lunedì 2 ottobre 2017

Serie tv del momento: promosse, bocciate o rimandate?





La scuola è ricominciata e insieme a lei anche una nuova stagione televisiva. Anche se forse è un po' presto per farlo, è già tempo di vedere quali serie meritano una promozione, quali una secca bocciatura, e quali invece per il momento devono restare nel limbo della rimandate. Tra show trasmessi nel corso dell'estate e prime novità autunnali, ecco il giudizio del severo ma giusto Prof. Cannibal Kid.



Promosse

6. Alias Grace
(stagione 1, episodio 1)

Margaret Atwood nuova regina della tv. Questa signora canadese classe 1939 pubblica poesie e romanzi fin dagli anni '60 ma al grande pubblico, o almeno a me, è diventata nota soltanto quest'anno, grazie all'adattamento per il piccolo schermo del suo romanzo del 1985 Il racconto dell'ancella – The Handmaid's Tale, diventato una serie universalmente acclamata capace di conquistare l'Emmy di miglior drama dell'anno al primo colpo.
Adesso è già arrivata una miniserie tratta da un suo altro romanzo, L'altra Grace – Alias Grace, sceneggiata da Sarah Polley (la regista di quel gioiellino indie che è Take This Waltz), diretta da Mary Harron (la regista di American Psycho) e con protagonista la cronenberghiana Sarah Gadon, qui finalmente alle prese con un ambiguo ruolo di primissimo piano in cui può dimostrare tutto il suo talento.
Anche questa volta ci viene presentata una donna imprigionata, qui proprio in un carcere, cosa che rende questa miniserie un possibile incrocio tra The Handmaid's Tale e Orange Is the New Black, solo ambientato nel 1800. È ancora presto per sapere se sarà un nuovo cult, ma il primo episodio promette benissimo.
E intanto anche un'altra opera della Atwood è diventata una serie tv, questa volta animata, Wandering Wenda.
Margaret Atwood is the new Shonda Rhimes?

"Sì, ad averci i soldi di Shonda..."


5. The Bold Type
(stagione 1)


L'apparenza inganna. The Bold Type, serie su tre ragazze che lavorano nelle fittizia rivista femminile Scarlet ispirata all'ex capo-redattrice di Cosmopolitan Joanna Coles, può essere visto come un incrocio all'ennesima potenza tra Il diavolo veste Prada e Sex and the City, o come un Good Girls Revolt moderno, e in parte è così. Dietro la sua superficie patinata e glamour, è però anche uno show capace di trattare con grande leggerezza e allo stesso tempo profondità temi delicati quali immigrazione, stupro, cancro al seno, orgasmi e presentare la storia d'amore tra una ragazza etero atea di colore e una donna musulmana apertamente lesbica. Per fare una serie così, ci vanno due ovaie così!

La coppia più da "shippare" quest'anno 💕


4. Halt and Catch Fire
(stagione 4)

Quanto mi era mancato Halt and Catch Fire?
Lì per lì uno non ci sta nemmeno a pensare troppo. Escono così tante serie, in qualunque periodo dell'anno estate compresa, che non si fa in tempo a essere tristi per la fine di una, che ecco che ne partono altre 10. 10 mila, intendo. Senza contare le altre 10 mila già iniziate che ancora devi recuperare, naturalmente.
Per chi non è un fanboy di una sola serie o due, e quando finiscono quelle si rivede gli stessi episodi settordicimiliardidivolte, ma è un fanboy di tutte le serie o quasi quelle che vengono trasmesse, non si fa in tempo a elaborare il lutto per la scomparsa di una, o anche solo per la fine di una stagione, che già c'è altro, molto altro da vedere.
Tutto questo per dire che non avevo sentito la mancanza di Halt and Catch Fire, fino a che non ho cominciato la nuova stagione, la quarta, quella conclusiva. È lì che mi sono accorto che di serie che seguo ce ne sono tante, tantissime, serie a cui voglio bene ce ne sono diverse, ma di serie che amo, di quell'amore che le persone normali provano solo per altre persone e non per serie tv, ce ne sono poche e Halt and Catch Fire è una di queste.

