sabato 28 ottobre 2023

La musica di Ottobre 2023, da Calcutta ai Rolling Stones






Album del mese

Calcutta "RELAX"

Dopo essere scomparso dalla scena per 5 anni, o quasi, visto che è apparso nell'ultimo di Marracash e ha co-scritto il pezzo sanremese di Ariete, riecco Calcutta con un nuovo album. Per festeggiare mangio il buio col pesto, non mi piace ma lo ingoio lo stesso. Oppure torno a casa e mi guardo un film, L'ultimo dei Mohicani, non so di chi. Che poi come si fa a non sapere che è di Michael Mann? Che poi, digressioni a parte, com'è il nuovo di Calcutta?

Il titolo "RELAX" la dice lunga. É un disco chill, che fa sentire good, e suona great. Dimenticate Calcutta re dell'indie italiano. "RELAX" suona pop, suona mainstream, proprio come prefigurato dal titolo del suo secondo album, e sia inteso nella migliore accezione possibile. "RELAX" è il più bel disco mainstream pop italiano da eoni a questa parte e chissene se non è più abbastanza indie.
(voto 8+/10)



Rolling Stones "Hackney Diamonds"

Come vi immaginate a 80 anni?
Io ci metterei la firma per stare in forma come i Rolling Stones, e mi sa che anche loro c'hanno messo una firma qualche annetto fa. In un contratto col diavolo.

Sono tante anche le rockband di oggi che ci metterebbero la firma per uscirsene con un album come "Hackney Diamonds", a 80 anni e non solo. Sarà anche un disco da boomer e non sarà certo il capolavoro della lunga carriera dei Rolling Stones, ma avercene. Le canzoni ci sono, il sound giusto c'è, l'attitudine c'è ancora, cosa chiedere di più a un gruppo rock'n'roll, per di più di 80enni?
(voto 7/10)



Bud Spencer Blues Explosion "Next Big Niente"

Uno dei trip più intrippanti dell'anno.
Parlo di trip sonori. Per altri tipi di trip, più o meno legali, aggiustatevi da soli.
(voto 8/10)



Brucherò nei pascoli "Palo"

Che grandi che sono questi Brucherò nei pascoli! Ascoltatevi il loro album d'esordio "Palo", non ve ne pentirete.
(voto 7/10)



Holly Humberstone "Paint My Bedroom Black"

La risposta britannica a Billie Eilish e Olivia Rodrigo?
Giusto per vendervela rapidamente e fare quelli un po' superficiali, possiamo dire di sì. In realtà Holly Humberstone è un mondo a parte, tutto da scoprire a partire dal suo album d'esordio "Paint My Bedroom Black", che mostra il potenziale per fare ancora di meglio in futuro.

Musica da cameretta all'ennesima potenza che conferma ancora una volta come la Gen Z sia molto di più dei balletti su TikTok. Che comunque oh, poveretti, pure quelli a volte c'hanno la loro dose d'ingegno.
(voto 7/10)



Annalisa "E poi siamo finiti nel vortice"

Annalisa ha finalmente messo da parte il suo lato più "sanremese", ha detto almeno per il momento Bye Bye alle ballatone, e ci ha regalato un disco superpop e super anni '80, che fa venire una gran voglia di mettere su gli scaldamuscoli e ballare come Jennifer Beals in Flashdance. A esserne capaci e ad averne il coraggio.

Il suo nuovo album è una collezione di singoli e potenziali singoli della Madonna (intesa come la popstar) che, se cantati in inglese, potrebbero fare finire nel vortice persino il pubblico internazionale. And then we ended up in the vortex.
(voto 6,5/10)



blink-182 "ONE MORE TIME..."

