giovedì 19 dicembre 2013

LE MEGLIO SERIE TV 2013, DALLA 20 ALLA 11




Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 e quelle dalla 30 alla 21, stiamo per scoprire le serie tv migliori dell’anno secondo Pensieri Cannibali, ma non ancora. In attesa della top 10, oggi è il turno di quelle quasi migliori, con i telefilms dalla 20 alla 11. A dimostrazione di una qualità altissima, quest’anno persino superiore a quella delle pellicole cinematografiche, sono tutte serie che avrebbero meritato tranquillamente un posto tra le prime 10.

20. The Killing
La serie impossibile da uccidere
(stagione 3)

Trama semiseria
The Killing ha più vite di un gatto ed è più difficile da ammazzare di uno zombie. E meno male.
Cancellata già al termine della seconda stagione, era poi stata resuscitata per miracolo, ma alla fine della terza è stata di nuovo eliminata dai palinsesti. Anzi no, dietrofront: il prossimo anno tornerà con una mini-stagione conclusiva. Conclusiva, aspettiamo a dirlo.
Per intanto nella terza stagione, lasciata alle spalle la drammatica sparizione di Rosie Larsen, la mitica accoppiata Linden & Holder investiga su un nuovo caso che riguarda delle baby prostitute. A sorpresa, la serie resta ambientata a Seattle e non a Roma.

Pregi
- È la serie crime americana migliore in circolazione. Parola di uno a cui le serie crime di solito fanno venire voglia di spararsi.
- Ai due detective Linden & Holder ci si affeziona ancora di più.
- Peter Sarsgaard nei panni di un tizio nel braccio della morte offre un’interpretazione mostruosa. Come hanno fatto a non accorgersene quelli dei Golden Globe?
- La vicenda politica, elemento un pochino traballante nelle prime due stagioni, qui è del tutto assente.
- C’è un episodio diretto da Jonathan Demme che... Madonna che episodio!
- C’è un nuovo gruppetto di giovani attori molto promettenti, tra cui svetta Bex Taylor-Klaus nei panni dell’aggueritissima teen lesbica Bullet.

Difetti
Si tratta di un thriller realizzato alla grande, ma che fondamentalmente non rappresenta nulla di così nuovo od originale nel genere.

Personaggio cult
Bullet (Bex Taylor-Klaus)

19. Girls
Girls still want to have fun
(stagione 2)

Trama semiseria
Lena Dunham, le sue amichette girls e i suoi amichetti boys continuano a condurre una grama esistenza hipster in quel di New York City, andando in giro a ciulare per party super cool ed esclusivi. In pratica, un drammatico spaccato di quanto sia dura la vita ai tempi della crisi.

Pregi
- Lena Dunham come sceneggiatrice continua a maturare e in questa seconda stagione ci ha regalato dei notevolissimi saggi brevi di narrativa contemporanea, sotto forma telefilmica.
- Il fantastico episodio “One Man’s Trash” con guest-star Patrick Wilson.
- Il finale di stagione non smielato, solo romantico il giusto.
- Una grande colonna sonora super varia che spazia dagli Oasis alle Icona Pop passando per Fiona Apple.
- Il personaggio di Marnie (Allison Williams) in questa seconda stagione esplode e ci regala alcune scene memorabili, come quando a una festa reinterpreta “Stronger” di Kanye West.



Difetti
Le Girls non è che siano il massimo della simpatia, a volte. Però il bello della serie è anche quello, presentarci dei personaggi con tutte le loro debolezze e scazzi, per quanto possano renderli persino odiosi.

Personaggio cult
Adam Sackler (Adam Driver)


18. Utopia
La comprensione della trama della serie? Questa sì che è un’utopia
(stagione 1)

Trama semiseria
La vicenda ruota tutta intorno a una misteriosa domanda: "Where is Jessica Hyde?"
Quello che la gente in realtà si chiede è: "Who the fuck is Jessica Hyde?"

Pregi
- Pilot fighissimo.
- La storia è un irresistibile mix tra trame fumettistiche e cospirazioni governative, il tutto realizzato con un sempre gradito, almeno da questa parti, tocco British.
- Stile registico fresco, montaggio veloce, fotografia notevole. Tecnicamente una delle serie più belle da vedere quest’anno e roba da far invidia anche alla maggior parte dei film in circolazione.
- Un manipolo di personaggi parecchio misteriosi e affascinanti come lo spietato killer Arby (Neil Maskell) e l’enigmatica Jessica Hyde (Fiona O’Shaughnessy).

