Oggi il regista canadese David Cronenberg compie 70 anni. Per celebrare questa importante cifra raggiunta da uno dei cineasti più particolari e originali delle ultime decadi, la compagnia di noi bloggher cinefili ha organizzato in fretta e furia un David Cronenberg Day last minute. Ecco tutti i partecipanti:
Per l’occasione, ho deciso di festeggiare il registone con una veloce carrellata dei suoi film che ho visto. Il canadese è attivo fin dalla fine degli anni Sessanta e molte sue pellicole mancano ancora all’appello delle mie visioni, a cominciare da tutti i suoi primi lavori: Stereo (1969), Crimes of the Future (1970), Il demone sotto la pelle (1975), Rabid – Sete di sangue (1977), Veloci di mestiere (1979) e Brood – La covata malefica (1979). Ho cominciato a seguire la sua carriera a partire dai suoi lavori degli anni ’80, saltando qualche film qua e là, e in pratica questa rassegna cronenberghiana è scarsina e ha un sacco di lacune, ma facciamola partire comunque.
Scanners (1981)
Lo so che per qualcuno questo è il primo cult cronenberghiano e le radici di molti suoi successivi grandi film si possono trovare già qui, ma a me, a dirla tutta, questa visione ha sinceramente lasciato piuttosto indifferente e l’ho anche rimossa velocemente. L’unica cosa che mi è rimasta in testa è la scena dell’esplosione della testa, quella sì davvero memorabile. Per il resto non mi ha convinto molto. Non scannatemi per questo.
(voto 6/10)
Videodrome (1983)
Per quanto mi riguarda, il Capolavoro supremo del Cronenberg. Un viaggio letteralmente dentro lo schermo, una riflessione notevolissima e ancora oggi attuale sulla televisione e sul rapporto tra uomo e tecnologia, che rivestirà un ruolo centrale in gran parte dei lavori del cineasta. E poi è una figata.
(voto 9/10)
La zona morta (1973)
Qui dentro c’è forse più Stephen King che David Cronenberg, ma resta comunque un thriller parecchio inquietante e sorprendente.
(voto 7,5/10)
La mosca (1986)
Il filmissimo di David Cronenberg, uno dei più celebri e probabilmente il più identificativo del suo cinema metà umano e metà “altro”. La mosca vola altissimo oltre i confini dei generi thriller e horror, per posarsi… sulla merda? No, per posarsi su un genere nuovo, il genere cronenberghiano.
(voto 8/10)
Inseparabili (1988)
Pellicola visionata tantissimo tempo fa, di cui ho un vago ricordo, piuttosto positivo. Il rapporto malato tra due gemelli interpretati da Jeremy Irons per un thriller malato nel classico stile malato di Cronenberg.
(voto 7/10)
Il pasto nudo (1991)
Un cultone del cinema cronenberghiano tratto dall’omonimo romanzo di William Burroughs che ancora manca alle mie visioni. Sarà per la poca simpatia che provo nei confronti del protagonista Peter “Robocop” Weller?
M. Butterfly (1993)
Pure questo non l’ho mai visto.
Come rassegna fa un po’ pena, lo so, lo so.
Crash (1996)
Per capire quanto disturbata sia la mente di David Cronenberg, ancora più dei suoi lavori precedenti, basta fare un giro su questo Crash. Più che un film, un'apologia dell’amore inteso in senso sessuale dell’uomo (ma anche della donna) per l’automobile e per gli incidenti stradali. Miracolosamente, nonostante il rischio cacchiata si nasconda dietro ogni curva, Crash non si schianta e non cade nel burrone del ridicolo, come invece Cameron Diaz che si scopa una macchina in The Counselor – Il procuratore.
(voto 7,5/10)
eXistenZ (1999)
Videodrome è il Capolavorissimo di David Cronenberg, però personalmente il suo film che preferisco è eXistenZ, che di quello rappresenta un po’ il seguito ideale, con il mondo dei videogiochi al posto di quello della televisione. Il motivo della mia adorazione nei suoi confronti è presto spiegato. Al di là di una visione infantile de La mosca, eXistenZ è il primo film del regista canadese che ho guardato in età adulta e mi è sembrata una cosa del tutto sconvolgente e inaspettata. Per chi già conosceva i suoi lavori precedenti capisco che non abbia rappresentato un grosso shock, visto che sono qui presenti molte sue fisse e tematiche classiche, però per me è stato il primo vero approccio al suo cinema. Anche visto di recente, resta comunque una bomba totale.
