lunedì 20 febbraio 2017

Moonlight, un film non facile






Moonlight
Regia: Barry Jenkins
Cast: Alex R. Hibbert, Ashton Sanders, Trevante Rhodes, Naomie Harris, Janelle Monáe, Mahershala Ali, Jharrel Jerome, André Holland


Non è facile crescere quando sei nero.
Non è facile crescere quando sei gay.
Non è facile crescere quando sei povero.
Non è facile crescere quando non hai un padre e tua madre è una tossica che ti tratta di merda, roba che al confronto Annamaria Franzoni rischia di vincere il premio di Mother of the Year.
Non è facile crescere quando chi si avvicina di più a una figura paterna è lo spacciatore più quotato del quartiere.
Non è facile crescere, punto. Figuriamoci in tutte queste condizioni messe insieme.
Non è facile crescere in queste condizioni, trovare una tua identità, farti un tuo nome, se in più sei un tipo “little” e gracilino così...



...e riuscire a trasformarti in 50 Cent.


Non è facile fare un film che tratta di omosessualità.
Non è facile fare un film che tratta di tematica razziale.
Non è facile fare un film che tratta di droga.
Non è facile fare un film che tratta di bullismo.
Non è facile fare un film che tratta di crescita senza che sembri una serie teen stile The CW.
Non è facile fare un film, punto.
Non è facile fare un film che tratta tutte queste tematiche messe insieme senza risultare patetico o ruffiano o banale o una stronzata piena di buoni sentimenti, o al contrario una roba volutamente provocatoria e fine a se stessa.

Non è facile, ma Moonlight ce la fa, regalando momenti di grande cinema grazie a un regista come Barry Jenkins che da qui in poi è da tenere costantemente d'occhio, regalando squarci di poesia, regalando attimi di emozione che ti travolgono come una brezza estiva “ed è come se tutto si fermasse per un attimo. È come se si sentisse solo il proprio battito cardiaco. Cavolo, si sta talmente bene che viene voglia di piangere”.

Non è facile fare un film come Moonlight, capace di parlare a chiunque si sia mai sentito almeno una volta nella vita diverso, anche un bianco etero relativamente benestante cresciuto con l'amore di entrambi i genitori in un quartiere bene di una tranquilla cittadina italiana.

Dopo avervi detto tutte queste cose che non sono facili, ne volete invece sentire una che è facile?
Applaudire un film imperfetto, ma coraggioso e bello come Moonlight.
(voto 7,5/10)

10 commenti:

  1. Mi è mancata la morsa allo stomaco, ma è coraggioso nella sua delicatezza impensata.
    C'è tanta carne al fuoco, ma non si cade nei cliché e nel buonismo. E' un bel film, ma gli manca non so cosa per essere bellissimo. Se vincesse, perché mai dire mai, comunque non mi lamenterei. E' una storia sulla ricerca di sé, sull'identità (non soltanto sessuale), e va visto.
    Concordo anche sul 7,5 ma ne parlo in questi giorni (quando dirò di avere odiato la Portman e mi dirai male). :)

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  2. C'hai ragione, non è affatto facile, soprattutto perché da un film che affronta tutti questi temi, ci si aspetta il compitino perfetto per gli Oscar, invece proprio in quella sua imperfezione, sta la sua forza, che arriva piano piano, in ritardo, pure.
    Quel finale, poi, malinconico e sospeso, fa dimenticare anche gli eccessi della macchina da presa con cui ho faticato inizialmente.

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  3. All'inizio l'ho odiato. E l'ho odiato anche quando Chiron è diventato 50 cents, per quanto ne abbia compreso il passaggio. E poi, quando alla banalità sospetta e alla tamarreide è subentrata quell'incredibile delicatezza l'ho adorato :)

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  4. Lo devo vedere questa settimana ASAP!

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  5. Un buon film che però a me ha detto molto meno che a te sicuramente. Grande delicatezza e qualche sequenza davvero molto interessante però!

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  6. Non è facile che un film ci metta d'accordo.
    Questo ci riesce, anche se compiendo percorsi diversi.

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  7. Devo dire la verità,non mi attira molto.Vedrò cosa ne dice il Khal(ma immagino che siamo in sintonia)

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  8. mi è piaciuto molto.
    E adesso che leggo il tuo post scopro che l'inizio è simile al mio... :)

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