sabato 23 dicembre 2017

Le meglio serie tv 2017 - Le 20 che avreste dovuto vedere, anziché perdere tempo a vivere





Non sono sicuro che sia stata un'annata del tutto esaltante per il cinema, o per la musica. Sono però del tutto certo che il 2017 è stato un grande anno per le serie tv. Ce ne sono state così tante di notevoli che l'avere una scarsa vita sociale ha pesato meno del solito. Sono uscite delle novità così folgoranti, da costringermi ad abbandonarne di “vecchie” che pure in passato avevo considerato imprescindibili.
Fare una selezione è stata quindi un'impresa ardua e ci sono una marea di esclusioni eccellenti. Le 20 serie tv che personalmente ho adorato di più nel 2017 comunque sono queste qua sotto. E sono pure accompagnate dagli stupidi poster tarocchi realizzati per l'occasione da Pensieri Cannibali.

Prima un'ultima cosa. Il palmarès con i vincitori delle scorse annate.

2008 Skins
2009 Mad Men
2010 Misfits
2011 Homeland
2012 Homeland




20. The Bold Type
(stagione 1)

La vita all'interno di un magazine femminile patinato, tra Cosmopolitan e Vanity Fair. Un trio di protagoniste amiche che si dividono tra avventure d'amore, di sesso e di lavoro. C'è spazio pure per riflettere su tematiche pesanti in maniera leggera e fresca. Il guilty pleasure dell'anno insomma è bell'e che servito.


19. Riverdale
(stagioni 1 e 2)

La serie teen figosa che tutti (o almeno tutti noi appassionati malati di cose adolescenziali) stavano aspettando da anni. O se non altro dai tempi in cui Pretty Little Liars poteva essere considerata ancora una visione decente e più o meno rispettabile. Dite che non lo è mai stata?
In ogni caso Riverdale è un teen-thriller-mystery ben fatto, appassionante e – cosa che non guasta – con dei protagonisti belli belli in modo assurdo. E sotto sotto anche un filo dark e inquietanti – cose che pure questa non guasta.


18. Atypical
(stagione 1)

L'autismo, sdoganato sul piccolo schermo da Parenthood, è stato uno dei grandi protagonisti di quest'annata tv. Tra il mega successo (almeno negli Usa) The Good Doctor con Freddie “Norman Bates” Highmore e il più piccolo e indie Atypical con un formidabile Keir Gilchrist, io ho preferito il secondo. E se pensate che un tema del genere debba per forza essere trattato in maniera seriosa, guardate questa atipica serie e vi ricrederete.


17. BoJack Horseman
(stagione 4)

Il grande romanzo americano dei nostri giorni?
Mi sa tanto che è quello messo in scena da BoJack Horseman. Stagione dopo stagione è sempre meno comedy e sempre più profondo nel raccontare l'umanità. O dovrei dire la bestialità?


16. Halt and Catch Fire
(stagione 4)

La fine è arrivata. Dopo 4 stagioni, si è conclusa una delle serie più belle e sottovalutate degli ultimi anni. Una serie che ci ha raccontato la nerdissima storia delle origini dell'uso moderno dei computer, dei social e dell'Internet così come lo conosciamo oggi, anni prima di Mark Zuckerberg, e lo ha fatto in una maniera nemmeno troppo nerd e avvicinandoci soprattutto ai suoi splendidi e complicati protagonisti. Mi mancherà, oh, se mi mancherà! #HaltAndCatchFireForeva


15. The End of the F***ing World
(stagione 1)

Dal Regno Unito ecco un gioiellino dark comedy che sembra una versione più malata e cattiva di Moonrise Kingdom di Wes Anderson. Protagonisti sono due ragazzini in fuga da tutto e da tutti, con cui è un (malefico) piacere viaggiare.


14. Channel Zero: No-End House
(stagione 2)

La prima stagione di Channel Zero l'avevo ignorata alla grande. Essendo però una serie antologica, con stagioni indipendenti l'una dall'altra, ho provato ad avventurarmi comunque dentro questa misteriosa casa senza fine ed è andata alla grande. Una visione inquietante e misteriosa da consigliare a tutti gli appassionati di horror, e non solo a loro.


13. Dear White People
(stagione 1)

La versione afroamericana di Skins. Meno adolescenziale e più politicizzata, più rabbiosa. Ogni episodio ci racconta la vita di un personaggio diverso ed è un pezzo che va a formare un puzzle, sfaccettato come una bella sinfonia di musica classica e potente e stiloso quanto un buon brano rap.


