martedì 8 settembre 2015

La recensione invisibile de Il ragazzo invisibile





Il ragazzo invisibile
(Italia, Francia 2014)
Regia: Gabriele Salvatores
Sceneggiatura: Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo
Cast: Ludovico Girardello, Noa Zatta, Valeria Golino, Christo Jivkov, Fabrizio Bentivoglio, Assil Kandil, Filippo Valese, Enea Barozzi, Riccardo Gasparini, Vilius Tumalavicius, Vernon Dobtcheff, Kseniya Rappoport
Genere: eroico
Se ti piace guarda anche: Turbo Kid, Misfits, Kick-Ass, L'uomo senza ombra, Banana, Maicol Jecson


Il ragazzo invisibile è un film strano. Per gli standard italiani, almeno, visto che per il resto del mondo non rappresenta certo un qualcosa di così singolare. Non quanto un ragazzo invisibile. Che poi nemmeno quella è una cosa così particolare. Nella serie Misfits ad esempio aveva lo stesso potere Simon, quello interpretato da Iwan Rheon, o se preferite quello che si diverte a stuprare Sansa in Game of Thrones. C'era poi stato L'uomo senza ombra, film stupidotto ma divertente con Kevin Bacon diretto da Paul Verhoeven, il regista campione dei film stupidotti ma divertenti. Ancor prima, secoli prima, c'era stato L'uomo invisibile, vecchio film tratto da un ancor più vecchio romanzo di H.G. Wells. E perché tutti o quasi gli scrittoroni importanti hanno sempre dei nomi con le lettere puntate? Devo per caso iniziare a farmi chiamare M.C.K. Goi per essere preso in considerazione sul serio?

In più, Il ragazzo invisibile è una pellicola supereroistica e cosa c'è di più abusato nel cinema contemporaneo se non la tematica supereroistica?
In Italia fa però specie vedere un film sui supereroi. Soprattutto, fa ancora più specie vedere una pellicola... adolescenziale.
Uoooooh, pazzesco!
Una pellicola adolescenzial/fanciullesca realizzata in un paese per vecchi come il nostro?
Incredibile più degli Incredibili, ma vero, e negli ultimi tempi si sta rivelando pure un trend in crescita, con Il ragazzo invisibile che si va ad aggiungere ai recenti piacevoli Maicol Jecson e Banana.

Chi poteva realizzare un'opera del genere nello Stivale se non Gabriele Salvatores? I suoi lavori spesso non sono del tutto riusciti, a volte non sono per niente riusciti, però il regista napoletano ha un occhio sempre parecchio rivolto all'estero, e non solo all'Italietta, un po' come un altro regista napoletano pure lui premiato con l'Oscar, Paolo Sorrentino.
Guardando alla cinematografia internazionale, questo Il ragazzo invisibile non appare quindi certo come una grossa novità. Allo stesso tempo comunque non ha molto da invidiare alle grosse produzioni americane supereroistiche e young adult in circolazione. Considerando come non possa competere contro i colossi d'Oltreoceano a livello di budget, Salvatores ha preferito usare gli effetti speciali il meno possibile, puntando più sulla loro invisibilità. D'altra parte per un film con un titolo e un protagonista del genere non poteva essere altrimenti. Se vogliamo proprio fare i pignoli, la pellicola è piuttosto carente sul versante del cast. Il giovanissimo protagonista Ludovico Girardello non se la cava male, però il suo volto non resta particolarmente impresso. Cosa che per essere il ragazzo invisibile magari è anche voluta. Valeria Golino e Fabrizio Bentivoglio non appaiono poi granché in parte, i volti internazionali come l'impronunciabile Vilius Tumalavicius ricicilato dal precedente mediocre film di Salvatores Educazione siberiana sono poco convincenti e la bimbetta Noa Zatta, la tipa per cui il protagonista sbava, è caruccia ma non è Chloe Grace Moretz.

