martedì 19 gennaio 2016

Revenant - Redivivo: botte da orsi





Revenant - Redivivo
(USA 2015)
Titolo originale: The Revenant
Regia: Alejandro González Iñárritu
Sceneggiatura: Alejandro González Iñárritu, Mark L. Smith
Ispirato in parte al libro: Revenant di Michael Punke
Cast: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Will Poulter, Domhnall Gleeson, Forrest Goodluck, Paul Anderson, Kristoffer Joner, Joshua Burge, Lukas Haas, Grace Dove
Genere: western survival
Se ti piace guarda anche: The New World - Il nuovo mondo, Balla coi lupi, Into the Wild, 127 ore

Sono stato attaccato da un orso.
A dirla tutta, era un orsetto di peluche. Il mio orsetto di peluche. Uno di quelli fisicamente ben piazzati, specifico. Avevamo avuto una tremenda litigata perché io avevo deciso di dormire, oltre che con lui, anche con un pupazzetto di Rey di Star Wars: Il risveglio della Forza. A lui la cosa non andava bene. Diceva che non voleva fare ménage à trois, soprattutto non con quella “sciacquetta senza tette”, parole sue. Non voleva che andassi a letto con nessun altro pupazzo. Voleva un rapporto esclusivo e a me la cosa non stava bene. Non più. Mi ero stufato della solita minestra riscaldata. Quando glielo dissi, lui perse la ragione e mi saltò addosso con violenza. Cominciò a colpirmi. A trascinarmi per le gambe da una parte all'altra. Sferrò degli attacchi terribili con quelle sue mani solo in apparenza soffici e tenerose. Chiunque sarebbe morto, sotto quei colpi mostruosi. Non io. Non so come, ma continuai a respirare. Io sopravvissi all'attacco del mio orsetto di peluche.

Dopo un lungo periodo di degenza in ospedale, ho voluto raccontare la mia drammatica esperienza in un libro che presto è diventato un best-seller mondiale ed è stato inoltre preso a modello da tante persone. Tanti che, dopo averlo letto, hanno trovato il coraggio di denunciare le violenze subite dai propri animali di pezza. Dopo avermi fatto vincere il Premio Pulitzer e pure il Nobel per la pace, il mio libro venne trasposto in una pellicola per il cinema, diretta dal Premio Oscar Alejandro González Iñárritu, non so se avete fatto caso alla mia perfetta pronunciación española muchachos, e con protagonista il premio Oscar Leonardo DiCaprio...

Hey, un attimo: non ha mai vinto il premio Oscar?
Siete sicuri?
Ce la farà questa volta?
Se non ce la fa questa volta, non ce la fa davvero più.


ATTENZIONE: DA QUI IN POI SONO PRESENTI ALCUNI SPOILER

Nella versione cinematografica devo dire che hanno modificato leggermente alcuni piccoli dettagli della mia storia. La vicenda hanno deciso di ambientarla nel passato. Nel passato remoto. Non stiamo parlando della Swingin' London anni '60 yeah yeah. Da quando Mad Men è terminato i 60s non vanno più così tanto. Adesso va di moda il vecchio West, per colpa di quel Tarantino. Un West diverso però da com'era rappresentato in passato con i cowboy da una parte e gli indiani dall'altra. Qui le cose si fanno più complesse. DiCaprio ha un figlio meticcio, mezzo indiano e mezzo ammeregano. Lui combatte dalla parte degli ammeregani contro gli indiani, però come potrete immaginare la situazione è per lui piuttosto complicata. C'è un conflitto d'interessi.

Ecco il figlio di DiCaprio in Revenant...

...ah no, scusate, quello era il sosia grasso e russo di DiCaprio. Suo figlio è questo qua... Ma ne siamo sicuri?

Per sfruttare il fatto che il West è diventato fashion, hanno deciso di ambientare la storia nel 1823, credo anche per far vedere come il dramma delle violenze degli orsetti di peluche contro gli uomini sia universale, sia un problema che esiste già da decenni, da secoli. Hanno poi esteso il discorso pure alla violenza degli uomini contro altri uomini. Non solo i dolci orsetti del cuore possono rivelarsi delle creature brutali. Tutti noi siamo dei selvaggi. Anche se alcuni più di altri.