12. Big Little Lies
(stagione 1)

Dura la vita delle MILF. Ne sapevano qualcosa le Desperate Housewives ieri e ne sanno ora qualcosa anche Frankie Shaw nell'orginale comedy SMILF, e Reese Witherspoon, Nicole Kidman, Laura Dern e Shailene Woodley (lei più che altro Teen Mom) in Big Little Lies. Una serie peccaminosa come una soap opera o un reality show, eccitante come un soft porno e incalzante come un thriller.


11. Top of the Lake: China Girl
(stagione 2)

Avevo trovato la prima stagione di Top of the Lake, trasmessa nel 2013, abbastanza noiosetta, mentre la seconda, arrivata quest'anno, me la sono divorata assaporandomi ogni istante. È la serie che è cambiata, o sono cambiato io?
A conquistarmi è stata non solo e non tanto la vicenda crime, per quanto ben architettata, quanto i suoi personaggi imperfetti, le sue atmosfere rarefatte e il suo clima di generale disperazione esistenziale. Allegria!


10. Mindhunter
(stagione 1)

Era dai tempi di Clarice con Hannibal ne Il silenzio degli innocenti che una vicenda di serial killer non mi appassionava così tanto.
Il serial thriller dell'anno.


9. Twin Peaks
(stagione 3)

La serie che più ho amato odiare quest'anno, o dovrei dire che più ho odiato amare?
Essere fan di qualcosa è una brutta bestia. Io non mi considero fan di niente. Forse giusto dei Radiohead, però anche con loro so essere piuttosto critico. Mi sono però sempre considerato un fan di Twin Peaks. La stagione 1 per me è l'apice della serialità televisiva di tutti i tempi. Una roba così innovativa e devastante da avermi fatto cancellare dalla memoria persino la (molto) meno riuscita seconda stagione.
Dalla terza mi aspettavo qualcosa di vicino al Twin Peaks dei primi tempi e invece mi sono trovato di fronte a una creatura del tutto differente. Una serie comedy lenta, con vari momenti – diciamolo pure – noiosi. Allo stesso tempo però anche con alcune trovate clamorose e sorprendenti, Dougie su tutti. Twin Peaks 3 è un prodotto alieno. È un film di 18 ore distribuito con dose settimanali. È un gran casino con una colonna sonora grandiosa, scene strepitose e altre kitsch, personaggi incredibili e altri inutili. È un sogno a occhi aperti che si trasforma nel peggiore degli incubi. È tutto, o forse è niente.
David Lynch, ti odio poi ti amo poi ti amo poi ti odio poi ti amo. Sei grande, grande, grande come te, sei grande solamente tu.


8. The Handmaid's Tale
(stagione 1)

La serie più dura da vedere quest'anno. E lo è stato per me che sono un uomo, o diciamo un ometto di 35 anni, posso solo immaginare cosa deve aver provato una donna guardandola. Credo sia una sensazione simile a quella di avere al fianco uno come Harvey Weinstein.


7. Stranger Things
(stagione 2)

Parte la sigla inquietante di Stranger Things e io torno immediatamente un bimbetto 80s. Non mi importa se a questa seconda stagione è (inevitabilmente) mancato l'effetto sorpresa della prima, e se qualche episodio è stato giudicato poco fenomenale. Io l'ho adorata lo stesso. Sì, persino la contestata puntata incentrata tutta su Eleven.


6. The Leftovers
(stagione 3)

La serie in cui il 2% della popolazione mondiale scompare da un giorno all'altro è scomparsa. Finita. Terminata dopo 3 stagioni una più bella, intensa e geniale dell'altra. Sarà anche stata discontinua, a tratti troppo folle e sconclusionata, ma che spettacolo. Che spettacolo!


5. Master of None
(stagione 2)

Aziz Ansari è diventato il mio nuovo profeta esistenziale. Niente male per uno che si definisce “maestro di niente”.


4. Big Mouth
(stagione 1)

La serie (animata e non solo) più divertente dell'anno. Sono convinto che nel giro dei prossimi anni si trasformerà in un cult totale, come e forse più di BoJack Horseman, Rick and Morty, South Park, I Griffin e persino I Simpson.
Ho detto forse.


3. The Marvelous Mrs. Maisel
(stagione 1)

I dialoghi sparati degli Sherman-Palladino, i “genitori” di Una mamma per amica, trasportati alla fine degli anni '50 e messi al servizio di una protagonista strepitosa, una casalinga ebrea che, dopo essere stata lasciata dal marito per la segretaria (of course) intraprende la carriera di comica stand-up. Dimostrando di essere più brava di tutti quelli di Zelig e Colorado – e va beh non è che ci va molto – e forse pure di Louis C.K.
Si può dire Louis C.K. o ormai è vietato pronunciare il suo nome?