(voto 9/10)
Spider (2002)
Ancora entusiasmato dalla visione di eXistenZ, per procurarmi il film successivo di Cronenberg ricordo di essermi recato tutto felice da Blockbuster, perché una decina d’anni fa i film ancora non li si scaricava né li si guardava in streaming, bensì li si noleggiava in DVD o addirittura in VHS. Dopo di ché arrivo a casa, metto su in fretta e furia il DVD di Spider, comincia la pellicola e continua e continua e non succede niente e c’è solo questo pazzo che parla tra sé e sé bisbigliando, e non si capisce niente. Lo so che il mio è un giudizio superficiale e c’è chi considera questa pellicola un filmone o un capolavorone, però io non sono riuscito proprio a finire la visione. Ho estratto il DVD dal lettore e ho cercato di bruciarlo, a costo di pagare la penale del Blockbuster, perché quando ci vuole, ci vuole.
Ah Cronenberg, ah Ralph Fiennes, al rogo!
Ah Cronenberg, ah Ralph Fiennes, al rogo!
(senza voto)
A History of Violence (2005)
Forse è il film di David Cronenberg più unanimemente apprezzato, eppure a me non convince fino in fondo. Per carità, si tratta di un’ottima pellicola che offre spunti di riflessione notevoli sul tema della giustizia fai da te e non solo. Allo stesso tempo, mi sembra pure il film più “addomesticato” del regista. Quello in cui ha messo da parte tutte le sue tipiche stranezze e stralunatezze per realizzare un prodotto più classico, più tradizionale, perfetto per prendersi il plauso della critica. Buon film, però troppo poco cronenberghiano e troppo poco weird per considerarlo tra i suoi vertici assoluti.
(voto 7,5/10)
La promessa dell’assassino (2007)
Per quanto paradossale possa sembrare, se A History of Violence non l’ho amato molto, questo film di due anni successivo che nasce quasi come suo gemello è invece riuscito a conquistarmi del tutto. Difficile spiegare il perché, d'altra parte, quando si tratta di cinema cronenberghiano, lo spazio per il razionale si fa davvero esiguo. Mi sarà piaciuto allora per le atmosfere torbide da thrillerino sulla mafia russa, o sarà perché all’epoca (anche se sono passati appena 7 anni sembra già un’altra epoca) Naomi Watts sapeva ancora fare la differenza. Fatto sta che, in uno scontro faccia a faccia, per quanto mi riguarda La promessa dell’assassino dà un sacco di botte ad A History of Violence e lo mette KO.
(voto 8+/10)
A Dangerous Method (2011)
Mamma mia, che schifezza. Non so se sia peggio di Spider. Visto che sono arrivato fino alla fine (non so come), forse non lo è. Resta il fatto che David Cronenberg c’ha regalato delle pellicole splendide, ma anche delle porcherie invereconde. Complice una delle interpretazioni più mostruose (e non intendo in senso positivo) nella Storia del Cinema, sì, sto parlando di quella di Keira Knightley, A Dangerous Method è terrificante. Se ci ripenso, ho ancora i brividi.
(voto 2/10)
Cosmopolis (2012)
L’ultimo Cronenberg ha diviso pubblico e critica tra chi ha gridato al capolavoro e chi alla monnezza. Secondo me hanno entrambi gridato a vuoto. Cosmopolis è infatti un film sul vuoto, tratto da un vuoto esercizio di stile di Don DeLillo, ma che non è poi così vuoto come può apparire nella sua scintillante esteriorità. Siamo lontani dai suoi lavori migliori, però qui il neo 70enne David ha se non altro dimenticato la sfortunata parentesi freudiana del film precedente ed è tornato a fare il tipo di cinema che gli è più congeniale. Cosmopolis è tutt’altro che perfetto, ma provateci voi a fare qualcosa di meglio con Robert Pattinson come protagonista, se ci riuscite!
Existenz troppo alto, e troppo bassi A history of violence e La promessa dell'assassino, i due capolavorissimi del David.
