Quest'anno con la classifica dei “peggiori” film del 2018 darò davvero del mio peggio. Dopo aver visto il numero 1, molti lettori probabilmente non mi rivolgeranno più la parola, o cominceranno ad odiarmi. Se già non lo stavano facendo prima.
Andiamo allora a scoprire le pellicole che ho trovato più deludenti, sopravvalutate, fastidiose, noiose e/o brutte nel corso degli ultimi 12 mesi. Tra successi commerciali, lavori di registi e con attori in precedenza apprezzati, schifezze semplici e titoli osannati dalla critica mondiale, ecco i film che proprio non ho digerito, seguiti poi da una serie di altri antipaticissimi premi. Che i Razzie Awards di Pensieri Cannibali possano avere inizio, nonostante i gilet gialli e pure i gilet blu stiano già scendendo in piazza per protestare contro le (discutibilissime) scelte fatte quest'anno.
Prima vi ricordo che a questo link potete sbirciare quelli che secondo me sono stati i film migliori del 2018. Qui sotto trovate invece i vincitori del titolo di Flop cannibale dell'anno gli anni passati.
2010 - The American
2011 - Transformers 3
2012 - War Horse
2013 - Cloud Atlas
2015 - American Sniper
2016 - Batman v Superman: Dawn of Justice2017 - Dunkirk
#10 First Man - Il primo uomo
Ryan Gosling con un'espressione di disappunto per la presenza del film nella classifica dei peggiori. Che poi è la stessa espressione che ha per tutta la pellicola in qualunque circostanza. |
Ha girato un film sul primo uomo che è andato (forse) sulla Luna e invece ironia della sorte lui è tornato sulla Terra. Dopo il sorprendente Whiplash e il capolavoro assoluto La La Land, Damien Chazelle ha diretto un lavoro biografico prevedibile dal primo all'ultimo istante, tra l'altro su un personaggio che avrà anche fatto la Storia, ma non è che sia proprio così interessante come Neil Armstrong. Questa volta gli è uscita La La Luna Nera.
#9 First Reformed
"Dopo aver letto questa classifica, che Dio e pure i tuoi lettori possano avere pietà della tua anima, Cannibal Kid." |
First Reformed è uno dei film più esaltati negli ultimi mesi dalla critica che conta. Non da Pensieri Cannibali, che evidentemente non fa parte della critica che conta. E forse non fa parte proprio della critica, ma è solo un sito a cui piace criticare e prendere per il culo le pellicole. Se il lungometraggio in sé non mi ha convinto in maniera particolare, ma nemmeno fatto troppo schifo, degno di nota è soprattutto il finale: per quanto mi riguarda, una delle cose più (involontariamente?) ridicole nelle storia del cinema recente.
#8 Slender Man
La reazione della gente alla scoperta del film al primo posto di questa lista |
L'horrorino teen scemo dell'anno. Poteva mica mancare anche quest'anno?
#7 Made in Italy
"Luciano, qual è il tuo commento a questa classifica?" "Ho perso le parole." |
Più che un film, Made in Italy è un auto-pompino. Luciano Ligabue se la canta e se la suona, in un lavoro da lui scritto, diretto, basato sul suo stesso omonimo disco e che al suo interno contiene vari pezzi proprio da quell'album, oltre ad altri inediti sempre del Liga, come se non fosse già abbastanza. Il risultato è persino troppo ligabuiano (o si dice ligabuese?) per essere vero.
#6 Downsizing - Vivere alla grande
"Mi spiace Cannibal che ti abbiano rimpicciolito, ma con questa Flop 10 te la sei proprio voluta." |
Il film sulle persone in miniatura non è un film piccolo. È una grande merda.
Ridatemi Salto nel buio e Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, per favore!
