lunedì 24 ottobre 2016

I Medici – Peste Is Coming





I Medici – Masters of Florence
(serie tv, stagione 1, episodi 1 e 2)


La Rai presenta I Medici, la sua nuova serie internazionale con un cast stellare, capitanato da Dustin Hoffman...



Peccato che dopo 60 secondi lo facciano già morire. George R. R. Martin, sei un dilettante al confronto di Mamma Rai.
Ammazza che inizio, è proprio il caso di dirlo!
A sorpresa, chi invece non è stato ammazzato dalla visione prolungata di fiction Rai sono stato io. Negli ultimi giorni mi sono guardato per 3 giorni di fila Braccialetti rossi stagione 3, L'allieva con Alessandra Mastronardi e ora I Medici. E sono ancora vivo. Malconcio, ma vivo. Forse vi chiederete come sia possibile, se proprio non avete nient'altro di più importante da chiedervi.
Il fatto è che ormai nei confronti delle fiction Rai ho sviluppato gli anticorpi. Oserei quasi dire che alcune mi piaciucchiano, se solo non sentissi delle fortissime fitte allo stomaco al solo sopraggiungere di questo pensiero (malato).


De L'allieva e di Braccialetti rossi 3 però parlerò forse in separata sede in futuro, se la mia memoria difettosa me lo consentirà. Adesso concentriamoci su I Medici, la serie più discussa del momento, tanto criticata quanto (inspiegabilmente) amata. Con i primi due episodi ha fatto subito il pieno di ascolti: 8 milioni di telespettatori per il primo, 7 milioni per il secondo. Numeri che fanno girare la testa, mentre la serie più che altro fa venire il mal di testa, ma questo è un altro discorso. I Medici hanno battuto persino la partita di Champions League della Juve, al punto che i dirigenti della squadra il prossimo anno stanno meditando di vendere Gonzalo Higuaín e comprare al suo posto Richard Madden per vendere più biglietti allo stadio. Se acquistano anche Miriam Leone, potrei fare l'abbonamento persino io che sì, sono juventino da sempre, ma se non altro ho smesso di gridarlo ai quattro venti da Moggiopoli in poi.

Come al solito sto diva-gando, ovvero sto facendo la diva, mettendo al centro i miei pensieri cannibali, anziché parlare del vero soggetto di questo post: I Medici.
Oddio, dobbiamo e soprattutto vogliamo proprio parlarne?


Va bene, parliamone e io avrei voluto farlo in maniera positiva. Ero già pronto a battermi in difesa di questa fiction... pardon di questa serie che in molti hanno criticato soltanto perché è italiana e per di più della Rai, sostenendo ancor prima di vederla che i livelli degli americani e della HBO e di Game of Thrones sono per noi irraggiungibili. Quest'ultima è una cosa non vera, visto che Gomorra – La serie ha dimostrato per intensità nel racconto, ma anche per qualità visiva e recitativa, di non avere nulla da invidiare – tutt'altro – alle produzioni d'Oltreoceano. Per non parlare di The Young Pope di cui infatti credo parlerò anch'esso in separata (Santa) sede.
I livelli di Game of Thrones sembrano invece irraggiungibili sì, ma per I Medici. Non basta ingaggiare Richard Madden e il gioco è fatto. E comunque non potevano prendere Emilia Clarke, semmai?


Avrei voluto ribattere a chi critica I Medici dicendo: “Allora te lo meriti, Don Matteo!”. Solo che, dopo aver visto i primi due episodi de I Medici – Masters of Florence, e chiudendo un occhio sul fatto che il sottotitolo è una gran bischerata, devo dire che se ci si accontenta di una fiction spacciata per serie come questa solo perché Richard Madden e Miriam Leone sono dei bonazzi e insieme sono tanto pucciosi, allora te li meriti, I Medici!

È vero che a livello produttivo lo sforzo fatto è notevole e si vede nella cura delle scenografie, dei costumi, etc., che non so se siano effettivamente fedeli rispetto all'epoca (il XV secolo) e nemmeno mi interessa scoprirlo, però a vederli fanno più o meno la loro porca figura.
È vero anche che c'è un cast internazionale di buon livello. Andando però a vedere più da vicino:

  • Dustin Hoffman recita con uno scazzo addosso che manco Robert De Niro nei sequel di Ti presento i miei.

"Ma che mi avete dato da vestire? Un grembiulino dell'asilo???"

  • Richard Madden è tanto bello, quanto inespressivo.


  • Miriam Leone è tanto bella, quanto bona.


  • Guido Caprino fa impressione vederlo con i boccoli ricci e, se nella serie 1992 faceva un figurone, qui è del tutto fuori parte e fa più che altro una figura di M.


  • C'è poi Alessandro Preziosi nella parte di un Brunelleschi sopra le righe che potrebbe regalare qualche soddisfazione nei prossimi episodi, ma comunque stiamo pur sempre parlando di Alessandro Preziosi di Rivombrosa.


  • A colpire in positivo è allora giusto Annabel Scholey, l'interprete dalla moglie per interesse di Richard Madden, una tipa già vista nell'atroce musicarello inglese Walking on Sunshine e che qui si rivela la più piacevole sorpresa di questa produzione poco serial e molto fiction.


Il livello recitativo finisce così per essere nel complesso ben più basso di quanto ci si poteva attendere da una grande produzione international del genere e piuttosto in linea con gli standard delle fiction de 'noantri.
Meglio stendere un velo pietoso poi sul doppiaggio a tratti ridicolo, a tratti inquietante, e molto spesso fuori sincrono.

