Archiviati i tormentoni estivi e le latinate varie, è ora il momento di tornare alla musica seria. O più o meno seria. Da qui alla fine dell'anno sono previsti i rientri sulla scena di un sacco di big della musica e qualcuno ha già cominciato a sparare le prime cartucce. Tra delusioni e sorprese, più qualche novità e qualche rubrica, andiamo a scoprire il meglio e il peggio offerto dalla scena musicale nelle ultime settimane.
Buon ascolto.
O cattivo ascolto, a seconda dei punti di vista e soprattutto dei punti di udito...
Ok, questa era pessima anche per i miei standard.
Flop
9. Mogwai
Non sono mai stato un grande fan dei Mogwai, così come in generale della musica post-rock di cui sono tra i principali, e ormai possiamo dire pure tra i più storici, esponenti. Probabilmente sbagliando, ma ho sempre considerato il post-rock come una specie di versione per ascensori del rock vero. Una musica per lo più strumentale, dilatata, ideale per un ascolto in sottofondo, che però non emoziona o esalta in maniera particolare. Questo fino alla splendida colonna sonora della serie Les Revenants composta proprio dai Mogwai, con dei brani post-rock che finalmente sono riusciti a darmi i brividi.
Un idillio destinato comunque a una durata breve. Sia con Les Revenants, che a una stagione 1 capolavoro ne ha fatta seguire una seconda a dir poco mortalmente noiosa, che con i Mogwai, subito tornati a restarmi indifferenti. Il loro nuovo album Every Country's Sun scorre via né bello né brutto, senza lasciare traccia.
Post-rock?
Bah, mi sa che gli ho dedicato fin troppo spazio in questo post.
8. Bjork
Ah, ricordo quando Bjork era una delle mie cantanti preferite e uno dei miei miti assoluti.
Adesso, e anzi già da qualche tempo, l'abbiamo purtroppo persa, nei suoi deliri ai limiti dell'inascoltabile e dell'incomunicabilità terrencemalickiana. Il nuovo elegiaco singolo The Gate apre la porta a un altro disco che farà venire una gran noia e un gran nervoso, anche se spero non sarà così. Il tanto esaltato nuovo video new-age inoltre a me pare giusto la versione bjorkiana di Avatar. E non è un complimento.
Oh Bjork, where art thou?
7. Billy Corgan
Quanto adoravo gli Smashing Pumpkins, un tempo.
Quanto mi mette addosso una Infinite Sadness il sempre più spento Billy Corgan (o meglio William Patrick Corgan) solista, ora.
6. U2
C'è stato un periodo in cui la musica degli U2 era bella.
C'è stato un periodo in cui la musica degli U2 era fastidiosa.
Adesso la musica degli U2 provoca più che altro indifferenza. Cos'è peggio?
5. Sam Smith
Evvai, se non mi sono cadute le palle ascoltando il nuovo singolo di Sam Smith, non mi cadranno mai più!
Errata corrige: come non detto, mi sono cadute in questo istante.
4. Giusy Ferreri
La voce di Giusy Ferreri mi perseguita!
Sto quasi meditando di denunciarla per stalking. La sua voce, non lei.
Sto quasi meditando di denunciarla per stalking. La sua voce, non lei.
3. Francesco Gabbani
Dopo questa canzone, esiste ancora qualcuno che considera Gabbani il nuovo fenomeno della musica italiana?
2. Pezzali, Nek & Renga
Il trio più minaccioso dai tempi di altri tre tizi duri da battere: Hitler, Mussolini & Franco.
Anzi no, dai tempi dei tre tenorini de Il Volo.
1. Gianluca Vacchi
Gianluca Vacchi è l'uomo famoso per essere famoso.
Per cercare di giustificare la sua popolarità, ecco che adesso ha tirato fuori un disco di musica dance. Tralasciando il fatto che il pezzo possa averlo davvero fatto lui, o dietro ci sia un ghost-dj come nel caso dei ghost-writer per i libri autobiografici dei VIP, ma questa canzone fa pena. Non lo dico per partito preso o per pregiudizio nei suoi confronti. Lo dico perché è una robetta di musica house commerciale che già nei primi anni zero sarebbe risultata vecchia e fuori moda. Non per dire, ma io con il giochino della Playstation Music 2000 facevo cose molto più avanti. E ormai sono passati quasi 20 anni. Cosa che mi fa sentire quasi più vecchio di Vacchi.
