mercoledì 9 ottobre 2013

PILOTI E PIRLOTI DELLE SERIE TV 2013 – EPISODIO 1 (DRAMA)




La stagione telefilmica sta entrando nel vivo. Un momento non c’è niente da vedere, quello dopo siamo travolti da miliardi di nuove serie contemporaneamente. Cerchiamo allora di fare un po’ di ordine tra i primi episodi delle novità seriali, con una veloce opinione cannibale su quanto guardato finora, le prime puntate dei nuovi telefilm tra pilot validi e pirloti scandalosi.


Masters of Sex

Cos’è? Una serie sul sesso. Che altro devo dirvi per convincervi a seguirla?
Punti di forza: L’ambientazione anni ’50, tra The Hour e Mad Men, davvero stilosa. Una grande protagonista femminile, Lizzy Caplan. La tematica sessuale trattata in maniera esplicita ma leggera, divertente ma non volgare. E poi, volete che in una serie del genere manchino scene di sesso e/o nudo?
Debolezze: Il protagonista maschile è il Dr. Masters, interpretato da un bravo Michael Sheen, un ginecologo geniale che si propone come pioniere nello studio a livello scientifico della sessualità. Il problema è che non è proprio il massimo della simpatia, come personaggio. Diciamo che dovrebbe togliersi quella scopa dal culo e poi potrebbe diventare un nuovo idolo telefilmico.
Avrà successo? Il sesso vende sempre, quindi penso di sì.
Continuerò a seguirlo? Assolutamente sì.
(voto 8/10)

Pilota o pirlota?



Betrayal

Cos’è? Una soap opera trash immersa in atmosfere da commedia romantica
Punti di forza: Con un po' di pazienza, potrebbe rivelarsi un buon piatto caldo da servire insieme a quello freddo, ovvero Revenge, cui a tratti somiglia e che negli USA va in onda sulla stessa rete, ABC. Inoltre la protagonista Hannah Ware, già vista nel ben più interessante Boss, ha del potenziale.
Debolezze: Pur ricordando Revenge, non sembra avvicinarsi neanche lontanamente ai suoi livelli di godurioso guilty pleasure. Il rischio è allora quello di trovarsi di fronte a un nuovo 666 Park Avenue, meno fantasy e più ancora soapposo. Nel cast si rivede Henry Thomas, l'Elliott di E.T., bello ritrovarlo? Non proprio: i suoi livelli di recitazione sono penosi persino per una soappona come questa.
Avrà successo? Non è partito alla grande non solo qualitativamente ma pure a livello di ascolti e per il futuro non promette benissimo.
Continuerò a seguirlo? Per quanto il pilota faccia schifo, è anche trash abbastanza da far venire la curiosità di scoprire come prosegue. Vediamo come va il secondo episodio…
(voto 5+/10)

Pilota o pirlota?



The Blacklist

Cos’è? Un adrenalinico incrocio tra Alias e 24, con in più una spruzzata de Il silenzio degli innocenti. In pratica, è ciò che sarebbe dovuto essere Hannibal anziché quel soporifero telefilm che si è rivelato.
Punti di forza: Il rapporto molto Hannibal/Clarice Starling tra i due protagonisti. Lui, James Spader, attore che non m’è mai piaciuto molto ma che qui come cattivone ci sta, è uno dei criminali più ricercati del mondo che si costituisce all’FBI proponendo loro di aiutarli a prendere gli altri pazzi delinquenti più pericolosi del mondo. In cambio, vuole un’immunità berlusconiana e parlare solo con l’agente pivellina Elizabeth Keen, interpretata da Megan Boone, nuova attrice che se la cava piuttosto bene. Le serie di quest’anno magari non saranno rivoluzionarie, ma se non altro hanno il coraggio di puntare su varie giovani attrici da tenere d’occhio. In pratica, si punta forte sulle nuove leve. Un po' come in Italia... più o meno.
Debolezze: La serie è partita a mille, ma sarà difficile reggere questi ritmi nei prossimi episodi, senza tra l’altro scadere nel meccanismo ripetitivo della caccia al criminale di turno in ogni puntata. Inoltre, per quanto il pilot sia fighissimo e tenga incollato allo schermo dal primo all’ultimo minuto, non è che appaia come una serie originalissima… In più, riguardo agli sviluppi possibili, c’è il rischio che possa fare la fine di The Following, che è volato subito ad alta quota e poi è calato parecchio fino quasi a schiantarsi al suolo.
Avrà successo? Gli ascolti negli USA sono stati subito (meritatamente) molto alti, quindi direi di sì.
Continuerò a seguirlo? Oh yes.
(voto 7+/10)

Pilota o pirlota?



