domenica 28 settembre 2025

Thank You for the Music - La musica di Settembre 2025 con Suede, Aerosmith, Gorillaz, Zen Circus e tanti altri






Nuovo mese, nuova rubrica musicale di Pensieri Cannibali e nuova playlist. Questa volta facciamo un tuffo nelle sonorità del passato, nel pop vintage anni '50/'60 con l'aggiunta di qualche pezzo più contemporaneo ma dallo spirito affine, con una playlist intitolata "Rétro Chic". Perché?
Perché, fondamentalmente è molto rétro e molto chic, ed è inoltre dedicata alla memoria di alcuni personaggi leggendari che ci hanno purtroppo lasciati negli ultimi mesi, come Brian Wilson dei Beach Boys e Connie Francis, venuta a mancare poco dopo che la sua deliziosa "Pretty Little Baby" si è trasformata in un successo a sorpresa grazie al TikTok, ad appena 60 anni e passa dalla sua prima pubblicazione.



Album del mese
Blood Orange "Essex Honey"
Genere: indieintimo
Consigliato in particolare: a chi vuole immergersi in un disco totalmente e non usarlo solo come un piacevole sottofondo

Quando ti vai ad addentrare nel dolore di un'altra persona, c'è sempre il timore di essere inopportuni. È qualcosa di troppo personale. La capacità dei grandi artisti è però quella di riuscire a trasformare quel dolore in arte e di farti entrare al suo interno, renderti partecipe senza apparire fuori luogo. È quello che capita con il nuovo album di Blood Orange, pseudonimo di quel grande artista, producer e cantautore che risponde al nome di Dev Hynes. Un disco in cui affronta in musica il lutto per la scomparsa della sua mamma, venuta a mancare nel 2023.

Le canzoni qui presenti sono intime, delicate, tristi ma non funeree. A volte più che canzoni compiute sembrano solo frammenti di canzoni, che si compongono e si decompongono davanti ai tuoi occhi, e allo stesso tempo hanno la capacità di infestare la tua mente a lungo. "Essex Honey" è uno di quei rari album che, a patto gli si conceda un ascolto attento e scollegato dalla frenesia della vita di tutti i giorni, ti rimangono incollati addosso. Nella testa, nelle orecchie e nel cuore.
(voto 8/10)



Gli altri album

Suede "Antidepressants"
Genere: post-punk e post-Britpop
Consigliato in particolare: a chi non rimpiange il passato

Non so bene perché, ma il nuovo corso dei Suede non riesce a esaltarmi. Non del tutto. Non quanto il ritorno di Blur, Pulp e Oasis, giusto per citare i loro più celebri colleghi della scena Britpop. Nel nuovo album "Antidepressants" la voce di Brett Anderson torna a graffiare, è bello sentirli così in forma e suonano più cazzuti che mai. Solo che, a ben vedere, nonostante un buon sound generale, sono dei Suede persino troppi tirati e rock per i miei gusti. Non a caso i pezzi che preferisco sono quelli in cui tirano e ci fanno tirare il fiato, come "Somewhere Between an Atom and a Star", "Trance State" e "June Rain".

Un buon disco, in definitiva, per qualcuno anche un grande disco, solo che personalmente mi aspettatavo qualche brividino in più. Ma magari è solo colpa mia che sogno ancora di sentirli in vesti più nostalgiche e tipicamente Britpop come negli anni '90.
(voto 6,5/10)



The Zen Circus "Il male"
Genere: rock (poco)italiano
Consigliato in particolare: come rimedio a chi vi vuole male

"Al bene artificiale, io preferisco il male", canta Andrea Appino ne "Il male", primo pezzo del nuovo omonimo album degli Zen Circus. E io agli artisti artificiali di oggi e al loro auto-tune del ca*z0 preferisco loro, che non sono il male, sono il bene della musica italiana. Difficile ora dire se questo disco è più o meno bello dei precedenti, anche perché è difficile trovare un lavoro debole all'interno della loro discografia. Quel che è certo che è un piacere risentirli, ispirati come sempre, capaci di riflettere in maniera efficace e potente sul nostro triste pianeta con le loro solite parole affilate e incisive, che quasi quasi ho voglia di andare ad appuntarmi sopra gli spazi vuoti di una vecchia Smemoranda.

