Dormi tranquillo fino a che suona la sveglia. Credi che sia il suono più fastidioso del mondo. Ci credi davvero. Vorresti stare a letto ancora un pochino, al calduccio delle coperte ancora invernali. Poi ti ricordi che fuori ormai non fa più così freddo e allora ti decidi ad alzarti. Ad aspettarti ci sono una tazza di latte col miele per la gola infiammata, i tarallucci del mulino bianco e Beyonce che in sottofondo canta “Halo”. È un altro giorno che inizia, ci saranno risate, qualche altro centinaio di mp3 nelle orecchie e qualche tragico problema del tipo “devo sbrigarmi per trovare parcheggio se no perdo il treno”. Questi sono veri problemi. E ci credi davvero.
Ma un minuto si può sdoppiare. Da una parte sono le 3.30 a.m. e tu dormi beato sapendo che quell’odiosa di una sveglia prima o poi arriverà ad annunciarti un altro giorno. Dall’altra parte sono le 3.30 a.m. e il soffitto viene giù, i muri vengono giù, le case diventano macerie, le persone polvere, le chitarre sono spaccate ma non da uno scatto di rocknroll e gli sciacalli vengono fuori e portano via tutto quello che trovano. Domani non è un altro giorno. La sveglia, quella maledetta, non suonerà. Beyonce non canterà. Non si saranno risate né problemoni del tipo “porca troia! ho dimenticato di prendermi una rivista da leggere sul treno”.
Mai dare le cose per scontate. Un minuto si può sdoppiare, i muri possono cadere, i problemoni rivelarsi cazzate, domani non è per forza un altro giorno e le sveglie insopportabili possono anche diventare il suono più dolce del mondo.
Ma un minuto si può sdoppiare. Da una parte sono le 3.30 a.m. e tu dormi beato sapendo che quell’odiosa di una sveglia prima o poi arriverà ad annunciarti un altro giorno. Dall’altra parte sono le 3.30 a.m. e il soffitto viene giù, i muri vengono giù, le case diventano macerie, le persone polvere, le chitarre sono spaccate ma non da uno scatto di rocknroll e gli sciacalli vengono fuori e portano via tutto quello che trovano. Domani non è un altro giorno. La sveglia, quella maledetta, non suonerà. Beyonce non canterà. Non si saranno risate né problemoni del tipo “porca troia! ho dimenticato di prendermi una rivista da leggere sul treno”.
Mai dare le cose per scontate. Un minuto si può sdoppiare, i muri possono cadere, i problemoni rivelarsi cazzate, domani non è per forza un altro giorno e le sveglie insopportabili possono anche diventare il suono più dolce del mondo.
Forse,dovremmo tenerne conto più spesso..forse..
RispondiEliminaun saluto
sottovalutiamo noi stessi mi sa!!!
RispondiEliminaoltre che ciò che ci attornia!
questo mi tocca in modo particolare.ieri da lontano ho sentito tutta l'angoscia per i miei cari..e il "sollievo"per la tragedia [personale,e familiare]scampata non puo' azzittire quell'angoscia.
RispondiEliminaper qualcuno[troppa gente]i problemi per un po'[troppo]saranno ben altri.
vite distrutte.e a 30 ore dalla tragedia,le telecamere sembrano già spente,il furore è già finito,la gente resterà sola[come sempre,in italia,resta chi resta senza nulla]
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaE' terribile che servano eventi drammatici come questo a ricordarci di tutte le cose che diamo sempre (troppo) per scontate. E' davvero triste.
RispondiEliminaBellissimo post, comunque.
Come sempre del resto (tanta stima)...
Baci
Ho fatto circa la tua stessa riflessione. Non c'è bisogno di lamentarsi.
RispondiEliminaconosco persone che l'hanno scanzata per miracolo...si son visti la casa ridotta in cumoli di macerie...:(
RispondiEliminasn senza parole..ma ora le parole nn servono..
bè il titolo sarebbe la fine della canzone, è la canzone che ho come sottofondo nel blog. sarebbe una mia reinterpretazione, chiamiamola così...
RispondiEliminai vecchi amanti si chiama, è di franco battiato; ascoltala, magari leggendo il testo, e poi rileggendo il mio...tanto per scafazzarla un po'...
ti bacio
Probabilmente l'analisi meno retorica e più compiutamente emzionale che abbia letto in giro per i Blog, circa il disastro di due giorni fa.
RispondiEliminaFossero tutti "cannibali" come te...
Complimenti per il Blog, Marco, e grazie per essere diventato lettore del Blog che io e la mia Samy abbiamo in comune, già ti seguivo col mio personale, faccio lo stesso con il "Living", ricambiando con piacere.
Un saluto
Robi
qll ke hai scritto è vero. quando ho visto al tg la notizia del terremoto manka poko mi sento male. sn morte tantissime persone, e altre nn sn state ritrovate. tnt presone giovani,trpp giovani... e anke persone + anziane... ecco a omna ci abita una mia amika... ke si è trasferita l'anno skorso. è da 3 giorni ke io e mia mamma proviamo a kiamare lei e i suoi genitori ma nn rx nessuno oppure il cel è staccato mia mamma dice d nn preokkuparmi ma io MI PREOKKUPO!!... nn voglio ke le sia successo qlks... spero tnt ke nn sia successo niente. ma allora xk nn risponde +??... sn davve preokkupata...
RispondiEliminasemplicemente commovente! bellissimo!
RispondiEliminarende benissimo l'idea di come a volte si è costretti a rimpiangere quella stessa quotidianità che in situazioni "normali" si detesta.
RispondiEliminache altro dire?
bel post.