lunedì 9 novembre 2020

Me chiamo Francesco Totti


 

Mi chiamo Francesco Totti
Regia: Alex Infascelli
Cast: Francesco Totti & friends

Buongiorno, buongiorno, io sono Francesco. Francesco Totti. Avete presente?
Certo che sì. Tutti conoscono Totti, ma non tutti conoscono Francesco. Il ragazzo timido che con il pallone si trasforma in una superstar. Per questo Alex Infascelli ha deciso di fare un documentario su di me. Che io pensavo che i documentari li facevano solo sugli animali e cose così tipo National Geographic o quei canali che metto su per prender sonno e invece no.


Mi chiamo Francesco Totti è un racconto intimo e delicato e... ma che sto a dì?
Sì, è anche queste cose, ma è anche e soprattutto un modo per rivivere una vita spettacolare, piena di eventi goduriosi. Tipo lo scudetto della Maggica. Una cosa pazzesca. Se la Juve vince lo scudetto, lo juventino fa: "Boja fauss, ne abbiamo preso un altro, neh? Bene" e poi va a dormì. Noi invece siamo andati avanti a festeggiare per una settimana. Manco in Brasile se son mai viste scene del genere.


Certo, se siete della Lazio, mannaggia a voi, rosicherete un casino, però per par condicio c'abbiamo messo dentro anche il vostro scudetto demmerda. Ne parlo per circa 3 secondi, ma c'è anche quello. E poi c'è la vittoria dei Mondiali nel 2006. Oh, quella ha fatto felici tutti. A parte Zidane, che secondo me sta ancora a rosicà adesso, tipo Ultimo a Sanremo o Trump quest'ultimo weekend.


E poi c'è anche Ilary. Quanto era bella Ilary quando faceva la Letterina a Passaparola?
Non che adesso sia un cesso, aò, non andateglielo a dire, però quanto era fregna allora?


E poi c'è spazio anche per alcuni personaggi "minori", che per me sono stati maggiori, come il mio preparatore atletico Vito Scala. Un Oscar come miglior non protagonista per me lui se lo merita e se non glielo danno, li mortacci loro!


Se invece vi state chiedendo chi se merita l'Oscar di miglior protagonista, daje, anche voi, che domande fate?

Qualcuno, tipo i soliti laziali mai contenti de niente, potrà dire che questo lavoro è un po' troppo autocelebrativo. Un po' troppo egoriferito, qualunque cosa questa parola significhi. Roba che al confronto Chiara Ferragni Unposted è un ritratto obiettivo e imparziale.

Qualcuno avrà anche qualche dubbio sulla questione Spalletti. Perché la prima volta che mi ha allenato era un mio amicone e poi la seconda volta si è trasformato nel Thanos della situazione? Vorrei saperlo anch'io. Diciamo che questo è l'elemento thriller che rimane senza una spiegazione. Certo, avremmo potuto intervistarlo per presentare anche la sua versione dei fatti, solo che il filme si chiama Mi chiamo Francesco Totti non Mi chiamo Luciano Spalletti. Magari ci possono fare uno spin-off su di lui, se può interessare a qualcuno una cosa del genere e c'ho i miei dubbi.


Uno spin-off su er cucchiaio, che qua mi rendo conto c'ha troppo poco spazio, quello sì che potrebbe interessare un sacco di gente.


C'è inoltre chi non ha gradito molto la colonna sonora e qua faccio nomi e cognomi: Cannibal Kid. Me cojoni! Ho mica detto Aldo Grasso o il direttore della Gazza. M'ha telefonato e m'ha confessato che il mio film gli è piaciuto, l'ha fatto sospirare per i tanti ricordi del passato, a tratti l'ha divertito e a tratti l'ha commosso o quasi. Però ha avuto da ridire appunto sulla colonna sonora. A parte "Children" di Robert Miles. La "doppietta" finale per lui è stata una mazzata come quando Spalletti per umiliarmi mi ha messo dentro a due minuti dalla fine contro il Toro e io in due minuti ho fatto due gol, ho fatto. Cannibal Kid ha detto che il montaggio del pubblico al mio addio al calcio sulle note di Baglioni era una cosa degna di un servizio del TG2, non di un filme di Alex Infascelli, uno che ha lavorato al Live at the Paramount dei Nirvana e diretto video di Verdena e Cocteau Twins che io manco so chi sono. Sui titoli di coda arrivano invece le note di "Gioca Jouer" di Claudio Cecchetto, che Cannibal considera una delle peggiori canzoni di sempre e a me invece fa sempre venire voglia di ballare. Stacce Cannibal.

"Quello è Cannibal Kid. Mo je meno."

Qualcun altro ancora ha detto che questo film rappresenta una specie di flusso di coscienza autoanalitico, ma io non so proprio di cosa stanno a parlà. So solo che se volete sentire la storia di un grande uomo, anzi di un monumento de Roma, da qua non se scappa.
(voto 7/10)

"Ah Francè, questo è il copione del nostro film."
"E chi è che ce l'ha copiato? Scommetto che è stato uno della Lazio."



6 commenti:

  1. A parlare del capitano c'hanno guadagnato in tanti.. Succede ancora adesso che so 3 anni che ha smesso.. Ad amarlo io e tantissima altra gente c'avemo guadagnato molto di più.. Sempre infinitamente grazie France

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  2. Eh non lo so se lo spinoff su Spalletti farebbe tanto successo, effettivamente... X--D

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  3. Certo che, con tutti i documentari che ti ho consigliato, questo ti sei andato a vedere?
    Ma, che, davero? ti dico anch'io.

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  4. Io odio il calcio profondamente, ma questo film non vedo l'ora di riuscire a vederlo.

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  5. Infascelli pareva così bravo, ora solo documentari...

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