#5 Ella & John - The Leisure Seeker
"Credo che Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti staranno insieme per sempre, proprio come noi." "Certo che a te Nostradamus fa una pippa..." |
Non è stato proprio un grande anno, per Paolo Virzì, regista in genere parecchio apprezzato da queste parti. Il suo matrimonio con Micaela Ramazzotti è finito e i suoi due film arrivati nei cinema non è che abbiano avuto un'accoglienza trionfale. In attesa di vedere Notti magiche, flop di pubblico e di critica, non voglio infierire troppo nei confronti del povero Virzì e mi limito a dire che la sua tappa americana con il suo primo lavoro in lingua inglese Ella & John - The Leisure Seeker mi è sembrato il titolo peggiore della sua carriera. Ma consolati, Paolo, perchè Notti magiche potrebbe presto farmi cambiare idea.
#4 The Nun - La vocazione del male
"Dio, se esisti, ti prego di fare in modo che Cannibal non subisca troppi danni dalle botte che riceverà per questa classifica. Magari giusto una contusione e qualche ferita." |
La saga horror di The Conjuring non è niente male. Quella ufficiale. I suoi spin-off invece sono il Male assoluto. Dopo il soporifero Annabelle, è arrivato anche il tremendo The Nun. Una roba divinamente spaventosa.
#3 Venom
"Il film è stato un grande successo al box office mondiale. Oh, no! Adesso mi toccherà restare intrappolato in questo personaggio per almeno una decina d'anni." |
È vero che io non sono un fan dei cinecomics, però Venom fa schifo persino per gli standard dei film sui supereroi. Al confronto Avengers: Infinity War m'è sembrato 2001: Odissea nello spazio. Se la parte più supereroistica riporta il genere ai livelli di Batman & Robin, la cosa peggiore è la componente comedy del film, che si sforza di essere divertente a tutti i costi, ma finisce per ricordare certe commedie degli equivoci stile Il professore matto piuttosto che l'ironia di Deadpool. Atroce.
#2 La ballata di Buster Scruggs
"Ho come il sospetto che alla fine di questa lista l'uomo più ricercato del West, e non solo del West, sarà un certo Cannibal..." |
L'accoppiata western (genere che non ho mai amato) + fratelli Coen (registi che non ho mai amato) poteva rivelarsi mortale, questo lo potevo mettere già in conto. Con Il Grinta le cose erano però andate sorprendentemente piuttosto bene. Non mi aveva fatto gridare al capolavoro, ma se non altro ero riuscito a guardarlo senza troppa fatica. La ballata di Buster Scruggs invece m'ha fatto sudare sette camicie per arrivare (più o meno) vivo al termine. In origine doveva essere una miniserie, ma poi probabilmente i Coen si sono resi conto che le loro idee erano troppo striminzite per realizzare delle puntate vere e proprie e hanno deciso di incollare insieme i loro spunti abbozzati dentro un film a episodi senza capo né coda, in cui si salva, e pure in maniera parziale, giusto la parte con Zoe Kazan. Ogni segmento è indipendente dagli altri e l'unico legame sembra essere la solita morale che i fratelli cineasti ci propinano da ormai oltre 30 anni, ovvero che la vita non ha senso. Ok Coen, sarà anche vero, ma per me soprattutto un'altra cosa non ha senso: i vostri film.
#1 Roma
"La mia vita non sarà un granché, ma non vorrei proprio essere nei panni di Cannibal dopo che la gente avrà letto questo post." |
Perché il film quest'anno più osannato dalla critica e dagli addetti ai lavori di tutto il mondo non mi è proprio piaciuto?
A) Risposta lunga
Il film si chiama Roma, ma un titolo più onesto sarebbe stato "I ricchi ci mostrano quanto è deprimente la vita dei poveri", anche se mi rendo conto che forse è un po' troppo lungo.
