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giovedì 29 maggio 2014

CINEMA MALE-FICO, POCO FICO E MOLTO MALE




Altra settimana ricca di uscite. Almeno a livello numerico. In quanto a qualità, è tutto da vedere.
In attesa che cominci l’estate italiana, fatta come al solito di pochi arrivi di grande richiamo, escono due potenziali blockbusteroni, che però potrebbero anche risultare due bei flopponi: Maleficent ed Edge of Tomorrow. Da che parte si schiereranno i due co-conduttori di questa rubrica dedicata ai film in arrivo nelle sale italiane, il sottoscritto Cannibal Kid e il suo rivalblogger Mr. Ford?
Scopritelo grazie ai nostri commenti e alle pratiche bilance create dal mio grafico di fiducia CheRotto.

Maleficent
"Sono proprio un sex symbol, sì sì!"
Cannibal dice: Per un film con Angelina Jolie protagonista assoluta, e pure una produzione Disney, sono già pronto a tirare fuori il mio lato più Maleficent. Manco mi trovassi a dover fronteggiare l’ormai sempre più innocuo Mr. Ford dei tempi migliori.
Ford dice: Angelina Jolie + inutile ripresa stile Once upon a time di un personaggio che stava bene nel Classico Disney e soltanto lì. Direi che si prospetta una visione degna dei Ford Awards dedicati al peggio dell'anno.


Edge of Tomorrow – Senza domani
"Mi avevano detto che Ford ha un carattere scontroso,
ma non pensavo mi avrebbe riservato un'accoglienza del genere..."
Cannibal dice: Tom Cruise prova a risollevare la sua carriera ultimamente un pochetto spenta con un action fantascientifico fracassone che si preannuncia come la più classica delle abominevoli fordianate. Più che senza domani, si può anche stare senza questo film.
Ford dice: Tom Cruise + film futuribile e tamarro per la tipica visione fordiana da neuroni spenti. Sono già molto, molto felice. Anche perchè ho come l'impressione che al mio antagonista farà venire una crisi cardiorespiratoria.


Dom Hemingway
"Copriti, che ce l'hai più piccolo di Ford!"
Cannibal dice: Ooh, finalmente un bel film! E in grado di mettere d’accordo me e Ford! E a Ford è persino piaciuto più che a me! E qui potete recuperare la mia recensione!
E perché non la smetto di urlare frasi con il punto esclamativo come un isterico?!?
Ford dice: questo sì, che è un cazzo di film. Che, tra le altre cose, è riuscito a mettere d'accordo perfino i due (ex) antagonisti della blogosfera.
Correte a vederlo, e se volete, prima leggetevi la mia recensione, senza dubbio migliore di quella del mio rivale.


Pane e burlesque
"Pane e burlesque?
No, grazie. Preferisco acqua Rocchetta e quel burlone di Cannibal!"
Cannibal dice: Versione al femminile e terrona di Full Monty, dal trailer non sembra nemmeno troppo terribile. E la visione di una Laura Chiatti che fa burlesque poi non la escluderei del tutto…
Ford dice: visione agghiacciante tipica delle proposte purtroppo non solo italiote, ma anche di questo periodo decisamente fiacco in sala. Passo la palla al mio rivale, sperando che possa davvero essere una roba inguardabile e pesantissima.

Bologna 2 agosto… I giorni della collera
"Macché stazione di Bologna, colpiamo casa Ford!"
Cannibal dice: Film sulla strage di Bologna del 1980 che pare interessante come ricostruzione storica, molto meno a livello cinematografico. Mi sa che passo, riservando tutta la mia collera contro Ford!
Ford dice: per quanto si parli di uno degli avvenimenti più importanti e sconvolgenti della storia recente del nostro paese, al momento, ed in vista dell'estate, mi piacerebbe concentrarmi su proposte più fracassone, o anche semplicemente interessanti a livello cinematografico, come sempre meno accade di recente.