Dura pure stabilire quali sono le canzoni migliori, visto che hanno tutte la capacità di rimanere incollate alla testa e al cuore e sono in pratica una serie di (anti) inni contro il logorio della vita moderna. Al momento le mie preferite sono "Meglio di niente", "Novecento" e "Caronte", ma domani potrebbero essere anche altre. Il livello è alto, il disco gira che è un piacere e mentre lo fa questo schifo di mondo sembra fare un po' meno schifo, almeno per 37 minuti e 56 secondi. Grazie, ragazzi, e ben tornati.
(voto 7,5/10)



Wednesday "Bleeds"
Genere: alternative country-rock
Consigliato in particolare a: Mercoledì Addams

Puoi mischiare l'alternative rock dalle tinte grunge degli anni '90 con la musica country e risultare credibile?
Se sei i Wednesday (gruppo che con il suo nome omaggia la band britannica The Sundays, non il personaggio della famiglia Addams), sì. Assolutamente sì. E il risultato è più affascinante che mai nel loro nuovo album "Bleeds". Un disco che - nomen omen - sanguina emozioni e vita vissuta da ogni sua ferit... volevo dire da ogni sua canzone. A tratti rabbioso (si senta "Wasp"), a tratti dolceamaro ("The Way Love Goes"). Per assimilarlo al meglio, l'ascolto è consigliato tutti i giorni, non solo di mercoledì.
(voto 8/10)



Shame "Cutthroat"
Genere: post-punk, post-pop, post-tutto
Consigliato in particolare a: rockettari che just want to have fun

Seguendo la scia dei Fontaines D.C, ma con uno stile assolutamente personale, gli Shame sono partiti da un sound piuttosto post-punk e si sono evoluti, non limitandosi a un unico sottogenere musicale. Nel nuovo "Cutthroat" si aprono a sonorità di più ampio respiro, a tratti persino pop, e fanno centro con una serie di pezzi per lo più irresistibili. Mica scemi, questi Shame!
(voto 7+/10)



Night Tapes "portals//polarities"
Genere: notturno
Consigliato in particolare a: chi di notte fatica a dormire

Volete ascoltare un bel disco notturno, di quelli sognanti, che vi accompagnano dolcemente verso il sonno? Uno di quelli belli delicati, ma non di quelli soporiferi che vi fanno addormentare perché noiosi?
Lasciatevi cullare dalle sexy e avvolgenti ninne nanne dei londinesi Night Tapes. Già a partire dal nome sono il gruppo notturno ideale e il loro album d'esordio "portals//polarities" è la chicca che farà andare in brodo di giuggiole chi rimpiange i tempi d'oro del trip hop, in particolare gli Sneaker Pimps degli esordi, e che può fare bella figura nella vostra collezione di dischi nello spazio riservato alle lettera N al fianco dei lavori di Massive Attack, Morcheeba e Portishead.
(voto 7+/10)



The Divine Comedy "Rainy Sunday Afternoon"
Genere: pop d'autore
Consigliato in particolare a chi: è contento che l'estate sia finita e stava attendendo un bel disco autunnale

The Divine Comedy non è il nome del world tour di Roberto Benigni che va a leggere Dante in inglese, bensì la one-man band del cantautore nordirlandese Neil Hannon. Giunto al suo 13° album "Rainy Sunday Afternoon", conferma tutta la sua paradisiaca classe fuori dal tempo, non priva di un tocco ironico (come in "Mar-a-Lago by the Sea" dedicata a un certo presidente americano), con un disco che si candida ad ascolto perfetto per una piovosa domenica pomeriggio. Ora che l'autunno è qui, ci voleva.
(voto 7/10)



Gruff Rhys "Dim Probs"
Genere: pop sbilenco
Consigliato in particolare agli: amanti del pop sbilenco gallese

Ipnotico, intimo e sognante, il nuovo disco solista di Gruff Rhys, il leader dei sempre imprevedibili Super Furry Animals, è una carezza per le orecchie. C'è solo un problema: non si capisce una mazza di quello che canta. A meno che non conosciate il gallese e, in tal caso, cosa diavolo ci fate in Italia?
(voto 6,5/10)



Big Thief "Double Infinity"
Genere: folk moscio
Consigliato in particolare a: chi vuole un ascolto soporifer... volevo dire rilassato

Gruppo e album che possiedono un loro perché, specie quando prendono una direzione più psichedelica come nella parte finale del lavoro, però personalmente a me questo folk moscio proprio non m'attizza, mi annoia soltato. Big Thief, sarete anche dei grandi ladri, ma non siete riusciti a rubare il mio cuore.
(voto 5/10)



Canzoni Top del mese

#5 Annalisa feat. Marco Mengoni "Piazza San Marco"

Annalisa si prepara a venire per rubare la scena un'altra volta con il suo nuovo album "Ma io sono fuoco", fuori il 10 ottobre, e come anticipo ci propone un duetto con Marco Mengoni. Ero diffidente al riguardo, specie dopo il suo deludente singolo estivo "Maschio", e invece questa è una ballatona romantica amara il giusto per non scadere nel melenso. Bravi entrambi.



