mercoledì 11 novembre 2015

Kreuzweg - Pronti, partenza... Via Crucis





Kreuzweg - Le stazioni della fede
(Germania, Francia 2014)
Titolo originale: Kreuzweg
Regia: Dietrich Brüggemann
Sceneggiatura: Anna Brüggemann, Dietrich Brüggemann
Cast: Lea van Acken, Franziska Weisz, Moritz Knapp, Lucie Aron, Florian Stetter, Michael Kamp
Genere: religioso rigoroso
Se ti piace guarda anche: Lourdes, Le onde del destino, Kynodontas, Niente da nascondere


“Perdonami Padre, perché ho peccato.”





“Dimmi, figliolo. Che diavolo hai combinato?”




“L'altro giorno ho guardato un film...”




“Bravo, figliolo. Lo sai che consiglio sempre di guardare dei film.”





“Sì, però Padre Quentin, c'è una cosa che devo confessarti... Ho guardato un film senza scene di violenza. Nessuna sparatoria. Nessun momento pulp. Era un film in cui non si vede nemmeno una tetta. Manco un piede nudo di quelli che a te piacciono tanto. E non viene pronunciata nessuna parolaccia.”


“Nessuna???”




“Nessuna, Padre.”




“Dammi un attimo, questa è davvero una cosa dura da mandare giù.”





10 minuti dopo...

“Padre, ci sei ancora?”




“Sì, scusami figliolo. Per riprendermi da quanto mi hai detto stavo guardando sul mio iPad la sanguinosa scena di seppuku di una vecchia pellicola giapponese. Ma quindi, codesto film in cui hanno osato omettere violenza, sesso e parolacce, di cosa parla?”



“Di una ragazzina di 14 anni, simbolicamente chiamata Maria, che è una tipa molto religiosa. A catechismo è una capa totale. Sa tutto. A scuola invece le cose per lei vanno meno bene. Gli altri ragazzini la prendono per i fondelli per via delle sue credenze cattoliche, che sono parecchio estreme. Così come quelle delle sua famiglia, in particolare della madre. Sua mamma è così insopportabile che a un certo punto desideri che 'sta povera Maria venga affidata a chiunque altro, persino ad Anna Maria Franzoni, piuttosto che farla rimanere con lei.”


“A questo punto, Maria allora compie una vendetta splatterosa nei confronti della madre, vero?”




“Ehm no, Padre Quentin, niente di tutto questo. Maria non rifiuta i suoi dettami religiosi, anzi. Per quanto li viva in maniera conflittuale, soprattutto dopo che si prende una mezza cotta per un ragazzo di nome Christian, li appoggia in pieno.”



“Quindi si tratta di un film a tematica religiosa. E non parlo della religione tarantiniana devota al cinema pulp. Perché Diavolo l'hai visto, figliolo?”



“Come per le pellicole in costume, ogni tanto sento il bisogno di vedere un film che parla di Fede. Non capita tanto spesso, tranquillo Padre Quentin, giusto una o massimo due volte all'anno. Una volta tanto un film di questo tipo ci può stare, com'è capitato in passato con dei lavori sulle suore alla Lourdes o alla Ida.”



“Oh, Gesù! E come si chiama invece codesto film?”




“Kreuzweg - La stazioni della fede.”




“E che kakkio vuol dire Kreuzweg?”




“Kreuzweg significa Via Crucis in tedesco.”





“Uh, wow! Un film crucco, bene!”




“Sì, solo che, Padre, mi spiace ma con Bastardi senza gloria non ha molto a che vedere.”




“Però parla di una Via Crucis, giusto? È qualcosa di estremo stile La passione di Cristo?”




“No, assolutamente no. Grazie a Dio!”




“Se non altro, a livello registico com'è? C'è qualche zoom? Qualche scena di personaggi che si muovono con camminata figa in slow motion?”




“No, niente di tutto ciò. Il film è composto unicamente da sequenze con riprese fisse. Per rappresentare una visione religiosa tanto rigida e immobile, il regista Dietrich Brüggemann ha scelto una messa in scena altrettanto rigorosa.”



“Solo riprese fisse?”




“Sì, a parte 3 occasioni. 3 momenti in cui il movimento della macchina da presa è usato come se fosse un colpo di scena.”




“Geniale! Questo film comincia a piacermi.”




“Già, non volevo dirtelo prima per non urtare la tua sensibilità, però a me è piaciuto parecchio. Anche se io avrei messo qualche parolaccia in più. Ad esempio ATTENZIONE SPOILER in una delle ultime scene, quando ATTENZIONE SUPER MEGA SPOILER Maria muore e, avendo sacrificato la sua vita per fare in modo che il fratellino che non parlava potesse cominciare a parlare, quando il fratellino per miracolo si mette proprio a parlare, io gli avrei fatto tirar fuori una bestemmia. Oppure ci stava anche qualcosa del genere...”


