martedì 14 luglio 2020

365 giorni, il film soft erotico neanche tanto soft polacco che sta facendo discutere il mondo




365 giorni
Titolo originale: 365 dni
Regia: Barbara Białowąs, Tomasz Mandes
Cast: Michele Morrone, Anna Maria Sieklucka, Natasza Urbanska


Netflix ha cambiato il modo di fruire la televisione. Il Coronavirus ha cambiato il modo di fruire il cinema. Dalla combinazione di questi due elementi, ne è venuto fuori il successo più clamoroso e inaspettato del momento.

Una volta, nell'epoca pre-COVID-19, il parametro principe con cui si misurava il successo di una pellicola era il box-office. Adesso che i cinema sono chiusi, o semichiusi, o comunque non danno film nuovi-nuovi, le classifiche di cui tenere conto maggiormente sono quelle dei servizi di streaming online, in particolare quella del più famoso e usato, almeno in attesa che Disney+ e PrimeVideo riescano nel sorpasso, ovvero Netflix.


Soltanto di recente Netflix ha cominciato a pubblicare le classifiche dei suoi titoli più visti. Sono top 10 giornaliere che non forniscono dati precisi. Io non ho capito bene quali siano i parametri di misurazione. Quale percentuale di un programma dev'essere visto affinché venga conteggiato come una visione? Se guardo 5 minuti di Stranger Things conta come se avessi visto tutte e tre le stagioni finora prodotte?

Scusate, esempio sbagliato. Se guardo 5 minuti di Stranger Things, automaticamente guardo l'intera serie. Troppo bella.


Prendiamo allora un altro esempio. Il film che per più giorni ha occupato la prima posizione nella classifica dei contenuti più visti su Netflix in pratica da quando c'è questo sistema di visualizzazione: 365 giorni. No, non intendo che è stato al primo posto per 365 giorni. È proprio il film che si chiama 365 giorni. Perché? Con calma, un attimo e ve lo spiego.

365 giorni è un film polacco, una piccola produzione senza attori famosi, che ha conquistato la vetta della chart di Netfilx non solo in patria, ma in generale in tutta Europa, Italia compresa, e pure quella degli Stati Uniti. E convincere un americano a guardare un film polacco sottotitolato con dialoghi in polacco e in italiano non è un'impresa da tutti i giorni. Com'è possibile allora questo successo?


Basta una parola sola che fa rima con successo: sesso. Il sesso vende, si sa. C'è comunque da dire che non tutti i film erotici sono dei successi assicurati. Subito subito possono venire in mente titoli che hanno fatto registrare ottimi incassi e sono entrati nel pruriginoso immaginario collettivo come Ultimo tango a Parigi, 9 settimane e ½ e Basic Instinct.

Se ci si ferma un attimo a rifletterci su un po' di più, tornano però alla memoria anche dei flop clamorosi. Tipo Showgirls che, nonostante col tempo sia stato rivalutato da alcuni, in maniera mooolto generosa, resta comunque più uno scult che un cult.


O Tipo Striptease, il film che ha stroncato o se non altro frenato di brutto la carriera di Demi Moore, prima di quell'impiego una delle attrici più richieste a cavallo tra anni '80 e '90.


Il successo più recente del filone erotico è stato la saga di Cinquanta sfumature. E proprio a Cinquanta sfumature di grigio si è dichiaratamente ispirata Blanka Lipińska. Una tipa polacca che ha conseguito una laurea in cosmetologia e poi ha lavorato come terapeuta-ipnotizzatore, così dice la sua bio su Wikipedia. Dopo aver letto i libri di E. L. James, dico io, si dev'essere chiesta: “Se 'ste ciofeche sono diventati dei bestseller, perché non posso scrivere dei libri pure io e farci i soldi?”. E così Blanka Lipińska, che come potete vedere nella foto sotto ha un look più da pornostar che da topo di biblioteca e non lo dico mica come critica, ha scritto la sua trilogia erotica, 365 dni (365 giorni), dal cui primo romanzo è stato tratto il film che ora spopola attraverso Netflix in tutto il mondo.

