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mercoledì 30 marzo 2016

Elisa, Jeff Buckley etc. - La musica di marzo 2016





Volete sapere quali dischi sono passati su Radio Pensieri Cannibali nelle ultime settimane?
Lo so che la risposta è no, però io ve lo dico lo stesso, perché non ho altro di meglio da fare e perché la rubrica dei dischi del mese è ormai un appuntamento fisso di questo blog, che vi piaccia o meno.
E in questo inizio d'anno va notato come a sorpresa da queste parti continui a passare un sacco di musica italiana. Solo un caso, o è una tendenza destinata a durare per tutto il 2016?

Elisa “On”

lunedì 29 giugno 2015

Greetings from Tim Buckley - Jeff Buckley in versione Gossip Boy





In occasione dei 40 anni dalla scomparsa del cantautore americano Tim Buckley, avvenuta il 29 giugno del 1975, Pensieri Cannibali parla di un film a lui dedicato. Anche se, purtroppo, il film non si è rivelato proprio il massimo dell'omaggio nei suoi confronti.

Greetings from Tim Buckley
(USA 2012)
Regia: Daniel Algrant
Sceneggiatura: Daniel Algrant, David Brendel, Emma Sheanshang
Cast: Penn Badgley, Ben Rosenfield, Imogen Poots, William Sadler, Norbert Leo Butz, Isabelle McNally, Kate Nash, Jessica Stone, Ilana Levine
Genere: musicale
Se ti piace guarda anche: Io non sono qui, Sugar Man, Nowhere Boy

C'è fondamentalmente un problema in Greetings from Tim Buckley, il film dedicato ai cantautori padre & figlio Tim & Jeff Buckley. Quel problema si chiama Penn Badgley. Un nome che a chi non ha mai seguito Gossip Girl, ovvero qualunque persona sana di mente, non dirà nulla, ma per chi come me si è sorbito le 6 stagioni all'inizio gradevoli e divertenti e poi via via sempre più scandalose della serie teen, Penn Badgley è e sarà sempre Dan Humphrey. Di certo non Jeff Buckley.

"Spero non se ne accorga nessuno che non so manco accordare una chitarra..."

venerdì 5 dicembre 2014

MAN OF THE YEAR 2014 – N. 8 HOZIER






n. 8 Hozier
(Irlanda 1990)
Genere: cantautore
Il suo 2014: il successo del singolo "Take Me to Church", l'album d'esordio "Hozier"

Hozier secondo me è il nuovo Jeff Buckley.
Okay, l'ho sparata grossa, me ne rendo conto. Eppure il cantautore irlandese classe 1990, nome completo Andrew Hozier-Byrne, ha una voce soul inserita in un contesto pop-rock che mi ricorda proprio il compianto Jeff. Inoltre, il giovane possiede del talento. Talento vero,  puro, di quelli che non si sentono mica tutti i giorni. O, se voi ne sentite tutti i giorni, ditemi dove, per favore.
Il suo primo singolo "Take Me to Church", diventato ormai un successo mondiale, è una di quelle canzoni che difficilmente lasciano indifferenti e l'album di debutto “Hozier” non fa che confermare le sue qualità vocali e di scrittura. Se poi si rivelerà davvero il nuovo Jeff Buckley è tutto da vedere. In alternativa potrebbe anche essere solo il nuovo Damien Rice, un buon cantautore che dopo “The Blower's Daughter” ha fatto ancora dei lavori validi, ma non è mai riuscito a scrivere un'altra canzone allo stesso livello. Mi rendo conto che non è proprio come diventare il nuovo Jeff Buckley, però anche essere il nuovo Damien Rice non sarebbe poi una cosa troppo terribile.
In attesa di scoprire (e ascoltare) il suo futuro, per quanto mi riguarda Hozier è l'artista musicale maschile rivelazione del 2014, la sua “Take Me to Church” è uno dei pezzoni più belli dell'anno e pure il video che accompagna la canzone è una bomba.

lunedì 6 giugno 2011

Blog Wars - Una nuova speranza: The Greatest Hits (Parte I)