Con Roma Alfonso Cuarón ha voluto fare un lavoro estremamente personale, che ripercorre la sua infanzia e descrive la condizione di vita della sua Cleo, ovvero la sua domestica di quando era un bambino benestante. Il problema è che lo fa con uno sguardo sempre distante. I movimenti della macchina da presa sono studiati e costruiti nel minimo dettaglio, ma non si avvicinano mai ai personaggi. Non entrano mai davvero nelle loro vite. Non si sente l'emozione. Io non l'ho sentita. Cuarón dirige in maniera magistrale, solo che il suo è un freddo esercizio di stile che non pare avere nulla da raccontare. Non a caso il film è stato girato per lo più senza copione e si vede, eccome se si vede. Basti prendere la scena del parcheggio: è diretta in maniera stellare, però resta sempre la scena di un parcheggio, e chissenefrega di un parcheggio?
Il film si chiama Roma, ma un titolo più onesto sarebbe stato "I ricchi ci mostrano quanto è deprimente la vita dei poveri", anche se mi rendo conto che forse è un po' troppo lungo.
Con Roma Alfonso Cuarón ha voluto fare un lavoro estremamente personale, che ripercorre la sua infanzia e descrive la condizione di vita della sua Cleo, ovvero la sua domestica di quando era un bambino benestante. Il problema è che lo fa con uno sguardo sempre distante. I movimenti della macchina da presa sono studiati e costruiti nel minimo dettaglio, ma non si avvicinano mai ai personaggi. Non entrano mai davvero nelle loro vite. Non si sente l'emozione. Io non l'ho sentita. Cuarón dirige in maniera magistrale, solo che il suo è un freddo esercizio di stile che non pare avere nulla da raccontare. Non a caso il film è stato girato per lo più senza copione e si vede, eccome se si vede. Basti prendere la scena del parcheggio: è diretta in maniera stellare, però resta sempre la scena di un parcheggio, e chissenefrega di un parcheggio?
Nel resto della pellicola non è che succeda molto di più e le uniche svolte narrative presenti rasentano il ridicolo. Ad esempio la sequenza al cinema, quando lei rivela al tipo che sta frequentando di essere incinta. Lui la abbandona con la scusa di andare in bagno. Ci mancava solo che dicesse: “Cara, esco a prendere le sigarette” e poi, più che in un film neorealista di Vittorio De Sica a cui qualcuno ha accostato Roma, sembrerebbe di essere in un cinepanettone con Christian De Sica.
Pur con tutte le migliori intenzioni di questo mondo, Roma resta pur sempre la miserabile vita dei poveri, la cui unica gioia può essere quella di salvare i padroncini in mare manco fossero Mitch Buchannon, vista dagli occhi di un borghese. I ricconi di Hollywood lo voteranno in massa agli Oscar 2019, così poi se ne torneranno a case dalle loro domestiche con la coscienza pulita. E vissero tutti felici e contenti. Tranne le domestiche, che non credo vedranno mai questo film, anche perché non hanno i soldi per abbonarsi a Netflix, o se lo vedranno potrebbero non ritrovarsi un granché in un lavoro in cui le loro umili esistenze vengono mostrate in un modo esageratamente triste, pietista, ruffiano e costruito apposta per vincere tutti i premi cinematografici possibili.
Questo almeno è il personale punto di vista di una persona cresciuta da una madre che per anni ha lavorato come donna delle pulizie per famiglie come quella dei Cuarón. Se invece, come il regista, fossi cresciuto con un padre fisico nucleare alle Nazioni Unite e una domestica che mi puliva il buco del culo, magari la penserei in maniera differente.
Questo almeno è il personale punto di vista di una persona cresciuta da una madre che per anni ha lavorato come donna delle pulizie per famiglie come quella dei Cuarón. Se invece, come il regista, fossi cresciuto con un padre fisico nucleare alle Nazioni Unite e una domestica che mi puliva il buco del culo, magari la penserei in maniera differente.