Da una parte ci sono dei blink-182 cazzar1 e cazz0n1, quelli dei pezzi pop-punk che non cambieranno la storia della musica, ma fanno muovere il piedino e venire il sorriso. Dall'altra ci sono dei blink-182 questa volta più maturi e seri. Invecchiati? Preferisco dire cresciuti. Il loro nuovo "ONE MORE TIME..." mostra questi due lati del trio tornato alla formazione originale dopo qualche anno di separazione. Non tutto funziona alla perfezione, alcuni brani sono meno ispirati degli altri, nella seconda parte il disco si spegne un po' troppo, però tutto sommato si può dire una reunion riuscita. E mo' fatelo one more time.
(voto 6+/10)



Slowdive "everything is alive"

Ci sono dischi che conquistano piano piano, con gentilezza, oserei dire. Il nuovo degli Slowdive, paladini dello shoegaze, il genere musicale più timido e sognante, è uno di questi dischi. All'inizio non mi ha convinto in pieno, ma dandogli fiducia e qualche altro ascolto (cosa che con la vagonata di nuove uscite settimanali non è sempre facile concedere) sono stato ripagato con delle tracce che hanno saputo entrarmi sottopelle. Con gentilezza, sia chiaro.
(voto 7/10)



Sufjan Stevens "Javelin"

Ho un rapporto complicato con Sufjan Stevens. Tra i suoi album ho amato "Carrie & Lowell" e alcune delle sue canzoni, in particolare quelle della colonna sonora di Chiamami col tuo nome. Chiedendo umilmente scusa in anticipo ai suoi fan, devo però confessare che il resto del suo repertorio alla lunga mi stufa un po'. Impressione confermata dal suo nuovo "Javelin", un album sicuramente ispirato e a tratti toccante, ma che nel complesso non è riuscito a conquistarmi del tutto. Mea culpa.
(voto 6/10)



Sampha "Lahai"

Volete un disco dalle tinte R&B e soul, ma che non suoni come la classica operazione nostalgia e guardi più al futuro che al passato?
In vostro soccorso arriva Sampha con la sua voce vellutata e un album dalle moderne sonorità da club UK. Un disco che suona figo, senza sforzarsi di suonare figo.
(voto 7+/10)



Sofia Kourtesis "Madres"

Il disco cool da ballare in salotto, per persone che non amano andare a ballare in discoteca.
Che poi, ma esistono ancora le discoteche?
(voto 6,5/10)



Roger Waters "The Dark Side of the Moon Redux"

Ne esistono di cose senza senso in questo mondo, ma la versione verbosa e narrante di "The Dark Side of the Moon" dei Pink Floyd ad opera del sempre più fuori Roger Waters rischia di essere una delle più assurde. Ci sarebbe quasi da volergli bene, a un'operazione così folle, non fosse che i momenti sbadigliosi di questo disco superano di gran lunga quelli decenti, che pure sembrano una versione andata a male di Leonard Cohen. A fine ascolto, se si è ancora svegli, emerge allora solo un'unica gigantesca domanda: "Ma perché?!?"
(voto 3/10)



Drake "For All the Dogs"

Drake è un po' la versione rap di Roger Waters. Qualche spunto decente in mezzo a un mare di noia. Come spesso accade, e il nuovo "For All the Dogs" non fa eccezione, qualche buon momento riesce a regalarlo, qui in particolare in un paio di pezzi: "8 am in Charlotte" e "Another Late Night". Peccato che 2 tracce valide sono decisamente poche, su un totale di 23 perlopiù ripetitive e inutili. Poteva andare peggio, quindi, ma poteva anche andare molto meglio.
(voto 5/10)



Canzoni Top

#4 Lenny Kravitz "TK421"

Sì, ok, fighissimo e nudissimo Lenny Kravitz nel suo nuovo video, però anche la canzone è un funkettone niente male. Non so se c'avete fatto caso.
No, eh?



#3 The Libertines "Run Run Run"

I Libertines di Pete Doherty e Carl Barât sono tornati, ripuliti (forse) dalle droghe, ma non ripuliti nel sound. L'8 marzo del 2024 arriverà il loro nuovo album "All Quiet on the Eastern Esplanade", e lo so che c'è da pazientare ancora parecchio, ma la prima anticipazione "Run Run Run" fa ben sperare. Un pezzo così due decenni fa avrebbe fatto furore, mentre oggi probabilmente non se lo filerà nessuno se non qualche nostalgico dei primi Duemila, ma va bene così.