Amo l'argomento trattato. Qui non si parla solamente di computer, di codice HTML o di nerdate che a qualcuno potrebbero suonare come un gigantesco infinito bla bla bla senza senso. Qui si parla delle basi della società attuale, delle origni di Internet, di Google, dei social network, della vita 2.0 per come la concepiamo oggi. Halt and Catch Fire è Storia moderna. Smettetela di guardare quel cazzo di History Channel. Quello che c'è da sapere sul mondo di oggi sta qui.

Amo i personaggi. Cameron che è cresciuta e maturata parecchio, ma mantiene intatto il suo spirito nerd-punk. Joe che si sta rimettendo in piedi, ma resta sempre un puzzle difficile da decifrare. Gordon sempre più leggero e cazzaro, ma che ancora non è riuscito a staccarsi del tutto dal suo Lato Oscuro. Donna è sempre più bossy e sempre più stronza, ma comunque adorabilmente stronza. Le due figlie di Gordon e Donna sono ormai cresciute e diventate due teenager agli opposti: Joanie è la ragazza fighetta ma ribelle, mentre Haley è la genietta nerd ma ricca di sorprese, la vera arma in più di questa stagione.


Amo la regia, che in questa stagione parte con un episodio diretto da Juan José Campanella, quello de Il segreto dei suoi occhi, e intendo il Capolavoro originale argentino, non il remake fotocopia americana sbiadita.

Amo l'atmosfera, amo la musica, amo la sigla. Amo tutto di questa serie, e so già che mi mancherà tantissimo quando, tra pochissimo, sarà finita per sempre.


3. BoJack Horseman
(stagione 4)

Maledetto uomocavallo, anche questa volta sei riuscito a farmi ridere come un uomoiena e a farmi piangere come un uomovitello.


Capolavori stagionali: gli episodi 9 e 11.




2. Atypical
(stagione 1)

Atypical racconta la storia di un 18enne affetto da autismo. Siete già pronti a tirare fuori i fazzoletti?
Sbagliato, perché Atypical è la comedy atipica più divertente in circolazione. La serie si concentra sui primi appuntamenti, sulle prime esperienze sentimentali e sessuali del protagonista, un Keir Gilchrist (già visto nella serie United States of Tara e nei film 5 giorni fuori e It Follows) che sembra avere davvero l'autismo. Veda lui se prenderlo come un complimento.


I toni sono quelli da commedia goliardica, da qualche parte tra American Pie e Suxbad. Episodio dopo episodio il quadro si fa però più complesso e si ritagliano uno spazio notevole anche i suoi famigliari e amici: la madre che ha dedicato la sua esistenza a seguire le esigenze del figlio e il padre che non lo ha mai capito, la sorella che ha vissuto all'ombra dei suoi problemi e l'amico idolo totale che gli regala consigli sessuali. Le risate abbondano, ma non mancano pure i momenti toccanti e Atypical riesce così a essere la comedy atipica più emozionante nella quale potrete imbattervi quest'anno.

"Su Pensieri Cannibali non si parla mai di Antartide e di pinguini? Ma che sito sfigato!"


1. Top of the Lake: China Girl
(stagione 2)

È da non credere quanto è bella Top of the Lake: China Girl. Insomma, la prima stagione, andata in onda ormai 4 anni fa, proponeva atmosfere intriganti e aveva il suo perché, però a tratti era anche piuttosto noiosetta. Ci metteva parecchio a carburare. Questa seconda è invece uno splendore dall'inizio alla fine.
Credo che persino un certo Signor Lynch dovrebbe prendere appunti da una visione come questa, su come reinventare una serie mantenendo il suo fascino del passato e aumentandolo ancora di più, su come sviluppare i “vecchi” personaggi e aggiungerne di nuovi ancora più curiosi, e su come inserire al suo interno elementi folli e visionari, senza però che prendano il sopravvento sul resto.

