domenica 18 novembre 2012

Vaccate del terzo tipo

Vicini del terzo tipo
(USA 2012)
Titolo originale: The Watch
Regia: Akiva Schaffer
Cast: Ben Stiller, Vince Vaughn, Jonah Hill, Richard Ayoade, Rosemarie DeWitt, Erin Moriarty, Nicholas Braun
Genere: sci-fi comedy (in teoria)
Se ti piace guarda anche: Paul, Attack the Block, Evolution

Fare un film bello non è facile. Se lo fosse, il primo pirlone che passa potrebbe sfornarne uno. Potrebbe arrivare un attore dalle limitate capacità espressive come, chessò?, Ben Affleck, e diventare un registone della Madonna…
Ah, è davvero successo? Allora forse è una cosa semplice. Si potrebbe pensare il contrario, invece no. Gente, Ben Affleck è oggi come oggi uno dei migliori registi americani viventi. È la dimostrazione che se ce l’ha fatta lui, ce la può fare chiunque.
Conclusione: fare un film bello è facile. Guardate Argo. Semplice e bello. Semplice è bello.

"Ma che è 'sta palla? Il nuovo joypad della Nintendo Wii?"
E allora correggo quello che dicevo all’inizio: fare un film brutto non è facile. Vicini del terzo tipo ne è una splendida diapositiva.
Mia cara Hollywood, hai a disposizione non uno, non due, non tre, bensì quattro comici per tutti i gusti e per tutte le età, o quasi.
C’hai Ben Stiller, uno che piace a grandi e piccini, capace di cult assoluti della comicità come Zoolander e Tutti pazzi per Mary così come di cacchiate per tutta la famiglia come Mi presenti i tuoi? e Una notte al museo. Uno che già solo con quella faccia fa ridere per forza.
C’hai poi Vince Vaughn, che è quello che diverte per il suo umorismo da bastardo, c’hai pure Jonah Hill che piace ai più ggiovani e quest’anno si è beccato persino una nomination (non sa nemmeno lui come) agli Oscar, e c’hai infine anche Richard Ayoade, che piace agli ancora più gggiovani grazie alla sitcom nerd The IT Crowd, ma che è pure, così come il Ben Affleck, meglio come regista che come attore, si veda il suo pregevole film d’esordio dietro la macchina da presa Submarine.
Dalla tua hai insomma un ottimo cast, almeno per una commedia. Cosa vuoi chiedere di più, un altro comico?
Adesso non esageriamo, accontentati di ‘sti quattro.

"Ah, ecco scoperto cos'è: è il film che è una palla!"
La storia che hai a dispozione per di più è di quelle simpatiche, dal buon potenziale comedy e tra gli sceneggiatori a firmarla c’è pure il buon Seth Rogen. Nel tipico tranquillo quartiere residenziale della provincia americana, un tizio viene brutalmente ucciso e così un gruppo di altri tizi capeggiati da Ben Stiller decide di fondare un club di vigilanza, una specie di versione maschile del club del libro.
O anche una variante delle ronde leghiste, solo che invece di gridare “Daghela al terùn, daghela al terùn!”, gridano “Daghela al ter...zo tipo, daghela al terzo tipo!”. Perché, proprio così, il simpatico quartiere di periferia è infestato dagli alieni.
Pensate a una versione americana di Attack the Block?
Scordatevelo. Purtroppo questo non c’entra niente.
Pensate allora alla classica commedia standard hollywoodiana, con qualche vago spunto sci-fi?
Purtroppo non è nemmeno questo il caso.
Questa è una commedia sotto gli standard. Il suo problema?
Non fa ridere. Si sforza, ma proprio non ce la fa. Avrebbe tutte le carte in regola per risultare un prodotto di intrattenimento medio e invece non azzecca una battuta una. O forse una sì, però non più di una. Non so, non ricordo bene. Anche se il film l’ho visto da poco, da pochissimo, è come se i Men in Black mi avessero sparaflashato e mi avessero subito rimosso questa visione dalla memoria. Ecco, i Men in Black, una commedia vagamente sci-fi che non mi fa impazzire, ma che al confronto di questo sembra un capolavorone della cinematografia mondiale.

"Avevi ragione, abbiamo fatto bene a fare una grigliata anziché
andare al cinema a vedere quei Vicini del terzo tipo..."
La cosa che più lascia l’amaro in bocca, e una commedia non dovrebbe lasciare l'amaro ma un sorriso sulla bocca, è che la regia è firmata da Akiva Schaffer.
Ok, ho detto Akiva Schaffer, non Ben Affleck, però Akiva Schaffer aveva esordito con Hot Rod - Uno svitato in moto, film esilarante e geniale, un piccolo cult del demenziale che faceva morire dal ridere. Proprio una roba che i Vicini del terzo tipo si possono solo sognare di fare.
E allora, c’avevi gli attori comici, c’avevi un regista comico, c’avevi una storia dagli spunti comici eppure non ci fai ridere. Un classico esempio di come la riuscita di una pellicola non è data dalla somma delle singole componenti.
Un classico esempio, inoltre, di come fare un film brutto non è facile, cara la mia Hollywood. Ti sei proprio impegnata.
(voto 4/10)



Vicini del primo tipo

5 commenti:

  1. Preferisco Vicini del primo tipo anni 90:) non credo lo guarderò non mi ispira. Ben Stiller dopo pessimi film si era un pò risollevato con Tower Heist. Credo che con questo sia ritornato nel suo standard degli ultimi tempi e degli ultimi film....

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  2. Immaginavo che sarebbe stata una merdina.
    Almeno hai risollevato il tutto con la didascalia di Vicini. ;)

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  3. Marco non dire che Ben Affleck è un attore dalle limitate capacità espressive. Non lo dire XD

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    1. dovrei dire che è un attore dalle capacità uniche.
      uniche nel senso di una sola :)

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  4. Mancava un pizzico di demenzialità in più. Il problema è che gli americani di queste cagate ne fanno tante durante l'anno. Cercano sempre la morale e il significato in tutto, rovinando potenziali capolavori. Forse è questo uno dei problemi più grandi di questo film, che ho visto e ha fatto lo stesso effetto anche a me (Sparaflesciata alla MIB). Diciamo che è come una prestazione sessuale terminata con una difficoltà di erezione.

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