Hostages

Cos’è? Una serie in cui una (più o meno) allegra famigliola del Mulino Bianco viene presa in ostaggio da dei pericolosi terroristi.
Punti di forza: La situazione degli ostaggi, siano presi in una banca o in casa loro, si è vista un sacco di volte nei film, meno (o forse mai) in una serie televisiva. La curiosità maggiore è dunque quella di vedere come gli autori riusciranno a tenere costantemente alta la tensione lungo tutti i vari episodi in una situazione che a breve rischia di stufare. L’intreccio tra questioni politiche, terrorismo e vicende private ricorda poi 24, e ciò non è un male. In più Dylan McDermott, il sessuomane della prima stagione di American Horror Story, in versione cattivone-ma-non-troppo è parecchio in parte. Come guest-star c'è invece Hilarie Burton di One Tree Hill e della lesbicata con la dottoressa Arizona in Grey's Anatomy, ed è sempre un piacere rivederla.
Debolezze: Ok, la situazione degli ostaggi è nuova per il mondo delle serie tv, ma nei film è stata fin troppo abusata, quindi il livello di originalità è relativo. Se a ciò aggiungiamo che Hostages prende ispirazione da una serie israeliana, copiando in questo Homeland, capiamo come gli americani e le idee nuove al momento non vadano molto d’accordo. E poi la protagonista femminile Toni Collette, solitamente bravissima, qui nei panni della dottoressa presa in ostaggio per motivi politici appare piuttosto attapirata e lontana dalla forma “pazzesca” di United States of Tara.
Avrà successo? No, al momento no. Negli USA è stato surclassato da The Blacklist e non sembra avere un grande futuro davanti. Forse è meglio così, se non la tirano troppo per le lunghe e chiudono la vicenda dopo poche puntate, potrebbe rivelarsi una visione migliore.
Continuerò a seguirlo? Per adesso mi intrippa discretamente, quindi sì.
(voto 6+/10)

Pilota o pirlota?



Lucky Seven

Cos’è? Una serie su un gruppo di sfigati che con una botta di culo vincono alla lotteria.
Punti di forza: Un certo realismo e una lontananza dal glamour di troppe altre produzioni in giro attualmente.
Debolezze: cast e personaggi per niente appealing, non ce n’è uno, ma manco mezzo, che si segnala in qualche modo. La puntata pilota in sé non è nemmeno pessima o penosa, è solo mediocre. Non attira, non crea abbastanza interesse da far venire voglia di vedere anche solamente un’altra puntata.
Avrà successo? No, è stato il primo flop stagionale. ABC l’ha cancellata dopo appena 2 episodi. Il titolo Lucky 7 probabilmente si riferiva al fatto che sarebbe stata fortunata ad arrivare a 7 puntate. Non ce l’ha fatta e per noi spettatori non è tutta questa sfortuna.
Continuerò a seguirlo? Anche volendo no, visto che è stato cancellato. Ma comunque no, non lo avrei seguito lo stesso.
(voto 5/10)

Pilota o pirlota?



Ironside

Cos’è? Il remake di una serie trasmessa a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 e, proprio come tutti i remake o quasi, è del tutto inutile.
Punti di forza: Tecnicamente ben fatta. Regia e fotografia sono ben curate e pure le scene d’azione funzionano in maniera discreta. Peccato non ci sia altro.
Debolezze: Ennesima serie crime di cui nessuno sentiva il bisogno, o almeno non io. La particolarità che prova a caratterizzarla rispetto alla numerosa concorrenza è che il detective protagonista, interpretato da un Blair Underwood un po’ troppo sopra le righe, è finito su una sedia a rotelle dopo una sparatoria. Peccato che il tema della disabilità, che fa molto Dr. House, sembri fin da subito trattato in maniera superficiale e per il resto si tratti del solito procedural già visto.
Avrà successo? Per ora no e spero continui a non averne.
Continuerò a seguirlo? Ma figuriamoci.
(voto 4/10)

Pilota o pirlota?



13 commenti:

  1. Non concordo su MOS che ho trovato davvero deboluccio, ma come dici tu, sex is magic!
    The blacklist mi ha comprato dopo 10 minuti. Speriamo che continui così. E comunque anche la ripetitività, se mantenuta a quei livelli qualitativi (e il secondo episodio mi dà netta conferma), mi va benissimo ;)

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    1. Eddy concordo con te non mi ha convinta del tutto MOS.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. proprio ieri ho iniziato Masters of Sex e mi ha fatto un'ottima impressione! Michael Sheen mi sembra bravissimo e l'ambientazione stile Mad Men ha fatto subito colpo su di me. Assolutamente pilota :)

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  4. Non c'è uno di questi titoli che mi ispiri. Continuerò con Homeland senza preoccuparmi di questa robetta. ;)

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    1. Credimi, blacklist promette molto, molto bene e lo vedo parecchio fordiano... ;)

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  5. Masters of sex, Hostages e Black List sono in lista. Ma come sempre, prima di infognarmi con altre serie, aspetto a vedere se vengono rinnovate!

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  6. Comunque Hannibal è una figata assoluta. The Black List è il titolo che mi affascina di più.

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  7. Boh, vedremo, dopo Breakin Bad e Walking dead magari un po' di sesso anni '50 si può fare.
    PS ho scritto su Spring Breakers da me. E' roba lunga e noiosa, ma passa lo stesso quando puoi, anche perchè mi pare sia il film con il voto più alto di quest'anno, per quanto riguarda te

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  8. Di queste non me ne ispira neanche una, se seguissi meno serie proverei giusto a dare un'occhiata a MAsters of sex...

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  9. Visto un paio di puntate di Masters of Sex. Giova precisare che si tratta di vicende reali (lo studio di Masters e Johnson l'ho dovuto pure studiare, superficialmente, all'università), perlomeno per lo scheletro principale della trama. Per il momento mi sembra che questo comprometta leggermente la serie, un po' in bilico fra l'invenzione e il rimanere fedeli alla biografia da cui è tratta. A mio avviso ci sono spezzoni buoni e altri molto meno. Curioso di vedere gli sviluppi, pur sapendo già come andrà a finire ;-)

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  10. The blacklist è un'americanata pazzesca, però effettivamente non so il perchè ma tiene incollati allo schermo.
    Le scene di incidenti, esplosioni, incendi sono girate abbastanza male, sono troppo finte.
    James Spader è bravo, invece l'agente Keen per me è un pò loffia.

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