Top of the Lake: China Girl di Jane Campion è il capolavoro femminile e femminista dell'anno. Ben più di quella mezza porcata di Wonder Woman (per una volta mi tocca essere d'accordo con James Cameron), dell'ambiguo L'inganno di Sofia Coppola e forse persino leggermente più di The Handmaid's Tale, con cui per altro condivide la protagonista: una Elisabeth Moss là grandiosa, qua ancora di più. Soprattutto quando fa l'ubriaca. Strepitose anche regia, sceneggiatura, fotografia e musiche. Ma quanto sono belle le musiche che accompagnano China Girl?

Strepitosa è pure Gwendoline Christie, il “donnone” di Game of Thrones qui alle prese con un personaggio sorprendente e idolesco.


Così come strepitosa è la giovane rivelazione Alice Englart che interpreta una ragazza dal comportamento alquanto discutibile, ma solo perché è mossa da quella malattia mortale che si chiama amore.


Loro tre sono così strepitose da oscurare persino la pur bravissima Nicole Kidman, qui in versione più imbruttita e invecchiata che mai.

"Non è che sembro invecchiata... lo sono."

Da brividi poi l'inquietante villain della storia, un David Dencik da tenere d'occhio.


Top of the Lake: China Girl può essere vista come una serie thriller, e lo è, ma è anche molto di più. Il caso giallo è avvincente, però sono altre le armi vincenti di questa miniserie in 6 episodi tutti folgoranti, dal primo all'ultimo istante, al contrario di quelli della stagione 1. Al centro di tutto vi è il tema della maternità, affrontato nelle maniere più disparate e lontane dalla famiglia tradizionale del Mulino Bianco possibili, tra madri prostitute surrogate, madri adottive lesbiche, madri detective che ritrovano le figlie anni dopo averle date in adozione e madri per finta. Mamma mia, che serie!

"Che sorpresa! Per una volta non ho niente da ridire su un'opinione di Pensieri Cannibali."


Rimandate

American Horror Story: Cult
(stagione 7, primi 4 episodi)
"Certo che ne scrive di stronzate, quel Cannibal Kid!"

American Horror Story bisogna prenderlo per quello che è. Con i suoi pregi e con i suoi difetti. Cult è partito con un'accoppiata davvero da brividi: Trump + clown. Come al solito con le puntate successive ha subito un calo, salvo poi a sorpresa riprendersi con uno spaventoso quarto episodio, lasciando presagire un'altra stagione destinata a muoversi tra alti e bassi.

Tra gli alti della stagione, fino ad ora:

👻La tematica politica, più spaventosa di qualunque altro argomento mai affrontato dalla serie.

👻Un Evan Peters trumpiano da paura. Sembra essere lui il personaggio cult della stagione Cult.


👻Billie Lourd fa-vo-lo-sa, come in Scream Queens, più che in Scream Queens.


👻Emma Roberts che fa un'apparizione veloce ma memorabile.



Tra i bassi della stagione, invece:

💀Qualche solita evitabile sottotrama che funge da inutile riempitivo.

💀Sarah Paulson, basta urlare!

"Ma non è vero che urloooOOOOOO!"


