Tutto è iniziato con Beverly Hills 90210. E' stato quello il titolo che ha fatto nascere la mia passione per le serie TV, quando ancora si chiamavano telefilm. Da allora il mio destino è stato segnato. C'è chi è patito solo di film e chi solo di serie TV. Per me le due cose vanno a braccetto. Impossibile scegliere, un po' come tra Natalie Portman e Scarlett Johansson. Se però fossi proprio costretto, credo sceglierei le serie. Con un telefilm, tra alti e bassi, gioie e delusioni, si crea un legame affettivo più duraturo.
Fatta questa premessa inutile, scopriamo quali sono le 20 serie TV che ho preferito durante un 2020 in cui hanno fatto più che mai il loro dovere di intrattenere, emozionare e tenere compagnia. Grazie serie TV, vi voglio bene, come e più dei film. Ma non ditelo ai film, che quelli sono più gelosi di Brenda con Dylan.
20. The Flight Attendant
(stagione 1)
Una hostess... pardon, un'assistente di volo finisce coinvolta in un sanguinoso omicidio internazionale. Riuscirà a volare via dalle accuse nei suoi confronti?
Lo scopriremo molti drink dopo, visto che la protagonista interpretata da Kaley Cuoco è più alcolizzata di un'uscita di BoJack Horseman con Frank Gallagher (o anche con i fratelli Gallagher degli Oasis).
Gli ingredienti del drink di The Flight Attendant?
Un terzo di thriller, un terzo di comedy e un terzo di drama. Servire con ghiaccio. 🍹
19. Ethos
(stagione 1)
Mamma... li turchi!
E' proprio il caso di dirlo. La serie turca Ethos (titolo originale Bir Başkadır) è sì realizzata con uno stile internazionale, ma allo stesso tempo ha una sua natura locale che la rende differente da tutto il resto della programmazione. Difficile da amare, a tratti dispersiva, con momenti musicali incomprensibili, però se cercate qualcosa che vi faccia uscire dalla vostra "comfort zone" di spettatori, un'occhiata la merita.
18. Grand Army
(stagione 1)
Cominciano le solite serie adolescenziali di Pensieri Cannibali...
Dai che quest'anno in classifica non ve ne ho inserite neanche troppe. E poi Grand Army, per quanto abbia un'ambientazione prettamente liceale e dei protagonisti rigorosamente teen, affronta temi ostici, dallo stupro al bullismo passando per razzismo, terrorismo, sessismo e capezzoli liberi - perché, i capezzoli liberi non sono un tema ostico? -, superando l'esame di maturità più di molte serie "adulte".
17. Hoops
(stagione 1)
Una serie animata divertentissima, del tutto scorretta e folle, che fa il paio con un Big Mouth tornato con la quarta stagione ai livelli di genialità della prima. Quest'anno gli show sul basket vanno un casino, si veda The Last Dance, anche se questa non è esattamente una serie sportiva. Più antisportiva, mi sa.
16. Unorthodox
(stagione 1)
"Perché mi guardi in maniera strana? Non hai mai visto qualcuno mangiare con un cappello così?" |
Una ragazza di fede ultra-ortodossa chassidica vive a Brooklyn, costretta a seguire le rigide regole della sua comunità: non può nemmeno leggere la Torah, cantare o studiare musica, è destinata solo a concepire figli. Dopo un anno di matrimonio combinato decide di scappare a Berlino per rifarsi una nuova vita. Chissà perché?
15. High Fidelity
(stagione 1)
Una serie tratta dal romanzo cult di Nick Hornby Alta fedeltà, con protagonista Zoë Kravitz, in cui si parla (quasi) sempre di musica e una colonna sonora da favola. Poteva forse non piacermi?
14. Years and Years
(stagione 1)
Una serie distopica che parla di pandemia e lockdown.
Una serie distopica???
13. Lovecraft Country
(stagione 1)
Non sapete nulla sullo scrittore H. P. Lovecraft?
Ma fate sul serio?
Veramente neanch'io conosco un granché su Lovecraft. Sarà forse per questo che in alcuni passaggi di questa serie non c'ho capito un granché? Per quanto incasinata, imperfetta e qua e là pasticciata, Lovecraft Country è anche una delle visioni più affascinanti e imprevedibili dell'anno, con alcuni momenti impressionanti e almeno un episodio davvero memorabile, il sesto, "Incontriamoci a Daegu (Meet Me in Daegu)".
