venerdì 17 novembre 2017

Channel Zero – Attenti ai cannibali





Channel Zero – No-End House
(stagione 2)
Network: SyFy
Creata da: Nick Antosca
Cast: Amy Forsyth, Aisha Dee, Jeff Ward, Seamus Patterson, Sebastian Pigott, John Carroll Lynch


Cosa danno sul Channel 1?
Fabio Fazio che intervista Fabio Fazio. Lo possiamo saltare?
Lo possiamo saltare.

Cosa danno sul Channel 5?
Il GF VIP. Uh, dai, bello...
Oddio, bello non proprio, però divertente. Almeno per 5 minuti di sano intrattenimento trash, poi comincia a stufare.

Facciamo un po' di zapping e andiamo a vedere cosa danno sul Channel 10.
1-0

Hey, ma dove sono finito?
Non devo essere riuscito a schiacciare bene l'1 sul telecomando e ora sono sul Channel Zero. Non sapevo nemmeno esistesse. E cosa danno?

C'è una serie con un gruppo di adolescenti che finisce dentro una casa inquietante nel cui ingresso c'è scritto “Beware the Cannibals”, “Attenti ai cannibali”. Dovrei farla mettere anche nell'entrata di casa mia. Sembra proprio una... cannibalata. La cannibalata teen-horror perfetta per me. Posso per caso non vedermela?



C'è da dire che No-End House è la seconda stagione di Channel Zero e la prima stagione, intitolata Candle Cove, non l'avevo vista. Tanti “colleghi” blogger ne avevano parlato bene, però in mezzo alla miriade di serie che passano in rete e su Netflix, più che dentro il vecchio televisore vero e proprio, me l'ero persa. Questa però non posso proprio mancarla. Oltre a essere una cannibalata coi fiocchi, ci sono pure due belle fanciulle come protagoniste già ammirate in qualcuna tra le altre migliaia di serie che seguo/seguivo. Una è Amy Forsyth, attrice canadese vista in The Path che mi ricorda la britannica Jodie Comer, quella di My Mad Fat Diary, The White Princess e della miniserie BBC Thirteen.


L'altra è Aisha Dee, attrice australiana vista in Chasing Life, dov'era la spalla simpatica della protagonista malata di cancro, e in The Bold Type, in cui vive una delle love story (lesbo) più romantiche dell'anno.


Ok. Mi sono auto convinto. Devo iniziare questa serie. Un momento, però. Non sarà mica un problemino il fatto che non abbia seguito la stagione 1?

No! Channel Zero è una serie antologica e quindi ogni stagione è indipendente dalle altre. Un po' come American Horror Story e in questo caso le stagioni sembrano ancora più separate, visto che non c'è nemmeno un uso ricorrente degli stessi attori, come invece capita nello show di Ryan Murphy. Certo, mi fa un po' specie iniziare una serie dalla seconda stagione. Era dai tempi di quando guardavo le serie TV sul vecchio televisore che non mi capitava. Era successo giusto con 24, la serie con Kiefer Sutherland nei panni dell'agente Jack Bauer. All'epoca la davano su Rete 4. Ebbene sì. Ho visto qualcosa su Rete 4, ma prometto che è stata praticamente la prima e anche ultima volta. Le prime due stagioni me le ero perse, visto che sembrava una serie action poco nelle mie corde. Dopodiché è stata incensata in lungo e in largo come qualcosa di nuovo e di rivoluzionario per la serialità del tempo, e inoltre il fatto che raccontasse gli eventi “in tempo reale” mi incuriosiva un casino. E quindì sì, l'ho iniziata alla terza stagione, l'ho adorata ed è rimasta sempre la mia season preferita, e poi ho recuperato in DVD le prime due e quindi ho proseguito con la visione di quelle successive.

Nota a margine: le prime 5 stagioni di 24 sono fighissime, poi nelle 3 successive la qualità peggiora progressivamente e la ripetitività comincia a fare capolino, ma comunque si lasciano guardare pure quelle. Tranquillamente evitabile invece il recente reboot 24: Live Another Day.
Fine della nota.