The Deuce – La via del porno
(stagione 1, primi 3 episodi)

Una serie HBO ambientata negli anni '70 che racconta le origini dell'industria pornografica statunitense. Vi vengono in mente Boogie Nights, una colonna sonora ultra cool e tante tette?
Non avete tutti i torti. Boogie Nights comunque scordatevelo. Qui siamo a New York e non a Los Angeles e l'industria del porno è ancora agli albori, molto agli albori. L'ambientazione è quella della via della prostituzione, più che della via del porno come suggerisce invece il sottotitolo italiano messo alla serie. Le musiche sarebbero sì fighe, peccato che non siano usate con un risalto particolare. E le tette sì ci sono, e soprattutto quelle di Emily Meade sono notevoli, mentre Margarita Levieva le ha piccoline ma carine, però non è che sia una serie poi così sexy. Il sesso viene mostrato semmai come qualcosa di squallido e degradante. Sembra Vinyl ambientato nel mondo del porno anziché in quello della musica, solo che Vinyl era molto più eccitante, quando in teoria dovrebbe essere il contrario.

A non convincermi nei primi episodi sono però stati soprattutto i personaggi principali. James Franco ha il ruolo di due fratelli ma, un po' come accaduto a un altro mio pupillo come Ewan McGregor in Fargo stagione 3, non è che riesca a caratterizzarli un granché. Kyle MacLachlan in Twin Peaks: The Return interpreta 3 personaggi differenti e, per quanto non siano tutti e 3 il massimo dell'espressività, si capisce subito da uno sguardo chi è chi. Qui no.

"Hey, James. Mi dai una birra?"
"Arriva subito, Franco."

Maggie Gyllenhaal nella parte della prostituta di strada inoltre non è proprio credibile. Le manca il physique du rôle e pure la faccia da porca.


Quella che invece non manca a Emily Meade, sempre sia lodata.


La nuova serie del creatore di The Wire David Simon per il momento propone una ricostruzione dei bassifondi di NYC nei 70s dal buon potenziale, ma ancora inespresso. Le situazioni sembrano essere lì lì per esplodere, peccato che alla fine siano sempre trattenute. I personaggi più interessanti poi sono tenuti ai margini. No, dico, ma si può avere Zoe Kazan a disposizione e farla comparire per appena 2 minuti a dir tanto?



Ozark
(stagione 1)

Ozark è una serie antipatica, con protagonisti antipatici. Una specie di Breaking Bad senza un Jesse Pinkman per cui simpatizzare. Il volto comedy Jason Bateman nella parte del glaciale consulente finanziario che ricicla denaro sporco per i cartelli della droga messicani è parecchio inverosimile e sia il suo personaggio che la sua famiglia sono parecchio fastidiosi. A poco a poco si rimane comunque in qualche inspiegabile modo invischiati nelle loro assurde vicende al limite del fantascientifico e chissà che con la stagione 2 non scoppi l'amore definitivo nei loro odiosi confronti.

"Non spararmi, non sto mentendo! Anche se non ci crede nessuno, sono davvero in affari con i boss della droga mondiali."


Will & Grace
(stagione 9, episodio 1)

Sarebbe stato interessante vedere Will & Grace alle prese con i figli, come il finale della stagione 8 lasciava immaginare 11 anni fa. Sarebbe stato interessante anche vedere un Will & Grace senza le risate del pubblico tra una battuta e l'altra. Dopo tutto siamo nel 2017.
Gli autori hanno invece voluto rifare la sitcom esattamente per la sitcom che era. Identica. Will & Grace sono tornati single, di figli non v'è traccia, e anche Jack & Karen sono sempre gli stessi. Non hanno cercato di fare qualcosa di differente come invece le serie revival di Twin Peaks e Una mamma per amica. Una scelta meno coraggiosa, ma forse in questo caso è meglio così. Le battute si sono aggiornate ai tempi di Trump e dei social network, mentre per il resto tutto è rimasto uguale. La formula apparirà anche vecchiotta, però finché a livello di risate funziona, ci si può accontentare.

"Certe cose non cambiano proprio mai."
"Già. Le assurde recensioni cannibali, ad esempio."