Difetti
- Dopo una partenza ricca di spunti strepitosi, qua e là la serie si complica troppo e incespica un po’ negli sviluppi. Niente di troppo preoccupante, ma l’impressione è che la serie il prossimo anno con la seconda stagione potrebbe anche dare di più.
- A livello emotivo il coinvolgimento nei confronti dei personaggi non è altissimo.

Frase cult
Where is Jessica Hyde?

17. Banshee
Una cittadina piena di amish e di… figa
(stagione 1)

Trama semiseria
Hood (Antony Starr) è un tizio cazzuto che appena uscito di prigione va a vivere in una cittadina di nome Banshee piena di amish. Perché con tutti i posti al mondo va ad abitare proprio lì? A forza di stare in prigione è diventato scemo?
No. Perché Banshee, oltre che piena di amish, è anche piena di figa.

Pregi
- Non so se la cosa vi può interessare o meno, ma se vi interessa è una delle serie con più figa in circolazione. Ivana Milicevic e Lili Simmons sono strepitose e spesso svestite. Se la cosa invece non vi interessa, sappiate che anche il protagonista Antony Starr è un gran figo.
- Kai Proctor (l’attore danese Ulrich Thomsen) è un villain con i controcazzi.
- Dopo una partenza non eccezionale da mediocre serie action, Banshee cresce episodio dopo episodio trasformandosi in un dramma shakespeariano di impressionante intensità.

Difetti
L’episodio pilota non è eccezionale con la sua voglia di stupire a tutti i costi e potrebbe disorientare qualche spettatore. Per fortuna già dalla seconda puntata le cose migliorano.

Personaggio cult
Job (Hoon Lee), l’aiutante trans e hacker del protagonista Hood

16. Homeland
Edward Snowden pazza e in gonnella contro tutti
(stagione 3)

Trama semiseria
Al termine della seconda stagione la sede della CIA era stata fatta saltare per aria e quindi ora gli agenti superstiti decidono di costruirla in un altro posto. Un posto a caso: le Hawaii. Inizia così Homeland – Hawaii Edition con la prosperosa Pamela Anderson al posto di Claire Danes e l’aitante The Rock anziché Damian Lewis.

Pregi
- È stata la stagione più imprevedibile e sorprendente della serie e la quarta potrebbe prendere direzioni ancora più inaspettate.
- Le grandi scene e i momenti di tensione non sono mancati.
- Lo splendido episodio s03e03 “Tower of David”.
- Il finale di stagione shock.

Difetti
- È stata la stagione più confusa e incerta su quale direzione far prendere alla serie, troppo poco terroristica nella prima parte e troppo terrostica nella seconda.
- Nonostante alcuni momenti altissimi, nel complesso è stata una stagione inferiore alle due precedenti, che avevano conquistato il primo posto nella classifica delle meglio serie tv di Pensieri Cannibali sia nel 2011 che nel 2012.
- Troppo poco Nicholas Brody (Damian Lewis).
- Alcuni salti temporali in avanti sono sembrati un po’ affrettati.
- Il personaggio di Jessica Brody (Morena Baccarin) è stato buttato via quasi del tutto, mentre quello di Dana (Morgan Saylor) ha avuto un grosso spazio all'inizio per poi essere anch’esso gettato. Per non parlare di Fara (Nazanin Boniadi), l’assistente musulmana di Saul (Mandy Patinkin) che sembrava dover giocare un ruolo fondamentale e invece niente, così come anche Peter Quinn (Rupert Friend).

Personaggio cult
Nicholas Brody (Damian Lewis)


15. American Horror Story: Coven
Tremate tremate, se le streghe voi trombate
(stagione 3)

Trama semiseria
Taissa Farmiga scopre di non essere del tutto normale quando il suo boyfriend muore trombandosela. Viene così spedita in una scuola speciale... Hogwarts?
No, la versione cool di Hogwarts, un covo capitanato da Sarah Paulson e dalla strega Suprema Jessica Lange. Altroché Albus Silente...

Pregi
- Le prime puntate sono le più divertenti e (relativamente) leggere della serie in assoluto.
- Taissa Farmiga + Emma Roberts formano proprio un bel Coven di streghetten fighetten.
- Notevole il personaggio notevolmente da stronza di una notevole Kathy Bates.
- Evan Peters a fare lo zombie se la cava bene. Ma non so se per la sua carriera futura questa sia una buona notizia.
- Lily Rabe in versione simil Stevie Nicks dei Fleetwood Mac: fantastica!
- Jessica Lange ormai è una garanzia.