"Jack, ma cosa c'entriamo noi con questo post?"
"Chi lo sa, Chloe? Ho smesso di cercare un senso dentro Pensieri Cannibali da parecchio tempo."


Comincio così a guardarmi Channel Zero stagione 2 e ne rimango subito folgorato. Il primo episodio è tra le cose più tese su cui ho messo gli occhi quest'anno in ambito horror ma a colpire, come avviene sempre più spesso negli horror recenti si veda anche It, più che la parte horror è la parte personale, la parte “umana”. Senza stare a spoilerarvi troppo, vi anticipo giusto che la protagonista Margot (Amy Forsyth) ha avuto un grave lutto, la perdita del padre (John Carroll Lynch), e ha attraversato un brutto periodo in cui persino la sua migliore amica Jules (Aisha Dee) si è allontanata da lei. Una volta ripresi i contatti, le due passano una serata insieme a due boys e la serata va a finire...
in una casa dell'orrore. Una misteriosa casa che compare una volta all'anno in una parte diversa del mondo e che pare possa sconvolgerti la vita. Una volta entrato, non sai se, come e quando ne uscirai. In ogni caso, ti cambierà per sempre.


Uno spunto di partenza spaventoso e allo stesso tempo eccitante che dà vita a una miniserie in 6 episodi che qua e là rallenta il ritmo e in cui non tutto funziona alla perfezione, ma che nel complesso affascina come poche altre cose uscite quest'anno. In ambito horror, e non solo. Channel Zero – No-End House non è assolutamente l'ennesima storia di una casa infestata e, nonostante la giovane età dei protagonisti principali, non è nemmeno così strettamente adolescenziale. È una serie che parla di elaborazione del lutto, di riuscire ad andare avanti con la propria vita in qualsiasi situazione, senza per questo dimenticarsi dell'importanza dei ricordi. Il tutto senza dimenticarsi anche di essere un horror non dico spaventoso, ma dai contorni parecchio inquietanti sì.


Sia che abbiate guardato la stagione 1 di Channel Zero sia che non l'abbiate fatto, il mio malefico consiglio è quello di addentrarvi dentro questa casa, questa casa senza fine. Ne uscirete cambiati, almeno un pochino. Un unico avviso: attenti non al lupo, ma ai cannibali.
(voto 7,5/10)

9 commenti:

  1. La prima stagione, dopo il fascino dei primi episodi, si perdeva. Noiosetta e recitata malissimo.
    Questa non l'ho neanche iniziara, chissà perché, ma giuro che ti seguo a ruota.
    Oggi finisco AHS (eterno boh) e attacco.

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  2. Non so se mi è piaciuta più la prima serie o la seconda, questa forse era più "coerente" in qualche modo, malinconica ed inquietante, con un John Carrol Lynch favoloso. Il personaggio del padre di sicuro mette una paura fotonica, tanto quanto i terrificanti pupazzi di Candle Cove.

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  3. La prima era carinissima per quel che concerne la trama, ma l'attore protagonista era veramente un attore pessimo.
    Questa la recupero non appena finisco American Horror Story ( stagione orrenda per altro, quest'ultima ).

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  4. La prima stagione me l'ero vista per la settimana horror estiva, con qualche brivido ma anche con qualche sbadiglio. Forse forse non riuscirò ad aspettare il caldo per questi nuovi episodi.. uff, stavo così bene senza horror adesso...

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  5. Me l'hanno consigliata da più parti, ma non ho ancora avuto il tempo per recuperarla. Che per dire, devo ancora recuperare il mio cult Halt and Catch Fire...

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  6. potrebbe piacermi, quindi segno|metto da parte per il momento|giusto.
    per adesso ho bisogno di cose più spensierate e quel tale con la testa di legno (?!) non mi sembra molto scacciapensieri xD
    intanto grazie per avermi fatto scoprire Louane! la sto ascoltando mentre scrivo e mi piace molto :)

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    1. Louane è un'attrice che ho scoperto grazie al delizioso film La famiglia Bélier. Come cantante ha pubblicato due ottimi dischi di pop francese, quindi buon ascolto!

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  7. La prima a me era piaciuta, per quanto non perfetta.
    Questa andrà recuperata, spero quasi di essere in disaccordo. ;)

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