giovedì 11 febbraio 2016

Sanremo 2016, seconda serata: la remuntada





Avevo già preparato un'introduzione in cui dicevo quanto il Festival di Sanremo 2016 fosse agghiacciante. Di come Carlo Conti fosse caduto ancora più in basso. Di come le canzoni fossero ancora peggiori di quelle per lo più terribili della serata numero 1. Era un articolo bellissimo. La miglior stroncatura preventiva della mia vita. Solo che ho dovuto buttare via tutto perché Sanremo...
non ha fatto schifo!

Non avrei mai pensato di scriverlo e invece la seconda serata di Sanremo 2016 non è stata affatto male. Oserei dire che ha pure avuto dei momenti di bellezza. Lo dico senza essere nemmeno sotto effetto della pasticchette di un sempre più folle Gabriel Darko. Uno dei motivi per cui il Festival si sta rivelando più divertente del previsto è proprio lui. Un valletto sempre più in crisi mistica, che tra gaffe, incapacità nel parlare o anche solo nel reggersi in piedi, occhiolini e tic vari è uno show all'interno dello show.
Per una volta poi i comici hanno funzionato. Tutti. Dimenticati i dimenticabili Aldo, Giovanni e Giacomo, il sottovalutato Nino Frassica ci ha ricordato di come non sia una missione così impossibile far ridere a Sanremo. Almeno per uno che di mestiere fa quello. Virginia Raffaele ha inoltre superato la sua simpatica ma un po' stancante versione di Sabrina Ferilli con una sua rilettura di Carla Fracci GE-NIA-LE. Fenomena.
Ciliegina sulla torta, il solito ottimo Rocco Tanica. 3 comici su 3 che hanno fatto il loro dovere: miracolo a Sanremo.

Miracolo numero 2: il livello delle canzoni si è alzato. Non è che si sia alzato a livelli Radiohead, ma a livelli radiofonici quasi decenti sì, soprattutto per merito dei ggiovani. Gli ospiti si sono quindi rivelati piuttosto interessanti, tappa sanremese dell'Eros Ramazzotti World Tour 2016 a parte. A emozionare è stato soprattutto Ezio Bosso, pianista e compositore affetto da Sla, che sul Palco dell'Ariston ha detto e fatto cose molto belle. Se non è magia questa...



Volevo massacrare Sanremo e invece non l'ho fatto. Non l'ho potuto fare. Il Festival per una volta è stato meno peggio del previsto e del solito e Carlo Conti, che sembrava già alla frutta, ha fatto una clamorosa remuntada.

E ora via al replay della serata, a partire dai primi 4 giovani delle nuove proposte in gara. Domani ci saranno gli altri 4.

Chiara Dello Iacovo

La nuova Arisa. La tipa e la canzoncina più simpatiche finora.
E, come sempre, le proposte dei giovani si rivelano fin da subito più interessanti di quelle dei vecchi... pardon, dei big.
(voto 7/10)

Cecile

Tra dubstep e hip-hop, l'unica canzone di questo Festival che suona come se fossimo effettivamente nel 2016. Peccato che sia stata eliminata, ma la sua N.E.G.R.A. rischia di diventare un tormentone. Forse persino tra i leghisti.
(voto 7+/10)

Nella sfida tra le due vince Chiara. Peccato per Cecile.




Irama

Bah. Un po' Nesli e un po' Povia, con l'aggiunta di orecchini da disgusto-Irama.
Comunque almeno ha un sound vagamente moderno, al contrario della maggior parte dei bigs.
(voto 5,5/10)

Ermal Meta

La sua voce da tipo che chiede l'elemosina per strada mi infastidisce alquanto, ma il ritornello ha un non so che di vagamente intrigante.
Da risentire. Magari su Radio Tirana.
(voto 6/10)

La sfida la vince Ermal (più o meno) Metallaro, dell'altro non sentiremo troppo la mancanza.


Salut Salon

Le Salut Salon stavano meglio al circo...
Dite che Sanremo è un circo?
Come darvi torto?
(voto 5/10)

Molto meglio lei...

E ora via alla gara dei Big, o presunti tali.