Difetti
- Manca l’effetto sorpresa della prima stagione e lo spessore “storico” della seconda.
- Come già capitato alle due precedenti stagioni, dopo una partenza a mille si incontra qualche episodio un po’ sottotono.
- Denis O’Hare in versione schiavetto della Suprema è abbastanza ridicolo e sembra il maggiordomo di Scary Movie 2. Se è una cosa voluta, passa subito tra i pregi della stagione.
- Sarah Paulson accecata e sottotono rispetto all'Asylum.
- La stagione finirà solo a gennaio e quindi fare un punto completo ora è difficile. Peggio per voi, autori di AHS, non sapete che le classifiche cannibali di fine anno sono stilate appunto a fine anno?

Personaggio cult
Madison Montgomery (Emma Roberts)

14. Black Mirror
Nel futuro saremo governati da un grillo, pardon da un orsetto blu
(stagione 2)

Trama semiseria
Tre mini-film che ci proiettano in un distopico futuro prossimo.
Nel primo, alla protagonista muore il fidanzato e così si dà al porno su internet. Fino a che un giorno non incontrerà la sua anima gemella, un certo Don Jon.
Nel secondo, una tipa si sveglia priva di memoria e alla fine si scopre che Don Jon la sera prima le aveva versato del Roipnol nel drink.
Nel terzo mini-film, Don Jon viene eletto a capo del governo e il mondo diventa un porno, volevo dire un posto fantastico.

Pregi
- Pur priva dell’effetto sorpresa della prima stagione, Black Mirror continua a stupire e ad essere geniale.
- Il primo episodio Be Right Back è quello più emozionante finora della serie.
- Il terzo episodio The Waldo Moment è una delle più efficaci riflessioni socio-politiche mai viste. Tra l’altro con non pochi riflessi visibili nell’attualità italiana…

Difetti
- Il secondo episodio “White Bear” è leggermente sottotono rispetto agli altri due, per via della tematica ormai abusata dei reality-show.
- Solo 3 episodi, uffi.

Personaggio cult
Waldo

13. Mad Men
Sono pazzi questi uomini
(stagione 6)

Trama semiseria
Don Draper si stufa di fare il pubblicitario e si unisce ai movimenti studenteschi sessantottini. E così scopa ancora più di prima.

Pregi
- Linda Cardellini nei panni dell’amante stagionale di Don Draper (Jon Hamm).
- January Jones è tornata in splendida forma e non la truccano più come una cicciobomba cannoniera. Guarda caso Don non esiterà un attimo a ritrombarsela.
- Belle le parentesi “teen” dedicate a Sally Draper (Kiernan Shipka).
- Roger Sterling (John Slattery) in questa stagione è ancora più un idolo totale.
- Il bellissimo finale di stagione sulle note di “Both Sides Now” di Judy Collins, il cui testo si sposa alla perfezione con le immagini.

Difetti
La qualità di Mad Men è sempre talmente alta che ormai non fa più notizia e non riesce a stupire come un tempo.

Canzone cult
Judy Collins “Both Sides Now”

12. Vikings
Game of Thrones senza le parti noiose
(stagione 1)

Trama semiseria
I Vichinghi sono un popolo semplice: mangiano, bevono, scopano, prendono funghetti allucinogeni, si ammazzano, cose così. Fino a che all’illuminato Ragnar Lodbrok (Travis Fimmel) non viene voglia di andare in cerca di nuove terre e nuove civiltà. È così che i Vichinghi arrivano in uno strano paese a forma di stivale, dove accendono uno strambo elettrodomestico quadrato che trasmette delle immagini con sotto il logo




e si chiedono: “E questa sarebbe civiltà?”.


Pregi
- È una serie storico-fantasy che riecheggia le atmosfere di Game of Thrones. Solo concentrandosi su pochi, azzeccatissimi protagonisti ed evitando miliardi di personaggi secondari inutili.
- Il protagonista principale Travis Fimmel non è solo bello bello in modo assurdo ma si rivela anche un ottimo attore.
- Katheryn Winnick nei panni della vichinga guerriera spadroneggia.
- Gabriel Byrne è un gran cattivone.
- Attraverso il personaggio del monaco Athelstan (George Blagden) viene introdotto un interessante discorso religioso e di confronto tra culture diverse. E in più il monaco è protagonista di una fenomenale scena sotto effetto di funghetti allucinogeni.
- Grandissima sigla sulle note di “If I Had a Heart” di Fever Ray.

