Prima di parlare degli album più discussi del mese, ecco a voi una nuova playlist. Per la prima volta non si tratta di una semplice selezione musicale, ma di una compilation senza pause interamente mixata dal vostro fido DJ Cannibal Kid in collaborazione con la nuova funzione mixer da poco aggiunta su Spotify. Il mixtape si chiama Ottantaroba e sì, c'è dentro tanta roba anni Ottanta che è una libidine coi fiocchi. Un buon modo per celebrare la partenza dell'ultima stagione di Stranger Things, ma anche la colonna sonora di uno dei film che più ho amato quest'anno, L'amore che non muore, e in generale la sempre favolosa e sempre troppo sottovalutata musica degli 80s.
Album del mese
Rosalía "LUX"
Genere: divino
Consigliato in particolare a: chi vuole trovare qualcosa di bello in cui Credere in questo mondo di cacca
I dieci comandamenti di Pensieri Cannibalux:
1) Non avrai altra Dea fuori di Rosalía, e al limite anche di Britney Spears.
2) Non nominare il nome di Rosalía invano.
3) Ricordati di santificare le feste, tipo il compleanno di Rosalía e il giorno di pubblicazione dei suoi dischi.
4) Onora il padre e soprattutto la madre di Rosalía: Björk.
5) Non uccidere. A meno che qualcuno non stia criticando "LUX".
6) Non commettere atti impuri guardando i video di Rosalía.
7) Non rubare il CD o il vinile di "LUX". Compralo, così Rosalía sale in classifica.
8) Non dire falsa testimonianza. Non è vero che "LUX" non ti piace. Semplicemente, non l'hai ascoltato per bene.
9) Non desiderare la donna d'altri. Come forse ha fatto Rauw Alejandro, l'ex di Rosalía, con cui è finita quando i due erano quasi a un passo dall'altare.
10) Non desiderare la roba d'altri. Se ad esempio ti piacciono i miei auricolari senza fili, non è che devi fregarmeli. Vatteli a comprare, oppure fatteli regalare per Natale! Scusate, questo non c'entra niente con Rosalía, è solo un mio sfogo personale.
Ave Rosalía, piena di grazia musicale, il Signore della musica e pure quello degli anelli sia con te, tu sei benedetta fra le popstar e benedetto è il disco che hai appena pubblicato, "LUX".
Un disco della Madonna, in tutti i sensi. Sia in quello religioso, nel suo unire il sacro e il profano in testi ed atmosfere, che da un punto di vista musicale, visto che è l'album che Veronica Ciccone (che infatti ne ha subito tessuto le lodi) ha sempre sognato di fare, senza riuscirci. Vuoi perché la sua casa discografica probabilmente non gliel'ha mai consentito, vuoi perché ad essere onesti non possiede l'enorme talento della collega spagnola. Oltre alla benedizione di Madonna, negli scorsi giorni è arrivata anche quella, ancora più prestigiosa, di Cristiano Malgioglio.
"LUX" è un'opera musicale trascendentale che ti trasporta in un'altra dimensione. Vale per tutti. Chi non lo sopporta, si sentirà scaraventato dritto all'Inferno. A me invece fa sentire in Paradiso. Si tratta in ogni caso di un album divisivo che non può e non vuole lasciare indifferenti. Non ne capitano più tanti, di dischi così. Dischi importanti, che fanno nascere un dibattito, che fanno interrogare sull'uso e sul ruolo della musica classica all'interno del pop globale contemporaneo, che fanno gridare tanto al capolavoro quanto alla fantozziana cagata pazzesca.
Rosalía mea lux, yo te quiero, perché sei riuscita a farmi amare persino una parte lirica, seppure breve, inserita all'interno del singolo che ha lanciato l'album, "Berghain". E io odio la lirica. Solo tu potevi riuscire in un'impresa del genere.
