lunedì 20 novembre 2017

Tanti auguri per la tua morte a te, tanti auguri per la tua morte a te, tanti auguri per la tua morte a teee, tanti auguri per la tua morte a te





Stamattina mi sono svegliato con in mente un film che ho visto ieri sera. Solo che non mi ricordo più il titolo. Era una pellicola in cui la protagonista continuava a rivivere sempre lo stesso giorno. No, non era Ricomincio da capo, anche se era una cosa che ricordava talmente tanto Ricomincio da capo, che veniva fatto notare persino all'interno dello stesso film. Però era più un horror teen con venature comedy. Sembrava tipo Scream. Ma non si trattava del capolavoro di Wes Craven. Non era geniale quanto Scream. Non era in grado di rielaborare l'intero genere dell'orrore, e forse l'intero genere umano, come Scream, però riusciva a mettere insieme un certo senso di tensione, sebbene all'interno di un contesto poco violento e poco splatter, con dei toni da commedia adolescenziale in grado di far sorridere, più che spaventare.



Era pure in grado di raccontare una storia con dei risvolti da romcom, solo che non era una romcom, e di mettere in scena anche l'evoluzione di una protagonista che all'inizio sembrava una versione brutta e antipatica di Blake Lively. Che comunque una versione brutta e antipatica di Blake Lively non la si butta mica via.


Con il passare dei giorni, o meglio con il ripetersi dello stesso giorno, la protagonista diventava però sempre più bella e simpatica. Per quanto comunque non troppo simpatica.


L'attrice protagonista tra l'altro mi è sembrato di averla già vista da qualche parte. Tipo in La La Land sullo sfondo di Emma Stone...


Lo spunto di partenza di questa pellicola come detto era lo stesso di Ricomincio da capo, che ironia della sorte è diventato il film più “ripetuto” e scopiazzato degli ultimi decenni. Ci sono tanti film che in qualche modo ne hanno ispirati altri, penso ad esempio a Matrix, American Beauty, Guerre stellari, Chronicle, The Blair Witch Project o Ritorno al futuro, ma mai nessuno quanto Ricomincio da capo. Il lavoro di Harold Ramis con Bill Murray è stato ripreso da Craig David nel video di 7 Days, quindi è arrivato il remake italiano È già ieri con Antonio Albanese, la sua idea è stata riciclata in chiave fantascientifica/fantasy da alcuni episodi di Star Trek: The Next Generation, X-Files, Supernatural, Fringe, Xena e Doctor Who, in chiave animata dalle serie Sonic Boom e Alieni pazzeschi e nel film Topolino e la magia del Natale, in chiave thriller da 2:22 – Il destino è già scritto, in chiave sci-fi da Edge of Tomorrow - Senza domani, in chiave McDonald's dal video di Siamo uguali di Lorenzo Fragola, in chiave dark da Tim Burton in Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, in chiave teen comedy goliardica da Io vengo ogni giorno e in chiave young adult da Prima di domani. Senza dimenticare i post di Pensieri Cannibali di questi ultimi film.
Uh, mi manca il fiato!


Quello che mi ha ricordato di più è Prima di domani, solo che lì i toni erano più drammatici e il finale era un pochetto meh. Questo invece aveva un doppio, anzi un triplo finale decisamente riuscito. Piazzava pure un colpo di scena non del tutto sorprendente, visto che persino un pollo come me aveva intuito chi poteva essere il killer mascherato, ma che comunque ci stava bene. Proprio così. In questo film c'era un killer mascherato, ma no, come ho detto non si trattava di Scream, e nemmeno di Sei donne per l'assassino, Cabal, The Strangers, You're Next, Smiley o un qualche capitolo delle saghe di Non aprite quella porta, Halloween, Venerdì 13, So cosa hai fatto e La notte del giudizio, tanto per menzionarne alcuni. In questo caso il killer misterioso indossava una maschera da... bimbominkia.
Sì, esatto. Da bimbominkia.


Certo, non si trattava esattamente del killer mascherato più pauroso nella storia dei killer mascherati, ma se prendiamo questo film come una rilettura ironica del genere, si trattava di un simpatico sberleffo. Perché questa pellicola come detto era anche comedy, e la parte comedy era quella più riuscita. Chissà perché, ma negli horror recenti più che le componenti inquietanti sono le altre a funzionare, come il racconto di formazione in It, o il tema del lutto nella serie Channel Zero – No-End House e nel film A Ghost Story, la lettura socio-razziale in Scappa – Get Out, o la delirante e grottesca rilettura biblica fatta da Darren Aronofsky con Madre!. Il genere horror insomma sta vivendo una grande annata, peccato giusto che a convincere siano soprattutto le parti non-horror, ma poco importa.