Dolcenera

Bello il suo omaggio ad Alicia Keys. Niente male anche il look vagamente alla Amy Winehouse in versione juventina. Peccato che la voce non sia la stessa di nessuna delle due ed esageri con vocalizzi, gorgheggi e altre giulianosangiorgiate varie, però non male questa Dolcenera in versione poco dolce e molto nera.
(voto 6+/10)

Clementino

Clementino fonde “Where Is the Love?” dei Black Eyes Peas con “Dry Your Eyes” di The Streets in napoletano.
Forse dentro ci sono anche un pizzico di archi dei Subsonica, ma per questo è meglio andare a chiedere a Ennio Morricone.
Poco originale, ma orecchiabile abbastanza da non spiacermi troppo.
(voto 6-/10)

Patty Pravo

Patty Pravo è mummificata ed è sempre uguale a se stessa. Nel bene o nel male.
E mentre lei usciva dalla sua catacomba, è saltato fuori pure Beppe Vessicchio, che a quanto pare sul web ha più followers e fans di One Direction e Justin Bieber messi insieme.
La standing ovation finale mi sa tanto che è per lui, più che per lei.
(voto 5/10)


Eros Ramazzotti
"Che male alle orecchie mi è venuto a forza di ascoltarmi!"

Dopo Laura Pausini, ecco un altro super (?) ospite che arriva a Sanremo per cercare di rilanciare l'ultimo disco che si è rivelato un discreto flop: Eros Ramazzotti. Sul palco dell'Ariston propone in pratica tutto il suo repertorio, tranne le canzoni belle.
Forse perché non ne ha mai fatte?
(voto 3/10)

Valerio Scanu

Meno trash di quanto previsto, sia nel look che nel testo. Banale, ma privo di perle di saggezza come “Far l'amore in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutte le canzoni”. Non ci siamo.
(voto 2/10)

"Papà!"
"Figlio mio!"

Francesca Michielin

Francesca Michielin è stata uno dei miei ascolti guilty pleasure degli ultimi mesi. E ho adorato anche la sua nuova canzone. Molto sanremese ma, per citare lei stessa, è “stata una figata”. O quasi.
Ci sarebbe da discutere sul vestito/pigiama da musical hollywoodiano di una volta che ha scelto di indossare, però cosa le vuoi dire? È troppo tenera.
(voto 7+/10)

Ezio Bosso

Il musicista con la Sla tira fuori perle di saggezza come: “La musica è magia. Non a caso i direttori hanno la bacchetta”. E poi suona il piano in maniera magica. Harry Potter, non sei niente al suo confronto!
(voto 9/10)

Alessio Bernabei

Persino i Dear Jack l'hanno scaricato. Ma a Sanremo non si butta via niente e quindi l'hanno accolto a braccia aperte. Il suo pezzo se non altro una cosa bella ce l'ha, il titolo: Noi siamo infinito. Quello originale era The Perks of Being a Wallflower, solo che poi Carlo Conti con la sua enorme conoscenza dell'inglese sarebbe finito nel panico e allora Bernabei ha scelto di cambiarlo.
Il suo mix di sonorità tra la colonna sonora di Braccialetti rossi e un jingle pubblicitario Vodafone rischia di spopolare tra i bimbiminkia a lungo. Tipo per i prossimi 2 o 3 minuti.
(voto 5/10)



Elio e le Storie Tese

Sempre i più simpatici, però il pezzo è da risentire. Anche perché non è un pezzo solo, sono 7 in 1, quindi a un primo ascolto il giudizio rimane sospeso. A tratti comunque sembra geniale, a partire dal titolo “Vincere l'odio” che ribalta “Perdere l'amore”.
(voto 6,5/10)

Ellie Goulding
"Ma questo qua è proprio stupid!"

Abbastanza svogliata. Anche perché cazzogliene a lei di cantà per uno che non sa manco una parola di inglese come Carlo Conti, quando domenica c'ha i Grammy? Però Ellie anche senza le Storie Tese ci sta dentro.
(voto 7/10)

Neffa

Stonatissimo.
E pensare che ai tempi dei Messaggeri della Dopa, quando faceva il gangsta-rap duro e puro o quasi, mi piaceva pure. Cos'è è 'sto pseudo crooner de 'na vorta in cui si è trasformato?
(voto 4/10)

Nicole Kidman
"Carlo Conti, sicuro di non capire nessuna parola di inglese? Neanche Fuck You?"

