venerdì 14 marzo 2014

NON SERVE ESSERE TRUE DETECTIVE PER SAPERE QUAL È LA SERIE DEL MOMENTO




True Detective
(serie tv, stagione 1)
Rete americana: HBO
Rete italiana: non ancora arrivata
Creata da: Nic Pizzolatto
Regia: Cary Joji Fukunaga
Sceneggiature: Nic Pizzolatto
Cast: Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Michelle Monaghan, Michael Potts, Tory Kittles, Alexandra Daddario, Lili Simmons, Kevin Dunn, Shea Whigham, Michael Harney, Brighton Sharbino, Erin Moriarty, Ann Dowd
Genere: alt-thriller
Se ti piace guarda anche: Twin Peaks, The Tree of Life, American Horror Story

Dopo aver visto True Detective, di notte non guardarete più il cielo stellato con gli stessi occhi. Questo per dire che sì, le serie tv possono cambiare la vita e sì, True Detective è una di queste.

Di cosa parla, questo tanto celebrato True Detective, serie trasmessa negli USA da HBO e in Italia da BOH, ancora non si sa?
Presentarla come serie crime non renderebbe giustizia per niente a ciò che è in realtà. True Detective non è tanto un’indagine su una sfilza di omicidi. Sì, ci sono anche quelli. La serie è costruita con la scusa di una storia thriller, uno delle più avvincenti e misteriose degli ultimi anni, ma non lasciatevi ingannare. True Detective è anche e soprattutto un’indagine sulla natura umana.
Al mondo ci sono due tipi di persona: quelli come Marty Hart (un fantastico Woody Harrelson) e quelli come Rust Cohle (un Matthew McConaughey over the top). Ci sono quelli che la vita semplicemente la vivono, e quelli che invece ci stanno a pensare sopra, a rifletterci, a farsi delle domande. Ci sono quelli che sanno godersi le cose e quelli che non riescono a separarsi dal loro eterno pessimismo cosmico. Al mondo ci sono due tipi di persona, ma tutti e due i tipi sono in qualche modo destinati all’infelicità. A cercare sempre qualcosa d’altro, qualcosa di diverso. Marty ad esempio ha una moglie e due figlie, eppure gli piace andare a scopare in giro. D’altra parte quando ti capitano tra le mani Alexandra Daddario…


e Lili Simmons, quella che già turba i sonni degli spettatori dell’altra grande serie del momento, Banshee…


…non puoi tirarti indietro. Marty/Woody Harrelson non ci pensa nemmeno a farlo, per quanto la sua mogliettina Michelle Monaghan non sia nemmeno lei niente male. In pratica True Detective è la serie più bella in circolazione con le tette più belle in circolazione. I due fatti credo siano in qualche modo strettamente connessi. E Woody Harrelson è il maledetto bastardo più fortunato in circolazione.

Ma lasciamo da parte le tette e torniamo ai nostri due protagonisti.
Nel mezzo del cammin della sua vita e degli anni ’90, il detective Marty si ritrova per una selva oscura, davvero oscura, e come compagno di viaggio per l’indagine della misteriosa e inquietante morte di tale Dora Lange si ritrova non uno come Virgilio, bensì uno come Rust. Uno che non è certo l’anima dei party.

“Sono un pessimista”
“Ok. Che significa?”
“Significa che faccio schifo alle feste.”
“Lascia che te lo dica… Non te la cavi un granché nemmeno fuori dalle feste.”


Dire di più su Rust Cohle non servirebbe. Bisogna vederlo. Rust Cohle è uno dei personaggi più fenomenali e memorabili di sempre, che si parli di tv, cinema o letteratura, Rust Cohle is the man.
Questo gioco di contrasti è il punto di forza dirompente della serie. Ok, un sacco di storie incentrate su due poliziotti differenti si basano su questo. Qui però non siamo dalle parti di un action alla Arma letale. Qui siamo, come detto, dentro un dramma esistenziale. I confronti tra Marty e Rust qualche risata la sanno anche regalare, però il loro è proprio uno scontro tra due modi del tutto opposti di vedere la vita. Cosa che non significa che non possano convivere. Anzi, i due true detectives sono talmente diversi l’uno dall'altro da essere perfetti insieme. Ebbene sì, questa è una vera e propria Bromance. In True Detective ci sono un sacco di tette, ci sono un sacco di tette di qualità elevatissima, eppure questa alla fine della fiera è la storia d’amore tra due uomini.
MARTY AMA RUST E RUST AMA MARTY, NA NANNA NANA, NANANA NANAAA
No, non è un amore omosessuale, bensì è il rapporto tra due persone che si completano a vicenda, senza scoparsi a vicenda.