Tornando al film che ho visto ieri sera e di cui non ricordo il titolo, la protagonista viveva, o meglio riviveva un particolare, e non proprio felice, compleanno. Un po' come Molly Ringwald in Sixteen Candles - Un compleanno da ricordare. Peccato che non fosse Sixteen Candles – Un compleanno da ricordare e invece era... aspetta che sto cominciando a ricordare...


Allora, era un titolo legato al compleanno, quindi... Tanti auguri a te?

No!

Happy birthday to you?

No, ma quasi. Il geniale titolo originale era Happy Death Day e in Italia l'avevano tradotto con... Buon giorno della morte?

No, nemmeno però sento di esserci vicino. Il titolo era... Auguri, auguri, auguri e vaffanculo?

No, era qualcosa di ancora più cattivo: Auguri per la tua morte.
Sì, era proprio questo!
È stato più faticoso ricordarlo che indovinare l'identità dell'assassino nel film.


Auguri per la tua morte
Titolo originale: Happy Death Day
Regia: Christopher Landon
Cast: Jessica Rothe, Israel Broussard, Ruby Modine, Rachel Matthews, Rob Mello


Adesso che me lo sono ricordato, quasi quasi vado a rivedermelo di nuovo che è tanto simpatico, per quanto ben poco originale. D'altra parte oggi quale film può essere considerato veramente originale? Se la generazione di cineasti cresciuti in videoteca alla Quentin Tarantino ha sviluppato il suo cinema prendendo in prestito idee qua e là da film che solo loro avevano visto, la generazione di cineasti di oggi cresciuta con tutto lo scibile filmico visionabile in streaming cita in continuazione pellicole che tutti o quasi hanno visto, sempre grazie allo streaming. Qualcuno ha detto i Duffer Brothers di Stranger Things?
Fin quando l'omaggio non si trasforma in brutta copia o in plagio, com'è ad esempio il caso del 99% delle canzoni di Zucchero, bensì in rielaborazione creativa e fantasiosa, ben vengano questi “scopiazzamenti”. E auguri ai prossimi che si cimenteranno con l'idea di riciclare l'idea di Ricomincio da capo, perché dopo Auguri per la tua morte sarà difficile fare di meglio.
(voto 7/10)

10 commenti:

  1. Un teenhorror stranamente divertente e godibile, tra l'altro lei è pazzesca per come lo regge interamente sulle sue spalle :)

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  2. Il figlio di una notte alcolica tra "Scream" e "Ricomincio da capo".
    Stranamente si lascia guardare, e la Blumhouse si prende anche la fetta di mercato delle commedie horror ;-) Cheers!

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  3. Ha incuriosito anche me, guardando il trailer.

    L'idea è giustamente stra-abusata, ma tutto sommato nell'horror è una (quasi) novità. C'era un film che si chiamava le morti di Ian Stone che aveva un qualcosa di simile. Voleva però essere un film serio.

    Comunque il serial killer con la maschera tenerona non se po' veda :D, quasi peggio del palombaro di Killer Party (anche se appunto si tratta di una parodia del mascherone di Scream).

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  4. Come sai, per i teen movie anche da me c'è sempre spazio.
    Però questo l'ho trovato veramente senza idee, purtroppo. Compensasse almeno con morti originali e litri di sangue (sono un ragazzo che si accontenta)...

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  5. Inoffensivo, ma molto divertente.

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  6. ah ne hai parlato, alla fine si può semplicemente vedere, mi sa che una sbirciatina la do xD

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  7. Troppo innocente come horror, troppo poco originale nell'idea. Nonostante la leggerezza e l'aria teen, difficilmente rientrerà anche nelle visioni da brividi estivi.

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  8. Bellino, alla fine mi ci sono divertito dall'inizio alla fine. C'è di meglio ma anche di peggio.

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  9. Quella maschera la considero già troppo inquietante

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  10. Già non ho mai amato Scream, già amo troppo Ricomincio da capo, questo me lo risparmio di brutto.

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