#4 Limp Bizkit "Making Love to Morgan Wallen"

Vi sono mancati i Limp Bizkit?
Può darsi di no, a me invece sì. Volente o nolente, sono una delle band con cui sono cresciuto da adolescente e quindi fanno in qualche modo parte di me. Dopo anni in cui hanno continuato a fare musica, senza incidere particolarmente, è quindi per me un piacere vederli finalmente ritornare allo spirito dei loro tempi migliori, quelli di "Significant Other" e "Chocolate Starfish and the Hot Dog Flavored Water", nella loro nuova canzone "Making Love to Morgan Wallen". E ora tutti a festeggiare come se fosse ancora il 1999.



#3 Fabri Fibra, Joan Thiele "Milano Baby"

Fabri Fibra e Joan Thiele sono due che non li immagineresti mai bene insieme. Tanto inca**oso e polemico lui, quanto dolce e misurata lei, e invece, come spesso accade, gli opposti si attraggono. In questo caso in musica. A livello sentimentale non credo.



#2 Tame Impala "Loser"

I'm a loser, baby. Il nuovo singolo di Tame Impala non può che far tornare alla mente l'omonimo classico di Beck, che non ha caso fa un piccolo cameo nel videoclip con protagonista Joe Keery di Stranger Things. Il pezzo ha comunque una sua identità e una sua bellezza ed è il nuovo inno di cui tutti noi perdenti avevamo un disperato bisogno. Per una volta tanto, anche noi abbiamo vinto.



#1 Gorillaz feat. Sparks "The Happy Dictator"

Non sarà la loro canzone più immediata, non diventerà certo il loro singolo di maggior successo, però quando Damon Albarn nel ritornello canta: "No more bad news / So you can sleep well at night / And the palace of your mind will be bright" il brividino arriva, insieme alla consapevolezza che i Gorillaz sanno riflettere sull'attualità come pochi altri, senza essere pesanti. Peccato solo che per ascoltare il loro nuovo album completo "The Mountain" ci sarà da aspettare ancora quasi 6 mesi: l'uscita infatti è fissata per il 20 marzo del 2026.



Canzoni Flop del mese

#3 Aerosmith, Yungblud "My Only Angel"

Dopo il problema alle corde vocali di Steven Tyler, gli Aerosmith si stanno preparando a rimpiazzarlo?
Yungblud in tal caso si candida come prima scelta per sostituirlo. Per il momento però la sua collabo con gli Aerosmith è un grande meh. Fighe le chitarre nel nuovo singolo "My Only Angel", le parti vocali invece non mi convincono. Né quelle di Yungblud, né quelle di Steven Tyler, a dirla tutta. Insieme poi sono troppo urlati e persino troppo aerosmittiani per i miei gusti.



#2 Tommy Cash "Ok"

I sequel non sono quasi mai all'altezza degli originali. Vale anche per "Ok", il pezzo con cui Tommy Cash ripercorre la strada dei luoghi comuni sull'Italia dopo il successo della hit "Espresso macchiato". Se quella era una canzoncina simpatica e ironica, questa è gradevole quanto la suoneria di un vecchio Nokia. Ovvero ben poco. E se siete tra quelli che già non avevano trovato ok la precedente "Espresso macchiato", questa mi manderà proprio KO.



#1 Laura Pausini "La mia storia tra le dita"
Matteo Bocelli e Gianluca Grignani "Mi historia entre tus dedos"

Non riesco a capire quale delle due nuove versioni della una volta splendida "La mia storia tra le dita" di Gianlucone Grignani sia più da tappi nelle orecchie. Quella di Laura "inascoltabile" Pausini o quella di Matteo "nepo baby" Bocelli?
La scelta è davvero ardua.




Cotta del mese
Clara

Togliendo product placement e audio, gran video!



Guilty Pleasure del mese
Tiziano Ferro "Cuore rotto"

Non pensavo l'avrei mai detto, specie considerando che non azzeccava una canzone decente tipo dai tempi di "Alla mia età", e parliamo del 2008, ma il nuovo singolo di Tiziano Ferro... spacca. Così come lui armato di mazza da baseball nel videoclip spacca tutto, letteralmente.





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