lunedì 19 marzo 2018

Quando c'è Annientamento, non c'è mai pentimento





Annientamento
Regia: Alex Garland
Cast: Natalie Portman, Jennifer Jason Leigh, Gina Rodriguez, Tessa Thompson, Tuva Novotny, Oscar Isaac


NON CONTIENE SPOILER

C'è questa cosa che non si capisce bene cos'è. Sembra la televisione normale, ma non è la televisione normale. È come se ciò che si trova al suo interno fosse geneticamente modificato. Migliore? Peggiore?
Semplicemente diverso. Cioè, è famigliare, è simile alla vecchia TV eppure allo stesso tempo appare come qualcosa di alieno. Le sue modalità di fruizione sono differenti. Non c'è più l'obbligo di vedere le cose solo quando lo dicono loro. Puoi vederle nel momento che preferisci. Inoltre se ti vuoi guardare una serie non devi aspettare un episodio o massimo due a settimana. Ti puoi sparare un'intera stagione in un colpo solo. Ti può sparare sei o sette stagioni in un colpo solo. Forse col tempo crescerà, fino a inglobare la vecchia TV. O forse rimarrà un'alternativa alla vecchia TV. O forse sparirà da sola.


Pure i programmi che ci trovi sopra assomigliano a qualcosa che hai già visto e invece sono un'altra cosa. Danno ad esempio questa strana serie in cui sembra di essere dentro a un incrocio inedito tra E.T. l'extra-terrestre, I Goonies, I Gremlins e tutti gli altri film anni '80 con cui siamo cresciuti e abbiamo amato di più. C'è poi quell'altra serie che sembra lo spin-off di Dawson's Creek girato negli anni '90 e invece no, è una roba tutta nuova. C'è anche quell'altra serie in cui ci sono tutte quelle donne in carcere, ma non è una cosa brutta come si potrebbe immaginare nel nostro mondo. È una cosa bella. Passano tutto il tempo a limonare e a fare la doccia insieme, e quando mai la vita in prigione, ma anche non in prigione, è stata tanto fantastica?
C'è poi pure quella serie in cui il presidente degli Stati Uniti è un pazzo psicopatico...
Okay, in quel caso non è che sia molto differente dalla realtà, ma è la classica eccezione che conferma la regola.


C'è questa cosa che non si capisce bene cos'è. Stare al suo interno è come vivere in un sogno. Il tempo si dilata. Si perde la sua percezione. Inizi a guardare una serie una sera e ti ritrovi il mattino dopo ad averla finita e non sai se nel frattempo hai dormito, mangiato, o sei andato a bagno. Sai solo che quella serie te la sei divorata tutta e l'hai adorata e non vedi l'ora di iniziarne un'altra. Sai che non è una cosa salutare. Sai che è una cosa che ti sta consumando. Se poche persone si suicidano, quasi tutte sono autodistruttive. C'è chi fuma, c'è chi beve, c'è chi si droga e chi guarda in continuazione questa cosa che non si capisce bene cos'è. Anche tu lo sai che vivere dentro questa dimensione parallela ti sta rovinando, ma non riesci a distogliere lo sguardo.
Stai ancora guardando?” ti domanda lo schermo interrogativo, come se fosse un amico amorevole, che ci tiene a te, che vuole prendersi cura di te, che sembra volere il tuo bene. Invece no!
È il male. È il demonio che cerca di attirarti in qualunque modo a sé e tu non puoi fare altro che stare a fissare dentro l'abisso. Vuoi autodistruzione. Vuoi annientamento.