All'interno di "Berghain" l'ospite d'onore è Björk e non è un caso. "LUX" sta a Rosalía come "Homogenic" sta a Björk. Era proprio dai tempi di quell'album capolavoro della folletta islandese che non ascoltavo un disco "pop" in grado di usare un'orchestra in maniera tanto magistrale e tanto immersiva. Dentro "LUX" ci sono varie invenzioni sonore, c'è l'uso di 13 diverse lingue + lo spagnolo lingua madre di Wolfgang Amadeus Rosalía, c'è anche una canzone in italiano "Mio Cristo piange diamanti" che è la mia nuova preghiera preferita (e l'uragano più bello che io abbia mai visto sei tu, Rosalía), c'è un delizioso valzer che è anche il pezzo relativamente più radiofonico del lotto ("La perla"), c'è il contributo di vari talenti tra cui Justice, Charlotte Gainsbourg, Pharrell Williams e il sempre sia lodato Guy-Manuel de Homem-Christo dei Daft Punk, e ci sono tante altre cose. Il cuore del disco sono però la voce di Santa Rosalía e l'orchestra che l'accompagna. Un'unione mistica in grado di trasformare quello che poteva essere solo un freddo esercizio di stile in un ascolto che in più momenti fa venire i brividi sulla pelle.
Ave Rosalía, madre di "LUX", prega per noi peccatori in 13 lingue + una, adesso e fino a quando realizzerai della musica venerata da una metà del mondo e capace di far bestemmiare l'altra metà, amen.
(voto 8,5/10)
Gli altri ascolti del mese
Caparezza "Orbit Orbit"
Genere: spaziale
Consigliato in particolare: a fumettari e caparezzari
Oltra ad essere uscito dal tunnel del divertimento, Caparezza è uscito da tempo anche dal tunnel dei soliti meccanismi della discografia. Il suo nuovo ambizioso progetto ne è la più evidente dimostrazione. "Orbit Orbit" è un album, ma anche un fumetto. I due prodotti sono collegati, ma sono pure fruibili in maniera indipendente. Il mio giudizio, almeno per il momento, si limita alla parte musicale. A un disco che a tratti ti fa pensare: "Ma di cosa diavolo sta parlando il Caparezza?" e ti rendi conto che per avere una visione complessiva della sua opera dovresti avere tra le mani il fumetto.
Per fortuna però ci sono anche molti pezzi che riescono ad avere una vita propria e a parlarti direttamente, pure scollegati dal concept che avvolge in maniera affascinante tutto il progetto. Dietro a un suono spaziale e robotico che riporta alla mente i Rockets come i Daft Punk, ci sono canzone in cui a prendere il sopravvento sono le emozioni come la boomerissima "Come la musica elettronica", il crescendo clamoroso di "Cosmonaufrago" e la toccante "Pathosfera", in cui canta uno dei versi in cui più mi ritrovo in questo periodo: "Quando perdi la fiducia nell'umanità / È un attimo che perdi la tua umanità stessa".
Michele Salvemini (questo è il suo vero nome) la sua umanità non l'ha persa e, quando ti ritrovi con gli occhi umidi a sentire certe parole, capisci che anche tu non l'hai ancora persa. Grazie Capa per avermelo fatto capire.
(voto 7,5/10)
Florence + the Machine "Everybody Scream"
Genere: stregonesco
Consigliato in particolare a: Sabrina, vita da strega
Florence Welch con il suo nuovo album a nome Florence + the Machine, non a caso uscito ad Halloween, gioca con il suo lato più stregonesco. La talentuosa cantautrice britannica lancia un incantesimo a cui è difficile resistere, e in fondo perché farlo?
Dopo una serie di lavori non troppo convincenti, "Everybody Scream" è forse il suo progetto nel complesso più riuscito dai tempi dei suoi due primi folgoranti album "Lungs" e "Ceremonials". A convincermi di più, personalmente, sono soprattutto quei pezzi in cui, con la sua classe innata, riesce a tenere a bada il suo lato più teatrale ed esagerato. Ben venga anche quest'ultima componente, però per quanto mi riguarda la forza maggiore del nuovo disco arriva da quelle canzoni che sembrano piccole, trattenute, e che invece con gli ascolti rivelano tutto il loro potenziale.
(voto 7/10)
Giorgia "G"
Genere: sanremese
Consigliato in particolare agli: amanti del pop italiano generico
Alla faccia di chi pensa che abbia una voce stupenda, per me Giorgia è inascoltabile. Quasi quanto l'altra Giorgia. Ho detto quasi.