Il contrasto tra due modi diversi di concepire la vita si può osservare anche nelle due figlie di Marty. Una è la ragazza popolare del liceo, la cheerleader, l’altra è quella alternativa, la ribelle. Marty si rivede più nella prima, mentre la seconda non la capisce. È come se si fosse trovato un Rust non solo come partner lavorativo, ma pure un Rust come figlia. L’indagine principale alla base della serie allora forse non è tanto quella sulla morte di Dora Lange e di tutti gli altri misteriosi casi a essa connessi. L’indagine è quella condotta da Marty, un uomo dalle mille contraddizioni, eppure fondamentalmente un uomo “normale”, un americano medio, il classico sbirro. La sua è un'indagine allo scoperta del “diverso”. Di quelli come sua figlia. Di quelli come Rust Cohle.
Possiamo considerare il carattere alquanto particolare di Rust come una conseguenza della perdita della sua figlia, ma in realtà probabilmente lui è sempre stato così. Uno che, anche quando è circondato dalle persone, si sente solo. Alone with everybody, come diceva il titolo di un album di Richard Ashcroft. Rust Cohle è sempre stato un disadattato. Uno estraneo al resto del mondo. Il mistero della serie non è tanto se i due riusciranno a pescare il pericoloso e misterioso serial killer che pare essersi lasciato una scia senza fine di morti in lungo e in largo per la Louisiana e dintorni, ma è: Marty riuscirà a capire Rust? Riuscirà a guardare il mondo, anche solo per un istante, attraverso i suoi occhi?

"Cioè, Woody c'ha pure le figlie fighe e la mia invece è morta?
In che mondo ingiusto viviamo?"
La domanda che vi starete facendo voi invece è: ma True Detective non era una serie crime?
No, ve l’ho detto. È qualcosa di differente. Tanto che alla risoluzione del caso, alle spiegazioni, viene dato uno spazio volutamente piccolo. Come dice Marty/Woody Harrelson, "Basta, non voglio saperne più niente."
True Detective è come un Twin Peaks, ma meno visionario. È come un The Tree of Life televisivo, per il libero fluire del tempo e per i rapporti famigliari, solo con molti più dialoghi, una trama thriller e nessun dinosauro. Presenta una forte componente spirituale, religiosa e filosofica, però è allo stesso tempo un prodotto terra terra. Per impostazione è come American Horror Story, visto che è una serie antologica in cui ogni stagione è una storia singola a sé stante, ma virato verso il thriller anziché l’horror.
True Detective è interpretato in maniera pazzesca, oltre ogni limite, soprattutto da Matthew McConaughey, qui alle prese con la sua prova più estrema, ancor più che in Killer Joe o in Dallas Buyers Club, ha un’ottima colonna sonora e una sigla splendida (“Far From Any Road” degli Handsome Family) ed è diretto da Cary Joji Fukunaga meglio di quasi qualunque film in circolazione, si veda il piano sequenza del finale della quarta puntata, che altroché il Cuarón di Gravity. È una storia tradizionale, la più antica storia del mondo, la battaglia tra luce e oscurità, ma è raccontata con una forza nuova (ogni riferimento a partiti politici NON è voluto), con uno stile talmente letterario e talmente cinematografico da trovare la sua collocazione ideale negli spazi dilatati di una serie televisiva.
True Detective è la luce più brillante che illumina il nero del piccolo schermo e, quando avrete finito di vederla, di notte non guarderete più il cielo stellato con gli stessi occhi.
(voto 9+/10)

31 commenti:

  1. ho iniziato ad amare LA serie alle prime note di Far from any road.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io ho iniziata ad amarla già solo dalla pre-sigla con il logo della HBO :)

      Elimina
  2. senza alcun dubbio la miglior serie dell'era post-breaking bad, che riesce a mantenere la tensione senza sparare praticamente mai un colpo di pistola, con personaggi assolutamente veri anche quando appaiono inverosimili

    RispondiElimina
  3. La recupero appena finisco Breaking Bad, poco ma sicuro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e così fai una doppietta incredibile.
      dopo però avrai seri problemi a trovare qualcosa allo stesso livello...