Alejandro González Iñárritu ha messo in scena questa drammatica vicenda in maniera molto cruda. Ci sono scene davvero impressionanti, dagli scontri iniziali che sembrano un sequel dello sbarco in Normandia di Salvate il soldato Ryan (o forse è meglio dire un prequel?) a momenti più intimi e riflessivi che ricordano il Terrence Malick in particolare di The New World - Il nuovo mondo, più qualche eco di film come L'ultimo dei Mohicani e Balla coi lupi, fino naturalmente alla scena clou dello scontro tra DiCaprio e l'orso in computer grafica.

"Chi si crede di essere, quell'Iñárritu?
Orso Welles?"

È venuto fuori un film che è un viaggio esistenziale. Una lotta alla sopravvivenza, respiro dopo respiro. A tratti si dilunga un po', ma il suo bello è che riesce a trascinarti lì in mezzo alle montagne. Poche pellicole riescono a fare una cosa del genere. Mi viene in mente giusto il primo Vacanze di Natale dei fratelli Vanzina, che ti faceva sentire come se fossi pure tu lì sulle nevi di Cortina insieme ai protagonisti. Ed era un'esperienza anch'essa drammatica.

Revenant - Redivivo ti getta in mezzo all'azione, perché questo è anche un grande film d'azione. Io non sono certo un fan degli action, ma questo è molto lontano dai soliti action. È però anche e soprattutto una vicenda di sopravvivenza e io devo ammettere di non essere un appassionato nemmeno di questo genere di pellicole. Per fortuna qui siamo più dalle parti di Into the Wild che di Cast Away. Allo stesso tempo Revenant è pure qualcos'altro ancora. A tratti è una pellicola bellica e a tratti un western, o un quasi western, e io non amo neppure questi altri due generi. Revenant - Redivivo è insomma quanto di più lontano ci sia dai miei gusti cinematografici, eppure è riuscito a coinvolgermi parecchio, anche se non mi ha convinto al 100%.

"Se qua in mezzo trovo una doccia, giuro che ci faccio all'amore, ci faccio!"

Pur non rientrando tra i miei cult personali, di Iñárritu continuo a preferire nettamente Birdman e con DiCaprio continuo a preferire altrettanto nettamente The Wolf of Wall Street, questo lavoro conferma in pieno entrambi ai vertici dell'arte cinematografica attuale e per tutti e due è un'altra grande prova. Anche se DiCaprio, a dirla tutta, l'Oscar l'avrebbe meritato più per The Aviator e il Balla coi lupi di Wall Street, la statuetta comunque qui dimostra di essersela guadagnata. Sempre se la vincerà per davvero. Non solo per quanto fatto in passato, ma per tutto l'impegno fisico che ha messo in questa pellicola, ed è una cosa che l'Academy in genere apprezza particolarmente. Dopo tutto, chi glielo ha fatto fare di andarsene per mesi al freddo e al gelo, rischiando più volte la vita, per girare questo film, anziché starsene su uno yacht al calduccio circondato da supermodelle, se non l'amore per l'arte, l'amore per il cinema?


"Non sei una supermodella???
Mi spiace, tipa, ma non ci possiamo più frequentare."

Più che da amare, Revenant - Redivivo è allora un film da rispettare. Più che bella o piacevole, è una visione impressionante. Non è il capolavoro assoluto ritratto da quelli dell'Academy, ma non è nemmeno il freddo esercizio di stile dipinto dai suoi detrattori.
Questa, più di altre, è una di quelle pellicole che vanno vissute sulla propria pelle. Qualcosa di duro, di forte, di impatto, che non si dimentica in fretta. Qualcosa che si ama e che si odia allo stesso tempo. Un film che ti strapazza. Ti trascina da tutte le parti. Ti fa male e alla fine ti rende più forte. Proprio come lo scontro con un orso. Vero, di peluche o in computer grafica che sia.
(voto 7+/10)


18 commenti:

  1. Glielo danno, l'Oscar, glielo danno...
    Lo danno al sosia di Di Caprio; il vero Di Caprio se l'è mangiato l'orso (l'orsa)