Nelle ultime settimane ce le siamo date di santa ragione, sul ring musicale. Io Cannibal Kid contro il malvagio, perfido, disgraziato Mr. James Ford abbiamo proposto i nostri dischi preferiti dagli anni ’60 a oggi, scontrandoci in maniera spesso feroce. Ora è arrivato il momento di fare un attimino il punto della situazione, con questo Greatest Hits che raccoglie i nostri due album favoriti di ogni decennio con relativi commenti. Oggi tocca a Ford, che stavolta ha fatto scelte meno peggio del solito (e infatti 4 dei dischi qui sotto erano presenti anche nelle mie liste) e poi domani tocca a me!
Intanto, volendo riassumere la mia opinione generale sulle scelte di Ford: ogni tanto ha voluto fare l’eclettico, ma il suo cuore mi sembra battere in particolare per un certo rock molto maschile, molto cantautorale e molto chitarroso. E soprattutto molto discutibile e spesso molto ma molto noioso.
Tra i dischi da lui proposti che non ho proprio sopportato ci sono: Kid Rock, Francesco Guccini, Captain Beefheart, Weather Report, Lynyrd Skynyrd, Ben Harper, Kiss, Guns n’ Roses… Ma anche molti altri non rientrano certo tra i miei ascolti preferiti. Poi va bene la passione tutta sua per i cantautori, però 4 dischi di Johnny Cash e 2 di Bob Dylan mi sembrano eccessivi. E addirittura ridicola è stata la scelta di Rick Springfield uahaahah!
Artisti che invece mi aspettavo di trovare nelle sue liste, ma alla fine non ho trovato (sarà per la sua sbandierata imprevedibilitahaha) sono stati: Aerosmith, Leonard Cohen, AC/DC, Led Zeppelin, Lenny Kravitz, Poison, Def Leppard, Metallica, Europe, Queen, Ligabue, Vasco e 883. Per questi ultimi credo abbia avuto perlomeno il buon gusto (almeno una volta tanto) di risparmiarceli, forse perché se ne vergognava… Ecco comunque la sua selezione greatest hits, o anche the best of the worst, di dischi.
Cannibal Kid

P.S. Ma i Guns ‘n Roses che c’azzeccano in mezzo a grandi come Beatles, Radiohead e Jeff Buckley??? Maaah, misteri Fordiani…

Come ogni band che si rispetti, anche il sottoscritto Ford ed il suo sempre irritante antagonista Cannibale si è deciso, in un periodo di pausa rigenerante utile per ogni grande gruppo, di fare uscire un bel Greatest Hits di quelli che volano in testa alle classifiche e riempiono clamorosamente le tasche dei musicisti di turno. Sarà perchè ho il sospetto che Cannibale suoni - e pure male - soltanto il clacson della sua macchinetta da Tokyo Drift di provincia, sarà perchè siamo qui al computer e non in un qualche palazzetto gremito di pubblico adorante, ma noi altri non vedremo il becco d'un quattrino.
Eppure, nel continuo scannarsi - anche se solo a parole - tra noi e nei vostri commenti c'è tutto il bello di esserci, nel senso più grande del termine.
Vorrei rispondere al mio rivale, magari citando una canzone degli 883 - ci ho pensato fino all'ultimo a metterli, fosse anche solo per farti incazzare di più, e non mi vergogno affatto degli anni passati a consumare la cassettina di NordSudOvestEst: in fondo, se mi capita di ascoltarli ancora oggi me li canto volentieri, alla facciazza tua! -, ma ho pensato che, almeno in questa occasione, si dovesse sfoggiare l'abito da gentiluomini e fingere di andare tutti d'amore e d'accordo, proprio come fanno i componenti dei grandi gruppi alle presentazioni di raccolte o simili. E intanto rifilargli qualche gomitata in pieno costato mentre si sorride per la foto di rito.
Come vedrete domani rispetto ai GH cannibali anch'io mi sento in dovere di citare alcuni - ma solo alcuni, perchè non li ricorderò mai tutti - artisti che ho escluso nel corso dei vari decenni per decisioni di cuore o semplice mancanza di spazio. In ordine sparso: Black Crowes, Jon Spencer Blues Explosion, Nirvana, Soundgarden, Audioslave, Patti Smith, Ani DiFranco, Marvin Gaye, Stevie Wonder, Ac/Dc, Aerosmith, Notorius B.I.G., Cure, Smiths, Stooges, Ramones, Germs, Social distortion, Bad Religion, Faith no more, Alanis Morrissette, i Police, Sting, Lou Reed, Iggy Pop, David Bowie, Brian Eno, Sepultura, Sex Pistols, Laurie Anderson, Miles Davis, Les Negresses Vertes, Men at work, Manonegra, Madredeus, Loreena McKennit, The Roots, Outkast, Janis Joplin, Jimi Hendrix, Charles Mingus, Joni Mitchell, Bjork, Peaches e molti, molti altri.
E ora pronti via, con il meglio del meglio delle selezioni fordiane.
Mr. Ford

