martedì 6 marzo 2012

The Potter is back with The Woman in Black

The Woman in Black
(UK, Canada, Svezia 2011)
Regia: James Watkins
Cast: Harry Potter Daniel Radcliffe, Ciaran Hinds, Janet McTeer, Liz White, Shaun Dooley, Roger Allam, Sophie Stuckey, David Burke
Genere: new gothic
Se ti piace guarda anche: Il mistero di Sleepy Hollow, The Messengers, Il messaggero, The Others

Dieci anni. Dieci anni passati dietro a quegli occhialini rotondi da maghetto saputello che si merita una bella mano di botte così fa meno il furbo, e finalmente pensavo di essermelo lasciato alle spalle.
Niente più Harry Potter. Niente più Daniel Radcliffe.
E invece no, sbagliavo. Perché ora Harry, sorry è la forza dell’abitudine, ora Daniel è tornato con una nuova pellicola che al botteghino italiano è partita malissimo, mentre negli Usa ha riscosso un discreto successo e nel Regno Unito è andata alla grande. Certo, niente di paragonabile alle scene di fan accampati per giorni in attesa di vedere l’ultimo episodio della Potter-saga... Giorni di attesa per vedere un pessimo ultimo episodio della Potter-saga, aggiungo io, e assistere alla prevedibile disfatta di Voldemort, il più sfigato dei super cattivoni nella storia del cinema.
"Dov'è che t'ho già visto, giovanotto. Eri in Twilight?"
Sconfitto da due bimbiminikia, ribadisco!
Voldemort, Voldemort… eh eh eh, ma come si fa?
Roba da tapiro d’oro del secolo.

Quando si interpreta un ruolo così iconico entrato (non si sa bene perché) nella pop culture, è difficile scrollarselo di dosso. Qualcuno ha mai più visto Mark Hamill, il Luke Skywalker della saga originale di Star Wars?
Qualcuno sa almeno se è ancora vivo o meno? E con qualcuno intendo pure amici e famigliari…
Nessuno sa niente di lui?
E Macaulay Culkin, bimbo prodigio di Mamma ho perso l’aereo?
Che fine ha fatto?


"Hermione e Ron, dove sieeete?"
Ahia, caro Daniel Radcliffe, mi sa che questa è la fine che potresti fare pure tu. Se ti va bene...
Quanto a Emma Watson, la gnocca mitica inteprete di Hermione (l’unico personaggio decente - ammettetelo anche voi, Potteriani - della saga j.k. rowlinghiana), lei non dovrebbe cadere nel dimenticatoio, visto che ha già in cantiere diversi progetti cinematografici tra cui il nuovo attesissimo film di Sofia Coppola The Bling Ring. Scusate se è poco, Potteriani.
Ruper Grint, il roscio Ron, lui invece che combina? Beh, per il momento si spaccia come sosia ufficiale del cantautore Ed Sheeran…


"Buongiorno, signora fantasma."
Con questo suo primo ruolo post-potteriano, il giovane (ma ormai nemmeno più tanto), Harry ci prova a scrollarsi di dosso la nomea di maghetto streghetto più odioso del mondo, recitando in un ruolo del tutto diverso. Almeno sulla carta.
In The Woman in Black, Daniel Radcliffe infatti è un avvocato ed è pure… papà!
Cooosa?
Quel dodicenne di Harry Potter papà e pure di un bimbetto già cresciutello? Ma per favore. E dovrebbe essere credibile, come cosa? Alla faccia delle magie di Hogwarts, qui siamo davvero entrati nel regno dell’incredibile. Cos’è, siamo per caso finiti dentro una stranissima puntata di Teen Mom o meglio Teen Dad in versione gotica?
E la madre del pargolo, dov’è? Ovviamente nel regno dei Cieli, perché così è tutto più tragico. Anche perché se avessero dovuto sviluppare il personaggio, chi avrebbero potuto prendere? Miley Cyrus? Selena Gomez? Willow Smith, la figlia 11enne di Willy il pirla di Bel Air?
(in realtà ogni tanto la moglie compare, brevissimamente, intepretata dalla sconosciuta Sophie Stuckey)

"Daniel Radcliffe che cerca di recitare? AAAAAAAH, che spavento!!!"
Il film in teoria sarebbe un horror. La prima scena l’è pure ‘na roba inquietante. D’altra parte ci sono delle bambine che giocano con le bambole. Classica roba da cagarsi addosso. Quanto dura l’unica scena pseudo creepy del film? Circa un minuto, poi entra in scena Harry Potter, scusate ancora: Daniel Radcliffe, e il film diventa inquietante per altri motivi. Harry Potter, il ragazzo sopravvissuto, venuto a morire è un attore proprio modesto. O, se è bravo, lo nasconde davvero bene.
La pellicola è tratta dal romanzo gotico La donna in nero di Susan Hill, è prodotta dalla storica casa horror inglese Hammer, ma presenta una storia già vista stravista e strastrastrastracazzovista che non se ne può più. A parte questo, la trama è talmente esile che già a tirarne fuori un cortometraggio si doveva essere bravi. Per farne uscire un lungometraggio di un’ora e mezza decente bisognava essere dei fenomeni, ma non è certo questo il caso.

