martedì 28 settembre 2010

Nightmerd

Nightmare
(USA 2010)
Regia: Samuel Bayer
Cast: Jackie Earle Haley, Rooney Mara, Kyle Gallner, Katie Cassidy, Thomas Dekker, Kellan Lutz, Connie Britton, Clancy Brown
Links: imdb, mymovies

Si può considerare un film valido solo perché ci si identifica talmente tanto nei protagonisti, che come loro non si riesce a tenere gli occhi aperti? Peccato che ciò non avviene per paura di incontrare Freddy Krueger nei sogni, ma perché il film è davvero noioso, prevedibile e non tiene certo sulle spine.

Se si esludono gli effetti narcotici, da un remake (anzi reboot) come questo Nightmare 2.0 non si può che restare delusi. Chi si aspettava un horror al livello (o anche quasi) dell’originale troverà qui dentro ben poco di cui rimanere soddisfatto. In realtà io non contavo molto su questo, visto che di film su Freddy Krueger dopo il primo mitico firmato Wes Craven ne sono stati fatti un sacco e alcuni di livello davvero infimo, vedi l’ultimo Freddy Vs. Jason. Le mie aspettative erano però tutte riposte nel regista Samuel Bayer, qui al suo esordio cinematografico.
Samuel Bayer è l’uomo che ha praticamente definito gran parte dell’immaginario mio e di molti altri kids cresciuti negli anni ’90, avendo diretto “Smells like teen spirit” dei Nirvana (una rivoluzione sociale, più che un videoclip), “Bullet with butterfly wings” degli Smashing Pumpkins (la rabbia e il disagio esistenziale racchiusi in 4 minuti 4), e più recentemente il corto capolavoro “What goes around… Come around” con Justin Timberlake e Scarlett Johansson, più video per Garbage, Cranberries, Blind Melon, Metallica, Marilyn Manson, Green Day, My Chemical Romance…
Ecco, della magia che riesce a dare quest’uomo ai videoclip in Nightmare c’è ben poco, giusto i titoli di testa e poco altro. Ma cazzo se avrebbe potuto dare di più, perlomeno nei numerosi momenti onirici… Del suo approccio rock non c’è praticamente nulla e anche la colonna sonora latita. Speriamo quindi che il buon Bayer (niente a che fare con la casa farmaceutica) al suo prossimo impegno cinematografico abbia a disposizione un copione più interessante e magari più libertà creativa.

Samuel Bayer e i suoi sceneggiatori non sembrano essere stati attenti a lezione e non hanno preso appunti sui film dell’orrore del passato: non c’è infatti traccia degli horror politici anni ’70, pochissimo dagli splatterosi, forse un filo kitsch ma anche estremamente divertenti horror anni ’80, quasi niente dall’ironia post-Scream anni ’90 (c’è una sola battuta quasi divertente in tutto il film) e si cerca malamente di ricalcare il modello nippo-horror degli ultimi anni ripescando nel passato traumatico dei protagonisti. Di buono c’è giusto una fotografia curata e un approccio visivo interessante. Ma è davvero troppo poco.

Il cast racchiude alcuni idoli teen del momento, che però non sembrano essere particolarmente ispirati e a loro agio come scream kings & queens. Katie Cassidy come liceale è poco credibile, un po’ perché nel mondo della fiction l’abbiamo già vista come spregiudicata novella Amanda Woodward in Melrose Place, un po’ perché ha un fisico già (molto) ben definito e (probabilmente) rifatto non proprio da teenager di provincia nell’età dello sviluppo. Kyle Gallner con il suo pallore emo è già un esperto nel genere (ha fatto anche Jennifer’s Body e Il messaggero – The Haunting in Connecticut), mentre Thomas Dekker è già stato avvistato in Heroes e in Sarah Connor Chronicles e Kellan Lutz arriva dritto da Twilight.
A vestire i panni inquietanti (ma qui nemmeno troppo) del bel Freddy Krueger al posto dello storico Robert Englund troviamo stavolta Jackie Earle Haley, nominato agli Oscar per Little Children (film di cui ho recentemente parlato). Ci sono attori che fanno solo ruolo da macho, attrici incasellate nel genere commedia romantica; il rischio per lui è invece quello di rimanere intrappolato nella parte del pedofilo. E non è una bella cosa.

La più in forma del cast è allora la protagonista Rooney Mara, autentica rivelazione dell’anno che presto vedremo anche in The Social Network e più in là nella parte di Lisbeth Salander nella versione americana di Uomini che odiano le donne. È sicuramente lei la cosa migliore del film, insieme a una ultimissima scena che tira fuori tutto lo splatter tenuto a freno nell’ora e mezzo precedente.
Nightmare: dal (sonno) profondo della notte.
(voto 5-)

9 commenti:

  1. il titolo del post decisamente indovinato, eccellente sintesi, ahah! :D
    ciao

    RispondiElimina
  2. voto 10 alla traduzione finalmente efficace e 'azzeccata'! :)

    RispondiElimina
  3. bleah-issimo !!! era già una palla rara l'originale...

    RispondiElimina
  4. Bay e la sua fabbrica dei remake sono il male assoluto del cinema contemporaneo. Non capisce un'emerita minghia di horror e continua a finanziare questi soggetti senza ispirazione e senza un filo di personalità. Adesso questo brillante sceneggiatore rovinerà anche la serie di final destination...

    RispondiElimina
  5. FANTASTICO. Marco quando ti ci metti sai essere da oscar... E non sono un leccaculo qualunque, sono abituato a gente che mi lecca il dorso!

    RispondiElimina
  6. bene, lo cancello direttamente senza guardarlo ;D

    RispondiElimina
  7. Antonio, non penso che sia possibile rovinarla ulteriormente.

    RispondiElimina
  8. Visto un paio di giorni fa. Cagata invereconda.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com