2. American Vandal
(stagione 1)

La genialata dell'anno. Un mockumentary ironico ed esilarante, che però sa anche far riflettere su come il mondo ci percepisce e sui pregiudizi delle persone (nostri compresi).


1. Tredici - 13 Reasons Why
(stagione 1)

La serie più importante e più bella dell'anno, almeno secondo me.
La serie più discussa dell'anno.
La serie più amata e allo stesso tempo più odiata dell'anno.
La serie che tutti hanno visto. Pure quelli che hanno dichiarato di averla detestata se la sono binge-watchata nel giro di pochi giorni. In gran segreto l'ha guardata anche vostra nonna. E pure i bulli della scuola.
La serie che ha portato su Netflix adolescenti e pre-adolescenti, cui di House of Cards e affini non poteva fregare di meno.
La serie che ha generato petizioni, sia a favore di chi voleva mostrarla nelle scuole, che di chi voleva bandirne la visione tra i più giovani.
La serie che ha affrontato con coraggio alcuni temi non semplici come bullismo, molestie sessuali, omosessualità, violenze domestiche e suicidio.
La serie sul bullismo che, più che criticata, è stata letteralmente bullizzata dai suoi detrattori, soprattutto sui social network.
La serie che ha rianimato il comatoso genere teen, viaggiando ad anni luce di distanza sia dal glamour di serie come Beverly Hills 90210, The O.C. e Gossip Girl, sia dall'idealismo naïve di Dawson's Creek.
La serie che ha saputo emozionare, nonostante la protagonista più contestata dai tempi di Dawson Leery.
La serie che ha generato uno dei crescendo thriller più appassionanti dell'anno, pur avendo un finale già scritto.
La serie che ha mostrato come uscire vivi e non (troppo) traumatizzati dal liceo sia più difficile che sopravvivere a un survival horror.
La serie che non dico mi abbia salvato la vita, ma se non altro mi ha aiutato a superare un momento per me personalmente difficile. E soprattutto per questo le sarò per sempre grato.


11 commenti:

  1. twin peaks doveva essere al numero uno,solol'episodio 8 è da antologia

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  2. Com'è possibile che con tutte le serie che mi vedo, ben 5 titoli della tua classifica mi manchino?!
    La prendo come una buona notizia, ho di che recuperare, ho del bello da vedere.
    Sorpresissima di trovare The Handmaid's Tale così in basso, e American Vandal così in alto, allora non l'ho visto solo io! Peccato che tanta genialità si perda facilmente in episodi così brevi, qualche ripetizione di troppo mi è pesata.
    Tredici capace di dividere, ma soprattutto per me, di emozionare.
    Non dico di più, che le mie classifiche arriveranno fra qualche giorno ;)

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  3. Ho avuto i brividi a leggere la tua descrizione di Tredici. Dopo una descrizione così NON POSSO NON VEDERLO (scusa il maiuscolo).

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  4. Per questioni di tempo ho visto pochissimo, vedo che non c'è Black Mirror, Twin Peaks semplicemente geniale, Lynch scombina la serialità per una seconda volta. Più che sei grande grande grande, dire Come te non c'è nessuno (ah, Rita Pavone).

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  5. Ma solo io non ho visto 13?
    E 11 l'avrei messa un po' più in alto (Stranger Things), ma per me vince 3 (Twin Peaks) che con l'episodio 8 (quanti numeri :p) ha detto agli altri: pivelli, forse tra 100 anni mi raggiungerete.

    Moz-

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  6. E pensare che delle 47 serie viste quest'anno, di questa lista ne ho viste tre...

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  7. Una bella ventina, anche se ne ho viste solo sei. Sul primo posto non concordo,ma semplicemente perche pur essendo una bella serie mi pare esagerato. Quest'anno mi sono un po' concentrato su altro, vedremo cosa ne viene fuori dalle mie venti...

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  8. 13 nonostante i suoi difetti e le ripetizioni in corso d'opera a me è piaciuta, ma non la metterei al primo.
    Un altro a cui è piaciuto Big Mouth? Massima stima.

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  9. Quest'anno non tanto concordiamo, soprattutto su quel primo posto...
    Vedo di recuperarmi Big Mouth!

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  10. Esulo dal tema del post, per fare tanti auguri al padrone di casa e a tutti i lettori! Auguri Marco, auguri a tutti voi!

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  11. Immaginavo che quello sarebbe stato il tuo numero uno, ed ero già pronto a bottigliarti come si deve.
    Ma sai che ti dico?
    Dopo una spiegazione appassionata come quella che hai dato, quasi quasi mi pare giusto. ;)

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