RispondiEliminaComunque per il resto siamo abbastanza in linea, a parte per quella merdina di Cosmopolis.
a history of violence e la promessa dell'assassino sono due tra i film meno cronenberghiani che abbia mai fatto.
Eliminain pratica, ti piace cronenberg solo quando non fa il cronenberg.
a me invece piace ford quando non fa il ford. cioè mai ahahah :D
Che dire, come al solito ("Cosmopolis" a parte) concordo col James Ford XD invece concordo con "Scanners", per me, nonostante sia un fanboy, non così cult.
RispondiEliminaBella rassegna, però!
concordare con ford significa ammettere di non capirne nulla di nulla :)
EliminaPer me grandissimi anche gli ultimi due, il penultimo anche eprchè alla base di molte delle riflessioni ed esperienze cinematografiche di DC e molti altri, l'ultimo perchè preso da un "mostro" della letteratura contemporanea, per niente facile da trasporre in film, cioè il "buon" DeLillo.
RispondiEliminaCondivido l'entusiasmo per Existenza ("Existenz è in pausaaaa!"): mi era piaciuto molto così come altri film storici di DC, rivisti, per me, non perdono nulla, anzi, acquisiscono pure un indubbio valore storico....
Tra gli storici nel mio cuore ci sono La Mosca, Videodrome, Inseparabili...
Però, se dovessi scegliere, tra i moderni e forse in assoluto, sul mio podio starebbe A history of violence...per molti motivi...tra cui un paio di scopate supersoniche (molta psicologia ma anche molta carne, nella migliore tradizione)!
no vabbè, tutto ma a dangerous method proprio no!
EliminaXD
Non so se sia il suo migliore,o se sia un film straordinario,fatto sta che la mia risposta alla domanda:"Quale è il TUO film?", è immancabilmente "Inseparabili"....
RispondiEliminaHai presente quel senso di angoscia da cui non puoi staccarti?
Ecco, un po' come i bambini che si coprono gli occhi per non vedere il mostro ma che immancabilmente sbirciano tra le dita socchiuse,cosi io tutte le volte che in tv incappo nella glaciale storia d'amore tra i gemelli Mantle...
Massimiliano
provo qualcosa del genere nei confronti di twin peaks e shining...
EliminaNe ho da recuperare... per alcune provvederò, mentre per altre schifezzuole riconosciute aspetterò e aspetterò senza problemi!
RispondiEliminaBuon DCD!
videodrome ed existenz sono imperdibili!
EliminaAnch'io noleggiai Spider da Blockbuster e, giuro, quella notte fui ricoverata per appendicite.
RispondiEliminaInutile sottolineare che lo odiai mentre lo vedevo e lo odio anche ora. Una schifezza
addirittura ricoverata?
Eliminaquesto sì che è un ottimo spot per sconsigliare la visione di spider a tutto il mondo!
Sono pochi i film di Cronenberg che realmente apprezzo.
RispondiEliminaE' questione di "pelle"
con cronenberg è più questione di carne :)
EliminaBel percorso, anche se non sono d'accordo su La Zone Morta, molto King ma tantissimo Cronenberg. Buon DCD
RispondiEliminac'è forse un po' poca carne per gli standard cronenberghiani :)
EliminaVisti tutti tutti. La zona morta e Inseparabili i miei preferiti.
RispondiEliminasei proprio un cronenberghiano DOC!
EliminaHo visto solo tre film di Cronenberg... devo recuperarne un bel po'!!!
RispondiEliminavideodrome ed existenz sono quelli che io conziglio di più!
EliminaCome le figurine: La Mosca, The Dead Zone (è del 1983), Inseparabili Crash, Existenz, A history of violence A dangerous method ce l'ho, Il pasto nudo, La promessa dell'assassino, Videodrome manca. :-)
RispondiEliminase li guardi tutti, l'album te lo danno omaggio.
Eliminacomunque videodrome devi recuperarlo assolutamente!
Io li ho visti tutti, da me ho fatto una rassegna anni fa, che terminai anni dopo, la cosa + inquietante è che man mano che guardi ogni suo film - anche quelli minori - ti accorgi della sua capacità di ingoiare lo spettatore allo schermo...pochi registi sanno fare questo...anche se a dangerous method è una ciofeca di quelle grosse...
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