lunedì 22 maggio 2023

The Whale, un film che non si dimentica in un baleno





Tema: parla di un film che hai visto di recente e ti ha colpito in maniera particolare

Svolgimento:

The Whale

Qualche sera fa ho visto un film strano insieme a mammà e papà. Si chiama The Whale, che in italiano significa La balena (visto, prof? so l'inglese!), ma non parla di una balena. Parla di un uomo grass... - ehm, come dire senza fare bodyshaming? - diciamo diversamente magro, o un po' sovrappeso. Così sovrappeso che rischia di morire e non ha nemmeno nessuna intenzione di andare in ospedale a farsi curare. Qualche maligno potrebbe pensare che in senso figurato la balena del titolo sia lui, ma non io perché come detto non ho intenzione di fare bodyshaming. E poi perché nel film si fa spesso riferimento al romanzo di Herman Melville del 1851 Moby Dick, il cui titolo originale era proprio The Whale (visto, prof? ho studiato letteratura!).


Il film è ambientato quasi tutto all'interno della casa di quest'uomo, che passa le sue giornate non solo mangiando, come qualche solito maligno potrebbe pensare, ma anche dando lezioni di scrittura, assegnando temi come quello che sto scrivendo io adesso, senza però farsi vedere dai suoi studenti. Usando la cara vecchia scusa della webcam del computer non funzionante, che durante il lockdown tornava utile ogni volta che eri in hangover e non avevi voglia di farti vedere. Cioè quasi sempre.

Oltre a dare temi ai suoi studenti, il protagonista assegna dei temi pure a sua figlia. Certo che è proprio fissato a dare temi, quasi quanto lei, prof!

"Devo proprio scrivere un tema?
Vuoi che muoro?"

Figlia che ha avuto con la sua ex moglie. Cosa che potrebbe sorprendere qualcuno, visto che sappiamo che il protagonista è gay. Non sto facendo spoiler, prof, odio chi fa spoiler, è una cosa che si scopre subito con una scena iniziale che ricorda un po' quella di American Pie in cui il padre arriva in camera di Jimbo mentre si sta masturbando.

"Solo Cannibal Kid poteva trovare un collegamento tra The Whale e il nostro film"

Nei panni del protagonista c'è Brendan Fraser, che il grande pubblico conosce soprattutto per La mummia. In quel caso si parlava proprio di una mummia mummia. Non in senso figurato di una persona vecc... - ehm, come dire senza fare ageshaming? - diciamo diversamente giovane, o un po' in là con gli anni.


Brendan Fraser ai tempi era giovane e aitante. Adesso in The Whale non è proprio più esattamente così. Diciamo che è cambiato un pelo, anche se c'è da specificare che per questa parte ha indossato una tuta protesica e si è sottoposto a ore di trucco. Quindi sì, lui rispetto ai tempi de La mummia ha messo su qualche chilo, ma nella realtà non è proprio come lo vediamo nel film.

"Le due pizze per volta comunque le ho mangiate per davvero, giusto per entrare nel personaggio"

Ma veniamo a quello che credo sia il motivo per cui ci ha assegnato questo tema, prof, oltre al fatto che voleva farsi consigliare qualche film da vedere, sfruttando la sua posizione. Anche se questo non è esattamente un film piacevole da vedere. Non si può certo definire un "feel good movie", come d'altra parte nessun lavoro del regista Darren Aronofsky. Qui alle prese con una pellicola in apparenza lontana dalle sue precedenti, più teatrale e più contenuta del solito a livello registico, ma che per tematiche, tra ossessioni personali e religiose, si inserisce alla perfezione all'interno della sua filmografia.

"Darren, io sto ancora aspettando che mi spieghi cosa diavolo significa The Fountain - L'albero della vita!"

Il motivo per cui questo film mi ha colpito particolarmente è che mi ha fatto riflettere sulla mia vita. Sulla vita di ognuno di noi, anche chi non ha necessariamente un problema di peso come il protagonista. Tutti in qualche modo andiamo incontro all'autodistruzione. Ci autosabotiamo. Ci facciamo del male. C'è chi lo fa esagerando con il cibo, chi lo fa con l'alcol, il fumo, le droghe, abitudini di vita non proprio sane. C'è chi lo fa tenendo un lavoro che non ama, o portando avanti una relazione tossica, o anche solo perdendo tempo ed energie a guardare film inutili che si dimenticano in un baleno. Cosa che di certo questo lavoro non è.


The Whale può piacere o non piacere, ma non credo possa lasciare qualcuno indifferente. È una di quelle visioni che sul momento ti possono urtare, però poi torni a ripensarci anche diversi giorni dopo e ti rendi conto che è un film di peso, che ti è rimasto dentro. Come una pizza farcita un po' pesante da digerire, ma buona assai.
(voto 7,5/10)




5 commenti:

  1. Decisamente un film impossibile da dimenticare. E complicato, come quegli odiosi personaggi che lo popolano, ai quali sono arrivata a volere talmente bene da sciogliermi in lacrime solo per alleggerire il cuore, diventato pesante come una balena.

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  2. Film bellissimo con un ritrovato Brendan Fraser, ci mancava 🤗

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  3. All'estero ha fatto molto discutere riguardo la rappresentazione delle persone obese; polemiche a parte, per Brendan Fraser è stato un ritorno col botto, buon per lui.

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  4. Sono ancora un po' fermo a questa visione. Intensissimo.

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  5. Ci voleva un maestro come Aronofsky per farti capire che non tutti i teen drama valgono la pena di essere visti e che i grandi film (in tutti i sensi) ricalibrano le cose?
    Post e film sentitissimo, avrei da ridire solo sulla colonna sonora finale, ma me ne sto zitta che non serve trovare il pelo nell'uovo quando un regista torna con i piedi per terra e fa un ottimo lavoro.

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