giovedì 13 giugno 2013

PAZZE DEL NONGIO? ALLORA SIETE DAVVERO PAZZE


Nongio tutto fare: qui in versione fusto da spiaggia...
Pazze di me
(Italia 2013)
Regia: Fausto Brizzi
Sceneggiatura: Fausto Brizzi, Federica Bosco, Marco Martani
Cast: Nongio Francesco Mandelli, Valeria Bilello, Loretta Goggi, Claudia Zanella, Marina Rocco, Chiara Francini, Lucia Poli, Paola Minaccioni, Maurizio Micheli, Gioele Dix, Flavio Insinna, Alessandro Tiberi, Pif, Fabrizio Biggio, Edy Angelillo, Luca Argentero
Genere: temino
Se ti piace guarda anche: Notte prima degli esami e qualsiasi altra infausta faustobrizzolata

Sindrome da temino. Questo è uno dei mali principali della commedia italiana odierna.
Se fosse un temino delle elementari, a un componimento come Pazze di me gli daresti anche un 7+, un buono, un B+ o che cazzo di voti si danno nella scuola di oggi. Come pensierino va più che bene, c’è una intro accattivante, uno svolgimento definito e una conclusione che rimanda alla intro. L’avesse scritto un bambino delle elementari, non potresti dirgli niente. Il giorno dell’incontro con i genitori, potresti pure suggerir loro di incitare il figlio a continuare a scrivere, che un giorno se si impegna potrebbe aprire un bel blog e fare concorrenza persino a Pensieri Cannibali. Se fosse un tema scritto da un bambino delle elementari, Pazze di me sarebbe un compito davvero degno di nota.

...e qui in versione sex symbol.
Fausto Brizzi però non è un bambino delle elementari. È un adulto cresciuto, ha 44 anni, ha esordito con una commedia piacevole come Notte prima degli esami che si è rivelata un successo clamoroso e un (quasi) cult adolescenziale. Dopodiché la sua carriera ha proseguito sui sentieri della commedia italica sentimentaleggiante stupidotta, d’altra parte da uno che si è fatto le ossa scrivendo le sceneggiatura per cinepanettoni come Merry Christmas e Natale sul Nilo, cosa aspettarsi?
Con questo nuovo Pazze di me, il Brizzi non Enrico ha scritto una nuova pagina del suo personale romanzo sui conflitti tra uomini e donne dopo i vari Ex, Maschi contro femmine, Femmine contro maschi e Com’è bello far l’amore. Il protagonista del film è un ragazzo che vive insieme a 7 femmine: sua mamma, tre sorelle, sua nonna, la badante extracomunitaria della nonna e una cagna. Ovviamente ci troviamo nella fiera degli stereotipi: mamma autoritaria, nonna rincoglionita, badante fissata con telenovelas e tv spazzatura, una sorella femminista, una sorella egocentrica e un’altra sorella puttanone, alla faccia della cagna. Ci sono in pratica un po’ tutti i tipi standardizzati di donna che girano intorno alla vita del vessatissimo protagonista, interpretato dal Nongiovane Francesco Mandelli.

"Allora, dottore, è un bimbo o una bimba?"
"Mi spiace, signorina: è un Nongio."
Io gli ho anche sempre voluto bene, al Nongio. Lo seguo dai suoi primissimi passi su Mtv. Lo seguo da Tokusho, per Dio! Ultimamente però sta diventando onnipresente e ha davvero fracassato los cojones. Mi spiace dirlo, ma è così. Come attore, il Nongio poi non regge. Eh, no. Un conto è fare il coatto Ruggero De Ceglie nei Soliti idioti che gli riesce bene, un altro conto è reggere come protagonista di una intera commedia romantica. Un ruolo che uno pensa sia facile e invece col cavolo lo è. Persino lo specialista Matthew McConaughey, che negli ultimi tempi ha dimostrato di essere un attore coi fiocchi, come interprete di romcom non aveva mica vita facile. Non è semplice per niente in pratica e per il Nongio, con la sua recitazione da spot televisivo, è un’impresa proibitiva.
Un poco meglio le interpreti femminili, che si ritrovano ahi loro a fare i conti con personaggi come accennato parecchio monodimensionali. La più promettente sembra comunque essere Chiara Francini, la sorella stronza ed egomaniaca, mentre le maggiori risatine (risate vere e proprie no) le provoca Paola Minaccioni nei panni della badante scansafatiche dell’Est. Il resto del cast è molto ggiovane e molto Mtv (vabbè, Loretta Goggi e Maurizio Micheli a parte), con le partecipazioni di Valeria Bilello, Pif e l’immancabile socio del Nongio, Fabrizio Biggio. Negli ultimi giorni si vocifera però che i due soliti idioti siano sul punto di separarsi, un po' come altre due idiote artiste come Paola e Chiara.
In più, ci sono pure l’ex GF Luca Argentero e Alessandro Tiberi, lo stagista di Boris che ha lavorato pure per Woody Allen. Prima di esclamare “E sticazzi!” vi ricordo che l’ha fatto per quella boiata di To Rome With Love.

Non è allora tanto male, questo Pazze di me. Come temino, non è da buttare nel cestino. Non è nemmeno da incollare al frigorifero tra i migliori componimenti scritti durante l'anno scolastico, però andrebbe più che bene. Questo però non è un temino. Dovrebbe essere Cinema. E, come film, si becca una bella insufficienza. Occhio, bimbo Brizzi, non importa che alle elementari quasi nessuno venga bocciato, tu sei sulla strada buona.
(voto 4--/10)



7 commenti:

  1. Questo non te lo avrei augurato neppure io, figurati!

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  2. Se a me già notte prima degli esami non ha fatto impazzire non voglio neanche immaginare questo!

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  3. per me è una versione all'amatriciana di Ubriaco d'amore....

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    1. è vero, anche a me è venuto in mente.
      ma dopo 10 secondi di visione ho pensato che qua purtroppo era tutto un altro film.
      una versione all'amatriciana scotta e preparata da un pessimo cuoco, tipo me :)

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  4. Ormai ho abbandonato i film di Fausto Brizzi...

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  5. Io gli darei 0 sulla fiducia!:-) Scherzo, spero di non vederlo mai

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