è il turno delle serie tv più apprezzate qui su Pensieri Cannibali tra quelle trasmesse in Italia nel corso del 2025.
Ecco che parte la official Top 20, subito dopo il riepilogo dei vincitori del titolo di meglio serie tv di Pensieri Cannibali gli scorsi anni.
2008 - Skins
2009 - Mad Men
2010 - Misfits
2011 - Homeland
2012 - Homeland
2013 - Les Revenants
2014 - True Detective
2015 - Flesh and Bone
2016 - Stranger Things
2017 - Tredici - 13 Reasons Why
2018 - Sharp Objects
2019 - Euphoria
2020 - La regina degli scacchi
2021 - Foodie Love
2022 - Le 7 vite di Léa
20. Stranger Things
(stagione 5, episodi 1-7)
Si può vedere su: Netflix
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| "Hey, Vecna, lo sai che hai proprio una bella cera?" "E tu Will lo sai che hai proprio un taglio di capelli all'ultima moda?" |
Trama semiseria: Un gruppo di ex ragazzini ormai cresciuti combatte contro creature del Sottosopra varie, Demogorgoni, Democani, Vecna e soprattutto contro il mal di schiena e una pensione da fame per riuscire ad arrivare alla fine degli anni '80 e poter ascoltare finalmente "Nevermind" dei Nirvana.
Commento: Stranger Things ha costruito la sua fortuna sul potere della nostalgia, in questo caso per i film e la musica degli anni '80. Ironia della sorte, c'è chi guardando la quinta nonché ultima stagione ha rimpianto lo Stranger Things dei primi tempi. Avevano proprio ragione Al Bano e Romina: nostalgia canaglia!
Nonostante parte della magia di un tempo sia sparita come i capelli di molti cantanti dell'epoca, Stranger Things sa ancora divertire ed emozionare e, pur con i suoi difetti (tipo una colonna sonora non all'altezza del passato) e qualche lungaggine di troppo, resta uno dei più grandi eventi televisivi dell'ultimo decennio. E chissà cosa ci regalerà ancora nel finale dei finali in arrivo a Capodanno.
19. Boots
(stagione 1)
Si può vedere su: Netflix
Trama semiseria: Nei primi anni '90, un ragazzo segretamente gay si arruola nel corpo dei Marine. Ci sono però un paio di problemi. Il primo è che ai tempi nell'esercito americano l'omosessualità era illegale. Il secondo è che come istruttore si ritrova il generale Vannacci.
Commento: In parole povere, Boots è la versione gay e Netflix di Full Metal Jacket. Ok, non ha la potenza di fuoco del film di Stanley Kubrick, ma ha le sue armi vincenti, come un ottimo cast corale e una visione del cameratismo un po' diversa dal solito. Peccato che il Pentagono non l'abbia proprio gradita e, guarda caso, nonostante un buon riscontro di pubblico, è stata subito bombardata cancellata. Un motivo in più, l'ennesimo, per non sopportare l'attuale governo USA e chi lo appoggia, e anche un buon motivo per recuperare questa serie.
18. Motorheads
(stagione 1)
Si può vedere su: Prime Video
Trama semiseria: Due fratelli sognano di vivere le loro vite un quarto di miglio alla volta e seguire le orme di loro padre, un campione delle corse d'auto clandestine sparito nel nulla - guarda caso - quando ha scoperto che stava per diventare papà. Dom Toretto, cosa vuoi? Stiamo mica parlando di te, no?
Commento: Viviamo in un mondo spietato. Uno in cui network e servizi di streaming da un giorno all'altro si permettono di cancellare le nostre serie del cuore così, con glaciale freddezza, incuranti dei nostri sentimenti. Tutti noi appassionati di serie tv abbiamo qualche titolo di cui rimpiangiamo la prematura fine. Io ad esempio ancora piango al pensiero di non avere una seconda stagione di Le 7 vite di Léa e Le nove vite di Chloe King, che nonostante i loro titoli di vita ne hanno avuta a malapena una, o di Everthing Sucks!, la serie che ha lanciato la carriera di Sydney Sweeney (scusate se è poco).
Quest'anno la decisione televisiva che più mi ha spezzato il cuore è stata la cancellazione dopo appena una stagione di Motorheads, una specie di mix tra Dawson's Creek e Fast & Furious che per me era diventata una droga e che aveva un grande potenziale. Ok, forse la guardavo solo io ed è forse proprio questo il motivo per cui l'hanno cancellata, però era chiedere troppo di girare una seconda stagione unicamente per me?
17. The Pitt
(stagione 1)
Si può vedere su: Sky e NOW
Trama semiseria: Dopo i soliti tagli alla sanità pubblica voluti dal Governo per favorire la sanità privata, un gruppo di medici e infermieri in un ospedale a corto di personale si ritrova a fare un turno un po' più lungo del solito: 48 ore senza manco una pausa pipì in mezzo.