B) Risposta breve
Diciamo che non l'ho trovato il massimo del divertimento stare a guardare per 2 ore e passa il multimilionario regista di Gravity e Harry Potter e il prigioniero di Azkaban che si diverte come un bambino a roteare la macchina da presa a sinistra e a destra filmando la sua domestica mentre gli fa i lavori di casa.
Diciamo che non l'ho trovato il massimo del divertimento stare a guardare per 2 ore e passa il multimilionario regista di Gravity e Harry Potter e il prigioniero di Azkaban che si diverte come un bambino a roteare la macchina da presa a sinistra e a destra filmando la sua domestica mentre gli fa i lavori di casa.
I "premi"
VANZINA AWARD (PEGGIOR REGISTA)
Matt Angel e Suzanne Coote (The Open House)
The Open House è un filmetto realizzato talmente male, da non meritarsi nemmeno un posto nella Flop 10 ufficiale. A scriverlo e a dirigerlo non c'è una persona sola. Addirittura in due ci si sono messi per realizzare questo scempio della Settima Arte. Matt Angel e Suzanne Coote si devono essere davvero impegnati tanto per girare, scrivere e montare questa pellicola in una maniera che sembra del tutto casuale e incoerente. Complimenti.
SCEMEGGIATURA AWARD (PEGGIOR SCENEGGIATURA)
Jurassic World - Il regno distrutto
Colpirne uno per educarne cento. Lo script di Jurassic World - Il regno distrutto è mediocre, ma nemmeno peggiore rispetto a quello di altri lavori hollywoodiani simili. Il premio va più che altro alla categoria in generale di tutti quei sequel non necessari realizzati unicamente per battere cassa. Il precedente Jurassic World era simpatico, questo è solo inutile. Capisco le esigenze commerciali, però almeno mezza idea decente o vagamente originale al suo interno potevano anche provare a inserirla.
"Io sono l'Indoraptor, un incrocio tra un Indominus rex e un Velociraptor. Se non è un'idea originale questa..." |
STEVEN MEZZA SEAGAL AWARD (PEGGIOR ATTORE)
#1 Tom Hardy (Venom)
#2 Alessandro Haber (Youtopia)
#3 John Cena (Giù le mani dalle nostre figlie)
#4 Fabio Rovazzi (Il vegetale)
#5 Ryan Gosling (First Man - Il primo uomo)
Tom Hardy e Ryan Gosling nella stessa cinquina dei peggiori attori accanto a Fabio Rovazzi?
Non pensavo sarebbe mai successo, ma il mondo trova sempre un modo per sorprenderti. Il più delle volte in negativo. Ebbene sì. Tom Hardy in versione cinefumettosa e comedy è del tutto fuori parte ed è qualcosa di cui il mondo non aveva proprio bisogno. Ryan Gosling è (o dovrei dire era?) uno dei miei attori preferiti e l'ho sempre difeso da chi l'ha accusato di essere poco espressivo. Questa volta però no. Sarà per via del personaggio, il robotico più che umano Neil Armstrong, ma in First Man non cambia mai espressione dall'inizio alla fine. Un po' come Rovazzi ne Il vegetale, un filmetto brutto eppure meno brutto di quanto era lecito attendersi.
BAU BAU AWARD (PEGGIOR ATTRICE)
#1 Uma Thurman (Dark Hall)
#2 Dakota Johnson (Cinquanta sfumature di rosso, 7 sconosciuti a El Royale)
#3 Jamie Lee Curtis (Halloween)
#4 Sonia Bergamasco (Come un gatto in tangenziale)
#5 Claudia Gerini (A casa tutti bene)
Altro colpo al cuore, però quanno ce vo', ce vo'. Uma Thuman in versione direttrice dell'Hogwarts per ragazzine sfigate nel teen fantasy Dark Hall è davvero inguardabile. Mi tocca bocciare pure Dakota Johnson, che in passato avevo difeso, protagonista quest'anno non solo dell'episodio peggiore della non certo indimentabile trilogia di Cinquanta sfumature, ma pure del tutto fuori ruolo come badass girl in 7 sconosciuti a El Royale. Una parte in cui una Juliette Lewis, tanto per dire un nome a caso, avrebbe fatto faville. Spero che presto con Suspiria Dakota si rifaccia...