Per essere opera di uno degli uomini più (inspiegabilmente) trendy del momento, un brano davvero poco trendy. Spero che il viento lo spazzi via in fretta. Lui e la sua “musica”.
Top
8. Taylor Swift
Prosegue la mia relazione di amore e odio nei confronti di Taylor Swift.
Dopo essere finita nell'Inferno dei Flop il mese scorso, l'ex country star ritorna nel Paradiso dei Top, e non so nemmeno io come o perché.
Se il precedente singolo “Look What You Made Me Do” appariva troppo sexy, sfrontato, estremo e puttanpop per il solito style di Taylor, il nuovo “...Ready For It” è ancora più sexy, sfrontato, estremo e puttanpop d'alto bordo. Solo che paradossalmente funziona. Sarà per via della melodia che emerge in mezzo ai bassi dubstep paura e al quasi rappato della Swift. Sarà che è talmente ridicolo da fare il giro e diventare bello.
In ogni caso, il 4 novembre (o comunque il giorno in cui verrà leakkato in rete), quando uscirà il suo nuovo album Reputation, vedremo se con Taylor sarà ancora ammore, o ancora odio. Are you ready for it?
7. Caparezza
Con Caparezza, così come con Taylor Swift, ho sempre avuto un rapporto di amore litigarello. Ho cominciato a conoscerlo con il singolo Tutto ciò che c'è e poi ho iniziato ad apprezzarlo, come quasi tutti, con il tormentone Fuori dal tunnel e l'album cult Verità supposte. Dopodiché mi è piaciuto persino di più con i lavori successivi, fino a toccare l'apice con il pezzone Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche). Con gli ultimi due album, pur esaltati da pubblico e critica, aveva invece cominciato a stufarmi. Persino lui a quanto pare si era stufato di se stesso, visto che il nuovo Prisoner 709 è in pratica un concept album sul restare intrappolati dentro la propria prigione mentale. Il disco è influenzato inoltre dall'acufene, il fischio all'orecchio che l'ha colpito dal 2015, e che l'ha fatto diventare un po' il Baby Driver della musica italiana. Il Capa non ha quindi vissuto un periodo facile, di recente, ma come spesso accade, non tutto il male vien per nuocere e alla fine questa crisi personale lo ha portato a realizzare un disco che, per quanto non segni un cambio di rotta radicale nel suo percorso musicale, rappresenta un bel segnale di rinnovata vitalità. Non tutto funziona alla perfezione, ma se non altro dentro ci sono due nuovi gioiellini: Una chiave, tra le migliori canzoni della sua intera carriera, e Ti fa stare bene, che nella sua semplicità elementare (non a caso il ritornello è cantato proprio da un coro di bimbi delle elementari) dice una grande verità di cui tutti dovrebbero far tesoro.
6. The National
I The National sono una garanzia. Questo è un loro grande pregio, ma forse è anche il loro unico limite. Esce un loro disco, e sai già che sarà bello. Il nuovo Sleep Well Beast infatti lo è, bello. Molto bello. Nonostante qua e là ci sia un tocco di elettronica più del solito, e qualche pezzo in zona rockeggiante più del solito, alla fine il risultato è... il solito. Una raccolta di ballatone emozionanti che ci terranno compagnia per tutta la stagione Autunno/Inverno. Come cura a mesi di Despacito e latinoamericanate assortite dovrebbe funzionare.
5. Colapesce
Sarà anche una cosa scontata da dire, ma la nuova canzone di Colapesce è veramente... totale.
4. INHEAVEN
La musica rock chitarristica non è che stia passando uno dei periodi di miglior salute della sua storia personale, chi sostiene il contrario credo viva dentro un'illusione. O una bolla. Ci sono però in giro ancora delle band che tengono accesa la fiamma del genere e che essendo creature in via d'estinzione vanno protette. Come i britannici INHEAVEN.