Commento: Serie trionfatrice agli Emmy 2025, pluripremiata e plurinominata anche da diversi altri prestigiosi premi, qui su Pensieri Cannibali si deve accontentare di un comunque dignitoso 17° posto. La ragione?
Perché, per quanto sia un medical efficace e coinvolgente con un crescendo notevole, non rappresenta poi niente di nuovo nel genere ed è una specie di versione revival di E.R. - Medici in prima linea sotto falso nome. E poi perché, a dirla tutta, io non sono un gran malato di serie medical.
16. Smoke - Tracce di fuoco
(stagione 1)
Si può vedere su: Apple TV
Trama semiseria: Un detective esperto di incendi dolosi si mette sulle tracce di due piromani seriali. Per riuscire a catturarli dovrà però superare la più dura delle prove: camminare sui carboni ardenti come Giucas Casella.
Commento: Smoke è una specie di versione infuocata di American Psycho, impreziosita dalle interpretazioni pazzesche di Taron Egerton (leggermente e favolosamente sopra le righe), di Jurnee Smollett e della rivelazione Ntare Mwine. Essendo piena di personaggi sgradevoli e dal comportamento discutibile, occhio solo a non scottarvi.
15. Too Much
(miniserie)
Si può vedere su: Netflix
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| "Andrew, tutti pensano che io sia too much e non capisco proprio perché" "Megan, ti rendi conto che vai in giro indossando delle orecchie da coniglio, vero? |
Trama semiseria: Dopo la traumatica fine di un'importante storia d'amore, una 30enne newyorkese decide di trasferirsi a Londra. Non poteva più semplicemente iscriversi a Tinder?
Commento: Già autrice di quel cult generazionale di Girls, Lena Dunham è tornata con una nuova serie. Una romcom alternativa con protagonista il suo alter ego Megan Stalter che per qualcuno potrà risultare... too much. Troppo in carne, troppo esagerata, troppo drama queen, troppo eccessiva. Ma il bello è proprio quello.
14. Good American Family
(miniserie)
Si può vedere su: Disney+
Trama semiseria: Una coppia americana adotta una bambina ucraina di 7 anni che appare affetta da nanismo. Pur non avendo ben chiara la situazione, Putin decide di bombardare preventivamente la loro casa. Così, per abitudine.
Commento: Se ne vedono di cose strane a questo mondo ed è difficile ancora stupirsi per qualcosa. Eppure questa miniserie, ispirata a una assurda storia vera, è riuscita a sorprendermi non poco. Sia per quello che racconta, che per come lo racconta.
13. Task
(stagione 1)
Si può vedere su: Sky e NOW
Trama semiseria: Un agente dell'FBI indaga su alcuni furti che avvengono nelle case di spaccio di Philadelphia. Finirà per scoprire un altro furto. Quello degli autori di Task, che hanno rubato la trama a un'altra serie che racconta esattamente la stessa cosa: Dope Thief.
Commento: Di serie crime ce ne sono tante, troppe. Le mie preferite sono quelle che riescono a farti entrare dentro la testa dei personaggi, più ancora che nel caso investigativo di cui parlano. È il caso ad esempio del primo True Detective e, ora, di questa nuova ottima Tusk con un adorabile Mark Ruffalo, un sorprendente Tom Pelphrey e una folgorante Emilia Jones.
12. Asura
(stagione 1)
Si può vedere su: Netflix
Trama semiseria: Puntata dopo puntata, scopriamo quanto fosse maschilista il Giappone negli anni '70. Così tanto che sembra quasi una serie ambientata nell'Italia di oggi.
Commento: Gioiellino diretto dall'acclamato Hirokazu Kore-eda che ha la capacità di farci affezionare con grande facilità alle protagoniste, quattro sorelle che un giorno scoprono che il loro anziano padre tradisce da anni la loro madre, al punto che alla fine si arriva quasi a considerarle come una seconda famiglia. Per dire, io le ho invitate al pranzo di Natale, ma poi ho scoperto che ai giapponesi del Natale non gliene frega una mazza e ho capito perché mi hanno mandato a quel paese.
11. Étoile
(stagione 1)
Si può vedere su: Prime Video
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| "Sai come li chiamo io quelli che hanno deciso di cancellare la nostra serie?" "Sì, les incompétents" |
Trama semiseria: Una compagnia di balletto di New York e una di Parigi si scambiano le loro star più talentuose così, per farsi un po' di pubblicità. Solo che lo scambio non è molto equo: a New York arriva Roberto Bolle, mentre a Parigi gli mandano Meloni e Tajani che ballano sulle note di "Chi non salta comunista è". Chi ci avrà guadagnato di più?
