domenica 30 ottobre 2022

La musica di Ottobre 2022, da Taylor Swift e Arctic Monkeys a Rihanna e Måneskin







Canzoni Top

#4 Måneskin "The Loneliest"

I Måneskin si sono dati alla ballatona strappalacrime, dalle tinte epiche e cinematografiche. Di quelle che di così spudorate non se ne sentivano dagli anni '90 e a proporle erano Aerosmith, Bon Jovi e Goo Goo Dolls. Con in mezzo un assolo di chitarra che sarà anche un'imitazione di Tom Morello, ma sticazzi. Per me è sì.

 


#3 blink-182 "Edging"

Negli ultimi tempi il pop-punk a sorpresa è tornato di moda e potevano quindi forse mancare all'appello i blink-182?
Certo che no e così, dopo anni vissuti da divorziato, Tom DeLonge è tornato nel gruppo e i blink sono di nuovo nella loro formazione originale. Per celebrare questo comeback hanno tirato un fuori un pezzo al 101% nel loro stile, in cui i tre paiono più in forma che mai.

 


#2 Caroline Polachek "Sunset"

Cosa sarebbe successo se Shakira avesse fatto un pezzo insieme al maestro Morricone?
Il risultato probabilmente non sarebbe stato troppo lontano dalla sorprendente "Sunset" di Caroline Polachek.



#1 Rihanna "Lift Me Up"

Negli ultimi 6 anni Rihanna è stata lontana dalla scena musicale, ma non è che se ne sia stata con le mani in mano: ha recitato, ha avuto un figlio, è diventata la più giovane miliardaria degli USA grazie alla sua attività imprenditoriale in campo beauty & fashion, cose così.

Adesso RiRi se n'è tornata (finalmente) alla musica, con una canzone tributo alla memoria di Chadwick Boseman, e in generale a tutte le persone che ci hanno lasciato, per la colonna sonora dell'imminente Black Panther: Wakanda Forever. Com'è?
Ogni volta che la ascolto non riesco a trattenere le lacrime. Scusate, ma adesso vado a farmi un altro piantino.




Canzoni Flop

#2 Fedez feat. Salmo "Viola"

Come in ogni buona romcom che si rispetti, prima Fedez e Salmo hanno battibeccato e poi si sono messi insieme. Musicalmente. I due rapper hanno pubblicato un pezzo pop-punk dalle buone intenzioni, ma che finisce per far rimpiangere i dARI. Per la serie: vorrei (essere i blink) ma non posto.
La parte cantata da Salmo comunque non è malaccio, e diciamolo.

 


#1 Vasco Rossi "Patto con riscatto"

C'è chi dice che al peggio non c'è mai fine. Ascoltando l'ennesimo nuovo singolo di Vasco, come dargli torto?




Album da ascoltare

#5 Manuel Agnelli "Ama il prossimo tuo come te stesso"

Gli Agnelli hanno fatto anche cose buone. Magari non la Fiat, magari non la Juve, ma gli Afterhours sì. Ora il leader della band, che la Gen Z conoscerà più che altro come ex giudice di X Factor, ha pubblicato il suo primo album solista, che suona molto come... gli Afterhours. Dopotutto è lui il principale artefice della musica e dei testi del gruppo, quindi cosa vi aspettavate?

C'è però da aggiungere che "Ama il prossimo tuo come te stesso" suona come una versione un po' più pop e accessibile degli Afterhours, per quanto Manuel Agnelli possa essere pop e accessibile.

 


#4 Arctic Monkeys "The Car"

Avevo adorato il precedente album delle scimmiette artiche, "Tranquility Base Hotel & Casino", che aveva invece lasciato perplessi tanti fan del loro suono più rock (che pure mi piace assai). Avevo quindi alte aspettative nei confronti di "The Car", che prosegue il discorso riprendendo le atmosfere lasciate in sospeso da quel disco. Solo che questa volta manca l'effetto sorpresa e qua e là emerge un filo di maniera.

"The Car" è un'automobile un album di gran classe, con dentro almeno un paio di pezzi favolosi ("Body Paint" e "There'd Better Be a Mirrorball"), e messo su un vecchio giradischi viaggia che è un piacere. Con un pizzico di delusione mi tocca però dire che, almeno per quanto mi riguarda, gli Arctic Monkeys e anche l'altra band del cantante Alex Turner, i The Last Shadow Puppets, mi hanno conquistato e convinto di più in altre occasioni.

 


#3 The 1975 "Being Funny in a Foreign Language"

I The 1975 sono la classica band divisiva. C'è chi li venera e chi non capisce come faccia ad esistere gente che li venera. Io faccio parte del primo gruppo, quindi il mio giudizio nei loro confronti è di parte, lo ammetto.