The Good Doctor
(stagione 1, episodio 1)

L'autismo è di gran moda quest'anno. È un top trend. Ad aprire la strada ci aveva pensato qualche tempo fa Parenthood, e da noi la sua versione italiana Tutto può succedere. Nella stagione tv in corso sono ora arrivate due serie che propongono due ragazzi autistici come protagonisti assoluti. La splendida Atypical che trovate tra i top, e The Good Doctor che trovate qui tra i rimandati, anche se non è poi da buttare via.
Freddie Highmore se la cava anche, sebbene la sua versione di un ragazzo con l'autismo sia molto simile alla sua versione di un serial killer in Bates Motel, e quindi mi sa che deve lavorare un po' meglio sulla sua caratterizzazione.

"Non è giusto! Non vi fidate di me solo perché sono autistico."
"No, veramente non ci fidiamo di te perché sei Norman Bates."

Il difetto principale della serie è quello di apparire come un medical ormai sorpassato, a metà strada tra Grey's Anatomy e Dr. House. Non a caso The Good Doctor, ispirata all'omonima serie sudcoreana, è sviluppata dal paparino di House, David Shore. In pratica è come Dr. House, solo con un giovane medico autistico dai modi gentili e premurosi al posto di un vecchio psicopatico drogato misogino e misantropo. Capite quindi che il divertimento in questo caso è inferiore, mentre sono maggiori i momenti ruffianotti e a caccia di lacrime. Le stesse che Atypical provoca con più facilità e con meno buonismo.


The Orville
(stagione 1, primi 3 episodi)

Si può non reggere Star Trek e invece apprezzare una sua versione comedy?
Certo che si può, per lo meno se di mezzo c'è Seth MacFarlane, il paparino dei Griffin e dell'orsetto scorretto Ted, in The Orville impegnato nella duplice veste di creatore e di protagonista. È lui il comandante di una nave interstellare in viaggio tra i pianeti nel XXV secolo. Tra una risata e l'altra, la serie riesce inoltre a infilare qualche riflessione più o meno impegnata e si rivela una visione meno stupidotta di quanto ci si potrebbe immaginare. Anche se temo che a breve possa venirmi a noia, per ora mi sembra meglio, molto meglio del serioso Star Trek: Discovery.
Un difetto?
Prendere uno splendido esemplare di umana come Halston Sage, attrice vista in Città di carta, Cattivi vicini, Piccoli brividi, Prima di domani e You Get Me...


… e trasformarla nella sorellina di Spock. Questo si che è un colpo basso.



Bocciate

7. The Defenders
(stagione 1, episodio 1)
"Hey, ma Iron Fist dove l'abbiamo lasciato?"
"Ti interessa davvero saperlo?"

Non metto in dubbio che con le puntate successive possa migliorare, però mi è bastata la prima per farmi perdere ogni speranza. Più che una serie indipendente, The Defenders m'è sembrata un collage delle quattro differenti serie dei suoi protagonisti (Daredevil + Jessica Jones + Luke Cage + Iron Fist). Un'accozzaglia di scene girate con stili diversi messe insieme a caso. E se rivedere i personaggi delle prime due può anche far piacere, e con questo intendo Deborah Ann Woll e Krysten Ritter, di tutto il resto si può anche fare a meno.



6. Riviera
(stagione 1, episodio 1)

Sempre bello farsi un giro in Riviera, vero?

No, non in questo caso. Dalla serie di Sky mi aspettavo un guilty pleasure in stile Revenge trasferitosi in Costa Azzurra, ovvero un cosa très chic e allo stesso tempo très kitsch, e invece è solo una soap-opera con ambientazioni glamour e intrecci gialli talmente accattivanti da far addormentare già dal primo episodio. Au revoir!

"Riviera non si può vedere. A quando la serie Rivera?"


5. The Tick
(stagione 1, episodio 1)

Un altro prodotto che cerca di affrontare in chiave più o meno umoristica il tema dei supereroi?
Se nemmeno Vanessa Hudgens riusciva a rianimare Powerless, questo The Tick, che pare la versione brutta forte di film come Kick-Ass, pare spacciato già in partenza.