Commento: Amy Sherman e Daniel Palladino, già autori di Una mamma per amica, Bunheads e La fantastica signora Maisel, sono tornati con una serie nel loro inconfondibile stile, in cui hanno unito la loro passione per il mondo del balletto con i loro soliti irresistibili dialoghi e personaggi fuori dal comune. Cancellata dopo una unica stagione, continuerà a danzare a lungo. Anche se solo nella mia testa.
10. Long Story Short
(stagione 1)
Si può vedere su: Netflix
Trama semiseria: Le avventure animate di una famiglia come tante altre famiglie animate. In pratica come I Simpson e I Griffin, solo che si ride di meno ma ci si emoziona di più.
Commento: C'era grande attesa e grande curiosità per la nuova serie del creatore di BoJack Horseman, Rapahel Bob-Waksberg, e per quanto mi riguarda, magari non subito, ma episodio dopo episodio devo dire che non sono rimasto deluso. Certo, non è BoJack, niente sarà mai come BoJack, però è una piccola grande serie.
9. Monster - La storia di Ed Gein
(miniserie antologica)
Si può vedere su: Netflix
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| "Oggi non si può più manco fare sesso con dei cadaveri senza essere considerati mostri. Dove andremo a finire, signora mia, dove andremo a finire?" |
Trama semiseria: Sul finire della Seconda Guerra Mondiale, un tranquillo ragazzo di campagna che vive in una fattoria insieme all'amorevole madre sogna di diventare il più celebre serial killer di tutti i tempi e ispirare alcuni grandi capolavori cinematografici come Psyco e Il silenzio degli innocenti. Ce la farà a realizzare il suo sogno?
Commento: Quando ti commuovi guardando una serie su Ed Gein - sì, il famigerato serial killer Ed Gein - ti rendi conto che forse qualche rotella fuori posto ce l'hai anche tu. Va beh, se non altro grazie a questa serie hai risparmiato un sacco di soldi per una costosa diagnosi da uno psicoterapeuta.
8. The Bear
(stagione 4)
Si può vedere su: Disney+
Trama semiseria: Dopo che grazie al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Lollobrigida la cucina italiana è stata nominata patrimonio dell'umanità UNESCO, il ristorante The Bear guidato dallo chef italoamericano Carmy Berzatto diventa incredibilmente popolare. Carmy dichiara così entusiasta: "Questo governo ha fatto anche cose buone!".
Commento: Giunta alla quarta stagione, secondo alcuni The Bear sta perdendo colpi. Mi permetto di dissentire con aperto sdegno. Per me continua ad essere una delle serie più prelibate del menù televisivo internazionale e continua a sfornare episodi che sono un'autentica leccornia, in particolare quello del matrimonio. Promossa a pieni voti.
7. L'arte della gioia
(miniserie)
Si può vedere su: Sky e NOW
Trama semiseria: Dopo essere cresciuta con un padre che la violentava ed essera stata ospitata in un convento da delle suore severe e sessualmente confuse, la giovane siciliana Modesta viene accolta nella sua lussuosa villa da Valeria Bruni Tedeschi. Modesta non ha dubbi: "Tra tutte le persone con cui ho vissuto, la più pazza è lei".
Commento: Che gioia vedere L'arte della gioia! Non che la vita della protagonista interpretata da una spettacolare Tecla Insolia sia tutta rose e fiori, tutt'altro, però la serie diretta da Valeria Golino e Nicolangelo Gelormini tratta dall'omonimo romanzo di Goliarda Sapienza sa rileggere in maniera fresca, contemporanea e sessualmente esplicita (ma non in maniera patinata alla Bridgerton) i drammi in costume (genere che non amo particolarmente). Una gioiosa, e goduriosa, boccata d'aria fresca.
6. The Studio
(stagione 1)
Si può vedere su: Apple TV
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| "Hey, ma lo sai che assomigli tantissimo a Zoë Kravitz?" "E tu lo sai che assomigli tantissimo a un cojone?" |
Trama semiseria: Matt Remick (Seth Rogen), viene nominato nuovo capo dei Continental Studios, una delle compagnie cinematografiche più importanti e prestigiose di Hollywood, che cercherà di non essere acquisita da Netflix... Oops, mi sa che ho appena spoilerato la trama della seconda stagione.
Commento: The Studio è sia una presa per i fondelli che una dichiarazione d'amore nei confronti del mondo del cinema. Il fascino di Hollywood, ma anche e soprattutto le sue assurdità, vengono fuori in una comedy che oltre a saper far ridere parecchio - cosa che dovrebbe essere scontata ma che non tutte le comedy garantiscono - è un prodigio sia a livello registico che di sceneggiature, e in più propone pure una parata irresistibile di guest star che si prendono in giro da sole, da Martin Scorsese a Zoë Kravitz. In pratica è tutto ciò che Call My Agent - Italia vorrebbe essere, senza riuscirci. Soprattutto con l'ultima stagione.
