mercoledì 10 febbraio 2016

Ritorno al Sanremo






Sanremo quest'anno è partito con il botto. Quello di Villa delle Rose.

Ok, battutaccia terribile, lo so, lo so, è di pessimo gusto scherzare su una cosa del genere e non fa nemmeno ridere. Però per questa volta fatemela passare, visto che è stata una prima serata del Festival alla più totale insegna del politically correct, dei buoni sentimenti e di niente che è andato fuori posto. A parte l'incapacità nel parlare di Gabriel Garko, ma quella non è una novità e non ha niente a che fare con l'episodio traumatico che l'ha visto coinvolto alcuni giorni fa. Sarebbe stato interessante se almeno lui ne avesse parlato e invece la sua presenza si è rivelata del tutto superflua.
No, non ho detto superba.



E' stata una prima serata all'insegna del passato, come la intro piazzata in apertura, con tutti i vincitori nella Storia del Festival, ha subito messo bene in mostra. Così come anche il tanto discusso superospite straniero, Elton John, che ha evitato messaggi di tipo politico per lasciar parlare la musica. E l'ha fatto in maniera ottima, con due pezzi storici come "Your Song" (1971) e "Sorry Seems to Be the Hardest Word" (1976). Peccato che il suo nuovo singolo ci abbia ricordato di come siano 40 anni che non scrive un pezzo davvero degno di nota.


Oltre al passato remoto, Carlo Conti ci ha proposto anche una serata all'insegna del revival degli anni '90, con il ritorno in scena dei Bluvertigo, con Aldo, Giovanni e Giacomo che hanno riciclato un loro vecchio sketch e con Laura Pausini che ha duettato con se stessa sulle note di "La solitudine", in quella che gli esperti di horror hanno già definito la scena più spaventosa degli ultimi anni. Altroché Babadook.


Altre cose da notare: Virginia Raffaele in versione Sabrina Ferilli è stata divertente... per qualche minuto. Tutta un'intera serata a fare la Ferillona però m'è sembrata un tantino esagerata.


Madalina Ghenea vestita poi non ha alcun senso, come Paolo Sorrentino già aveva capito.



Persino il livello di trash è stato più contenuto del solito. A parte questo momento.


E l'omaggio a David Bowie, con una irriconoscibile versione orchestrale di "Starman" è stato quasi più brutto della mia battuta di inizio post.

Per il resto è stata una prima serata che ha espresso il sanremismo più sfrenato, con una serie di canzoni che più sanremesi non le si poteva immaginare. Certo, non ci si poteva aspettare niente di diverso, però quando Enrico Ruggeri è il più punk sul palco e quando Rocco Hunt è praticamente l'unico a proporre qualcosa che non faccia piombare nel mondo dei sogni, c'è qualcosa che non va.
Finita questa intro lunga e noiosa, e quindi anch'essa perfettamente sanremese, passiamo a vedere più nel dettaglio gli artistoni che hanno sfilato nella serata numero 1.


Lorenzo Fragola

Lorenzo Fragola, che sul palco sembrava a suo agio come un bambino alla prima comunione, ha tirato fuori una canzone al 100% sanremese. Contento lui.
Con il voto mi tengo comunque altino, perché so che più tardi ci sarà chi farà di peggio. Molto peggio.
(voto 6-/10)

Noemi

A Noemi manca solo una cosa per poter essere considerata una vera cantante: le canzoni.
La Laura Palmer rossa canta un brano soporifero, con un crescendo pseudo epico/apocalittico. Quindi pure in questo caso siamo in territori del tutto sanremesi. Male così.
Bella però la citazione finale di Gomorra, o meglio della parodia di Gomorra.
(voto 5,5/10)

Dear Jack

I Dear Jack con il nuovo cantante, che credo sia Kele Okereke preso in prestito dagli inglesi Bloc Party, non è che siano diventati eccezionali, però sono già meglio di come li ricordavo. Meno Modà del solito, se non altro. E questa è un'ottima cosa.
(voto 6/10)


Giovanni Caccamo e Deborah Iurato

Lagna & più lagna. Inascoltabili & pure inguardabili. Oltre a essere più affiatati di Al Bano & Romina. Dopo il divorzio.
Il loro pezzo si chiama "Via da qui". Ecco, credo non ci sia bisogno di aggiungere altro.
(voto 3/10)

Laura Pausini

Va bene tutto, ma la Pausini, per altro spacciata come la più grande cantante di tutti i tempi o qualcosa del genere, no. Non ce la posso proprio fare.
(voto 0/10)

