mercoledì 2 novembre 2016

Black Mirror - Specchio riflesso senza ritorno






Black Mirror
(stagione 3)

Black Mirror lo sapete ormai tutti cos'è, giusto?
Per quei due o tre che vivono nel mondo delle fate e di Mediaset e ancora non lo sanno, per farla breve si tratta di una specie di Ai confini della realtà ai tempi di Twitter.
Ancora non avete capito?

È una serie diciamo di fantascienza, ma non di quella fantascienza assurda e irrealizzabile. È una sci-fi che ci mostra il mondo non com'è, ma come potrebbe diventare tra un anno, o magari tra 10 minuti.
Non vi è ancora chiaro?


E allora cominciate a guardarlo. Si tratta di una serie in cui ogni episodio è un mini (a volte nemmeno troppo mini) film a sé stante, quindi non è nemmeno necessario guardare tutte le puntate in ordine, anche se il consiglio è quello di recuperarle tutte. Innanzitutto perché, pur tra alti e bassi, sono tutte interessanti e poi perché sono poche: tre nella prima stagione, tre nella seconda, 1 episodio speciale natalizio con Jon Hamm, e sei della terza appena approdata su Netflix.
Ed è proprio di questi sei nuovi episodi che andiamo a parlare nel futuro, cioè tra pochi istanti, con un'avvertenza di visione per ognuno di essi.



Caduta libera – Nosedive
(stagione 3, episodio 1)

Avvertenza! Questo episodio potrebbe farvi passare la voglia di: Dare un voto a qualunque cosa

Per il passaggio dal britannico Channel 4 al servizio di streaming internazionale Netflix, Black Mirror decide di fare le cose in grande, con un episodio d'autore diretto da Joe Wright, il regista di Espiazione e Hanna (e anche del recente Pan - Viaggio sull'Isola che non c'è, ma quello è meglio far finta che non sia mai esistito), e con protagonista un'attrice star come Bryce Dallas Howard direttamente da The Village e Jurassic World.


Il risultato non delude le aspettative e anzi ci mostra al meglio (o sarebbe meglio dire al peggio?) il nostro rapporto irrimediabilmente malato con i social network. Nel mondo rappresentato in questa puntata, tutte le persone hanno un punteggio. Ogni comportamento, ogni interazione reale o virtuale è sottoposta a una valutazione da 0 a 5 stelline. Proprio come si fa con i film su IMDb, con l'unica differenza che lì il voto è in decimi.
Un episodio per me particolarmente inquietante, considerata la mia mania di votare ogni cosa. Pure le singole puntate di Black Mirror.
(voto 8,5/10)

Voto all'interpretazione di Bryce Dallas Howard: 5 stelline ★★★★★
Anche perché, se gliene metto di meno, potrebbe non prenderla troppo bene...



Giochi pericolosi – Playtest
(stagione 3, episodio 2)

Avvertenza! Questo episodio potrebbe farvi passare la voglia di: Accettare lavori come cavie umane, o anche giocare ai videogame

L'episodio più cult per gli appassionati di videogame, quello forse dalle tinte più horror dell'intera serie, però a mio giudizio anche quello leggermente meno riuscito. La regia è affidata a Dan Trachtenberg, autore dell'ottimo 10 Cloverfield Lane, e diciamo che l'universo distopico dei film di Cloverfield (nel 2017 è in arrivo pure un terzo film) non è poi molto distante da questo di Black Mirror.
Protagonista dell'episodio è Wyatt Russell, il figlio di Kurt Russell e Goldie Hawn, nella parte di un tipo parecchio insopportabile. Uno dalla battuta sempre pronta, peccato che le sue battute facciano sempre schifo. Lo spunto di partenza è vagamente alla Hostel, visto che il protagonista è un americano che se ne va in giro per il mondo a fare il figo, fino a che non incappa in una singolare e pericolosa avventura. Decide infatti di accettare il lavoro come cavia umana per un videogame di nuova generazione, e finisce dentro un incubo. Il peggiore dei suoi incubi.

"Ma andiamo, vi sembra davvero un episodio horror?"