E a proposito di Annientamento... Dentro questa cosa che non si capisce bene cos'è ci puoi trovare non solo delle serie, tante tante tante serie, ma anche dei film. A dirla tutta all'inizio non è che fossero proprio il massimo della vita. Erano dei film TV del cazzo, diciamolo francamente. Via via hanno però cominciato a sfornare delle pellicole sempre più interessanti. Prima in maniera timida, sparando qualche lavoro più o meno impegnato, poi in maniera sempre più massiccia. Puntando persino al Festival di Cannes, con Okja, quello che fino a qualche tempo fa poteva essere considerato il loro tentativo migliore. Quindi addirittura agli Oscar, con l'ambizioso sebbene non del tutto riuscito Mudbound. In quel caso sono arrivate quattro nomination, nessun premio, ma tanto per la statuetta dorata c'è tempo, magari già il prossimo anno. Magari già con Annientamento, anche se non è certo il classico film da Oscar. Che poi oggi come oggi quale può essere considerato il classico film da Oscar?
Moonlight è il classico film da Oscar?
La forma dell'acqua è il classico film da Oscar?
Se uno lo è, l'altro, che in pratica è l'opposto, non lo è.
Qualche anno fa si sarebbe detto che The Post era il classico film da Oscar e invece quante statuette si è portato a casa?
Aspettate che faccio i calcoli... zero. Zero statuette. Zeru tituli. Tié Steven Spielberg, tié Tom Hanks e tié Meryl Streep!


In ogni caso, Annientamento non credo sarà nominato agli Oscar 2019. Il genere fantasy negli ultimi anni è stato sdoganato dalla saga de Il Signore degli Anelli e dal citato La forma dell'acqua, quello fantascientifico al di là delle categorie tecniche fatica ancora. Chissenefrega comunque degli Oscar. Annientamento è un filmone. Un'avventura intrigante che parte da uno spunto fantascientifico, con un gruppo tutto al femminile come le ultime Ghostbusters (sono pure vestite in maniera simile, quindi molto poco fashion) che si addentra in un posto misterioso che si sta espandendo sempre di più. Perché proprio un gruppo di sole donne? Perché, come dicono i Neri per caso: “Le ragazze si lanciano ad occhi chiusi nelle avventure, qualche volta confondono la bugia e la verità, seguono l'istinto e l'istinto le aiuterà, sono treni in corsa che nessuno fermerà”.

Chi sono le ragazze di turno? Il Dream Team è formato da:

- Tessa Thompson in versione nerd.
Incredibile come quest'attrice sia credibile sia nella parte della strafiga, come nella serie Westworld, che in quella della ragazza della porta accanto come in Creed - Nato per combattere, o in questo caso della fisica secchiona.


- Gina Rodriguez che dimentica di essere Jane the Virgin e si trasforma in una cazzuta soldatessa lesbo.


- Tuva Novotny dritta dal film Borg McEnroe, perché una svedese nel team può sempre tornare utile, metti caso ci siano dei mobili IKEA da montare.

"Ancora con lo stereotipo dello svedese tutto casa e IKEA?
Ma vai a mangiarti gli spaghetti mentre suoni il mandolino, ragazzo cannibale!"

- Jennifer Jason Leigh nei panni della tipa misteriosa di cui si vorrebbe sapere di più, ma questo è un film giocato sul mistero, quindi non pretendete di saperne di più.


- E poi lei, il capitano, la star della squadra, la sola e unica... Natalie Portman, qui alle prese con un'altra grande performance recitativa.

"Li mortacci, ma dove sono finita?
Qua ci sono delle buche più grandi che a Roma. Sarà colpa della Raggi?"

Queste ragazze, queste donne entrano in questo luogo che è come il Nulla che avanza ne La storia infinita, solo che in questo caso non è il Nulla. È un qualcosa che non si capisce bene cos'è, ma non è detto che sia qualcosa di malefico. Non è nemmeno detto che sia qualcosa di migliore. È una cosa semplicemente diversa. Man mano che l'esplorazione prosegue, gli enigmi anziché trovare delle soluzioni portano a ulteriori domande e il quadro si complica sempre di più. Qual è il significato di tutto questo?

"Raga, pronte per la classica gita fuori porta di Pasquetta?"

Il mondo si divide in due categorie di persone: quelli che non hanno capito Annientamento e lo considerano una merda perché considerano merda tutto ciò che non comprendono, e quelli che non hanno capito Annientamento, ma lo considerano comunque un Capolavoro.

"Non ho capito il film. Sarà colpa della Raggi?"