The Beatles "White album" (1968)
Mr. James Ford Occorre subito precisare che, a proposito della rivalità Beatles/Rolling Stones io sono e sarò sempre dalla parte dei secondi, per affinità e fordismo galoppante.
Eppure non posso riconoscere l'effetto travolgente dei tre dischi che ho volutamente ed irrinunciabilmente inserito nella lista.
Nel caso del White album, basterebbero Happyness is a warm gun e Helter skelter per definire la portata incredibile di quest'opera titanica.
Cannibal Kid Ah già che negli anni Sessanta c’erano anche dei certi Beatles! Riguardo al loro album preferito ero un po’ indeciso, ma ho escluso il White Album per la presenza di “Ob-La-Di, Ob-La-Da”, uno dei pezzi più scemi di sempre. Alla fine preferiscoc “Abbey Road”, in cui il fantasma dello scioglimento si sente aleggiare nell’aria, come nello splendido intreccio vocale di “Because”.

Kings of noia
King Crimson "In the court of the Crimson King" (1969)
JF Le meraviglie da pura esplorazione psichedelica dei Crimson, che danno anni e anni luce ai pur leggendari Pink Floyd, con questo disco d'esordio raggiungono livelli unici, anche grazie alla straordinaria performance vocale di Greg Lake, più noto forse come elemento degli Emerson, Lake & Palmer.
Una vera e propria odissea in pieno stile 2001, travolgente e quasi incomprensibile: non mi stupisce che un presunto artistoide come il Cannibale non apprezzi il genere. Occorre aprire troppo gli orizzonti di cuore e mente.
CK Scusa, mi sono addormentato alla prima riga... Non si può certo dire che i Burger King Crimson posseggano il dono della suintesi, con le loro suite da minimo 10 minuti che sono (a essere gentili) una palla colossale. “21st Century Schizoid Man” è un buon pezzo, ma campionato dal solo e unico Kanye West in “Power” suona 1000 volte meglio, visto che prende i 10 secondi migliori della canzone (quelli con la voce distorta) e ci risparmia il resto, come l’inutile delirio della parte centrale. Peccato, perché se avessero tolto le pacchianate (“Moonchild” dopo una buona partenza si perde in suoni messi A CASO) e fatto canzoni da 3 minuti 3 ne sarebbe anche uscito un bel disco.

The Clash "London calling" (1979)
JF I ragazzacci inglesi che hanno sbaragliato la concorrenza dei Ramones e gli Stooges di Raw power per rappresentare la rottura che fu il punk nella mia personale decina.
Un disco semplice, eppure ribollente di ispirazioni, citazioni, influenze.
E soprattutto, un lavoro con due palle d'acciaio, che fila dritto come un treno e scoppia dentro e fuori, sbattendosene degli effetti collaterali.
CK L’unico disco della tua lista anni ’70 a suonare attuale ancora oggi (e infatti era presente anche nella mia). Rispetto al puro devasto e sberleffo dei Sex Pistols, o al divertente cazzeggio dei Ramones (che non ho inserito in lista ma che comunque adoro), del punk i Clash hanno rappresentato l’anima più politica e impegnata, ma anche più musicalmente contaminata. E io adoro contaminazioni e sperimentazioni sonore. Sai poi cosa vuol dire Clash, Mr. Bean Ford? Scontro, conflitto, contrasto, e io ormai sono pronto alla guerra!
JF Soltanto una cosa: se sei pronto alla guerra, in pieno stile Clash aspetto il momento giusto per fracassarti una bella chitarra su quella testa piena di Scream e pollici di Megan Fox!


Bob Dylan, anzi no: Cate Blanchett
Bob Dylan "Blood on the tracks" (1975)
JF Un disco epocale, senza se e senza ma, e il mio preferito di Dylan.
Tangled up in blue, Lily Rosmary and the Jack of hearts, Shelter from the storm - per gli amanti di Mad men come il mio rivale - sono colpi al cuore che non si dimenticano.
E sono solo la punta di questo iceberg che è un monumento al cantautorato, nonchè un Capolavoro che ognuno dovrebbe custodire gelosamente nella propria discografia.
CK Sentirti citare Mad Men mi ha fatto passare per un momento la voglia di massacrare i tuoi dischi. Per un momento, poiché questo album, anche bello, non mi sconfinfera più di tanto e non mi dà colpi al cuore. Semmai do a te delle mazzate fino a farti uscire il blood on the tracks buahaha!
JF Noto con piacere che nonostante i tuoi tentativi non riesci a sparare a zero contro uno dei più grandi dischi della Storia della Musica. Almeno non sei completamente perduto. ;)