"Being Funny in a Foreign Language" è una nuova perla nella loro discografia. Per certi versi è il loro lavoro più "tradizionale", meno sperimentale. Per altri è il loro più coraggioso, perché non si nascondono dietro intermezzi dubstep o jazz, ma si mettono a nudo con una manciata di canzoni dirette, pop, senza troppi fronzoli, essenziali e molto belle. La vera sperimentazione, almeno per loro, forse è proprio questa.

 


#2 Yeah Yeah Yeahs "Cool It Down"

Gli Yeah Yeah Yeahs sono una band che può ormai essere considerata storica della scena indie-rock e con il loro nuovo album "Cool It Down" dimostrano ancora una volta di essere uno dei gruppi più cool ebbasta della scena. Ormai non più solo indie-rock.



#1 Taylor Swift "Midnights"

Taylor Swift non smette di sorprendere. Il suo nuovo album "Midnights" è uscito venerdì 21 ottobre a mezzanotte, e fin qui niente di strano. Appena tre ore dopo ecco però che la cantautrice spiazza tutti pubblicando il disco in una seconda versione, "Midnights (3am)", con altri 7 brani che si aggiungono ai 13 della versione standard.

Al di là di questa simpatica trovata, Taylor stupisce anche per il suono. Dopo la doppietta folk composta e pubblicata durante il lockdown "Folklore" + "Evermore", adesso è tornata alle sonorità più pop di "Lover", "Reputation" e "1989". Ammetto che in un primo tempo mi è sembrato un passo indietro, invece ascoltandole per bene le canzoni di "Midnights" sono davvero ispirate, alcune tra le migliori del suo repertorio e della scena pop tutta. In più, pur non rappresentando una novità assoluta nel suo sound, ci propongono una Tay Tay bella fresca, moderna senza spacciarsi per una finta giovane, e profonda senza apparire come una pesantona.

Canzoni top: "Anti-Hero", "Bejeweled", "Snow on the Beach" con Lana Del Rey, "You're on Your Own, Kid"




Cotta del mese
Nessa Barrett

A metà strata tra Billie Eilish e Olivia Rodrigo, ecco che è arrivata una nuova promettente voce della Gen Z. La fascinosa Nessa Barrett è partita da TikTok (e dove se no?) e ora ha pubblicato un album d'esordio niente male, "Young Forever". Certo, non cambierà la storia della musica, ma perché voi invece sì LOL?

 



Guilty Pleasure
David Guetta & Bebe Rexha "I'm Good (Blue)"

David Guetta & Bebe Rexha hanno preso una delle canzoni dal testo più stupido di sempre, "Blue (Da Ba Dee)" degli italiani Eiffel 65, si sono limitati a cambiare il testo aggiungendo delle parole di maggiore senso compiuto (non che ci andasse molto) e hanno pompato ancora di più la musica. Il risultato?
Con poco, pochissimo sforzo hanno realizzato il pezzo maranza più maranza del 2022.

 



Valium Award
Björk "Fossora"

Questa volta Björk mi aveva illuso. I primi due singoli "Atopos" e "Ovule" aprono in maniera ottima il suo nuovo album "Fossora". Peccato che il resto del disco scivoli a cavallo tra lo sbadiglio e l'inascoltabile. Rispetto ai suoi ultimi lavori qualche segnale di speranza c'è, però è triste notare come Björk un tempo riuscisse a sfornare capolavori con una facilità disarmante, mentre adesso si arriva alla fine dell'ascolto di un suo album, se si arriva, stremati.



Anche meno Award
Red Hot Chili Peppers

Risentire i Red Hot Chili Peppers con John Frusciante alla chitarra nel singolo del ritorno "Black Summer" a inizio anno è stato un piacere. Poi hanno pubblicato "Unlimited Love", un album abbastanza valido ma un po' lunghetto e con dentro diversi pezzi riempitivo. Ora a distanza di pochi mesi se ne sono usciti con "Return of the Dream Canteen", il loro secondo album del 2022, e anche questa volta si ha la sensazione che abbiano esagerato un tantino.

Se invece di 2 album con un totale di 34 tracce e 2 ore e mezza di durata ne avessero pubblicato uno solo con dentro la decina di pezzi migliori, adesso ci troveremmo probabilmente a gustare una prelibatezza. Con tutti questi peperoncini piccanti nel piatto, invece, se non si è abituati si rischia un gran bruciore al culo.

 




2 commenti:

  1. Arrivo con le scimmie artiche a cui sono riuscita a strappare un paio di ascolti: lontani dagli esordi, simili al disco precedente, ma sempre di gran classe. Più adatti a un viaggio in auto di notte o a una serata a sorseggiare vino.
    Manuelone non delude, urla troppo, invece, Rihanna.
    Fortuna che il pop da camera di Tay-Tay è più nelle mie corde. Dopo la visione dei video dei due singoli, devo ritagliarmi il tempo per l'album, giusto per darle qualche numero in più per infrangere record.

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