Prima di compiere la sua mutazione definitiva in Patty Pravo, Nicole Kidman conserva ancora un notevole fascino. Nascosto da qualche parte sotto il botox, almeno.
L'intervista e le gag piene di stereotipi poi sono davvero originalissime. Complimentoni Carlo Conti!
(voto 6-/10)



Annalisa

Bella la scollatura di Annalisa.
E la canzone?
C'è anche una canzone?
(voto 6+/10)



Zero Assoluto

Non ci posso far niente, ma io quando sento un nuovo motivetto degli Zeroassoluto continuo a ripetere tra me e me TUTURUTURUTUTTU. La canzone al loro solito è orecchiabile e radiofonica. Non si fa apprezzare, ma nemmeno odiare particolarmente.
(voto 6-/10)

Nino Frassica

Esilarante, soprattutto nell'intervista doppia con Gabriel Garko inkonsapevole spalla komika.
(voto 7/10)



Antonino Cannavacciuolo

La persona più che nun c'entra nu cazz con Sanremo della serata. Dopo Gabriel Garko e Madalina Ghenea.
Fantastica però la sua espressione alla domanda del valletto.
(voto 5/10)

Per chiudere, la classifica provvisoria della seconda serata (le canzoni come al solito sono ordinate alla cazzodicane e non per l'effettivo numero di voti). Nelle prime 6 posizioni ci sono:

Clementino
Annalisa
Valerio Scanu
Francesca Michielin
Elio e le Storie Tese
Patty Pravo

Mentre i 4 concorrenti a rischio sono:

Alessio Bernabei
Neffa
Dolcenera
Zero Assoluto


Sono stato troppo tenero, nei miei giudizi di questa serata?
Il buonismo democontiano si è definitivamente impossessato di me?
Lo scopriremo con le prossime puntate che, a questo punto, non so se augurarmi continuino su questo livello medio-buono, o tornino a sprofondare come di consueto. Insomma, cercate di non fare un Festival troppo decente, se no della mia stroncatura preventiva che me ne faccio?


9 commenti:

  1. mi rattrista troppo, troppo, Neffa.
    Continuo a pensare a "oggi non c'è sole dentro me", che ha accompagnato i nostri anni più belli! (quelli in cui non avevamo tempo di seguire le serate di sanremo, per la cronaca)...

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  2. Non sei stato troppo tenero ma 7 alla Goulding fra stecche e vestito da gelataio no, dai, no.

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  3. B(u)one le giovani. Chiara, tanto bellina, la ricordo a The Voice.
    Belle e di classe - pure troppo - Dolcenera e Annalisa. Simpaticissimi gli Elii, che però non riascolterei giammai. La Pravo è intonata come me, più o meno. Barnabei abbastanza orecchiabile, ma i coretti alla Coldplay anche no - che già non mi vanno a genio gli originali. Un tempo amavo Nicole e, ieri, mi è venuto in mente perché: rifatta, ma d'altri mondi. Il pregio di Eros: lo sbandieramento della fascia arcobalento (e la nuova Michelle Hunziker).

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  4. ieri ho guardato un pezzo di SanRemo, Annalisa aveva un vestito strepitoso ed era truccata da favola.

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  5. Che personaggino Chiara Dello Iacovo! Mi piace
    Ezio Bosso ha spaccato il palco in due, magnifico!
    Da Elio e le Storie Tese questa volta mi sento critico (costruttivo). La canzone l'ho risentita svariate volte. Inizia benissimo e finisce così-così. L'idea della mono-ritornello è carino, ma sembrano giù di tono rispetto gli scorsi anni... E si sente tantissimo l'assenza di Rocco Tanica. Vittorio Cosma l'avrebbe degnamente sostituito... Ma sul piano della tecnica, stanno sempre 10 spanne sopra a tutti!

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  6. A me è piaciuta più la prima serata (intendo la tranche dei Big) ieri sera Ezio Bosso ha spaccato, dopo di lui si poteva tranquillamente andare a dormire. Ho apprezzato molto Nino Frassica e la canzone sui migranti. Tutto sommato questa edizione non mi sta dispiacendo....

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  7. Ma quando durante l'intervista doppia Garko/Frassica Garko risponde "perche quando recita mi fa ridere" e Frassica dice "pure a me!" c'è stata una standing ovation?

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    1. Ha applaudito persino lo stesso Garko, in un momento di sincera (?) autoironia.

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  8. Non sto seguendo niente, tanto da non aver neppure sentito Elio, figurati.

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