4. Young Sheldon
(stagione 1, episodio 1)

Non ho mai seguito The Big Bang Theory. C'ho anche provato, solo che fin dall'episodio pilota non mi ha fatto divertire particolarmente, né ho trovato i suoi protagonisti così simpatici o mitici come si diceva in giro. Ciò nonostante, ho voluto comunque dare una possibilità alla serie spin-off prequel dedicata a Sheldon da piccolo e... ho fatto male.
Sheldon bambino è tipo la versione nerd di piccola peste. Un genietto che a 9 anni frequenta già il liceo e che risulta fastidioso come pochi. Tralasciando il fatto che anche la persona meno bulla del mondo sarebbe tentata di bullizzare questo giovane Sheldon a vita dopo averlo visto in azione in un solo episodio, il pilot di questa serie non è divertente nemmeno per sbaglio e nei suoi momenti più seri e profondi risulta solo patetico.
Sheldon, ho visto una puntata, ma adesso non mi freghi più. Bazinga!


3. L'isola di Pietro
(stagione 1, episodio 1)
Nella foto un attore. E tre cani.

Quest'estate mentre facevo colazione mi è capitato di vedere uno speciale di presentazione della fiction L'isola di Pietro e stranamente mi è venuta la voglia, o più che altro la curiosità, di guardarla. Sembrava una versione Mediaset e ambientata in Sardegna della britannica Broadchurch. Il risultato infatti è pressapoco quello. Solo che di Broadchurch c'è davvero un briciolo, giusto le inquadrature delle scogliere e un vago caso thriller. Per il resto c'è davvero molto delle solite fiction Mediaset, che continuano a perdere non solo il confronto con le produzioni internazionali (con cui manco possono competere), ma anche con quelle Rai. E pure nettamente. Tra attori improvvisati (un Gianni Morandi che in pratica fa una versione medical di se stesso e la nuova Manuela Arcuri, Chiara Baschetti), dialoghi infarciti di banalità e riprese ricche di rallenty che vorrebbero essere epici e invece sono solo ridicoli, è facile affossare quest'isola. Non fosse che è così involontariamente divertente che quasi quasi mi guardo pure il secondo episodio...


2. Star Trek: Discovery
(stagione 1, episodio 1)

Non credete ai trekkie che vi diranno che la nuova serie Discovery è tranquillamente seguibile anche dai meno seguaci della saga. Certo, la storia è indipendente. La verità è però che, se non siete trekkie, questo nuovo viaggio fantascientifico rischierà solo di essere una noia mortale. Le scene con i Klingon sono inguardabili e in generale, a meno che prima non si sia seguito un corso accelerato di nerditudine, non si capisce niente e non c'è alcun motivo d'interesse.
Si salva giusto la protagonista Sonequa Martin-Green, un volto che buca lo schermo e che probabilmente rivedremo spesso in futuro, sia sul piccolo che sul grande schermo. Basta che non resti intrappolata nell'universo ben poco stellare di robe come The Walking Dead e Star Trek, come le è successo finora.

Dopo questo attacco nei confronti di Star Trek - che sì, per me è peggio persino della fiction con Gianni Morandi - potrebbero cominciare ad arrivarmi delle minacce di morte. Vi prego solo di non mandarmele in klingonese o in vulcaniano, per favore, che se no non le capisco.


1. Inhumans
(stagione 1, episodio 1)

La nuova serie Marvel è imbarazzante a livelli disumani.
Anson Mount peggior attore ever, Serinda Swan è una Medusa che più che spaventare fa ridere i polli, Isabelle Cornish è la sorellina priva – ma proprio del tutto – di talento di Abbie Cornish. Si salva giusto Iwan Rheon, però mette una gran tristezza il suo passaggio da cult come Misfits e Game of Thrones a scult come Riviera e questo.
Cos'altro aggiungere?
Regia e sceneggiatura sono penose, gli effetti speciali 'na poracciata, e persino la colonna sonora è agghiacciande, con le sue improbabili cover moderne di classici come Break on Through (To the Other Side) dei Doors e Paint It Black dei Rolling Stones.
Fate un favore all'umanità, e pure all'inumanità, e cancellatela subito dalla faccia della Terra e della Luna!