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, MA ANCHE NO AWARD (PEGGIOR CAMEO)
Adriano Panatta (La profezia dell'armadillo)
ex aequo con
Barbara D'Urso (Il vegetale)
L'apparizione di Barbara D'Urso ne Il vegetale è l'apoteosi del trash, e questo già lo si poteva mettere in conto. La partecipazione di Panatta a La profezia dell'armadillo io però non l'ho proprio capita. Qualcuno me la può spiegare? Zerocalcare, magari tu con un disegnino?
MERDONAGGIO AWARD (PERSONAGGIO PIÙ INSOPPORTABILE)
#1 Moone/Brooklynn Prince (Un sogno chiamato Florida)
#2 Reynolds Woodcock/Daniel Day-Lewis (Il filo nascosto)
#3 Sierra Burgess/Shannon Purser (Sierra Burgess è una sfigata)
#4 Fermín/Jorge Antonio Guerrero (Roma)
#5 Col. Richard Strickland/Michael Shannon (La forma dell'acqua)
I bambini nei film - oddio, anche non solo nei film - spesso e volentieri sanno essere insopportabili. Al confronto della pestifera e fastidiosa Moone di Un sogno chiamato Florida però persino Junior di Piccola peste è il figlio che tutti vorremmo avere.
Giusto un gradino sotto nella soglia del fastidio si piazzano lo stilista viziato de Il filo nascosto, la teenager giustamente sfigata Sierra Burgess, e i cattivoni talmente esagerati da risultare inverosimili di Roma e La forma dell'acqua.
VALIUM AWARD (FILM PIÙ NOIOSO)
#1 La ballata di Buster Scruggs
#2 Roma
#3 La stanza delle meraviglie
#4 Marrowbone
#5 Senza lasciare traccia
Valium Award. Uno dei riconoscimenti più ambiti dai cineasti di tutto il mondo. Quest'anno a ritirare il premio ci sono i fratelli Coen alle prese con il western. Gli era andata male ai tempi de Il Grinta, complice una folgorante Hailee Steinfeld, mentre questa volta il premio non gli è sfuggito. Merito in particolare dell'episodio con Liam Neeson e di quello con Tom Waits, tanto esaltato da altre parti. Una delle mezzore più noiose e inconsistenti della mia vita.
Menzione di disonore all'infuori della cinquina pure per A Beautiful Day - You Were Never Really Here, deludente (e soporifero) film con Joaquin Phoenix.
CRITICI, SMETTETELA DI DROGARVI AWARD (FILM PIÙ SOPRAVVALUTATO)
#1 Roma
#2 Il filo nascosto
#3 Black Panther
#4 The Post e Ready Player One
#5 Un sogno chiamato Florida
Per chi avesse dubbi in proposito, il film più sopravvalutato dell'anno per quanto mi riguarda non può che essere Roma, ma tanto so già che i fan della pellicola hanno già smesso di leggere questo post, e questo blog, da parecchio.
Vanno citati (in giudizio) pure il glaciale Il filo nascosto, diretto da un regista che in passato ho venerato parecchio come Paul Thomas Anderson, il cinecomics inspiegabilmente nominato ai Golden Globe e chissà magari anche ai prossimi Oscar Black Panther, né meglio né peggio rispetto ad altri trascurabili filmetti Marvel, la doppietta di uno Steven Spielberg sempre più stanco mestierante che continua a girare brutte copie dei suoi lavori passati, e il fastidioso indie-movie Un sogno chiamato Florida. E quando un indie-movie piace quasi a tutti tranne che a me, mi girano le scatole in maniera particolare.