Uno dei momenti più tesi della pellicola, con Radcliffe che prova
a cambiare una lampadina senza prendersi la scossa. Ci riuscirà?
La storia, presto raccontata, è quella di un giovane avvocato (il poco credibile Radcliffe) che si reca nel classico inquietante paesino di campagna inglese per occuparsi dell’eredità di una vecchina fresca di trapasso. Nel classico inquietante paesino di campagna inglese si troverà di fronte al classico inquietante mistero di campagna inglese che coinvolge alcuni classici bimbi inquietanti inglesi e la classica visione di un inquietante spirito inglese, quello della Woman in Black del titolo. Il mistero è davvero poco interessante e per essere svelato non assistiamo ad altro che a 1 ora e mezza di Daniel Radcliffe show. Uno show degno di Giorgio Panariello o di Adriano Celentano a Sanremo.
Non so voi, ma vedere Harry Potter che vaga con un perenne sguardo svuotato di ogni emozione in giro per delle case gotiche disabitate, tra visioni di vecchie signore (la Juve non c’entra) e corvi che sembrano usciti dalla brutta copia di un racconto di Edgar Allan Poe, non è esattamente il mio ideale di divertimento.
The Potter is back, pardon The Woman in Black è un vorrei essere Sleepy Hollow, ma sono solo Sleepy. Anche perché Daniel Radcliffe il paragone con Johnny Depp lo regge sì, però giusto con il tristissimo Johnny Depp angelinajoliezzato di The Tourist.

"Ho capito, va: me ne torno a Hogwarts. Voldemort, sto arrivando!"
E pensare che alla regia c’è James Watkins, uno che aveva esordito con il tesissimo Eden Lake, una di quelle visioni che ti tengono incollato alla poltrona dall’inizio alla fine, e ora è passato a fare un film che sulla poltrona ti tiene sì incollato, perché dopo 10 minuti sei già nel mondo dei sogni. A livello di inquadrature, Watkins conferma di avere un buon occhio, peccato che qui non riesca nemmeno da lontano a creare non solo qualche brivido, nonostante ci provi malamente, ma pure un briciolo di interesse. Colpa di un inverosimile protagonista e di ritmi soporiferi del tutto opposti a quelli di Eden Lake.
The Woman in Black riesce così giusto nell'impresa (poco invidiabile) di fare il paio con il recente Non avere paura del buio: due storielle pseudo gotiche che fanno fanno meno paura di Voldemort e per di più fanno venire un gran sonno, intepretate nella maniera più svogliata possibile e che nemmeno due registi decenti riescono a salvare. Due film che finiscono per essere non tanto brutti quanto una cosa ancora peggiore: inutili.
(voto 4-/10)

P.S. Giusto Voldemort poteva essere sconfitto da un maghetto bimbominkia catatonico come Daniel Radcliffe!

15 commenti:

  1. ma il banner al lato del post dice di andarlo a vedere!!!! :D
    (cmq il suo lavoro onesto lo fa. non dico capolavoro chiaro, ma non credo volesser fare di più di quanto hanno fatto, il che è già qualcosa...)

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    1. sei proprio un potteriano terminale senza possibilità di recupero! :)

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  2. Addirittura 4? E' davvero così brutto? E dire che dal trailer un po' mi ispira....

    Va bè dai, mi farò del male ma lo guarderò.... ^_^

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  3. Da notare che nel banner a destra c'è anche il logo di Cioè. Un nome, una garanzia

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  4. Io sono un potteriano incallito (quello dei libri, non dei film. È diverso, Cannibal :p) e dico solo che no, il personaggio di Hermione non è l'unico a salvarsi. Semmai diciamo che tu la salvi, ma solo perché la Watson è bona :P Purtroppo per i non potteriani, la saga di Harry Potter, letteratura parlando, è ben orchestrata :) Poi, che questo film faccia schifo non lo so, ci sta benissimo!