#2 Ditonellapiaga "Fossi come te"

Fossi come te... un ascolto alla nuova emozionale canzone di Ditonellapiaga glielo darei.



#1 Crawlers "Would You Come to My Funeral?"

Halloween s'avvicina e quindi ci vuole il gruppo dark gotico perfetto come colonna sonora della vera Sacra festività dell'anno. A raccogliere il testimone da Placebo, My Chemical Romance, Pale Waves e compagnia con l'eyeliner pesante, ecco a voi i britannici Crawlers, con un pezzo che è una botta di allegria fin dal titolo: "Verresti al mio funerale?".



Canzone Flop
U2 "Atomic City"

Gli U2 sono entrati nella loro Zucchero Era. Il ritornello del loro nuovo singolo "Atomic City" ricorda esplicitamente, e spudoratamente, un pezzo poco noto: "Call Me" dei Blondie. Il resto del brano, giusto per non farsi mancare niente, ha dei rimandi a un'altra traccia poco conosciuta: "London Calling" dei Clash. C'è comunque da riconoscere il merito ad "Atomic City" di far venire voglia di andare a riascoltarsi quelle due canzoni, anziché il loro mash up tarocco mal riuscito.



Clubtape del mese
Elodie "Red Light"

"Non è un disco, non è un EP. È un clubtape". Così Elodie descrive il suo nuovo progetto musicale, composto da 7 tracce interamente mixate. Come "Confessions on the Dancefloor" di Madonna, con sonorità che strizzano l'occhio a "Renaissance" di Beyoncé. Ottima idea, risultato non del tutto fenomenale, però ci siamo. La strada è quella giusta.
(voto 6/10)



Guilty Pleasure del mese
Troye Sivan "Something to Give Each Other"

E se il disco di pop "commerciale" dell'anno l'avesse fatto Troye Sivan?
Il cantante e attore (tra le cose migliori della serie The Idol, anche se qualcuno dirà che non è che ci vada molto) australiano ha messo insieme una collezione di pezzi micidiale, che va dalle hit danzereccie che restano incollate in testa ("Rush" e "Got Me Started"), al pezzo che sembra Harry Styles remixato dai Daft Punk ("One of Your Girls"), all'elettropop che a sorpresa usa lo stesso sample di "Musica (e il resto scompare)" della divina Elettra Lamborghini. Il guilty pleasure dei guilty pleasure, insomma.
(voto 7,5/10)



Cotta del mese
Tate McRae

POV: guardo il video di "greedy" di Tate McRae per la trama
La trama:


Album da recuperare
The Replacements "Tim"

Prosegue la The Bear mania. Dopo i R.E.M., anche questo mese si va a recuperare un gruppo in qualche modo "protagonista" della seconda stagione dell'acclamata serie con Jeremy Allen White in versione chef. I The Replacements sono citati in un bel dialogo e sono inoltre presenti nella colonna sonora dei nuovi episodi dello show e in più c'è l'occasione di parlare di loro perché in queste ultime settimane è uscita la ricca ristampa che contiene un totale di 65 tracce di uno dei loro album più amati, forse il loro migliore in assoluto, "Tim". Per una volta non si tratta di un'operazione fine a se stessa o per fans only - ho detto per fans only, non OnlyFans -. Il nuovo mix realizzato dal produttore Ed Stasium in pratica regala una seconda vita al disco originale. Così si rende giustizia a un album di culto. Qualcuno lo va a spiegare a Roger Waters, per favore?





2 commenti:

  1. Ho un Calcutta da recuperare, un Lenny da continuare a vedere e i Libertines da riscoprire.
    Grazie per le segnalazioni, anche questo mese :)

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