18 commenti:

  1. Splendido questo Bojack, adorabile Atypical, mentre mancano all'appello Alias Grace (già in lista, manca il tempo ultimamente) e Top of the lake (di cui dovrei recuperare anche la prima stagione). Per me davvero brutto questo AHS, mentre non ancora iniziato The Deuce. Idem Will e Grace, di cui non ho mai visto bene neanche le stagioni originali, ai tempi. Highmore, dopo Bates Motel, mi manca un po': tocca vedere come se la cava col camice bianco.
    In tutto ciò, stendiamo un kleenex pietoso sul nuovo This is us, che nel finale di episodio mi ha piazziato pure la One, bellissima, cantata da Rice.

    RispondiElimina
  2. Praticamente non seguo e non sto seguendo nulla di queste serie che elenchi, tra promosse rimandate e bocciate.
    Mi colpisce solo una cosa che hai scritto su Will e Grace: se il finale precedente lasciava presagire la nascita di bambini, come hanno risolto questa cosa 11 anni dopo?

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ATTENZIONE SPOILER!
      Hanno liquidato il precedente finale subito nei primi secondi della nuova stagione. E l'hanno fatto in maniera abbastanza lynchiana, dicendo in pratica che era stato solo uno strano sogno fatto da Karen e non si trattava della realtà. :)

      Elimina
    2. Cafonissimo, manco a Dallas :)

      Moz-

      Elimina
  3. grandi...alcune le ho già segnate ^_^

    RispondiElimina
  4. Io continuo a non capire il tuo entusiasmo per questa strana stagione di Top of the Lake, mah, mentre il gran ritorno di Will e Grace garantisce risate impegnate ma sembra di essere ancora allo stesso punto: un bene o un male? Mah #2.

    Detto questo, molte serie in lista (Alias Grace, The Deuce e ovviamente la nostra amata e sottovalutata Halt and Catch Fire), altre che vedrò di recuperare. Non pensavo di cedere posto ad Atypical, ma mi hai convinto.
    Dai flop mi tengo alla larga, anche se quel Riviera, come Revenge, un po' mi intriga...

    Ah, maledetto uomocavallo, quanti cuori mi ha spezzato, ne parlo domani ;)

    RispondiElimina
  5. Top of the Lake: China Girl. Per ora rispecchia il suo titolo: TOP

    The Deuce è destinato a crescere. Attendo ulteriori sviluppi di diversi personaggi interessanti. Maggy non è così male: come dici le manca il phisique du role, ma ci sta; nella storia la sua non è una vocazione, ma solo un mestiere che secondo me ben presto mollerà.

    Concordo su "Riviera"... vera e propria porcata!

    RispondiElimina
  6. Sono curioso di Top of the Lake e Bojack, che ancora non ho visto.
    Per il resto, Defenders a parte che guarderò per completare l'affresco, mi pare tutto piuttosto trascurabile.

    RispondiElimina
  7. Mi hai venduto Top of the Lake (che rischiavo di perdermi) e non sei riuscito a svendermi Discovery (aspetto qualche episodio in più per cominciarla). Ozark a me era piaciuta molto, e per The Deuce concordo su qualche scelta di casting non esattamente azzeccata... ma HBO + Porno sembra essere il connubio perfetto!

    RispondiElimina
  8. Promosse: ho visto solo Bojack Horseman e l'ho ancora una volta adorata e forse siamo ancora davanti alla migliore stagione di questa serie.