Stadio

Testo ruffianotto sull'amore padre-figlia per un pezzo comatoso, che si risveglia, e pure in maniera brusca e scortese, con un coro finale molto da Coldplay e molto da... Stadio.
(voto 5,5/10)



Arisa

Non c'è ancora un pezzo di questa edizione di qualunque edizione di Sanremo che non mi abbia fatto addormentare. Questo pezzo di Arisa non fa eccezione, anzi. Nonostante il suo tono monotono, la canzoncina è però quasi caruccia. Ho detto quasi.
E comunque Arisa #escile!
(voto 6-/10)

Aldo, Giovanni e Giacomo

Una volta facevano morir dal ridere.
Non so se eravamo noi a essere scemi, o loro a essere davvero divertenti, ma oggi sono solo imbarazzanti.
(voto 4/10)



Enrico Ruggeri

Un tempo Ruggeri era punk.
Adesso è un pacco.
Comunque il suo pezzo, tra un andamento vagamente reggae e un ritornello molto ma mooolto vagamente rock, non è tra i peggiori sentiti finora. Com'è possibile?
Mistero!
(voto 6/10)

Bluvertigo

"Semplicemente" e nettamente la canzone migliore tra quelle in gara in questa prima serata.
C'è da dire che con la concorrenza che si sono trovati non c'andava molto. Devo però capire se la canzone è più o meno valida rispetto al loro repertorio passato, ma nei confronti del resto di quanto sentito vincono facile. Almeno per quanto mi riguarda. Per il resto del pubblico di Sanremo è un'altra storia.
E pazienza se Morgan dal vivo non ha un granché di voce, anzi non ha proprio voce. Su disco il pezzo dovrebbe suonare meglio.
(voto 7-/10)

Morgan sul red carpet mentre cerca di imitare Jennifer Lawrence.

Elton John
"Che fai, Carlo, tocchi? Guarda che sono sposato.
Anche se nel vostro paese mi sa che non conta..."

Grandi "Your Song" e "Sorry Seems to Be the Hardest Word", ma la nuova "Blue Wonderful" è parecchio meno wonderful.
E certo però che qualcosa sulle unioni civili e sulle adozioni gay, giusto per animare la situazione di una serata comatosa, la poteva dire.
(voto 7+/10)





Rocco Hunt

Mi spiace dirlo, visto che a me Rocco Hunt piacciucchia abbastanza, almeno rispetto agli altri concorrenti, e il suo ultimo disco "SignorHunt" non è niente male, ma questa canzone “wake up guagliù”, per quanto orecchiabile non mi convince un granché. Se non altro comunque è uno dei rari pezzi a tenere svegli. Il problema è semmai quello di far svegliare in maniera troppo brusca e scortese.
(voto 5,5/10)

Irene Fornaciari

Se non c'era almeno una figlia raccomandata, l'Italietta non era rappresentata a dovere.
(voto 4/10)

Maitre Gims

La versione meno talentuosa di Stromae.
In confronto a molti dei cantanti in gara pare un fenomeno, però la sua canzone ha già stufato più del Gangnam Style.
Grande comunque che ha detto no a Carlo Conti quando gli ha chiesto di fargli provare i suoi occhiali da sole.
(voto 6+/10)

In attesa che si completino le votazioni delle canzoni in gara, scatta anche il momento marketta, con Kasia Smutniak e Anna Foglietta arrivate a promuovere il loro nuovo film Perfetti sconosciuti. Ma meno male che ci sono loro. La Smutniak, per quanto si sia presentata con un look da strega di Salem, è la più figa della serata, mentre Foglietta si dimostra più intonata di tutti gli artistoni in gara. Quindi, ben vengano le markette!


Ultima cosa da notare: Rocco Tanica rules!
Ah, e poi c'è anche la classifica provvisoria dopo la prima serata. Nelle prime 6 posizioni (ma c'è da specificare che l'ordine è casuale e non in base al numero dei voti ottenuti) ci sono:

Stadio
Enrico Ruggeri
Lorenzo Fragola
Rocco Hunt
Arisa
Caccamo e Iurato

Mentre i 4 artisti a rischio sono:
Irene Fornaciari
Noemi
Bluvertigo
Dear Jack


Con mio grande dispiacere, ma com'era ampiamente prevedibile, i Bluvertigo sono a rischio, dimostrandosi un gruppo per niente sanremese. E questa è una cosa positiva. Inoltre posso consolarmi, perché quest'anno almeno una buona notizia c'è: niente Il Volo. Vi sembra poco?