5. Pluribus
(stagione 1)
Si può vedere su: Apple TV
Trama semiseria: Un misterioso virus trasforma l'intera umanità in un'unica mente collettiva. In pratica tutti pensano, dicono e fanno le stesse cose. C'è solo una cosa che non mi torna di questa serie in teoria fantascientifica: non ho capito quale sia la grande differenza con il mondo reale attuale.
Commento: Vince Gilligan, già autore di Breaking Bad e Better Call Saul, ha ideato una nuova serie distopica che si pone a metà strada tra Lost e Black Mirror, ma con uno stile tutto suo. Pluribus è una satira spietata, non si capisce bene se più divertente o più inquietante, dell'umanità. Mi sa tanto che è la serie più intelligente dell'anno, ma se non siete d'accordo con me e con questa classifica in generale, ditelo pure. Prima di trasformarci per davvero in un'unica mente collettiva, ben venga qualunque pensiero differente.
4. Dying for Sex
(miniserie)
Si può vedere su: Disney+
Trama semiseria: A Molly (Michelle Williams) viene diagnosticato un cancro terminale e lei, anziché deprimersi, decide di esplorare la sua sessualità il più possibile e lascia così suo marito. Certo che si è trovata proprio una buona scusa per divorziare.
Commento: Sesso e malattia. Gioia e dolore. Risate e pianti. Depressione ed euforia. Amore e amicizia. Momenti drammatici ed altri clamorosamente imbarazzanti. Dying for Sex mette in scena il grande spettacolo della vita e il grande spettacolo della morte. Difficile chiedere di più a una serie sola.
3. Adolescence
(miniserie)
Trama semiseria: Nello Yorkshire, un ragazzino di 13 anni viene accusato di aver ucciso a pugnalate una sua compagna di classe. Nonostante tutte le prove sembrino dimostrare che è stato lui, c'è chi da Giletti sostiene che il vero colpevole sia un altro, un italiano di Garlasco. Poco importa che nello Yorkshire non ci sia mai nemmeno stato. Fino a che un uomo di Avetrana si fa avanti e rivela di essere lui il vero colpevole.
Commento: Quattro episodi. Quattro piani sequenza mozzafiato. Quattro piccoli capolavori che ricompongono i pezzi di un puzzle devastante. Adolescence è un pugno allo stomaco, soprattutto per chi ha dei figli ma non solo, e allo stesso tempo è un gioiello di tecnica registica. Roba che andrebbe studiata nelle scuole di cinema. Alla faccia di chi ancora - se esiste ancora - è convinto che le serie tv non possano raggiungere il livello dei film.
2. Dieci Capodanni
(miniserie)
Si può vedere su: RaiPlay
Trama semiseria: Ana e Óscar sono due trentenni che un Capodanno si incontrano in giro per caso e, pur non piacendosi particolarmente, decidono di farlo, in modo da evitare la maledizione del "Se non trombi a Capodanno, non trombi tutto l'anno". Decidono così di ritrovarsi ogni Capodanno per rinnovare questa sana tradizione. In questo modo hanno anche risolto il problema di tutti i rompiscatole che gli chiedono sempre: "Cosa fai a Capodanno?".
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| "Scusi, agente, potrebbe multare quelli che ci hanno chiesto cosa facciamo a Capodanno?" "Certo, signori, subito dopo che mi avete detto cosa farete a Capodanno" |
Commento: Il colpo di fulmine televisivo dell'anno. Una miniserie franco-spagnola co-creata e co-diretta dal talentuoso Rodrigo Sorogoyen (quello delle pellicole Madre e As bestas) che in pratica è una romcom divisa in dieci capitoli. Dieci minifilm imperdibili, uno più bello dell'altro, da guardare con gli occhi a forma di cuore.
1. M. Il figlio del secolo
(miniserie)
Si può vedere su: Sky e NOW
Trama semiseria: l'Italia fascista governata da M. negli Anni Venti. Sì, ma di quale secolo stiamo parlando?
Commento: M. Il figlio del secolo è la serie storica di cui l'Italia aveva bisogno. Quella che con una forza dirompente, ma anche una dose di apprezzabile ironia, ci sbatte in faccia il nostro passato, in modo da non dover più ripetere gli errori già commessi. Peccato ci sia gente de coccio che questa lezione di Storia proprio non riesce ad impararla. O mi sa tanto che non vuole impararla.





























Ne abbiamo un sacco in comune, ma con Pluribus purtroppo non sto andando d'accordo!
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