Per quanto a livello recitativo i livelli siano bassini, per quanto la trama non rappresenti davvero niente di nuovo, il film si lascia seguire con piacere, regala un paio di simpatiche citazioni di Shining e una scena (quella della festa di Halloween) molto ben diretta da Salvatores. A tratti la pellicola è persino troppo infantile e “Giffoni style”, però fa piacere vedere realizzata per una volta dalle nostre parti una pellicola giovane, fresca, dal respiro internazionale e capace di uscire a testa alta a confronto con i più blasonati e costosi colleghi ammeregani. Nonostante il finale strizzi un po' troppo l'occhio alle saghe USA, con un finale aperto non solo a un sequel ma all'inizio di un'intera saga, Il ragazzo invisibile riesce a toccare tematiche abusate come il bullismo, la difficoltà di crescere, il rapporto con i genitori, la prima cotta etc. in maniera delicata e personale. In più si arriva alla fine della visione senza l'impressione di essere stati presi per il culo per 2 ore, come capita spesso con altri film supereroistici, e senza nemmeno l'impressione di aver assistito a qualcosa di memorabile, ma che comunque merita di essere visibile.
(voto 6+/10)

17 commenti:

  1. Boh, nonostante tutto il battage pubblicitario lucchese ammetto che il film mi ispirava davvero poco. I supereroi meglio lasciarli ad altri :P

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    1. Meglio lasciarli a chi ha attori decenti e budget per fare qualcosa di guardabile XD

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  2. Genialissima l'idea della recensione!
    Film assolutamente carino, visto sotto Natale e, prossimamente, lo rivedrò volentieri.
    Una bella ventata d'aria fresca. E io detesto ogni tipo di supereroe... Va a finire - colpo di scena - che tollero solo i nostri. :)

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    1. La vedo come te sui supers!! :)

      Moz-

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    2. Diamoci il cinque, Moz!
      Ho rivisto davvero il film con il fratello minore - io che non riguardo mai - e mi è piaciuto forse più della prima volta.
      Agli haters, ma tenetevi pure quei caciaroni sotto anabolizzanti degli Avengers.
      Io ho dodici anni, sono sfigatiello e attendo il seguito di Salvatores, su. :D

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  3. Per un attimo ho temuto si fosse impallato il tablet.
    Ho il film ma non ho ancora trovato la voglia/coraggio di guardarlo, la tua esaustiva recensione mi ha fatto venir voglia. :-p

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  4. E' uno dei film peggio recitati e diretti che abbia mai visto in vita mia.
    Giffoni style calza perfettamente a questa pellicola che tutto sembra meno che un opera diretta da un regista di fama.Gli attori sono dei VERI CANI,ma dico,tutti.Pure Bentivoglio,che da me aveva un ombra di rispetto,se l'è giocata qui.La Golino recita come se fosse una fiction di rete 4,e giusto nella programmazione pomeridiana di detta rete a target casalinghe/pensionate,potrebbe essere considerata decente una porcata simile.
    Io ogni tanto ci provo,a dare una chance al cinema italiano,ma poi vedo schifezze come questa,e mi chiedo se veramente io sìa vittima dei pregiudizi, o se abbia ragione a voler schivare dei film che hanno alta probabilità di tradursi solo in uno spreco di un paio d'ore del mio tempo.
    Kick-ass è su un altro pianeta,tipo.

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  5. Siccome sono un po' bollito e la mia connessione è parecchio difettosa, ho aggiornato la pagina due tre volte prima di capire che si trattasse di un effetto voluto. :D

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  6. Io ho letto prima il libro, poi visto il film e letto il fumetto: è un esperimento sicuramente interessante, una crossmedialità mai sperimentata in Italia. Il film se lo si guarda solo "supereroisticamente" ovviamente non può competere con le produzioni ammmerigane. Ma Salvatores non ha mai voluto fare un'opera caciarona come Avengers, dopotutto. Non sarà Io non ho paura, ma la sua mano si nota... :)

    Moz-

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  7. Non l'ho ancora visto, ma ne ho solo sentito parlare male, dunque era chiaro che almeno il sei qui l'avrebbe portato a casa. ;)

    L'idea, però, è buona. :)

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  8. Sei un genio... Ho riso tanto quando (non) ho visto la scrittura invisibile!
    Per il resto, ti do ragione. Sopratutto per il:
    "Una pellicola adolescenzial/fanciullesca realizzata in un paese per vecchi come il nostro?"

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  9. Questo film mi ha creato un serio imbarazzo durante diverse presentazioni, ammetto... è anche per questioni di stizza che non l'ho visto XD

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  10. Con questa recensione invisibile hai vinto di netto.

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    1. Almeno un premio invisibile me lo merito eheh :)

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    2. L'idea della rece è,come al solito,strepitosa!Peccato per il film XD

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