Pixies "Surfer rosa" (1988)
JF I veri innovatori della scena rock, responsabili della fine del sogno degli eighties e traghettatori dei cuori dei fan fin dentro all'oscurità dei nineties già pronti a chiedere dazio dopo un decennio vissuto, per la maggior parte, ottenebrati dal successo e dall'idea che tutto potesse davvero finire bene.
Mostri sacri per un disco sacro, che ogni vero appassionato di musica dovrebbe possedere, ascoltare e diffondere. Una specie di culto.
I Pixies sono come il tramonto sull'oceano che fu dei Beach boys: impossibile non saltare sulla tavola e sperare nell'onda perfetta che ci porti a fondo.
CK Ma appena pochi giorni fa non dicevi che suonavano ormai sorpassati? Cos’è, un ironico tentativo di un cowboy di spacciarsi per indie? Stai solo attento alle frecce…
JF Io le frecce le uso come spiedini per le grigliate, Cannibale. Non ricordo - a meno che non avessi ecceduto nell'alzare il gomito - di aver mai affermato che i Pixies fossero superati. Che fai, modifichi le informazioni a tuo vantaggio come chi sappiamo noi!?
CK In un commento mi dicevi che secondo te i dischi di Nirvana e Pixies sono invecchiati male, cosa che detta da uno che ascolta ancora i Guns con la bandana in testa fa davvero ridere... Ma magari ricordo male e ti riferivi solo ai Nirvana, cosa che è comunque una bestialità da dire!
JF Effettivamente l'ho detto, e continuo a pensare che i dischi di Pixies e Nirvana siano invecchiati male. Questo però non toglie che abbiano prodotto album fondamentali per i loro rispettivi decenni. Ma se io sono la Bestia, tu saresti la bella? O per caso Bella?
CK Tu sei la bestia, I am the best!


Guns 'n roses "Appetite for destruction" (1987)
JF Oltre ad essere una sorta di manifesto del rock e della fordianità, questo album STRATOSFERICO per potenza ed impatto è una sorta di greatest hits, considerato che nella tracklist possiamo trovare cose come Welcome to the jungle, It's so easy, Nightrain, Paradise City e Sweet child o'mine. Scusate se è poco.
Roba come questa è stata, è e sarà sempre troppo per i palati finti e debolucci come quello del Cannibale.
Sarebbe come pensare che un vegano magrolino e denutrito possa apprezzare una bella bistecca alla griglia in salsa chili neanche fosse lo Stone Cold della situazione.
CK Oh, questo è lo scontro che volevo. Finalmente hai finito con le tue menate alla Weather Report-Guccini volendo (senza successo) fare lo chic e viene fuori tutto il vero antagonismo tra il mio mondo e il tuo. Basta cazzate, questa è la sfida: cannibalismo puro VS. fordismo puro.
Smiths dalla mia parte, Guns'n'Roses dalla tua. Molto ma molto simbolico, direi che due band più diverse non si poteva proporle (oddio, forse giusto se mettevi i Metallica...).
Cose che non mi piacciono dei Guns: l'attitudine tamarra, la voce di Axl Rose che fa tanto il macho ma canta con quel miagolio acuto come se gli avessero appena asportato le palle, e soprattutto se c'è una cosa che non sopporto in musica (a parte la evve moscia di Guccini, ma quella nemmeno la considero musica), sono gli interminabili assoli di chitarra: cazzo menefrega di vedere Slash che si fa una sega di 12 minuti con la chitarra, in uno sfoggio di virtuosismo da nessuno richiesto. Kurt Cobain, chitarrista sicuramente meno bravo a un mero livello tecnico, con il solo riff di Smells like teen spirit ha mandato affanculo le ore e ore di pippe virtuosistiche di Slash & company, spedendoli per sempre nel dimenticatoio del trash metal anni '80. Che poi Axl c'ha messo 20 anni per tirare fuori un disco nuovo e se n'è uscito con Chinese Democracy, una robetta che il mio falegname con 30mila delle vecchie lire la fa meglio. Come diceva Kurt riprendendo il tuo amato Neil Young: meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente.
E comunque dai a me del distruttore e poi hai appetito per la distruzione? L’appetite che ho io è invece per la carne umana e la tua me la sparo giù in un morso manco fosse un happy meal!
JF Il mio appetito, caro Cannibale, è troppo grande per tutti i tuoi happy meal da teen senza speranze. E io mi mangio loro, te e anche il tuo amico Kurt, sempre che non si bruci sulla griglia prima. E finalmente abbiamo uno degli scontri più epici del cannibalfordiano pensiero.