    RispondiElimina
  2. Glielo danno anche secondo me, ma lo meriterebbero altri: vedi Fassbender, con uno script da urlo, o il trasformista Redmayne. Leo, con tutto il bene che gli voglio, si trascina per tre ore, e ha un personaggio tutto d'un pezzo. Io voglio Sly tra le nevi, eccheccazzo! In quanto al film: concordo con il tuo voto, con il fatto che tecnicamente sia straordinario, ma mi è piaciuto non abbastanza. Nel senso, tra qui e undici mesi, nel listone non lo trovi. Però Hardy è gigione e bravissimo. Visto Legend?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sly tra le nevi, o da qualunque altra parte?
      Ma anche no, per carità. :)

      Legend non ancora, però credo passerà dalle mie parti nei prossimi giorni. Merita?

      Elimina
    2. Non sono un amante dei gangster movie, ma tra lui doppiamente bravo - gioca con la voce e gli accenti in maniera strepitosa - e la splendida Browning mi sono tanto divertito.

      Elimina
  3. Concordo, non è solo un esercizio di stile, per il resto, con "Orso Welles" hai vinto tutto ;-) Cheers!

    RispondiElimina
  4. Visto domenica e posso mi é piaciuto molto, mi ha emozionato, mi ha impressionato a livello tecnico, insomma per me un quasi capolavoro. Peró capisco che non a tutti arrivi allo stesso modo. La persona con cui l'ho visto ad esempio é stata molto piú tiepida nel giudizio... io ne parleró nei prossimi giorni, ho un bel po' di post arretrati da recuperare

    RispondiElimina
  5. Pensavo un voto più alto, comunque sono molto curioso di vederlo...

    RispondiElimina
  6. Anche io continuo a preferire il DiCaprio del Wolf o di Django, ma per quanto riguarda Inarritu questo è senza dubbio il meglio.
    Il fatto, comunque, che un film del genere abbia strappato un tuo sette, è segno della tua progressiva conversione ad un sempre maggiore fordismo! ;)

    RispondiElimina
  7. Mi è piaciuto molto, ma non lo trovo un film perfetto. A DiCaprio ho preferito Tom Hardy, ma comunque lo stimo per le scene dal vivo che ha girato. Iñárritu si dimostra sempre più potente con le camere da presa... Caspita!

    RispondiElimina
  8. 10 per il tuo sottotitolo della recensione :))
    8 al film (che equivale alle 3 tazze e ½ che gli ho dato)
    9 a Di Caprio che in effetti qui l'oscar se l'è più guadagnato con lo sforzo fisico, mentre in The Wolf era stato da 10 e lode.

    RispondiElimina
  9. Ho pensato subito che fosse un Inarritu più fordiano stavolta! ;)

    RispondiElimina
  10. Ne parlerò domani. Saremo d'accordo?
    Per il momento anticipo solo che il buon Leo per quanto più fisico e sofferente, la statuetta se la meriterebbe lo stesso!

    RispondiElimina
  11. Il film non l'ho ancora visto, ma il libro è una vera figata!

    RispondiElimina
  12. Nun me ispira per niente... Ti consiglio invece Legend, e Room, bello anche se non da Oscar (il bambino se l'avessero nominato avrebbe scippato l'Oscar a Leo :-p)

    RispondiElimina
  13. Di Caprio dovrebbe avere la statuetta di default,se non altro per le altre 3000 volte che l'ha persa XD
    Battute a parte,lo guarderemo presto e spero ci piaccia più di Birdman(il fatto che ci sìa Inarritu alla regia,con in + quelle due ore e 40 di durata,ci spaventa un pò)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Visto finalmente,davvero un bel film,qua la lunghezza e la lentezza di solito la patiamo parecchio,ma questo ci ha davvero appassionato!!!!

      Elimina
  14. Santi numi kid...torno da queste parti e che ti trovo? L'orsA del film transessualizzata e una buca clamorosa sui due film strafamosi citati all'interno della pellicola??? Vai siempre meglio, zì! X)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Visto quanta roba ti sei perso in un post solo? :D

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com