The Wrestler
Cosa resterà, di questi anni 80? Ecco cosa resterà: un wrestler dal cuore malandato che vive in una roulotte, una spogliarellista nel declino della sua carriera sorpassata dall’esotica Tiffany, il vecchio Nintendo massacrato dalle nuove tecnologie e dai Call of Duty 4 ambientati in Iraq, il rock macho e un pochino trash di Ratt, Guns e Scorpions a far da sfondo ad esistenze disastrate, che vivono ancora in un glorioso passato e sono del tutto incapaci di evolversi.
Ci sono tante cose qui dentro, a partire dall’interpretazione (strepitosa) di Mickey Rourke. Il film vive sulla sua pelle, sulle sue cicatrici che non hanno voglia di andarsene. La macchina da presa di Darren Aronofsky segue la sua traiettoria impazzita da American Dream al contrario. Da mito a zero. E poi le presenza femminili, la strip-girl in là con gli anni Marisa Tomei e la figlia delusa Evan Rachel Wood. E poi una tristezza di fondo per gli anni che passano e per tutto quello che si è stati e (forse) non si è più.
Don’t know what you got, till it’s gone.
voto\9
Cosa resterà, di questi anni 80? Ecco cosa resterà: un wrestler dal cuore malandato che vive in una roulotte, una spogliarellista nel declino della sua carriera sorpassata dall’esotica Tiffany, il vecchio Nintendo massacrato dalle nuove tecnologie e dai Call of Duty 4 ambientati in Iraq, il rock macho e un pochino trash di Ratt, Guns e Scorpions a far da sfondo ad esistenze disastrate, che vivono ancora in un glorioso passato e sono del tutto incapaci di evolversi.
Ci sono tante cose qui dentro, a partire dall’interpretazione (strepitosa) di Mickey Rourke. Il film vive sulla sua pelle, sulle sue cicatrici che non hanno voglia di andarsene. La macchina da presa di Darren Aronofsky segue la sua traiettoria impazzita da American Dream al contrario. Da mito a zero. E poi le presenza femminili, la strip-girl in là con gli anni Marisa Tomei e la figlia delusa Evan Rachel Wood. E poi una tristezza di fondo per gli anni che passano e per tutto quello che si è stati e (forse) non si è più.
Don’t know what you got, till it’s gone.
voto\9
Rachel sta per sposarsi
Una tossica esce dalle mura di un centro di riabilitazione per partecipare al matrimonio della sorella con un musicista di colore. In un weekend verranno a galla tutte le questioni sepolte della sua famiglia.
Girato in digitale dal regista de Il silenzio degli innocenti Jonathan Demme, sporco, fuori dagli schemi dei film hollywoodiani tutti perfettini, un film che si rivela pieno di poesia, musica, canto e incanto. Il matrimonio qui rappresentato in tutti i suoi rituali è per fortuna quanto di più lontano ci sia dagli stereotipi delle commedie con Julia Roberts e il cast è in stato di grazia: c’è il cantante dei Tv On The Radio che regge la scena meglio di tanti attori professionisti, Rosemarie DeWitt (la Rachel che si sposa del titolo) segnatevi il suo nome che è un’attrice strepitosa e Anne Hathaway in versione rehab che non darle l’Oscar è stata una di quelle porcate così tipiche dell’Academy che nemmeno mi sorprendo più. Stesso discorso per Mickey Rourke.
The Wrestler e Rachel sta per sposarsi sono probabilmente i due film americani migliori dell’ultima annata, due film veri, vitali, con un cuore che batte senza l’utilizzo di facili escamotage emotivi e con due beautiful losers come protagonisti cui è difficile non voler bene. Se li mettiamo a confronto con il Grande Fratello vengono dei seri dubbi su cosa debba essere considerato reality e cosa fiction.
voto\9
Una tossica esce dalle mura di un centro di riabilitazione per partecipare al matrimonio della sorella con un musicista di colore. In un weekend verranno a galla tutte le questioni sepolte della sua famiglia.
Girato in digitale dal regista de Il silenzio degli innocenti Jonathan Demme, sporco, fuori dagli schemi dei film hollywoodiani tutti perfettini, un film che si rivela pieno di poesia, musica, canto e incanto. Il matrimonio qui rappresentato in tutti i suoi rituali è per fortuna quanto di più lontano ci sia dagli stereotipi delle commedie con Julia Roberts e il cast è in stato di grazia: c’è il cantante dei Tv On The Radio che regge la scena meglio di tanti attori professionisti, Rosemarie DeWitt (la Rachel che si sposa del titolo) segnatevi il suo nome che è un’attrice strepitosa e Anne Hathaway in versione rehab che non darle l’Oscar è stata una di quelle porcate così tipiche dell’Academy che nemmeno mi sorprendo più. Stesso discorso per Mickey Rourke.
The Wrestler e Rachel sta per sposarsi sono probabilmente i due film americani migliori dell’ultima annata, due film veri, vitali, con un cuore che batte senza l’utilizzo di facili escamotage emotivi e con due beautiful losers come protagonisti cui è difficile non voler bene. Se li mettiamo a confronto con il Grande Fratello vengono dei seri dubbi su cosa debba essere considerato reality e cosa fiction.
voto\9
Ciao Marco,
RispondiEliminagrazie per la visita...
Avevo scaricato "rachel getting married", ma è venuto fuori SAW IV!Nonostante, ho ancora voglia di vederlo...
Il film con Michey R. è in lista d'attesa...ieri sono andata a vedere "Gran Torino" e il voto è 10/10 :)
In questo periodo ci sono molti film belli e non so cosa scegliere prima...considerando che il cine costa una fortuna!
Da notare che è uscito anche l'ultimo di Almodovar, "Los abrazos rotos"; anche se non mi piace Penelope Cruz, andró a vederlo non appena possibile!
Buona giornata!
Vale
hai visto tutti i film migliori!
RispondiEliminase dai due 9 vanno veramente visti!
Sto per vederli, infatti!
RispondiElimina;-)