mercoledì 17 luglio 2013

RAY DONOVAN, L’AIUTA CELEBRITA’


Ray Donovan
(serie tv, stagione 1, episodi 1-2)
Creata da: Ann Biderman
Rete americana: Showtime
Rete italiana: non ancora arrivata
Cast: Liev Schreiber, Jon Voight, Paula Malcomson, Katherine Moennig, Steven Bauer, Dash Mihok, Eddie Marsan, Austin Nichols, Ambyr Childers, Kerris Dorsey, Devon Bagby, Johnathon Schaech, Brooke Smith, Peter Jacobson
Genere: salva il VIP, salva il mondo
Se ti piace guarda anche: Dirty Sexy Money, Scandal, Dirt, Royal Pains

Ray Donovan ha una professione tutta particolare. Lavora a stretto contatto con le celebrità di L.A.
Uh, che ficata! Voglio farlo anch’io, un lavoro del genere.
Aspettate a dirlo, mica è semplice. Per prima cosa, perché oggi c’è crisi e pure in questo settore ormai tutti i posti sono già stati presi. Per seconda cosa, bisogna avere un bello stomaco e le palle, per riuscire a stare dietro a tutti i casini che i VIPs combinano. Sono peggio dei bambini. Sono peggio degli anziani all’ospizio. Hanno bisogno di attenzioni costanti.

"Non provare mai più a fare battutine su Justin Bieber e Selena Gomez,
che sono tra i miei protetti. Capito. paparino di Angelina Jolie?"
Se una professione del genere può apparire molto singolare nel mondo reale, nel mondo delle serie tv non è poi nemmeno così assurda. Abbiamo già visto qualcosa del genere con Dirty Sexy Money, serie ad alto tasso di trash in cui Peter Krause era un avvocato/jolly/tuttofare per una delle famiglie più potenti d’America, i Darling, e si trovava coinvolto con loro in situazioni analoghe. Qualcosa del genere avviene anche sul versante più medical in Royal Pains, e situazioni simili le abbiamo viste pure in altre serie come Scandal o Dirt o House of Lies.
A compiere questa professione, Ray Donovan non è solo. È a capo di una task force specializzata. Per loro, togliere dai guai una celebrità che si sveglia la mattina con a fianco una ragazza morta è la routine. Di questo team fanno parte Katherine Moennig, che era la playgirl più ricercata nella serie The L Word e pure qui naturalmente ha la parte della lesbica, più un certo Steven Bauer, un tizio che lo aiuta a fare il lavoro sporco.

"Sono un tipo amichevole. Non si vede?"
Alla fine siamo sempre lì, dalle parti delle storie glamour dei super VIPs. Ma la serie non è solo e non è tanto su di loro. La serie è su Ray Donovan, interpretato da Liev Schreiber, un aiuta VIP che ormai è diventato un pezzo grosso in quel di Hollywood e che però allo stesso tempo vive all’ombra delle celebrità. Ma la serie non sembra nemmeno essere incentrata solo su questo aspetto, quanto piuttosto su Ray Donovan l’uomo e sulla sua famiglia. Ha una moglie e due figli e fino a qui tutto rego, però ha anche due fratelli un sacco incasinati: Eddie Marsan che ha un tremore continuo a una mano e Dash Mihok che è ancora traumatizzato perché da bambino un prete l’ha stuprato.
Soprattutto, Ray ha un padre. E che c’è di strano?
Suo padre è Jon Voight, appena uscito di galera dopo aver scontato 20 anni in una cella, un personaggio fantastico che appena fuori si droga a va a mignotte, e ha anche un lato oscuro che nei prossimi episodi potrebbe rivelarsi con ancora maggiore prepotenza. D’altra parte, uno che s’è fatto 20 anni di galera tanto angioletto non dev’essere.
Quella dei tizi che ritornano alla vita comunque ormai è una tendenza, una moda nelle serie tv degli ultimi mesi. Cito Banshee e Rectify per quanto riguarda quelli che vanno fuori di galera (e pure l'Al Pacino di Uomini di parola di cui ho parlato oggi), ma ci sono anche i vari Les Revenants e In the Flesh sui morti che riprendono una vita normale. O normale per quanto può essere la vita per degli zombie.

Dopo appena una manciata di episodi, Ray Donovan per adesso resta una serie avvolta nel mistero, che vanta dei personaggi solidi e delle valide interpretazioni ma un’identità non ancora ben definita. Io comunque ho la sensazione che di soddisfazioni questa promettente novità di Showtime (il canale di Homeland, Dexter, Weeds, Shameless, United States of Tara, Californication etc.) potrà regalarcene parecchie. Di certo, a Ray Donovan il lavoro non mancherà mai. Anche in periodi di crisi economica, di celebrità che continueranno a fare cazzate che ne saranno sempre.
(voto 7/10)



7 commenti:

  1. Personalmente non m ha entusiasmato troppo, ma devo ammettere che non c'ho dato troppa importanza

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  2. Ne avevo sentito parlare, ma sono ancora in dubbio. Attenderò qualche puntata ancora prima di decidere se vederla.

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  3. Il primo episodio, nonostante mi fosse piaciuto, mi aveva un po' annoiata, ma il secondo e il terzo cominciano a decollare e intrigare parecchio. (Certo, ste reti si potrebbero mettere d'accordo per non far uscire tutti i telefilm che seguo di lunedì, ma è un'altra storia)

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  4. Ancora non mi prende ma aspetto il termine della prima stagione per dare un giudizio.

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  5. da seguire assolutamente!!!Jon Voight non è mai stato cosi in forma dal giorno in cui ha concepito Angelina Jolie,Liev Schreiber è un bel mix di rabbia repressa pronta ad esplodere,cinismo e allo stesso tempo senso del dovere nei confronti della famiglia ed Eddie Marsan è un serio candidato al premio di migliore attore non protagonista di serial in questo 2013...
    massimiliano

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  6. In questi giorni stanno circolando alla velocità della luce delle foto di Kate e della sua girlfriend per la quale avrebbe finalmente fatto comingout.Infatti alle numerose richieste di spiegazioni entrambe hanno risposto no comment,addirittura un magazine spagnolo ha dedicato loro una copertina.Tutto ciò circola su twitter bastano pochi click!

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