"Sono una topa da biblioteca. Non si vede?"

A questo punto io mi chiedo: perché perdo tempo a scrivere aggratis su questo blog, anziché inventarmi una trilogia erotica maialona scrivendo le peggio porcate assurde che mi passano per la mente e dare così il via a un mio personale impero editoriale?

Forse perché scrivere queste cose non è poi così facile come può sembrare. Per realizzare il nuovo giovane Holden ci va talento, ma ce ne va pure per scrivere il nuovo Cinquanta sfumature. Se no lo faremmo tutti e saremmo tutti ricchi, no?

Non lo so. Dovrei provarci. Se vedete che non pubblico più niente su Pensieri Cannibali per qualche tempo, è probabile che stia cercando di scrivere il nuovo Cinquanta sfumature, anzi ormai è il caso di dire il nuovo 365 giorni.

"Anche io ho scritto un libro. Lo sai, bambolina?"
"Ah sì? E come si chiama?"
"Kamasutra."

Adesso torniamo indietro. Perché si intitola 365 giorni e, più in generale, di cosa diavolo parla e perché ne stanno parlando tutti? Tutti, o se non altro gli amanti del peggio trash.

La trama ve la anticipo qui, ma vi consiglio di guardare il film e scoprirla da soli, perché è qualcosa di talmente assurdo da risultare geniale.

ATTENZIONE INIZIO SPOILER!
Massimo Torricelli è il figlio di un boss mafioso e un giorno vede una donna su una spiaggia. Qualche istante dopo suo padre viene ucciso davanti ai suoi occhi. Cinque anni dopo, Massimo è diventato il nuovo boss e per caso si imbatte di nuovo nella donna che aveva visto poco prima della morte di suo papà. A questo punto cosa decide di fare? Invitarla a un cinemino? Considerando che è un bel ragazzo, anzi oggettivamente è un figo pazzesco e sa di esserlo, così sarebbe troppo facile. Decide allora di rapirla e tenerla come sua prigioniera per 365 giorni, ed ecco il motivo del titolo. Se al termine dei 365 giorni lei non si sarà innamorata di lui, lui la lascerà libera. Che uomo magnanimo! Lei accetta. Anche perché non è che abbia molte possibilità di scelta.


Praticamente questa può essere vista a grandi linee come una rilettura moderna della fiaba di Cenerentola. Solo che il principe in questo caso è anche il suo carnefice, ma a parte questo è una gran bella storia d'amore, no?
A questo punto potete intuire perché siano nate delle polemiche intorno al film. La cantante Duffy, che è stata vittima di rapimento e abusi, accusa il film di rendere glamour lo stupro. Adesso non voglio entrare in questa dicussione. Dico solo che io mi sono divertito a guardarlo ma Duffy, che ha vissuto un'esperienza atroce, ha tutto il diritto di sentirsi offesa da una pellicola del genere e di chiederne la rimozione da Netflix.
ATTENZIONE FINE SPOILER!

Lo spunto narrativo assurdo e malato di questo lavoro mi ha ricordato vagamente quello di Boxing Helena, il film d'esordio di Jennifer Lynch, la figlia di David Lynch, che racconta la storia di un uomo che rapisce una donna e arriva a privarla di braccia e gambe. Una folle pellicola anni '90 che è un'ulteriore dimostrazione di come non sempre i film giocati sul sesso e sulla perversione siano dei successi. Dopo quel flop, per dire, a Jennifer Lynch sono voluti 15 anni perché qualcuno le permettesse di prendere in mano una macchina da presa di nuovo.

"Che libro stai leggendo?" 
"365 giorni di Blanka Lipińska."
"Oh merda, ma tu sei proprio malato!"

365 giorni invece è un successo. Un grande successo internazionale. Perché?