L'episodio mi ha ricordato da vicino eXistenZ, uno dei miei film cult assoluti, solo senza il tocco autoriale di un David Cronenberg a renderlo davvero speciale.
Considerando che questa è la puntata che mi ha convinto meno, ma mi è comunque piaciuta più di quasi tutti gli horror usciti quest'anno, il risultato non è poi così male.
(voto 7-/10)


Zitto e balla – Shut Up and Dance
(stagione 3, episodio 3)

Avvertenza! Questo episodio potrebbe farvi passare la voglia di: farvi le seghe davanti al computer

Zitto e balla. Shut Up and Dance è il titolo di questo episodio che riecheggia uno dei tormentoni di un paio di anni fa, l'allegra canzoncina dei già passati di moda Walk the Moon. Non fatevi ingannare dal titolo spensierato, però, perché questa puntata avrebbe meritato di chiamarsi: L'angoscia.
Zitto e balla parte con un ragazzino che viene ricattato con la minaccia di pubblicare un video con lui che si masturba davanti al PC nel caso non faccia esattamente ciò che gli chiedono di fare. Da qui inizia un thriller tesissimo che non concede un attimo di respiro, ben diretto da James Watkins, quello di Eden Lake, ma anche di The Woman in Black e Bastille Day - Il colpo del secolo, fino a un finale scurissimo. Persino troppo. Più che Black Mirror, qui siamo dalle parti di un Very Very Very Very Black Mirror.
(voto 7/10)


San Junipero – San Junipero
(stagione 3, episodio 4)

Avvertenza! Questo episodio potrebbe farvi passare la voglia di: vivere

Il capolavoro.
Della stagione, dell'intera serie, oserei dire dell'anno. Sul piccolo, come sul grande schermo, nel corso del 2016, in questa vita o in un'altra, è difficile che troverete qualcosa di meglio di San Junipero.
Pur non mancando di avere elementi inquietanti al suo interno, San Junipero riesce a essere l'episodio più poetico e anche positivo mai visto in Black Mirror. Non sto a dirvi di cosa parla, per non rovinarvi la sorpresa e anche perché non mi sento all'altezza di discuterne. Al di là delle sue implicazioni esistenziali, etiche, filosofiche e morali presenti, di cui altri hanno parlato e parleranno meglio di quanto possa fare io, io ci tengo giusto a sottolineare la bravura e la bellezza e la dolcezza della due protagoniste, Mackenzie Davis dritta dalla splendida e sottovalutatissima serie Halt and Catch Fire e Gugu Mbatha-Raw già vista nelle serie Undercovers e Touch, due attrici di cui sentiremo parlare ancora a lungo.


Segnalo anche il regista, il promettente Owen Harris che ha debuttato nel cinema con il figo Kill Your Friends. E poi vorrei sottolineare la genialità della colonna sonora. Arrivati a fine episodio, capirete che le canzoni non sono affatto usate a caso: “Heaven Is a Place on Earth”, “C'est la vie”, “Girlfriend in a Coma”, (Don't You) Forget About Me”, “Addicted to Love”, “Living in a Box”, “Can't Get You Out of My Head”... Più che canzoni, sono indizi sulla realtà presentata nella puntata. Una soundtrack capolavoro per un episodio che non può essere definito altrimenti: capolavoro.
(voto 9+/10)


Gli uomini e il fuoco – Men Against Fire
(stagione 3, episodio 5)

Avvertenza! Questo episodio potrebbe farvi passare la voglia di: andare in guerra

Dopo quel celestiale capolavoro di San Junipero, si ritorna su standard qualitativi più umani, ma tutt'altro che disprezzabili. Gli uomini e il fuoco inizia come un incrocio tra un film bellico e uno di zombie. Solita roba post-apocalittica, niente di nuovo, tutto in linea con le produzioni che vanno tanto in voga nell'ultimo periodo?
Sembrerebbe così. Solo che Black Mirror sa sempre come spiazzare e cambiare marcia. La parte finale della puntata mette così in moto delle riflessioni profonde sulla guerra che non sto qui a fare perché meriterebbero un post, o magari anche una tesi di laurea, a parte. E poi perché non sono in grado di farle. E inoltre sono noiose le riflessioni sulla guerra e se c'è una cosa che Black Mirror non è, è l'essere noiosa. Può piacere o meno, ma con ogni episodio sa stupire e catturare l'attenzione.
(voto 7+/10)


Odio universale – Hated in the Nation
(stagione 3, episodio 6)

Avvertenza! Questo episodio potrebbe farvi passare la voglia di: criticare le persone sui social network. Forse, ma non è detto, persino Salvini e la Lorenzin.