Goool!
"Battere Ford è sempre bello. Ma è anche sempre troppo facile."
Cannibal dice: Pellicoletta d’animazione che sono sicuro Ford non si perderà, d’altra parte WhiteRussian negli ultimi tempi parla più di film per bambini che action con eroi degli anni ’80. E non so cosa sia peggio…
In più si tratta di una pellicola a tematica calcistica e, il mitico L’allenatore nel pallone a parte, di solito ciò è sinonimo di porcheria. Il regista però è Juan José Campanella dello splendido Il segreto dei suoi occhi… ma che davvero?
Ford dice: Campanella e Il segreto dei suoi occhi convincono eccome, ma la campagna pubblicitaria massiva di questo Goool e quello che ho intravisto mi fa pensare alla tipica bambinata come di recente sono stati i deludentissimi Mr. Peabody & Sherman e Operazione noccioline. Dunque, per il momento rimanderò.


In ordine di sparizione
Ford e i suoi giovani amici si prendono gioco di Cannibal Kid.
Cannibal dice: Co-produzione Norvegia + Svezia che potrebbe non essere malaccio, considerando come il cinema nordico di recente mi abbia regalato buone soddisfazioni, e con in più protagonista il pupillo vontrieriano Stellan Skarsgard. Se WhiteRussian è un blog che merita un ordine di sparizione, questo film sembra invece meritare una visione.
Ford dice: ormai, quando si parla di Norvegia, per quanto mi riguarda, si sfonda una porta aperta. Dunque questo In ordine di sparizione assume da subito i connotati della potenziale sorpresa della settimana. Sempre che non si riveli la solita, inutile cannibalata.


Giraffada
"Ammazza, magni più di Ford!"
Cannibal dice: Adesso nei cinema italiani non c’è più spazio solo per cani e porci, ma pure per le giraffate?
Ford dice: non commento neppure. Siamo assolutamente alla frutta.


Song of Silence
"E questi sarebbero i filmoni della settimana? Proprio belli!"
Cannibal dice: Mattonazzo autoriale cinese di quelli pronti a far gridare Ford al capolavoro. E di quelli capaci di farmi gridere a Ford una marea di insulti.
Ford dice: fino a qualche settimana fa, forse, mi sarei anche mosso per recuperarlo. Dopo la delusione di Onirica - http://whiterussiancinema.blogspot.it/2014/05/onirica-field-of-dogs.html -, penso invece di averne abbastanza di presunti filmoni da sala d'essai. Potrei però propinarlo a Peppa Kid, giusto per metterlo un po’ in crisi.

mercoledì 16 aprile 2014

DOM HEMINGWAY, LO SCAZZINATORE




Dom Hemingway
(UK 2013)
Regia: Richard Shepard
Sceneggiatura: Richard Shepard
Cast: Jude Law, Richard E. Grant, Demian Bichir, Madalina Diana Ghenea, Kerry Condon, Emilia Clarke, Nathan Stewart-Jarrett, Jordan A. Nash
Genere: criminale
Se ti piace guarda anche: Il lercio, In Bruges, Uomini di parola

A Dom Hemingway piace il cazzo. Lo adora. Il suo, non quello degli altri. A Dom Hemingway piace anche scassinare casseforti. È un Dio nel farlo. È il suo talento. L’altro suo talento, se così vogliamo chiamarlo, è la sfiga. È perseguitato dalla sfiga. A Dom Hemingway non ne va bene una. Perché? Perché sarà anche un criminale scassinatore egocentrico, però in fondo è un buono. E ai buoni le cose non girano mai bene. Così Dom passa 12 anni in galera. Perché? Perché non è una spia. Avrebbe potuto patteggiare e avere uno sconto di pena, ma non è una spia e così si è fatto 12 anni di galera. Dom Hemingway è un po’ il Solomon Northup dei carcerati. Oddio, a parte i 12 anni di prigionia, non hanno granché in comune. Diciamo niente.