12. L'amica geniale - Storia del nuovo cognome
(stagione 2)
"Nino, sei proprio come il 2020." "Oh grazie, Lila, è la prima volta che mi fai un complimento." "Prima di ringraziarmi, aspetta di vedere cosa succederà durante quell'anno." |
Non so se è una serie geniale. Di sicuro è una delle cose migliori che l'Italia abbia mai prodotto. In televisione, e non solo.
11. The Last Dance
(stagione 1)
Negli anni '90 c'è stato un breve periodo in cui seguivo l'NBA e tifavo per gli Orlando Magic. Mi è sempre piaciuto il fascino degli eterni perdenti. Per i Chicago Bulls di Michael Jordan invece non ho mai provato una grande simpatia. E guardando la docuserie The Last Dance ho capito perché: Air Jordan non sopporta di perdere manco una partita di freccette, ed è una cosa che non rientra proprio nei miei valori esistenziali da natural born loser. Nonostante questo, o forse proprio per questo, la serie è una visione davvero appassionante, anche per i meno patiti di basket a stelle e strisce e Michael Jordan ne esce come l'eroe e allo stesso tempo il villain della storia.
"Villain io?" |
10. I Am Not Okay with This
(stagione 1)
Una ragazzina scopre di avere dei superpoteri... ancora?
Al giorno d'oggi, se non scopri di avere dei superpoteri non sei mica un teenager normale. E' vero, ormai questo non è uno spunto particolarmente originale. I Am Not Okay With This riesce comunque a trattare l'argomento in maniera personale, ci regala una bella ship e un personaggio idolesco (quello interpretato da Wyatt Oleff di It), ed è capace di creare un suo universo, anche sonoro, con tanto di soundtrack d'eccezione firmata da un gruppo fittizio, i Bloodwitch, dietro al quale si cela Graham Coxon dei Blur in compagnia della giovane cantante Tatyana Richaud. La serie è stata cancellata dopo una prima promettente stagione a causa della pandemia e I am not okay with this decision, in compenso vado a tirarmi su il morale risentendo la sua soundtrack.
9. Pure
(stagione 1)
"Cannibal Kid pensava che questa fosse una serie sul purè di patate, e poi quella coi pensieri strani sarei io?" |
Una ragazza ha costantemente dei pensieri sessuali. No, non è una serie TV fantascientifica su una ragazza cui viene impiantato il cervello di un ragazzo, bensì una comedy trasgressiva e divertente capace di riflettere non solo sul sesso sesso sesso basta pensare al sesso, ma anche sui disturbi mentali. E poi sì, è anche una serie sul sesso sesso sesso e poi ancora sesso sesso sesso.
8. Dispatches from Elsewhere
(stagione 1)
Jason Segel in veste di creatore, regista, sceneggiatore, produttore e protagonista ha realizzato una delle serie più ambiziose dell'anno. Un trip sognante, allucinato, a tratti favoloso e che in altri tratti fa esclamare: what the fuck?!?
Non del tutto riuscita e priva della genialità di un David Lynch, però l'ambizione di Jason Segel è da ammirare.
7. I May Destroy You
(stagione 1)
Una serie che vi distrugge. E vi sorprende. Provatela. Magari non vi piacerà, o magari esclamerete: "Wow! Perché finora ho sprecato la mia vita guardando Don Matteo?"
6. Skam Italia
(stagioni 1-4)
Non guardavo Skam Italia. Mi sparo qualsiasi porcata teen, e ancora ignoravo questo gioiellino nostrano, ispirato da una webserie norvegese diventata un franchise internazionale. Per fortuna quest'anno ho rimediato e mi sono sparato tutte e 4 le stagioni, così, de botto. Discontinue, eppure ognuna con il suo perché. La mia preferita? L'ultima.
"Ma manco una parola sul fatto che è una serie piena di figa? Il movimento MeToo ha avuto proprio delle conseguenze devastanti su Pensieri Cannibali." |
5. The Crown
(stagione 4)
Finora la Royal Family britannica aveva tutto sommato apprezzato, o se non altro tollerato, The Crown. Poi è uscita la quarta stagione, quella dell'arrivo di Lady Diana, e la loro opinione è un pochino cambiata. Per quanto mi riguarda invece si è rivelata la stagione top. Una regale prova di scrittura e di recitazione. Well done.