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    1. Ti sostengo!
      E aggiungo: dei tre attori giovani dei film di HP il migliore è il ruscio. Emma Watson è finta che più finto non si può già dal primo film! Ma guarda che Sophia Coppola la licenzierà in tronco!
      Comunque questa donna in nero non lo vedrò, mi fa troppa pauraaa...

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    2. ale, allora mi correggo: non c'è manco un personaggio decente nella saga (almeno in quella cinematografica) :)

      evita, emma con la coppola sarà una rivelazione, almeno spero...

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  5. Vorrei spezzare una lancia in favore di Mark Skywalker Hamil, che ebbe un gravissimo incidente che gli sfiguro' il volto. Motivo per cui preferi' non apparire piu' in video come attore, ma come doppiatore.
    "The woman in black" avrei voluto vederlo, ma ammetto che la presenza di Harry, pardon, Daniel e' un gran deterrente ....

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  6. Ho recentemente visto questo film al cinema e non sono del tutto d'accordo con te!
    Certo riconosco che visto scaricato è un effetto diverso ok, però secondo me come filmetto di intrattenimento ci sta tutto. Anche perchè è chiaro come il sole che non era intenzione del film di rinnovare qualche cosa nel suo genere, ed è ancora più chiaro che è un film "tanto pé guadagnà, perchè c'abbiamo harry potter ner cast". Io consapevole di ciò sono andata a vederlo apposta per intrattenimento e l'ho trovato un filmetto carino (nonostante sia amante del genere e ho visto e strarivisto cose simili).

    E secondo me Daniel non fa così schifo, anche perchè il suo ruolo doveva essere un tipo depresso e inespressivo. Mentre devo dire che come padre di un figlioletto non ci azzecca una cippa, questo è vero.
    Però io il 6 da film standard glielo darei :)

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  7. ahahahha
    P R E V E N U T O!
    ma il film almeno lo hai visto? :O)
    prrrrrrrrrrrrrrrrrr

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  8. il film nn l'ho ancora visto ma mi sono vista tutta la potter saga e su una cosa siamo d'accordo.. Ratcliffe non è sto grande attore, o perlomeno non ancora.... ron poi non ne parliamo nemmeno, quando ho visto il video di Ed Sheeran non ci potevo credere, ho riso mezz'ora, ha le gambe a x e la panza, oltre che una faccia inguardabile.. e sto cesso si farebbe qla gnocca di Hermione? ma siamo seri! Lei è l'unica che si salva, anche a livello recitazione, direi. e poi è carina e ciò aiuta perciò secondo me potrebbe avere una carriera decente.
    Per q.r. il bimbo, hai visto la fine dell'ultimo film di HP, no? ecco più ridicolo di così, coi figli sosia al binario 9 e 3/4, non potrà esser stato! :)

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  9. Non l'ho ancora visto, ma a questo punto ho davvero sentore di bottigliate in arrivo.
    Tutte sul grugno di Potter. ;)

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  10. Letta!!!!
    Considerato il romanzo, ben scritto, con tanta ansia e disagio, il film poteva essere più fedele, sicuramente l'effetto finale sarebbe stato migliore.
    Harry/Daniel ci ha provato, diamogliene atto e non è nemmeno tanto male. O meglio: c'è di peggio.
    L'inizio del film è parecchio lento, specialmente per chi come me ha divorato il romanzo, e s'è trovato davanti tutta un'altra storia. Nel secondo tempo ci sono un paio di scene interessanti, quel che è bastato per farmi affogare con i pop corn e lanciare qualche insulto.
    Credo che certe license si debbano proibire ai registi. Se il libro è scritto in quel modo, perché cambiare la storia? Non era nemmeno tanto difficile da "mettere in scena",sicuramente più facile de "Il Codice da Vinci".

    ps: come sempre,sei stato divino :D

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  11. opinioni più discordanti non potevamo averne.
    è che il film era molto simile al libro. anche leggere il libro ricordo che è stata una sofferenza ... era un personaggio molto sofferente.... il finale però l'hanno cambiato molto ... anche il finale nel libro era inquietante... mentre nel film lo ha trasformato in una pellicola per famiglie
    nel libro moriva solo il bambino quando lui ... aver fatto morire anche lui è stato un modo per dare sollievo al personaggio...

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    1. Nel romanzo, il personaggio di Arthur è circondato da sofferenza e senso di oppressione e immagino anche che rendere sullo schermo delle sensazioni che si provano immaginando e leggendo non sia nemmeno così facile. La nebbia, che nel romanzo ha un ruolo fondamentale, qui passa quasi in secondo piano. Sicuramente è un mio limite non accettare questo finale, forse un po' scontato, rispetto a quello del libro...

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