SCENA SCEMA AWARD (SCENA SCULT)
Scena "omaggio" a Shining (Ready Player One)
Il ritorno di Steven Spielberg alla fantascienza nel complesso non mi è piaciuto. C'è però una scena in particolare di Ready Player One che ho trovato agghiacciante, e non in senso horror: quella ambientata all'interno dell'Overlook Hotel. Nelle intenzioni il regista vorrebbe rendere omaggio a Shining dell'amico Stanley Kubrick. Il bimbominkioso risultato finale pare invece una scena tagliata da uno Scary Movie perché troppo poco divertente ed è di quelli che penso l'abbiano fatto rivoltare nella tomba.
MA COSA MI DICI MAI? AWARD (FRASE SCULT)
“Apri questa porta, troietta, che ti faccio scoprire il senso della vita” Alessandro Haber a Matilda De Angelis (Youtopia)
MA CHE MUSICA, CHE MUSICA, CHE MUSICA DI MERDA MAESTRO AWARD (PEGGIOR COLONNA SONORA)
Made in Italy
Nella colonna sonora di Made in Italy ci sono 3 belle canzoni di Simple Minds, Psychedelic Furs e Waterboys. Peccato solo che le altre 20 siano TUTTE di Ligabue.
FABIO FAZIO AWARD (FILM PIÙ BUONISTA)
#1 Downsizing - Vivere alla grande
#2 Vi presento Christopher Robin
#3 La stanza delle meraviglie
#4 Stronger
#5 L'isola dei cani
Il prestigioso Fabio Fazio Award quest'anno finisce tra le mani di Alexander Payne, per quel suo pretenzioso inno al volontariato e all'ambientalismo che è Downsizing. Troppo zucchero e moralismo anche in Vi presento Christopher Robin e, in maniera già più inaspettata, in La stanza delle meraviglie, l'ultimo ben poco meraviglioso lavoro di Todd Haynes, nella storia vera raccontata in Stronger, uno dei pochi passi falsi compiuti da Jake Gyllenhaal nella sua carriera, e in quella versione disneyana del cinema di Wes Anderson che è L'isola dei cani.
CORAZZATA POTEMKIN AWARD (CAGATA PAZZESCA D'AUTORE DELL'ANNO)
#1 First Reformed
#2 Mandy
#3 I fantasmi d'Ismael
#4 Mute
#5 Happy End
Un film autoriale può essere considerato un capolavoro geniale, oppure... una cagata pazzesca. Per quanto riguarda la mia soggettiva opinione, nella seconda categoria quest'anno rientrano senza troppi problemi l'astutamente finto provocatorio First Reformed di Paul Schrader, il trip psichedelico più ridicolo che riuscito Mandy di Panos Cosmatos con il solito tremendo Nicolas Cage, il pasticciato film francese I fantasmi d'Ismael, che manco una scena di nudo di Marion Cotillard riesce a salvare e ho detto tutto, e la fantascienza tremenda del Mute di Duncan Jones, il figlio di David Bowie che dopo Moon e Source Code sembra già aver smarrito la retta via.
Menzione cattiva pure per uno dei registi più perfidi in circolazione, Michael Haneke, che con Happy End (uscito nei cinema italiani a fine 2017, ma da me recuperato solo quest'anno) ha realizzato quella che può essere considerata la prima cagata pazzesca nella sua altrimenti ammirevole carriera.
DILUDENDO AWARD (FILM PIÙ DELUDENTE)
First Man - Il primo uomo
Mi aspettavo che l'autore di La La Land con First Man mi facesse tornare in orbita, e invece le mie aspettative si sono schiantate al suolo in maniera dolorosa. Capita.
A questo punto va notato che l'unico regista al mondo che non mi ha mai deluso resta Paolo Sorrentino, ma c'è anche da dire che non ho ancora visto il suo ultimo doppio Loro...