(voto 4/10)
The Charlatans "We Are Love"
Genere: Britpop is back
Consigliato in particolare: a chi è cresciuto negli anni '90
Gli Oasis sono tornati in concerto. Gruppi come Pulp e Suede pubblicano i loro nuovi album, altri come Kula Shaker, Cast e Gene sono pronti per tornare sulla scena. Era dagli anni '90 insomma che il Britpop non viveva un periodo così d'oro. Adesso sono tornati pure i Charlatans. Il gruppo capitanato da Tim Burgess in realtà non si è mai sciolto, nel tempo ha continuato a pubblicare dischi di livello medio-buono e ora è uscito "We Are Love", il loro primo album da 8 anni a questa parte, che è di livello oserei dire mooolto buono.
I Charlatans hanno fatto un disco con amore. Caldo e accogliente, mai stucchevole, possiede l'ispirazione delle loro cose migliori realizzate nei 90s, con l'aggiunta di quella maturità che solo il tempo ti regala. Per chi non vuole che la Britpop Summer si concluda, ecco il disco perfetto per il Britpop Fall e il Britpop Winter.
(voto 7+/10)
Anna von Hausswolff "ICONOCLASTS"
Genere: antipop
Consigliato in particolare a: chi non cerca un semplice disco, ma cerca un'avventura
Anna von Hausswolff ha pubblicato l'album più pop e accessibile della sua carriera. Prima di darle della venduta, però, provate ad ascoltarlo. "ICONOCLASTS" sarà anche più pop e accessibile per i soliti standard della cantautrice e organista svedese, ma non lo è certo per gli standard della musica che passa oggi in radio o che va forte su Spotify. Si tratta anzi di un'opera complessa assai, ricca di suoni tutt'altro che scontati od omologati alle produzioni contemporanee. La musica di Anna von Hausswolff continua ad essere un enigma che ad ogni ascolto si disvela un poco e mai totalmente, ed è proprio questo il suo bello. Il suo fascino sta nel suo mistero. Un mistero che non va risolto, ma che va solo contemplato con ammirazione. Che ti lascia a bocca aperta come un cogl10ne, come solo le grandi opere d'arte sanno fare.
(voto 8/10)
Just Mustard "WE WERE JUST HERE"
Genere: ipnotico
Consigliato in particolare a: chi vuole aprire le porte della percezione, senza manco drogarsi
Unire il sogno all'incubo. Il rumore alle melodie. La durezza del mondo a un barlume di speranza. Con la capacità di equilibristi che si muovono sul sottile confine dei contrasti, gli irlandesi Just Mustard hanno realizzato un nuovo disco che può piacere tanto agli amanti del noise rock quanto a quelli del trip-hop. Perfetto per chi cerca un gruppo che pò esse fero e pò esse piuma.
(voto 7/10)
Nusantara Beat "Nusantara Beat"
Genere: folk indonesiano (sì, sul serio)
Consigliato in particolare a: chi vuole essere sorpreso
E poi, a un certo punto, nel mezzo del cammin della tua vita, ecco che ti arriva addosso un disco che non ti aspetti. Un gruppo olandese che rilegge la musica folk indonesiana in chiave moderna e la cosa più sorprendente è che ti piace e non ne puoi più fare a meno. Provare per credere.
(voto 7+/10)
Cotta del mese
Hilary Duff
A 10 anni di distanza dal suo ultimo disco, Hilary Duff è tornata sulla scena musicale, ha annunciato il suo nuovo album "Luck... or Something", in arrivo il 20 febbraio 2026, e l'ha anticipato con il singolo "Mature", con cui ha ufficializzato il suo passaggio a un nuovo genere: dalla categoria teen è passata alla categoria MILF. Pardon, alla categoria "Mature".
Guilty Pleasure del mese
Cruz Beckham "Optics"
E vai di nepo baby. Cruz Beckham è il figlio terzogenito di David Beckham e Victoria Adams, alias Posh Spice delle Spice Girls, e ha appena esordito nel magico mondo della musica. Avere due genitori così celebri forse può avergli dato una mano, ma il ragazzo promette bene. Il suo primo gradevolissimo singolo rimanda agli anni '90, al Britpop e in particolare ai Blur di "Girls & Boys". Avercene di raccomandati così.




Nessun commento:
Posta un commento