Qualcuno ha sottolineato come ci sia un maggiore coraggio, rispetto ai soliti prodotti Rai, con delle scenone di sesso in prime time e addirittura due uomini che giacciono nello stesso letto!
Sì, si potrebbe parlare di coraggio se fossimo ancora negli anni '50 e Rai 1 fosse l'unico canale a disposizione. Peccato che, considerando che siamo nel 2016, oggigiorno si vedono cose più coraggiose persino su Cartoon Network. Non dico così per dire. L'altro giorno stavo guardando la serie a cartoni Teen Titans con i miei nipotini (non lo guardavo per piacere personale ma perché mi hanno obbligato loro, anche se c'è da dire che è tanto caruccio). C'era una puntata in cui i personaggi facevano una sfida per vedere chi è meglio tra maschi e femmine e c'erano scene in cui i giovani supereroi maschietti si comportavano in una maniera sessualmente molto più libera e gaia di quanto si sia mai visto in una fiction Rai.


Il tanto sbandierato coraggio di questa produzione è quindi praticamente inesistente, visto che non solo HBO ma la stessa Miriam Leone ci hanno abituati a ben altro. In ogni caso questa è una fiction... pardon, una serie Rai e quindi non è che si possa pretendere un prodotto chissà quanto trasgressivo. Per quello tanto c'è The Young Pope su Sky, che già solo nei primi 15 minuti può bastare per far parlare di blasfemia e far fuggire scandalizzato il pubblico Rai.


Era comunque lecito aspettarsi un coraggio maggiore, o se non altro un briciolo di originalità in più in fase di sceneggiatura. Invece si deve stare ad ascoltare dialoghi di una banalità sconcertante del tipo: “Io sono figlio di mio padre”. Inoltre tutte le situazioni sono già viste e riviste, tra giochini di potere, matrimoni combinati e un Richard Madden diviso tra una noiosa vita da banchiere ricco da far schifo e una carriera da artista squattrinato che però si ciula la bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città interpretata da Miriam Leone.
L'ho già detto che in questa serie Richard Madden si ciula Miriam Leone?


D'altra parte, se la serie ha fatto 8 milioni di spettatori credo sia principalmente per questo. Già nella seconda puntata, in cui Miriam Leone non compare più, non a caso gli ascolti sono scesi a 7 milioni. Adesso sarà interessante vedere come proseguirà la serie a livello di pubblico. Un po' meno interessante sarà invece vedere come continuerà a livello qualitativo. Sebbene qualche personaggio importante debba ancora essere introdotto e magari qualche sottotrama potrà rianimare la situazione, per il momento ci troviamo di fronte a una fiction storica classica e non del tutto da buttare, ma che sembra la versione più noiosa di Da Vinci's Demons e Reign, che già non è che siano il massimo della vita, o più che altro una brutta copia senza componente fantasy di Game of Thrones.

In compenso la sigla cantata da Skin non è malaccio. Un po' lagnosa e non sembra azzeccarci un granché con la serie, ma non è malaccio.



Miei cari messeri, se questi Medici sono chiamati a curare la serialità televisiva italiana, direi che è molto meglio ammalarsi. Anche perché tanto per quello non c'è problema. Come preannuncia il colpone di scena finale del secondo episodio: Peste is coming!
(voto 5/10)

Per non farci mancare niente, ecco anche la mini-recensione di Dustin Hoffman.

13 commenti:

  1. Un commento breve e circoinciso: a me i primi due episodi son piaciuti

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  2. Un commento breve e circoinciso: a me i primi due episodi son piaciuti

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  3. Io non sono riuscito a finirlo, onestamente.
    Devo vedere se lo trovo almeno sottotitolato: il doppiaggio, tra le altre cose, è osceno.
    Povero Dustin. Povero Richard Madden, che forse voleva solo andare a fare il Tronista a Uomini e Donne.

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  4. come hai detto, i dialoghi sono di una povertà disarmante (in confronto, quelli di THE YOUNG POPE sembrano scritti da Shakespeare)
    perché?
    battute brevi = risparmio di tempo (buona la prima e passiamo alla scena seguente) e il tempo è denaro...

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  5. Li avevo registrati ma poi li ha visti mia madre e io no. Lei è pure fan de Il Trono e io no.
    Però dai, magari un occhio ce lo butto. 8 milioni non li farà neppure in patria.
    Inoltre è da apprezzare il fatto che abbiano girato in location quasi sempre reali^^

    Moz-

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  6. non è raffrontabile a una serie sky, ma sta benissimo sulla stessa lunghezza d'onda di The Tudors e The Borgias... se non ti so piaciute quelle, per questa c'era assai poca speranza :P

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  7. cacchio mi sono dimenticata di non perderlo

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  8. Martedì scorso mi sono pentita di aver programmato la serata cinema per quella sera, dopo i vari commenti letti qua e là -e ora pure qui- so di non essermi persa granchè. Magari, e solo per amore di Madden, me la vedo con calma, ma sottotitolata.

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  9. Volevo vederla per la mia fissa per gli attori di GOT,ma un filmetto passi,non mi posso impantanare con una serie che mi dicono da più parti essere piuttosto scadente!!!

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  10. Ti dico solo che l'unica ad aspettarla in famiglia era mia madre.
    E se ne intende anche meno di te. ;)

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  11. I primi episodi mi sono piaciuti, vedremo come prosegue la serie!😊

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  12. Se non ti sono dispiaciuti, do un'occhiata anche io...mi porterai sulla coscienza...

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  13. Ho visto la prima puntata... Mi ha stracciato i cogliomboli e ho mollato.
    Non ce la faccio...

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