FINE SPOILER

“E la colonna sonora del film com'è? Spacca? Il poster italiano della pellicola, che ho trovato online sul mio iPad, parla di musica pop...”




“Non esattamente. “Si può amare Dio e la musica pop? Il claim più fuorviante della storia d’Occidente”, come dice Gabriele Ottaviani nella sua notevole recensione di Kreuzweg su Convenzionali, ottimo blog appena scoperto. Nel film a un certo punto Maria vorrebbe andare a cantare in un coro di una Chiesa diciamo più “libertina” della sua, in cui oltre a brani di Bach interpretano pure pezzi soul e gospel. Sua madre però si infuria e le impedisce di andare, visto che secondo lei soul e gospel sono generi satanici. Questo nonostante soul significhi anima e gospel voglia dire Vangelo. Se Maria le chiedeva di andare a un concerto di Marilyn Manson insieme a Raffaele Sollecito, sua mamma a quel punto che cosa faceva?”

“Quindi niente musica, in questo Kreuzweg?”




“Una canzone in verità c'è: “The Look” dei Roxette. Viene suonata in palestra durante una lezione di educazione fisica. Solo che Maria non vuole sentirla, visto che la considera una canzone satanica.”




“Ahahahah, sul serio?”




“Già, pure io mi sono messo a ridere. Perché questo film può sembrare deprimente e angosciante, e soprattutto nella parte finale lo è. Allo stesso tempo però è anche una visione che a tratti riesce a essere divertente, per quanto in un modo grottesco, e in cui non ci si annoia un momento. I dialoghi sono così efficaci da impedirlo, nonostante la staticità delle riprese, che rimanda a film come Niente da nascondere di Michael Haneke e Kynodontas di Yorgos Lanthimos, o il recente Forza maggiore. La macchina da presa sarà anche ferma, ma all'interno delle scene c'è un gran movimento, soprattutto nell'animo dei personaggi, in particolare della folgorante protagonista Lea van Acken, ma anche un movimento fisico, si veda ad esempio la scena in auto. Quasi a voler suggerire che, mentre le protagoniste hanno una visione impostata in maniera rigida, là fuori c'è tutto un mondo che nel frattempo si muove. Quando poi è anche la macchina da presa a muoversi, come nella scena finale, il film perde il suo sguardo oggettivo e si apre a un campo infinito di possibilità. In quel finale così aperto ognuno può vedere quello che vuole, quello che Crede. È quello il “vaffanculo” più grande che il regista dice ai dogmi religiosi estremisti, ma non alla Fede in generale. Kreuzweg è un film che condanna il pensiero unico, però allo stesso tempo è un film profondamente spirituale.”

“Perciò una parolaccia c'è, in questo benedetto film?”




“No, è più un “vaffanculo” simbolico. Anche senza parolacce, scene di sesso o violenza, Kreuzweg è comunque il pugno allo stomaco cinematografico più forte dell'anno. Da questo punto di vista, è un film parecchio pulp.”



“Ok, allora sei quasi perdonato per averlo guardato. Per esserlo totalmente, adesso vatti a vedere una pellicola con qualche sbudellamento e con un linguaggio explicit content, e non intendo a livello simbolico. E poi ti consiglio anche l'ascolto di un po' di musica satanica. Qualcosa tipo quei cattivoni blasfemi dei Roxette. Adesso vai, e che il Signore del pulp sia con te.”



“E con il tuo spirito.”





(voto 9/10)

10 commenti:

  1. Cazzo, questa tua "benedizione" mi fa salire la curiosità: non so se sperare in una sorpresona o nel nostro ennesimo scontro.
    Fatto sta che lo segno al volo. ;)

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    1. fidati, per una volta il Cannibale ha perfettamente ragione ;)

      p.s.: recensione bellissima!!!

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  2. Mi ero già annoiato solo leggendo titolo e sottotitolo del film nel giorno in cui uscí. Ma un 9 è un 9, non posso evitare di vederlo.

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  3. ma me lo salto volentieri anche perchè ho letto lo spoiler.
    Non ce l'ho fatta!!!! ahahahhah

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  4. Beh che dire...recensione/confessione straordinaria. I paragoni con Kynodontas e Ida, lacanzone dei Roxette, band che ho sempre amato tantissimo, mi fanno veramente ben sperare. Sui film religiosi ti consiglio di dare un'occhiata anche a Calvary, non mi ricordo se l'hai già recensito. ;)

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    1. Calvary non l'ho ancora visto, ma ormai il mio film religioso annuale me lo sono già giocato... :)

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  5. Sono davvero curioso di vederlo! Ottimo post (come sempre)

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  6. Sono davvero troppo allergica ai film a tematica religiosa,per guardare questo!!!
    Altro che quel finto senza dio di Ford,che tanto si spara le pose e poi non se ne perde uno huahuahua ^^
    (una figata la confessione con Padre Quentin!)

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  7. Buongiorno Sig.ra/sig.
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