    Rimandate: AHS Cult per ora non mi sta particolarmente soddisfacendo, ma non è tutta da buttare; Ozark invece mi è piaciuta abbastanza, mentre The Deuce devo ancora trovare il tempo di cominciarla.

    Bocciate: COme sai The Defenders mi è piaciuta e anzi, l'ho proprio promossa. Young Sheldon gli darò comunque un'opportunità, così come a The Inhumans, senza pretese però.

    RispondiElimina
  9. ... A me Riviera è piaciuta, anche se ero consapevole della sua aura di soap. Ma io sono cresciuta con le soap, quindi per me è guilty pleasure! Sto vedendo Tin Star con Tim Roth, il serial è lento come pochi, ma la storia diventa man mano interessante, e che goduria vedere Roth, vale la pena di vederlo solo per come dice 'fuck off!', madò sempre figo lui! *_* Ma in American Horror Story quanto clown c'è? Lo è in senso figurato, o è un pagliaccio alla Boris Johnson?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nella prima puntata ci sono molti clown, in stile It più che Johnson. :)
      Negli episodi successivi invece vengono un po' messi da parte, ma forse torneranno...

      Elimina
  10. Peccato che io non segua i serial televisivi, un po' perchè li perdo e mi incavolo, un po' perchè dimentico di registrarli, un pio' per tanti altri motivi il primo tra tutti quello da seguire le puntate di qualcosa che non abbia nello stesso giorno un finale e io devo aspettare perdendone alcune o vedendole scombinate.
    Peccato perchè le tue descrizioni mi intrigano e scavano nella mia curiosità.
    Vuoi vedere che sarà la volta buona? Abbraccione speciale e grazie!

    RispondiElimina
  11. Sapevo che avresti promosso BoJack Horseman :)
    Su Inhumans non capisco perché l'abbiano fatto così schifoso...

    RispondiElimina
  12. Sto odiando AHS Cult. Non ce la faccio, lo trovo orribile e insensato.
    Mentre invece mi hai convinta ad iniziare Top of the Lake.

    RispondiElimina
  13. Ho visto soltanto Atypical, che ho trovato assolutamente deliziosa. Del resto pure io amo i pinguini.

    RispondiElimina
  14. Atypical sono alla terza puntata e la trovo carinissima!Defenders una bruttura inguardabile(eppure siamo riusciti a finirla),Star Trek al momento non ci dispiace,ma anche lì cmq siamo appena alla 2da puntata,certo le parti in Klingon sono parecchio noiosette,considerato che sono troppo lunghe per seguirle tutte leggendo i subbi O.o
    Inhumans peccato,devo ancora iniziarla ma ne ho sentito parlare talmente male dappertutto tanto da chiunque,che non so se andremo oltre il pilota :/
    AHS volevo sempre vederla,ma ormai sono indietro di centordici stagioni,come faccio porca pupazza!Senza contare che,a proposito di Star Trek, ho appena scoperto che su Netflix hanno caricato tutte le serie precedenti,dalla classica a DS9 a next generetion...son rovinata!Mi servirebbero altre 10 ore al giorno lol XD

    RispondiElimina
  15. Bojack lo recupero. Giuro che lo recupero. Dateme tempo, che qui escono 72 serie al mese e dovrei avere 24 ore al giorno da passare solo davanti alla TV.

    Detto questo: AHS a me piace moltissimo anche quest'anno. L'unica cosa che mi puzza è che hanno scoperto le carte troppo presto, già alla quarta puntata, non vorrei quindi che laGGente su internet si fosse lamentata che "non si capisce niente, perché cult, chevvordì?". Mah.
    Will & Grace simpatica, identica a prima. Ma loro invecchiati malissimo, eh. (Tranne Karen. Lei mai)
    The Defenders l'ho finita, nulla di che, assolutamente distante dalla bellezza di Jessica Jones e Devil mentre gli Inumani devo ancora vederli ma, chissà perché, preferirei buttarmi sui mutanti di The Gifted!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com