Dopo tutti questi anni in gattabuia, Dom esce. Un po’ come Al Pacino in Uomini di parola. Ecco, il paragone è già più calzante, rispetto a quello con 12 anni schiavo. La differenza è che Dom Hemingway quando torna in libertà è più giovane rispetto al vecchio Al che di anni in prigione se n’era fatti 28, eppure alcune cose sono comunque cambiate anche per lui in tutto questo tempo. Ad esempio, dentro i pub e i locali non si può più fumare. Che, per carità, è anche una cosa positiva perché prima c’avevano sempre un’aria irrespirabile, però se uno ci pensa è una cosa assurda. Non lo so, tra un po’ nei locali vieteranno persino gli alcolici e la cosa all’inizio apparirà strana, ma poi tutti ci faranno l’abitudine e, va bene la salute, però è una merda vivere in una società così politically correct. Come le serie “storiche” della HBO e delle altre reti via cavo americane ci insegnao, una volta era tutto un fiorire di bordelli, di posti in cui si poteva scopare, bere e drogarsi in santa pace e adesso è tutto un divieto. È questo ciò che l’uomo chiama progresso?

Una volta ripresa confidenza con il mondo “libero”, se un mondo in cui non si può fumare in un fumoso locale può essere considerato libero, Dom Hemingway cerca di riscattare ciò che gli spetta per aver tenuto la bocca cucita ed essersi fatto 12 anni schiav… pardon, carcerato. “Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m’aspetta” mi immagino Dom canticchiare alla Giovanni Lindo Ferretti. In realtà i CSI non sono presenti in colonna sonora, anche perché questo è un film britannico e nel Regno Unito il Consorzio Suonatori Indipendenti manco sanno cos’è. Non ci sono i CSI, però la soundtrack del film è una bella storia. Un’autentica bomba che sfoggia perle di Primal Scream, Motorhead e Pixies (quelli fighi di una volta, non quelli spenti di oggi). Il momento musicale che rimane più impresso è però “Fisherman’s Blues” dei Waterboys, una delle canzoni più belle di tutti i tempi, in questo film interpretata da Emilia Clarke.


"Anche se adesso ho questo look da barbona, non deridetemi.
Sono pur sempre la madre dei draghi!
Ebbene sì, miei cari fan di Game of Thrones in ascolto. Dopo averla vista anche in Spike Island, la Khaleesi in questo film non gioca con i draghetti, bensì è la figlia di Dom Hemingway. Dom Hemingway ve l’ho presentato qui sopra. È un idolo. Un fenomeno. Uno spasso totale. Se non ce l’hai per padre. Se ce l’hai per padre, è una vera merda. Potete quindi capire come Emilia Clarke non impazzisca per lui. Ma questo non è un suo problema. Non è un problema suo, né dei suoi draghetti. Il problema è di Dom Hemingway che, oltre a volersi prendere ciò che gli spetta a livello economico, dopo 12 anni in cella dovrà anche cercare di riallacciare i rapporti con la figlia Khaleesi, anzi no, adesso dobbiamo chiamarla Fhyga… volevo dire Mhysa. Miei cari fan di Game of Thrones in ascolto, vi devo però dare anche una brutta notizia. Emilia Clarke in questo film compare giusto per pochi minuti. Il solo e unico grande protagonista della pellicola è infatti lui, Dom Hemingway, interpretato da un Jude Law scatenato come non mai. Jude Law attore che ho sempre apprezzato molto e che negli ultimi tempi si era specializzato nel tratteggiare in maniera sottile personaggi minori, un po’ sotto tono, come in Closer, Anna Karenina, Effetti collaterali, Contagion o pure il Watson di Sherlock Holmes versione Robert Downey Jr., e invece questa volta è lui a interpretare un personaggio costantemente sopra le righe. Un idolo. Un fenomeno. Uno spasso totale. Un personaggio da amare alla follia. Se non ce l’hai per padre.
(voto 7+/10)

 
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