I caschi per proteggersi da quel bruto di Mr. Ford
Red Hot Chili Peppers "BloodSugarSexMagik" (1991)
JF Con un prodigioso balzo in avanti mi ritrovo già quasi ventenne, impegnato nella prima storia "seria" della mia vita, a macinare Give it away, Suck my kiss, Breaking the girl e l'immortale Under the bridge andando avanti e indietro da una parte all'altra di Milano tutte le sere, sognando che i tram e la gente strana collezionata negli incontri di quel tempo potesse diventare lo stimolo per le sceneggiature di fumetti che allora mi dilettavo a scrivere neanche fossi a L. A., guardando la spiaggia all'orizzonte con la tavola sottobraccio.
Il Point break della mia vita musicale, nonchè la scoperta di uno dei produttori più geniali del campo, Rick Rubin.
CK Disco non male, nient’affatto, anche se a parte “Give it away” e “Under the bridge” il resto non è poi memorabile e certo non è invecchiato granché bene, altroché i Nirvana. Il mio unico problema è che non mi hanno mai smosso dentro, Anthony Kiedis e cumpà. Comunque ammettilo che più che per la musica li hai inseriti in lista perché ai tempi si presentavano sul palco senza veli come mammà li aveva fatti.
Scherzo Ford, lo so che tu sei un macho vero e proprio. Anzi, ma mettere una donna nella tua lista proprio no? E sì che nei 90s ce n’erano davvero per tutti i gusti, oltre ai miei nomi di domani mi vengono in mente: PJ Harvey, Courtney Love, Fiona Apple, Tori Amos, Cranberries, Cardigans, Sheryl Crow, Alanis Morissette, Elastica, Liz Phair ecc ecc...
Ah, comunque io preferisco Californication.
JF Donne ce n'erano, e di grandissime. Alcune sono state davvero ad un passo dalla top ten. Ma comunque avresti trovato una scusa qualunque per parlarne male: a proposito, ma PJ Harvey, Tori Amos, Sheryl Crow e la Morrissette - giusto per prenderne alcune da questa tua lista - non sono cantautrici? E i cantautori tutti non erano pallosi?
CK Non tutti, naturalmente, questo non l'ho mai detto: solo quelli da te proposti.
JF Aspetto di scoprire quali sono quelli da te proposti, dunque. Ma forse non innovano abbastanza per un futurista del tuo stampo.

Jeff Buckley "Grace" (1994)
JF Più di Cobain, meglio di Cobain.
Jeff Buckley, talento incredibile, voce divina - quasi una controparte dei demoniaci Slipknot -, un disco rivoluzionario acclamato in tutto il mondo, se ne andò perchè travolto dalla voglia inarrestabile di nuotare nel fiume mentre viaggiava in macchina verso casa.
L'ironia del destino, il mistero di una delle morti più celebri del rock - amplificato da quella del padre Tim, grande interprete degli anni settanta, anch'egli mancato giovanissimo -, la crudeltà di una Natura che, per dirla come Herzog, non ha occhi per i meriti o la bellezza, il talento o la passione. È una predatrice.
E quale vittima migliore di Jeff, giovane cantautore libero dai tormenti del leader dei Nirvana eppure in grado di regalare attimi di struggente malinconia come nella magnifica Halleluja coheniana?
La leggenda dice che, nuotando verso la morte, il giovane Buckley cantasse Whole lotta love dei Led Zeppelin.
Rock fino alla fine. La fine del rock.
Non per nulla, siamo negli anni novanta.
CK Questa è la leggenda, ma se un giorno si scoprisse che in realtà Jeff si è buttato volontariamente nel fiume tu cosa faresti? Lo spediresti nel girone dei suicidi del tuo personale Inferno musicale insieme a Kurt Cobain, a Ian Curtis e (forse, pure quello non è stato accertato) anche al padre Tim Buckley?
JF Assolutamente sì. Senza neppure un accenno di pentimento.
CK Questo dice tutto sulla tua limitatezza mentale. Ma te prima di ascoltare un disco quindi devi sapere tutto quello che ha fatto l'autore in vita ed eventualmente come è morto? Non puoi goderti la musica e basta?
JF Io ascolto i dischi, ma questo non mi vieta di contestare le scelte dei suoi autori. Dato che la tua memoria latita, ti ricordo che ho criticato - e non poco - Bono nella decina degli anni ottanta, ma questo non mi ha impedito di inserire un disco degli U2. Semplicemente, nel caso di Cobain e dei Nirvana ho inserito album che emotivamente parlando mi danno di più e sono maggiormente legati alla mia esperienza personale.