4. Little Fires Everywhere
(stagione 1)
Anni '90. Reese Witherspoon vs Kerry Washington. Pacey di Dawson's Creek. Tante sottotrame teen. Se creassi una serie io, non credo saprei immaginare di meglio.
"Hey, ma allora il titolo non è simbolico. Ci sono davvero dei piccoli fuochi dappertutto." |
3. We Are Who We Are
(stagione 1)
Com'è la vita in Italia?
Questa probabilmente è una cosa che sapete già, a meno che non stiate leggendo questo blog dall'estero e in tal caso sono contento di avere un pubblico internazionale.
Com'è la vita in Italia all'interno di una base militare statunitense?
Questa probabilmente è una cosa che non sapete già, a meno che non siate cresciuti in una base militare statunitense in Italia, come ad esempio Amy Adams. Sei Amy Adams?
Un saluto a te, Amy. Il tuo ultimo film non è un granché, ma sono certo che ti rifarai.
Se non siete Amy Adams, a raccontarvi come vanno le cose in una base militare statunitense in Italia ci pensano il regista Luca Guadagnino e lo scrittore Paolo Giordano con We Are Who We Are, una delle serie bomba dell'anno.
"Secondo te l'ha definita una serie bomba solo perché è ambientata in una base militare?" "Temo di sì. Mi sa che Pensieri Cannibali dovrebbe ampliare un po' il suo vocabolario." |
2. The Haunting of Bly Manor
(stagione 2)
Non me ne frega niente se non vi è piaciuta The Haunting of Bly Manor. Io l'ho letteralmente amata con tutto me stesso, ancora più della precedente The Haunting of Hill House, che pure avevo apprezzato non poco. Se osate criticare questa stagione mi metto a piangere e inoltre, quando non ci sarò più, verrò a infestare le vostre case. Ricordatevelo. 👻
"Ti sembra il caso di andare a caccia delle persone a cui non è piaciuta la nostra serie con un fucile?" "Sì." |
1. La regina degli scacchi
(stagione 1)
Scacco matto.
Della Top 10, mi pare di aver visto soltanto le prime quattro (e Bly Manor non mi è piaciuta): comincio bene!
RispondiEliminaDevi essere uno dei pochi che ha apprezzato Little Fires Everywhere. A me è paciuto, ma ho letto diverse stroncature in giro.
RispondiEliminaLa regina degli scacchi batte tutti, si.. ma a Designated survivor una chancina l'avrei data.. ;)
RispondiEliminaAncor peggio delle altre volte, almeno una, manco quella :D
RispondiEliminaCome ho avuto modo di dire ad un passante, La regina degli scacchi... Una delle serie tv più acclamate di quest’anno funesto. A me non ha fatto impazzire. Ovviamente è un prodotto di qualità ma così furbo e prevedibile da avermi dato un pochetto di noia. Anya Taylor-Joy l’ho apprezzata molto in The Witch ma qui io l’ho trovata così irritante da tifare per gli avversari. Van bene le droghe e l’alcol (dillo a me poi) ma lei appare così piatta, vuota, apatica da farmi lanciare la scacchiera sul muro.
RispondiEliminaMolto ma molto più vera e brava la madre adottiva, Marielle Heller (regista tra l’altro dell’ottimo Copia originale e dell’ancora più figo Diario di una teenager). Ottimo anche un caratterista come Bill Camp (visto di recente in Joker). Ma il personaggio di Beth è di un tale piattume. Sì, il suo personaggio deve essere così, lei ha sofferto, lei vive in modo disfunzionale l’intersoggettività ma vi sono stati personaggi messi allo stesso modo ma non così fiacchi. Per non parlare del fatto che ad un certo punto persino le donne russe la adottano a modello e tifano per lei in modo scomposto e imbarazzante. Tipo Rocky IV, dove gli americani ci insegnano che se loro possono cambiare anche noi possiamo cambiare. E loro sono tipi brillanti e amabilmente eccentrici mentre il resto del mondo è scemo e serioso. Ma per favore!!! Non una brutta serie ma neppure questa gran cosa. Non a caso ho apprezzato maggiormente la parte della Beth bambina.
Ethos me la consigliava mia sorella giusto l'altro giorno, ma mi fido più di te quindi la metto in lista assieme a Grand Amry, che speravo di vedere prima delle classifiche e invece mi ha aiutato a non essere troppo teen nelle scelte finali :)
RispondiEliminaSe il secondo posto continua a puzzarmi di delusione, il primo è ben accetto: tutti innamorati di Beth Harmon!