Chi cerca un senso razionale a ogni istante del film rimarrà inevitabilmente deluso. La pellicola offre numerosi e notevoli spunti di riflessione, però preferisce inserire punti di domanda piuttosto che proporre risposte. Per trovarle forse è necessario un ulteriore approfondimento con la lettura del romanzo omonimo di Jeff VanderMeer da cui è tratto, pur tenendo in considerazione che si tratta del primo libro della trilogia dell'Area X, quindi non credo fornisca nemmeno in questo caso una spiegazione a tutto.

Chi invece cerca un'esperienza extrasensoriale, psichedelica e onirica si troverà di fronte a uno dei trip più entusiasmanti degli ultimi anni. Perché Annientamento è fatto della stessa materia dei sogni, della stessa materia del cinema di Stanley Kubrick da 2001: Odissea nello spazio ad Eyes Wide Shut, del cinema di Christopher Nolan quando ancora faceva film belli come Inception, e del migliore cinema fantascientifico più psicologico e incomprensibile riflessivo, da qualche parte tra Under the Skin, Ex Machina e Arrival. Sebbene rispetto a quest'ultimo sia più glaciale e meno emotivo. Ma d'altra parte, chi ha bisogno di sentimenti, quando ci si trova di fronte a qualcosa di una bellezza tanto abbagliante? Qualcosa che ricorda tutti i film sopra citati, eppure è allo stesso tempo qualcosa di differente, di cambiato, di trasformato.


C'è questa cosa che non si capisce bene cos'è. Si sta espandendo sempre di più e rischia di inglobare le nostre intere vite. Qualcuno lo chiama il Bagliore. Io lo chiamo Netflix.
(voto 8+/10)

12 commenti:

  1. Mi è piaciuto, ma non così tanto. Certo, dall'arrivo al faro in poi, capisco chi l'ha definito "abbattimento di coglioni". :)
    Spero di barlarne a breve.

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    1. Ne barlerò anch'io; promesso!
      Dichiaro comunque che Annientamento NON è un capolavoro (ma neanche una merda)

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  2. Dopo aver letto i post della blogsfera ho deciso di recuperarlo, ma non mi ha fatto impazzire più di tanto.

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  3. Son cose davvero strane Netflix e Annientamento (e mettiamoci pure i Neri Per Caso), ma talmente belle e pericolose entrambe che non possono che conquistare. Non un capolavoro, comunque, ma un signor film sì.

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  4. Mannaggia a te, ora avrò i Neri per caso a canticchiarmi nella testa tutto il giorno! :-P Cheers

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Concordo su tutto tranne che sulla Portman, che a me è parsa moscissima! Ma forse è l'adattamento italiano...

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  7. Mickmarzo 19, 2018 4:01 PM
    Il mio schermo dice: Veramente stai ancora guardando? Io ci rinuncio!! Scherzi a parte, dopo aver visto ed apprezzato il film mi sto cimentando con il romanzo ( ho preso la trilogia completa, sono allergico alle attese) e devo dire che sebbene il clima narrativo sia identico, il film è riuscito a raccontare benissimo le emozioni in gioco. Che si capisca o no rimane un ottimo film

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  8. Un gran bel film anche se non mi ha entusiasmato tanto quanto a te. Sicuramente una delle cose migliori tirate fuori da Netflix da quando è nata!

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  9. Non l'ho ancora visto, e non so se sperare di essere d'accordo con te, oppure no.
    Di sicuro, Garland e il genere meritano una visione attenta.

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  10. Avevo grandi aspettative da Garland e sono rimasto sostanzialmente deluso: inizia molto bene ma poi smarrisce il senso del mistero che ispira invece il romanzo da cui è tratto. Poi continuavo a pensare a Stalker di Tarkovskij (e il racconto dei fratelli Strugatskij su cui si basa)...

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  11. A me è piaciuto parecchio,ma non saprei dirti se è perchè l'ho capito,o sono talmente capra che penso di averlo capito ma in realtà non ho capito una ceppa XD

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