Bilancio finale: a livello musicale, a parte due pezzi di Elton John dritti dagli anni '70, le cose sono andate in maniera sconfortante. Questa prima serata del Festival di Sanremo 2016 non ha però funzionato nemmeno dal punto di vista dello spettacolo. Carlo Conti Vol. 2 ha già stufato. Sembra la replica stanca dell'edizione dell'anno passato, che più o meno aveva funzionato. E poi niente polemiche?
Come on Sanremo, wake up!


12 commenti:

  1. Concordo praticamente su tutto.

    Però Elton John potevano farlo rimanere un po' di più, visto anche quanto lo abbiamo pagato, e magari fargli cantare anche "crocodile rock" per dare un po' di grinta al pubblico dell'Ariston e ravvivare così il triste clima sanremese.


    E poi aspetta, ti sei dimenticato del miglior cantante della serata: il centenario Ottaviani che canta "vecchio scarpone" (tra l'altro poverino, lui voleva cantarla tutta e Conti invece l'ha interrotto XD).

    t.

    RispondiElimina
  2. Ma un conduttore che in 30 anni di carriera (40?) non ha ancora imparato l'inglese dovrebbe un po' vergognarsi. La sorte gli concede in dono di poter intervistare Sir Elton e lui? Domande in italiano... Tristezza infinita.
    Poi con gli occhiali di coso, lì, ha fatto il paio con la figura di m con la wurst dell'anno scorso.
    Per il resto Morgan impresentabile sul piano vocale, con Curreri a ruota.
    Aldo Giovanni e Giacomo davvero imbarazzanti, soprattutto per il fatto che non si sono - evidentemente - resi conto del livello comico attuale di quel pezzo.
    Ruggeri, già sentita.
    Mi piace il timbro di Noemi e il pezzo di Rocco. Hunt invece mi fa onco, come nome da abbinare a Rocco.

    RispondiElimina
  3. Ho visto solo due minuti di Aldo Giovanni e Giacomo poi dalla tristezza ho cambiato canale

    RispondiElimina
  4. Non mi è dispiaciuta, personalmente, giusto Noemi.
    Morgan la canzone ce l'ha, peccato manchi la voce - e la sanità mentale.

    RispondiElimina
  5. Non c'è una canzone originale, sanno tutte di sentito e strarisentito.
    Arisa ha un suo stile, che a me non fa impazzire, però rispetto agli altri spicca almeno per le qualità canore. Il cantante dei Dear Jack non ha beccato una nota in croce, stonato come una campana. I Bluvertigo sono tristemente diventati normali, smarrite le idee e la voce.
    La canzone di Noemi è una "Quello che le donne non dicono" dei poracci.
    Enrico Ruggeri e Rocco Hunt hanno ritmo, anche se il primo manca di voce e il secondo è un filo paraculo. Gli Stadio, che ritengo un gruppo rispettabile, non graffiano.
    Caccamo e Iurato il duetto peggio assortito della storia della musica.
    Fragola con l'ennesima lagnosa canzone d'ammore, di una banalità disarmante.
    Fornaciari più che una canzone ha portato una ninna nanna, ogni tot anni la scongelano ma non lascia mai il segno.
    Sir Elton unica luce della serata, tutto il resto è pura, tradizionalista, mediocrità.

    RispondiElimina
  6. salvo solo i bluvertigo. nonostante tutto. comunque. la canzone è di un altro livello rispetto a tutto il resto.
    in generale molta noia, grande noia.
    ciao kannibal!

    RispondiElimina
  7. Deve essere una figata essere andicappati Diofà

    RispondiElimina
  8. Andrò ad ascolticchiare qualcosa sul Tubo per dovere professionale,ma sappi che attendevo con trepidazione Sanremo solo per poter ridere con la tua cronaca XD XD XD

    RispondiElimina
  9. Morgan non ha più la voce... La loro canzone la voglio ascoltare in audio per farmi un'idea.
    Aldo, Giovanni e Giacomo ieri erano proprio svogliati. Ad esempio nel nuovo spettacolo fanno cose molte più divertenti, ieri si sono riciclati.

    RispondiElimina
  10. Julez ha resistito un'oretta sperando arrivasse Elio, che non era previsto, mentre io nell'altra stanza giocavo a PES 2016 sulla PS4.
    Mi sa che è andata meglio a me.

    RispondiElimina
  11. Io dopo Arisa ho abbandonato...soporifero al massimo :D

    RispondiElimina
  12. ho messo rai uno quando c'era il trio e mi è bastato quel momento per cambiare canale. Una volta piacevano anche a me.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com