A degna chiusura di una grande stagione, discontinua ma grande, arriva quello che può essere considerato un vero e proprio film, considerata anche la sua durata di un'ora e mezza. Allo stesso tempo però, più che un episodio di chiusura di stagione, sembra quasi essere il pilot di una potenziale nuova serie. Una nuova serie poliziesca con una coppia di sbirre fantastiche: Kelly Macdonald di Trainspotting con il suo irresistibile accento scozzese e l'attrice rivelazione Faye Marsay già vista in Game of Thrones, My Mad Fat Diary, Glue e nel film Pride. La puntata è ambientata in un mondo quasi uguale al presente attuale, solo un filo distopico per via della presenza delle api-droni, che sono andate a sostituire le ormai estinte api vere per riequilibrare l'ecosistema. Oltre alla tematica degli insetti killer, quest'anno tornata cool grazie pure alla serie BrainDead, c'è spazio più che altro per parlare dei social network e di come anch'essi possano trasformarsi in strumenti di morte. Cosa che, andando a leggere certe recenti notizie di cronaca nera, non è che sia poi molto distante da quanto succede per davvero. E allora perché Black Mirror viene ancora indicata come una serie fantascientifica?
Black Mirror non è sci-fi. Black Mirror è il neorealismo di domani. #TerzaStagioneFigata
(voto 8+/10)

12 commenti:

  1. Ho visto le prime due e condivido: divertente/angosciante allo stesso tempo. Voto %&$^#

    RispondiElimina
  2. Devo recuperare!
    Però parto da qui e poi torno sui miei passi, perché c'ho fretta di vedere qualcosa di così bello. ;)

    RispondiElimina
  3. Quindi merita veramente? Io non riesco più a starci dietro a tutte le serie tv.... devo scremare tantissimo e siamo già alla terza stagione. Che faccio, la inizio??

    RispondiElimina
  4. San Junipero ha battuto i Radiohead dell'angoscia, la perfezione pastello della Howard e pure le api assassine... sono sicura che lo zampino ce l'ha messo la Davis ;) Per quel che mi riguarda, da Black Mirror non mi aspettavo né un lieto fine né della positività, che quindi ho sentito stridere rispetto agli altri episodi, ma tanto di cappello comunque. Ora, altri 6 episodi subito, please!

    RispondiElimina
  5. Il nome "San Junipero" l'ho sentito nominare davvero molte volte in questi giorni.... Adesso capisco!

    RispondiElimina
  6. Ho giusto iniziato a vedere la prima stagione qualche giorno fa. Piano piano ci arrivo e mi metto in pari!

    RispondiElimina
  7. A me invece è piaciuto molto l'episodio "Men against fire". Dappertutto leggo che sia stato tra gli episodi più deboli di tutta la serie. Su "San Junipero" invece non si discute, è il miglior episodio della stagione a mani basse!

    RispondiElimina
  8. Verrà recuperata a breve, ora che sono casalingo ho molto più tempo per le serie.
    L'unica cosa che mi dispiace è che probabilmente saremo d'accordo. ;)

    RispondiElimina
  9. Sto vedendo anch'io gli episodi della terza stagione. Non c'é che dire Marco, hanno un certo fascino. A presto.

    RispondiElimina
  10. Sto vedendo anch'io gli episodi della terza stagione. Non c'é che dire Marco, hanno un certo fascino. A presto.

    RispondiElimina
  11. Serie effettivamente e direi anche affettivamente pregnante. Scritta con tutti i crismi e la più lucida inventiva (sto delirando); "La saggezza è il principio della buona scrittura"come dice quel simpaticone di Orazio, cioè non il mio vicino di casa ma il poeta del 65 innanzi Cristo.Ad ogni modo per me San Junipero non è proprio il top del top, episodio direi troppo buono e, per certi aspetti, con qualche problemino di coerenza.Come episodio migliore per questa allegra stagione io ho votato invece Nosedive piazzando poi al secondo posto Men Against Fire, episodio così meravigliosamente antimilitarista. Playtest è in fin dei conti il capitolo più brutto, troppo poco incisivo nel contesto della serie.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com