Se andiamo a vedere le pellicole erotiche che sono andate bene, non c'è solo una star femminile avvenente, ma anche un protagonista maschile che è altrettanto, se non di più, un sex symbol. In Ultimo tango a Parigi c'era Marlon Brando, non all'apice della sua figosità però ancora un uomo ricco di fascino. In 9 settimane e ½ c'era un certo Mickey Rourke, in Basic Instinct Michael Douglas e in Cinquanta sfumature Jamie Dornan. Showgirls, Striptease e Boxing Helena invece puntavano tutto sull'avvenenza femminile, e hanno fatto flop. Sarà un caso? Va poi inoltre notato come al cinema, forse, tirano più gli spogliarelli maschili, si vedano i fortunati Full Monty - Squattrinati organizzati e Magic Mike. Il nudo femminile insomma può essere di grande richiamo a livello mediatico, ma non si traduce automaticamente in biglietti staccati al botteghino.

Un elemento chiave della fortuna di 365 giorni è allora sicuramente il protagonista maschile, per altro italiano. Oggi come oggi forse l'attore italiano più richiesto e desiderato nel mondo, benché dalle nostre parti il suo nome, almeno per il momento, non sia molto famoso: Michele Morrone.


Chi è ? Finora Michele Morrone aveva partecipato a un'edizione di Ballando con le stelle, arrivando secondo, e come attore era apparso più che altro giusto in qualche fiction. Io lo ricordo ad esempio in Sirene, una commedia fantasy in 6 episodi di Ivan Cotroneo che pure quella era una trashata assurda mica da poco, ma dai toni molto più rassicuranti e sessualmente meno espliciti. D'altra parte si trattava pur sempre d'una Rai Fiction. In Sirene Michele aveva la parte del tritone, il figlio del dio del mare. E in effetti che gli vuoi dire? È bello come un dio. Sembra la versione ancora più figa di Fabrizio Corona, sempre per rimanere in tema di estorsioni e attività criminali. In più sa pure cantare e nella colonna sonora di 365 giorni si possono sentire diverse sue canzoni, a dirla tutta con un sound pop-rock commerciale stile Nickelback non proprio fenomenale.


La protagonista femminile è la polacca Anna-Maria Sieklucka, pure lei molto sexy, sia in versione mora che in versione bionda.

"Baby K!"

Dall'incontro tra questi due belli belli in modo assurdo ne esce una storia d'amore, malato che più malato non si potrebbe, e soprattutto una storia di sesso. Dimenticate le scene patinate e le sculacciatine di Cinquanta sfumature. Qua si fa sul serio. Non siamo ai livelli dei porno, non che ne abbia mai visto uno, ma poco ci manca. A un certo punto c'è una scena sullo yacht in cui ci danno dentro con mani e con piedi in qualunque angolo della barca per tipo 10 minuti buoni ed era forse da La vita di Adele che  in un film non si vedeva qualcosa del genere, sempre in ambito non porno, sia inteso.


Tra i motivi per cui il film è diventato ancora più discusso e popolare sul web, ci sono anche le reazioni, in alcuni casi ironiche e in altre sconvolte, dei giovani utenti di TikTok a queste scenone di sesso.

 

Quindi in pratica per spiegare il successo di 365 giorni, come dicevo all'inizio, basta una parola sola: sesso. L'altro fattore determinante credo possa essere il Coronavirus. Non so in quanti sarebbero andati al cinema a vedere un film come questo. Qualcuno si sarebbe sentito in imbarazzo. Non avresti nemmeno potuto portarci una ragazza, visto che, chiunque tu sia, il confronto con Michele Morrone è comunque perso in partenza.

Prima dell'emergenza sanitaria il film era già uscito con successo in Polonia, però in patria il romanzo probabilmente era già molto conosciuto, mentre in Gran Bretagna non è che avesse fatto sfracelli. Essendo stati “costretti” dal virus a distribuirlo nel resto del mondo direttamente in streaming, alla fine per i produttori è andata meglio così. Al cinema negli USA, così come probabilmente anche in Italia, in pochi avrebbero scommesso su questa roba. Come visione casalinga intima invece è riuscito ad arrivare dappertutto e a spopolare nelle classifiche di Netflix, diventato per l'occasione NetfliXXX.


Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes 365 giorni sfoggia un invidiabile punteggio dello 0%, su IMDb ha una votazione media di 3,4/10 e la critica mondiale l'ha stroncato a reti e a paesi unificati. Andando oltre la recitazione agghiacciante dei primi minuti, c'è comunque da riconoscere che la visione poco per volta riesce a coinvolgere, a modo suo. Non che diventi mai un bel film, al massimo a tratti diventa un valido film porno, ma io sono arrivato alla fine con un pizzico di curiosità di scoprire cosa si inventeranno per il prossimo capitolo della saga. Perché, come detto, l'ispirazione arriva da una trilogia letteraria e, considerando il successo avuto da questo primo episodio, il secondo film è già in cantiere. Che culo! L'ha annunciato negli scorsi giorni Michele Morrone.

"Ci sarà un secondo film della saga, bambolina."
"Oh sì, non vedo l'ora di vedere Sotto il sole di Riccione 2!"
"Ma io veramente stavo parlando della nostra saga."

Per concludere, io consiglio di vedere 365 giorni e di farvi una vostra opinione. Potreste trovarlo osceno, in tutti i sensi, cosa probabile. Qualcuno potrebbe sentirsi offeso, come nel caso di Duffy, e anche a ragione. Personalmente invece io l'ho trovato un guilty pleasure divertente. Per niente educativo, per niente politically correct. Probabilmente maschilista e sessista, anche se io vorrei ricordare che la storia è stata scritta da una donna quindi, se proprio volete prendervela con qualcuno, prendetevela con lei. Alla fine però non bisogna prendere tutto troppo sul serio. Questo è un pornettino soft mica tanto soft che fa il suo dovere di farsi vedere e suscitare curiosità, come un reality show trash, e come tale va considerato.
(voto 4+/10)




8 commenti:

  1. Sembra così brutto e trucido che voglio vederlo, ovviamente.

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  2. Sembra così brutto e trucido che voglio vederlo, ovviamente.

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  3. Assomiglia a 50SFUMATUREecc? Quella noia che si basa sul concetto molto femminile per cui il sesso è bello ma ci vuole anche il sentimento?
    Non fa per me.
    A me piace il porno vero, quello in cui nella vagina delle protagoniste c'è più traffico della tangenziale ovest di Milano. E, vista che hai citato STRIPTEASE in cui Demi Mur ha dato il peggio di sé, ti segnalo la parodia hard in cui Shayla Laveaux riesce a... ah, ho promesso non spoilerare mai più!

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  4. E io che credevo che di 50 sfumature ci fossimo finalmente liberati, perché questo?

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  5. Miacugggina di vent'anni me l'ha venduto come un film bellissimo, ma mi è bastato leggere la breve trama su Netflix per evitarlo e non aggiungere il mio numerino alle tante visioni che ha avuto.
    Il sesso vende anche troppo bene in questi periodi di magra, sembra.

    Che poi, quel Morrone-simil-Corona è l'esatta rappresentazione di cosa non mi piace, vogliamo mettere Karl Glusman di Love, se proprio di porno si deve parlare? Lì poi c'era pure la trama a sostenere le scene osé...

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  6. Showgirls non era affatto male. Ogni tanto lo ripropongono in TV segno che ha un suo perché anche commerciale

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  7. Ma perché trilogia? 4 mesi per film per arrivare a 365 giorni? Comunque non avevo alcuna intenzione, neanche minima, di guardarlo, ma dopo aver capito di che razza di trashata alla Temptation Island è, quasi quasi...

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  8. Pare veramente una porcata, e non in senso porno, purtroppo. Però chissà, magari potrebbe scapparci una visione in cerca del peggio dell'anno.

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