      Elimina
  4. Porca paletta la devo recuperare tuuutta. ^_^

    RispondiElimina
  5. La serie TV più bella che ho visto a parer mio, e le ho viste e le vedo tutte... Unica pecca che ho notato è nell'ultima puntata, gli ultimi cinque minuti sono un po' troppo silenziosi per essere il monologo finale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io invece li ho adorati, quegli ultimi minuti. uno dei finali più belli di sempre.

      Elimina
  6. Ne parlano tutti, devo vederla per forza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche di sanremo ne parlavano tutti...
      di questa serie però ne parlano tutti bene, quindi hai un motivo in più per vederla. ;)

      Elimina
  7. 92 minuti di applausi.
    Bravo. Sottoscrivo col sangue ogni parola. Anche le virgole e i punti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. thank you per i 92 fantozziani minuti di applausi! ;)

      Elimina
  8. E così siamo d'accordo anche su questa.
    Cazzo, che bomba.
    Potremmo addirittura essere i Marty e Rust della blogosfera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. dai Ford, rilassati, su! :)

      Elimina
    2. Peppa, mi spiace. Anche se non ci voleva un True detective per capire chi era quello che beccava di più tra noi! Ahahahahah! ;)

      Elimina
    3. ford, io sono rust, ma tu non sei marty.
      tu sei ATTENZIONE SPOILER il pazzo serial killer buahahah :D

      Elimina
  9. la mia antipatia per Matthew McChicken ha raggiunto livelli tali che per ora devo passare, ma conto di recuperarla in tempi più pacati perchè promette scintille.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non sopporti jennifer lawrence, non sopporti matthew mccoso...
      quelli bravi ti stanno proprio sulle scatole, vero? :)

      Elimina
    2. è l'onnipresenza che mi dà sui nervi, e le arie da " sono incredibilmente bravo e strafottente" che ne derivano. Di attori braverrimi ce ne sono in quantità, ma quando me li devono imporre a forza e soprattutto quando loro stessi si sentono e parecchio, allora cominciano a starmi sulle scatole!

      Elimina
  10. La sto centellinando come un Amarone d'annata...sono alla terza puntata e lo sguardo febbrile di Cohle mentre fuma una sigaretta dopo l'altra me lo sogno anche la notte!
    Ps:sarò strano ma tra le tette della Daddario e lo spazietto tra gli incisivi della Simmons preferisco questi ultimi...
    Massimiliano

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è una super sfida al vertice.
      dovendo scegliere però, vado sul classico e dico le tette della daddario :)

      Elimina
  11. credo che accantonerò la lunga sfilza di serie tv che ho da vedere per dedicarmi a true detective! :-)

    RispondiElimina
  12. io sono stata costretta a rivalutare anche Matthew Mecòioni che mi stava parecchio antipatico. ora lo adoro, son cose che capitano. Rece coi controcazzi! complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. thanks!
      e matthew mcetc ormai è uno dei migliori attori del mondo. dobbiamo farcene una ragione :)

      Elimina
  13. E' la 20esima recensione che leggo su True Detective, tutti ne parlano benissimo!
    Mi sa che mi tocca vederlo

    RispondiElimina
  14. Eh sì, ottima serie, ai livelli di Breaking Bad. Non leggo tutto e non commento perchè mi mancano ancora due gustose puntate. Lente, dense, calme e intense come sempre.
    Chissà come sarà la seconda stagione!?!

    RispondiElimina
  15. Recuperata tutta in 4 giorni di seguito.
    Grandissimo Matthew e bella la storia,sono curiosa di vedere cosa combineranno quei carciofi di Colin Farrel e Vince Vaughn nella seconda stagione in California!!!!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com