Difetti
Nonostante la serie sia prodotta da History Channel, l’aderenza storica per i puristi non sarà perfetta, ma pur sempre meglio della versione della Storia di The CW, no?

Personaggio cult
Floki (Gustaf Skarsgård)


11. Rectify
Il braccio della morte non è poi così male rispetto a fuori
(stagione 1)

Trama semiseria
Daniel Holden (Aden Young) viene fatto uscire di galera dopo 19 anni nel braccio della morte, in attesa di essere nuovamente processato. Una volta uscito, il mondo è cambiato rispetto a come lo ricordava: c’è la crisi, la disoccupazione, i Forconi… Al che lui fa: “Ma vaffanculo, io me ne torno dentro!”.

Pregi
- Aden Young stellare nei panni del protagonista.
- Un cast di supporto altrettanto strepitoso: Abigail Spencer, Adelaide Clemens, Luke Kirby, Clayne Crawford. Tutti fenomenali e tutti volti che in futuro potremmo rivedere spesso in tv e al cinema.
- Dialoghi di enorme profondità.
- La serie gioca bene con l’ambiguità del protagonista senza sbilanciarsi troppo: colpevole o innocente? Santo o peccatore? Sfigato vittima di un gomblotto o folle assassino?

Difetti
- L’episodio pilota non è fenomenale e ci va un po’ di pazienza per innamorarsi di questo gioiellino di serie.
- Rectify sembra non avere rivelato il suo potenziale completo e con la seconda stagione, già confermata, potrebbe fare ancora meglio.

Attrice cult
Abigail Spencer


9 commenti:

  1. Eh lo sapevo che si sarebbe abbassata Homeland. Me la aspettavo in top ten ma ci sta.

    Secondo me sarà ballottaggio tra Les Revenants e Breaking Bad per la prima posizione (ho quasi finito BB, mentre LR lo vorrei recuperare)

    RispondiElimina
  2. e comunque Master of Sex non lo metterei mai davanti a Homeland

    RispondiElimina
  3. Rectify la grande sfida. Secondo me l'anno prossimo decolla...
    Homeland mi ha fatto girare i maroni.
    AHS... boh, vediamo.
    Banshee, dai, spettacolone trash.

    RispondiElimina
  4. American Horror Story rimane il mio dubbio più grosso. Il tono è troppo, troppo diverso dalle prime due. Io me la godo comunque (è oggettivamente una figata) ma il nuovo approccio, così sopra le righe, così fumettoso, mi fa stranissimo. Credo sia colpa di Ryan Murphy: ormai non riesce a trattenere la sua vena trash per più di un paio di stagioni.

    Sono contento per la menzione di Banshee. Decisamente la serie più testosteronica di tutte.

    P.S. A morte The CW!

    RispondiElimina
  5. AHS quest'anno è tornata a deludere come il primo, mentre Homeland ancora mi manca, ma ho molta paura.
    Noto con piacere che hai abbassato anche Mad men, altrimenti sai che noia! ;)

    RispondiElimina
  6. American Horror Story, secondo il mio modestissimo parere, è un pochetto meglio della seconda stagione: il problema è che non ci vedo l'horror, ma solo l'american e la story.

    Black Mirror è veramente un capolavoro di scrittura. Il pregio e il difetto, al contempo, è che sono episodi autoconclusivi (quindi da un lato godibili in un'oretta, dall'altro non si sviluppano i personaggi, ma è fatto apposta così). Vorrei vedere gli sceneggiatori alle prese con un serial vero e proprio.

    Rimango dell'idea che Lena Dunham sia bravissima a scrivere ma odiosa.

    RispondiElimina
  7. Io a volte mi chiedo se dormi o mangi a pare guardare film e serie tv... e si che io ne vedo tante... illuminami maestro...
    scherzi a parte, Homeland ci sta in tale posizione, per me ha un senso la seconda parte della stagione, la prima è una grande confusione... AHS mi piace ora che siamo verso la fine, all'inzio mi ha un po' annoiato (lo dico? l'ho detto)...Mad Men idolatrazione sconfinata, già mi manca se penso che siamo alla fine...
    ora mi segno qualche titolo per i compiti delle vacanze... :-)

    RispondiElimina
  8. black mirror e banshee sono i capolavori della scorsa stagione.. e fra l'altro il primo l'ho scoperto proprio grazie a te.. però dopo aver visto la top10 son tutte posizioni giuste

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com