3. Morrissey
È sempre un piacere rivedere in giro il Moz.
Ma non ditelo alle forze dell'ordine romane, mi raccomando.
2. Charlotte Gainsbourg
La nymphomaniac è tornata a cantare e io, in attesa del suo primo album da 7 anni a questa parte, dopo i primi due lussureggianti assaggi “Rest” (realizzato insieme a metà dei Daft Punk) e “Deadly Valentine” sono già infoiato.
1. Zola Jesus
Speravo che il nuovo disco di Zola Jesus sarebbe stato buono. Invece no.
È fottutamente grandioso!
Grazie Nika Roza Danilova per aver portato il tuo dolore esistenziale, il nostro dolore esistenziale, in musica e per essere riuscita a trasformarlo in arte pura.
Guilty pleasure del mese
Julia Michaels
Questa ragazza qua, questa bionda 23enne, nel giro di 3 o 4 anni secondo me potrebbe diventare la più grande popstar del pianeta. L'erede di Taylor Swift. Oppure potrebbe anche sparire nel nulla, chi lo sa? Il mondo in generale è imprevedibile e il mondo del pop ancor di più. Tralasciando il fatto che, con la sua faccetta strana alla Natalie Dormer, la trovo sexy da morire, ha un talento davvero particolare nello scrivere canzoni pop a presa rapida, eppure dotate di una notevole personalità e particolarità. Uh huh!
Serial Music
Halt and Catch Fire
Con il passaggio dagli anni '80 ai '90, la sottovalutata serie tv Halt and Catch Fire rischiava di perdere la sua identità, anche a livello musicale. E invece...
Se le prime 3 stagioni contenevano abbondanti dosi di perle 80s, vedere le avventure nerd di Cameron, Gordon, Joe e compagni accompagnate dalle canzoni 90s di Hole, Breeders, PJ Harvey, Pavement e Bikini Kill è ancora meglio!
Movie Soundtrack
Baby Driver - Il genio della fuga
La colonna sonora cinematografica del mese?
Quella di Baby Driver – Il genio della fuga, che te lo dico a fare?
E qual è il pezzo più cool della colonna sonora cult di questo film cool & cult?
“Bellbottoms” dei Jon Spencer Blues Explosion, usata nell'esaltante sequenza iniziale.
Revival Moment
Zebrahead
E per chiudere, in ricordo del fondatore di Playboy Hugh Hefner, è il momento di rispolverare direttamente dall'anno 2000 il simpatico pezzone pop-punk "Playmate of the Year" degli Zebrahead.
Grande il Moz! Sai che qualcuno credeva che il mio nick derivasse dal suo? Amo Morrissey ma siamo molto diversi: non sono vegetariano XD
RispondiEliminaCaparezza non male, pare sia maturato abbastanza e non si sente più così figo a parlare di nerdate e a puzzare di merluzzo.
Gabbani delusione.
Moz-
Secondo me è Morrissey che ha fregato il soprannome a te. ;)
EliminaDagli anni 90 non si esce più https://www.youtube.com/watch?v=I5cL3rpp4SU
RispondiEliminaMorrissey a parte che mi ha conquistata già dal titolo della canzone, posso esprimermi tristemente solo sui flop. Brividi di orrore ogni volta che parte il brano del nuovo pessimo Trio, la voce e le melodie di Pezzali sono sempre più agghiaccianti, mentre continuo a chiedermi perchè gli U2 si ostinino a proporre sempre lo stesso brano, basta.
RispondiEliminaSono molto curioso di ascoltare Caparezza, idolo di casa Ford e soprattutto nel Fordino, che per la prima volta verrà con noi ad un concerto "da grande" a novembre.
RispondiEliminaPer il resto, roba potenzialmente figa, roba terribile sulla quale purtroppo siamo d'accordo e roba che mi pare troppo cannibalesca. ;)
Nell'ultimo pezzo, Bjork sembra che ha mixato suo vecchi pezzi alla cacchio di cane!
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