domenica 23 marzo 2014

ODD THOMAS, IL POCO STRANO FILM SULLO STRANO THOMAS




Odd Thomas
(USA 2013)
Regia: Stephen Sommers
Sceneggiatura: Stephen Sommers
Tratto dal romanzo: Il luogo delle ombre di Dean R. Kootz
Cast: Anton Yelchin, Addison Timlin, Gugu Mbatha-Raw, Willem Dafoe, Melissa Ordway, Nico Tortorella, Kyle McKeever, Patton Oswalt
Genere: senitivo
Se ti piace guarda anche: Il sesto senso, Ghost Whisperer, Donnie Darko, R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà

Vedo la gente morta.
Pure tu? Ormai siete in tanti.
Odd Thomas è chiamato così per un errore all’anagrafe, in teoria avrebbe dovuto chiamarsi Todd, e anche perché è un tipo strano. È strano perché vede i morti… Ma, scusate un po’, che c’è di tanto strano?
Ormai è più fuori dal comune trovare come protagonista di un film uno che non li vede. Per tutta la durata della pellicola, i personaggi non fanno poi altro che dire quanto sia strano Thomas, lui per primo, solo che non è così strano. A parte il piccolo fatto di vedere i fantasmi, anzi i bodach, così vengono chiamati gli spiriti in questo film per fare un po’ gli originali, Odd Thomas è un ragazzo piuttosto normale. Anziché considerarlo un freak, un fenomeno da baraccone, un tipo fuori di testa, un povero malato di mente, tutti lo ritengono parecchio cool. Le ragazze gli sbavano dietro: ha una tipa stragnocca, più una biondazza che non vede l’ora di farselo. I ragazzi anziché riempirlo di botte tutto il giorno o sfotterlo, come ParaNorman ad esempio, lo rispettano e i poliziotti si fidano persino di lui. Invece di volerlo rinchiudere in un manicomio, il detective Willem Dafoe pende letteralmente dalle sue labbra.
Insomma, Odd Thomas non è un disadattato come Donnie Darko o il bambino de Il sesto senso, che nel frattempo è diventato così…


Odd Thomas è l’idolo paranormale locale, nella cittadina californiana in cui vive. Nonostante questo, tutti continuano a ripetergli: “Oh, certo però che sei strano,” e “Che cose strane che dici, però ti dobbiamo lo stesso dare ascolto”. E a forza di dirlo e a ridirlo pure lui si convince di essere strano, ma tanto tanto strano.
La sceneggiatura del film ripete la parola strano più volte di quanto lo stia facendo io in questo post. Strano, vero?

"Perché me ne sto qui su in cima a una collina con un'aria misteriosa?
Perché fa tanto strano. O fa solo scemo?"
E mentre tutti gli ripetono che è strano forte, anche noi spettatori cominciamo a credere che questo Thomas lo sia. Il film invece è ben poco strano. È la solita pellicola dai toni teen fantasy di quelle che negli ultimi tempi vanno per la maggiore e vorrebbe forse diventare l’erede di Donnie Darko, mentre il risultato finale va più dalle parti di Donnie Darko 2, ma anche peggio. Mi ha ricordato persino la versione cinematografica di Dylan Dog. Nel caso abbiate dei dubbi in proposito, non è un complimento. E mi ha fatto venire in mente pure il recente R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà, che al confronto appare quasi come un film divertente.
Ma chi è l’artefice di una simile porcheria?

Odd Thomas è il personaggio protagonista di un paio di libri dello scrittore americano Dean Koontz: Il luogo delle ombre e Nel labirinto delle ombre, cosa che mi fa temere nella possibilità di un sequel anche al cinema. Ipotesi al momento per fortuna remota, visto che il film mi pare sia stato a mala pena distribuito nei cinema americani e in Italia ovviamente non è manco arrivato. I libri magari sono anche fighissimi. Magari sono persino davvero strani. La versione cinematografica è invece atroce e andando a scoprire il nome di chi si è occupato dell'adattamento non stupisce più di tanto. A produrre, sceneggiare e a dirigere il film vi è Stephen Sommers, già regista dei due La mummia, mediocri ma ancora decenti, e di due robacce inguardabili come Van Helsing e G.I. Joe – La nascita dei cobra. Dopo queste grandi produzioni, fa piacere vedere che il Sommers si è avventurato a girare una pellicola più piccola. Dopo aver visto il film, non fa più piacere.

"Hai girato questo film solo per recitare con me, vero?"
"Più che al recitare, veramente pensavo di fare con te qualcos'altro..."
La trama del film risulta assurda persino all’interno di un contesto fantasy, i dialoghi sono ridicoli, tra i peggiori ascoltati di recente (The Counselor a parte), i personaggi macchiettistici, ogni tanto arrivano improvvise zuccherose dosi di romanticismo che nemmeno in Twilight, gli effetti speciali sono onnipresenti e fastidiosi e la regia di Stephen Sommers, ci fosse il bisogno di sottolinearlo, è tutt’altro che fenomenale.
L’unica cosa positiva da segnalare in pratica è l’ingente quantità di figame presente: Addison Timlin, già fattasi notare in Californication e Uomini di parola, è qualcosa di straordinario, il vero effetto speciale più sorprendente del film. In più ci sono la sexy bionda Melissa Ordway e la notevole Gugu Mbatha-Raw, splendida attrice che purtroppo sceglie di comparire solo in progetti fallimentari come le serie cancellate Touch e Undercovers o il pessimo film di e con Tom Hanks L’amore all’improvviso – Larry Crowne.
Il protagonista maschile è invece uno spento Anton Yelchin, pure lui specialista in pellicole non proprio riuscite come Fright Night – Il vampiro della porta accanto, Mr. Beaver e il nuovissimo Only Lovers Left Alive.
Odd Thomas è allora un teen fantasy bocciatissimo che vorrebbe essere il nuovo Donnie Darko e finisce invece per essere peggio di una puntata di Teen Wolf. Una puntata brutta di Teen Wolf (non che ce ne siamo molte di belle). E, nonostante cerchi di esserlo con tutte le sue forze, non è certo un film strano. Ma manco un po’.
(voto 4/10)

7 commenti:

  1. Visto praticamente solo per la presenza di Willem Dafoe, io l'ho trovato un filmetto innocuo, ma non terribile.
    Ultimamente al cinema sto vedendo pellicole di una bruttezza molto più imbarazzante...

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  2. Il film farà pure cagare, ma solo la vignetta col pupetto sestosensiano che mo' i morti se li pappa a merenda, mi ha cappottato sulla scrivania ed ora mi ci vorrà un po' per riprendermi.. sei il mito dei sottotitoli... e pure se ti plagio l'ideona, ogni tanto, mi sento un lillipuziano in mezzo ai trasformers... ;)

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  3. Mah. Non mi ha fatto poi così schifo. Sarà che sono un fan di Koontz - anche se la serie su Odd Thomas mi manca.
    Ho trovato il protagonista - che ho visto giusto qui e lì - molto bravo. :) Concordo con il commento di poison.

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  4. Ma come è diventato????
    Se la magna si la gente!!!

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  5. porca paletta. ma solo io colgo un'incredibile somiglianza espressiva tra Haley Joel Osment e gli omini lego?

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  6. Recuperato oggi(con calma,eh!),non ci è parso tanto tremendo,anzi.Quel che non mi è piaciuto è la CGI veramente dozzinale,quello sì.Ma per il resto,abbastanza innocuo.

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