venerdì 28 dicembre 2018

Best Music 2018: le mie canzoni preferite di quest'anno





Quali sono le canzoni più suonate e più apprezzate nel Jukebox di Pensieri Cannibali nel corso dell'ultimo anno?
Ma soprattutto, cosa è un Jukebox?
Diciamo allora che queste sono le 20 canzoni preferite nella Playlist di Pensieri Cannibali del 2018, così va meglio?

Prima di dare un'occhiata e ancora di più un ascolto alla Top 20, vi consiglio di passare a sbirciare pure la classifica dei migliori album del 2018 e vi ricordo inoltre i vincitori del titolo di canzone dell'anno gli anni passati.

2008 - MGMT “Time to Pretend
2009 - Bat for Lashes "Daniel"
2010 - Katy Perry "Teenage Dream"
2011 - College feat. Electric Youth "A Real Hero"
2012 - Bat for Lashes "Laura"
2013 - Lana Del Rey "Young and Beautiful"
2014 - Hozier "Take Me to Church"
2015 - M.I.A. "Borders"
2016 - LP “Lost on You
2017 - Chromatics "Shadow"


#20 Panic! at the Disco “High Hopes”

Ex paladini della musica emo, i Panic! oggi hanno un suono più pop e radiofonico, ma sanno ancora come scrivere pezzi che provocano esaltazione allo stato puro. Come questa “High Hopes”.




#19 Betta Lemme “Bambola”

Il pezzone puttanpop-trash più godurioso dell'anno.
Patty Pravo con la tua bambola, fatevi più in là, che se no vi mando Annabelle!




#18 Anastasio “La fine del mondo”

Non me ne frega granché che abbia vinto X Factor 2018. Non mi interessa nemmeno che abbia messo like a qualche post di Salvini, Trump e CasaPound. “La fine del mondo” è un pezzo rabbioso, nichilista, punk e questa è l'unica cosa che m'importa.




#17 Hooverphonic “Romantic”

Ho scoperto questa raffinata canzone che segna il ritorno sulle scene internazionali del gruppo belga Hooverphonic, con tanto di nuovo cantante Luka Cruysberghs, grazie al programma su Radio Deejay di Fabio Volo. Dite quello che volete su di lui come scrittore e attore, ma come conduttore radiofonico e selezionatore musicale non se la cava niente male.




#16 Martina Attili “Cherofobia”

Non so se questa è una delle canzoni più belle dell'anno. Di sicuro è una delle cose più inaspettate e strane che mi sia capitato di ascoltare di recente. Lontana dall'essere la tipica ballata sdolcinata, ha un testo che parla di una patologia seria ed esprime un male di vivere quasi di kurtcobainiana memoria ed è interpretato in maniera schizzata alla “Stan” di Eminem. Niente male per una ragazzina con la faccia da bambina e la voce da piccina.




#15 Lo Stato Sociale “Una vita in vacanza”

La canzone cazzona dell'anno, a guardarla da vicino poi nemmeno così cazzona. Una bella vacanza dalla solita seriosa/noiosa musica sanremese.




#14 Baustelle “Veronica, N.2”

Amati. Odiati. Venerati. Presi per il culo. Piacciano o meno (e a me come direbbe Di Maio piacciano), i Baustelle di Francesco Bianconi sanno sempre scrivere pezzi che lasciano il segno, come questa Veronica, N.2. Poco importa se le canzoni a Bianconi gliele scrive il cane. Nel bene nel male.




#13 Sufjan Stevens “Mystery of Love”

Un pezzo da Oscar. Almeno per me. Per l'Academy Awards invece quello di Sufjan Stevens per la pellicola Chiamami col tuo nome è un pezzo quasi da Oscar, visto che la statuetta di miglior canzone originale in un film quest'anno alla fine è andata alla già dimenticata “Remember Me” di Coco. Vabbé.




#12 Mitski “Nobody”

Autrice di uno dei migliori album del 2018, “Be the Cowboy”, rimasto fuori per un soffio dalla mia Top 20, la nippo-americana Mitski si rifà nella lista delle canzoni con questa tanto malinconica quanto irresistibile “Nobody”. Un pezzo che, come ben evidenziato da Blackswan sul blog Come un killer sotto il sole in uno dei suoi rari lampi di lucidità (LOL), ricorda i Cardigans. Questa è la nuova “Lovefool”.




#11 Christine and the Queens “5 Dollars”

La canzone si chiama “5 Dollars”, ma possiede una bellezza dal valore inestimabile. E non, come si sarebbe detto una volta, da 5mila lire.