"Quel Cannibal quest'anno è proprio in cerca di una bella mano di botte." |
SO BAD IT'S GOOD AWARD (FILM CHE MI VERGOGNO MI SIA PIACIUTO)
#1 Il sole a mezzanotte - Midnight Sun
#2 A casa tutti bene
#3 Tomb Raider
#4 Dark Hall
#5 Jumanji: Benvenuti nella giungla
Tra i miei film guilty pleasure preferiti ci sono i cosiddetti "malattia movie". Anche quest'anno sono riusciti a fare breccia nel mio cuoricino con Il sole a mezzanotte, teen drama per gran parte del tempo comedy con Bella Thorne e - mio Dio! - Patrick Schwarzenegger, il figlio di Terminator.
Tra gli altri miei guilty pleasure favoriti ci sono poi i film di Gabriele Muccino, massacrati dalla critica che conta e che invece a me il più delle volte non dispiacciono affatto. Compreso l'ultimo spernacchiato A casa tutti bene.
Non stupisce poi più di tanto che mi sia piaciuto un teen-horrorino-stronzettino-fantasy-dark come Dark Hall, mentre sono rimasto piacevolmente sorpreso dagli avventurosi Tomb Raider, complice la presenza di Alicia Vikander, e Jumanji: Benvenuti nella giungla, nonostante la presenza di The Rock. Il cinema d'avventura per adesso l'ha scampata e può tirare un sospiro di sollievo, ma comunque non esulti troppo, visto che nei prossimi mesi sono pronto per tornare a massacrarlo come si deve!
Buster Scruggs per me è splendido, Roma lo sto rivalutando.
RispondiEliminaMa povera Mooney cosa ti ha fatto? Adorabile pargoletta!! <3
Capisco che il mondo sia bello perché vario, ma vedere Roma al primo posto, accostato a cose come Venom e Slender Man, mi lascia riflettere parecchio sulla tua salute mentale. 😅
RispondiEliminaMi stupiva la mancanza di DARK HALL tra le chiaviche... ma poi il conferimento del BAU BAU AWARD a Uma ha rimesso le cose a posto
RispondiEliminaquanto a ROMA è sommamente palloso; ma metterlo al #1 mi è sembrato eccessivo; peggiore di quello che ho indicato io (e che forse per tua fortuna non hai visto)?
Ma Rovazzi non è mica il rapper che non parla più con Fedez? E' il film il motivo della rottura? :-D
RispondiEliminaQuindi sotto sotto ammetti di vergognarti per aver apprezzato Tomb Raider. Anche se lo hai difeso mentre io lo massacravo. Ahi ahi ahi...
RispondiEliminaScherzi a parte gran bel post!!!
I tuoi Roma e Buster Scruggs ai primi due posti sono decisamente più assurdi dei miei La forma dell'acqua e A star is born. ;)
RispondiEliminaPer il resto, curioso come tu abbia visto merdate come Venom che io, pur tamarro, ho evitato come la peste.
Anche nel peggio, sono riuscito a fare meglio di te. ;)
EliminaNon ti è piaciuto una radicalchiccata di peso come Roma? A te, davvero?
RispondiEliminaQuesto non me lo aspettavo.
Di mio sono convinta che serva il momento giusto per vederlo, e ovviamente a Venezia è stato così. Io che tengo tanto alle parole, alle sceneggiature, non ho sofferto per la loro mancanza, anzi, sono rimasta incantata dalla quotidianità, dagli sprazzi di storia, e ovviamente dalle immagini.
Appoggio più o meno tutto il resto (First Man delusione, ma brutto non lo posso considerare) e felice di vedere anche te ridere di First Reformed, una delle visioni peggiori sempre a Venezia. Cosa c'avranno trovato i critici non so.
L'anno scorso decisamente discutibile il primo posto, ma quest'anno può anche essere..
RispondiEliminaSu Roma e Il filo nascosto applausi a scena aperta, anche se li avrei invertiti (i film non i fili..)
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