#10 Lady Gaga, Bradley Cooper “Shallow”

Un pezzo di Lady Gaga in una classifica di Pensieri Cannibali non è che sia una novità assoluta. Lo è però un pezzo di Lady Gaga che suona più come una canzone dei Pearl Jam che come una delle sue puttanpop, e in cui c'è pure Bradley Cooper che se la cava niente male come cantante. Chi l'avrebbe detto?




#9 Ghali “Cara Italia”

Cara Italia ti scrivo
così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontana
un pezzo trap ti scriverò




#8 The Struts “Body Talks”

L'inno rock'n'roll del 2018.
Va bene, non sarà la nuova “(I Can't Get No) Satisfaction”, ma se non altro può essere considerata la nuova “Are You Gonna Be My Girl”. È già qualcosa.




#7 Kendrick Lamar, SZA “All the Stars”

La cosa migliore del sopravvalutatissimo film Black Panther? Senza dubbio la sua colonna sonora, per altro piuttosto sottoutilizzata all'interno della pellicola, e in particolare questo pezzo stellare interpretato dal rapper Kendrick Lamar con la nuova star della musica R&B SZA. Ai prossimi Oscar farò il tifo per loro ancora più che per Lady Gaga, sorpresa!




#6 Post Malone “Better Now”

La canzone post-rottura che avrebbe scritto e interpretato quest'anno Adele. Se solo fosse un'artista di musica trap.




#5 Maroon 5 ft. Cardi B “Girls Like You”

Il mondo ha bisogno di girls like you, e di songs and videos like this. Yeah yeah, yeah yeah yeah, yeah yeah yeah.




#4 Rosalía “Malamente”

Una canzone spagnola tra le top di Pensieri Cannibali?
Nell'anno de La casa de papel e di Élite è possibile anche questo. Ci tengo comunque a precisare che non si tratta di una latinata reggaeton da bailar toda la noche, bensì di un pezzo di genere... non so in quale genere possa essere infilata questa “Malamente”. So solo che me gusta mucho.




#3 Ariana Grande “thank u, next”

I primi tempi questa canzone non mi piaceva particolarmente. Ascolto dopo ascolto, è invece diventata LA DROGA del 2018. Complice anche il video, che omaggia quattro tra i film guilty pleasure più belli di tutti i tempi: Mean Girls, 30 anni in 1 secondo, Ragazze nel pallone e La rivincita delle bionde.




#2 Måneskin “Torna a casa”





#1 Thegiornalisti “Felicità puttana”

Il mio principale ricordo legato a questa canzone è dell'ultima volta che sono passato sul Ponte Morandi di Genova. Un ricordo felice, visto che stavo cominciando le mie vacanze estive, ma proprio come dice la canzone la felicità è puttana e quindi non è destinata a durare a lungo.
Al di là di questo, e al di là del fatto che è stata la mia suoneria sullo smart phone per l'intero periodo estivo, questo è il pezzo che probabilmente scriverei io se fossi un cantante indie dalle tentazioni pop. Perché questo brano, per quanto nazional-popolare possa suonare, ha pur sempre un'anima alternativa, come quella parolaccia inserita nel titolo e nel ritornello ricorda. Felicità puttana dura 3 minuti, ma che botta ci dà!




Chi vuole proseguire con la full immersion nella musica cannibale dell'anno, qui sotto può andarsi a sentire la playlist Spotify Best Music 2018 di Pensieri Cannibali. Oppure può anche andare a quel paese. La scelta è libera.



6 commenti:

  1. Stranamente, a questo giro sono più sul pezzo. Felice di trovare qualche giovane italiano, ad esempio i Maneskin o Anastasio, che anche io ti avevo nominato parlando di Cherofobia. Nella mia lista metterei anche Se piovesse il tuo nome, che ascolto e riascolto, e confesso un Guilty pleasure? L'ultima di Mengoni mi piace parecchio, sarà il cenno ai "film stupidi" o la voce del collega inglese.

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  2. Eh, la botta, so io a chi :D
    Comunque 8 su 20 che mi son piaciuti davvero è tanto ;)

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  3. anche io metterei al primo post i Thegiornalisti se facessi una classifica, ma sceglierei Questa nostra stupida canzone d'amore...
    Maneskine piacciono parecchio pure a me

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  4. Stranamente approvo i primi due posti, incredibile! Devo aver bevuto troppo! ;)

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