I Radiohead si nascondono: hanno vergogna
di stare in una classifica dove ci sono i Guns n' Roses
Radiohead "Kid A" (2000)
JF Per inserire questo disco nella lista del nuovo millennio ho rinunciato a Ok Computer nella rappresentativa degli anni novanta.
Del resto, se una nuova frontiera musicale è stata tracciata tra quello che era il rock prima del "bug" e dopo, questo è il disco da day after per eccellenza.
Ricordo un concerto magnifico visto al Lazzaretto di Bergamo nell'estate del 2001, e nottate a piedi con Idioteque a manetta a scuotermi fin dentro i sogni.
Il 2001 musicale capace di rivoluzionare gli ascolti di una vita, per passare dal grigio al bianco quasi senza rendersene conto.
CK Con tutto il rispetto per Mr. Johnny Cash, ma sei hai inserito 4 suoi dischi, 2 epocali dei Radiohead ci potevano anche stare... Ma considerando quanto sei vecchio inside è già un piccolo miracolo tu ne abbia inserito 1! Inserendo Radiohead, Daft Punk e Gorillaz nella sua lista, Ford comunque ha chiaramente voluto giocare a fare il Cannibale. Lui dirà che così dimostra quanto è eclettico e bla bla bla, ma per me è una vittoria: con questa sfida l’ho trasformato, almeno un pochino, in un piccolo Cannibale. Poi, per carità, spero che la trasformazione completa non avvenga mai, altrimenti perderò uno sfidante (quasi) agguerrito.
JF Stai tranquillo, Cannibale, che la trasformazione è quanto di più lontano dal sottoscritto possa esistere. Un pò come pensare che un giorno, preso da fervore gibsoniano, io possa entrare in CL.
Detto questo, Cash i Radiohead - pur se grandissimi ed epocali - se li mangia sul pane a colazione manco fossero il fantasma formaggino di Elio, quindi i quattro dischi a uno ci stanno alla grande.
E comunque caro antagonista mister so tutto io, i testadiradio li conoscevo - grazie alla mia età - quando tu ancora ti affacciavi nel magico mondo delle scuole superiori.


Johnny Cash "The man comes around" (2002)
JF Il Man in black torna, più potente che mai, negli ultimi due grandi dischi di studio prima della morte.
Con Rick Rubin in regia, Cash mostra al mondo quanto un grande interprete possa riuscire a rendere sue anche canzoni che non lo sono facendo quasi dimenticare da dove vengono.
E la sua versione di "Hurt" dei Nine inch nails da strada verso la perdizione diviene il viatico per la salvezza al termine delle fatiche della vita. Il Gandalf della mia Compagnia che grida al Cannibale: "Tu non puoi passare!".
Irraggiungibile.
CK Grandissimo Johnny Cash, però forse inserendo 4 suoi dischi in queste Blog Wars non è che hai esagerato un tantinello, Ford? Si chiamano Blog Wars, non Johnny Cash Wars! Per quanto la serie delle American Recordings sia strepitosa, si tratta poi comunque di album di cover e, così come per i live, non sono un grandissimo fan dei dischi di cover… E comunque questo è un post musicale, la smettiamo con tutte 'ste citazioni del signore degli anelli?
JF Evidentemente cominci a soffrire la potenza del Man in black, che ti ricaccia indietro negli abissi dai quali sei stato originato.
Johnny Cash è il mio Clint Eastwood della musica, quindi caro piccolo Cannibale, rassegnati, se devono essere Johnny Cash Wars, lo saranno! E le sue cover sono sempre meglio degli originali, anche quando si tratta di pezzi mitici come la tua "Hurt".

E domani il Greatest Hits delle sfide bloggari prosegue con i favolosi di Cannibal Kid…

giovedì 26 maggio 2011

BLOG WARS: I 90s COLPISCONO ANCORA (PARTE II)

Alicia Silverstone e Liv Tyler crazy per la playlist cannibale
Ho iniziato ad ascoltare musica seriamente a metà degli anni Novanta, quindi è qui che si trovano gli album a cui sono più legato in assoluto. I dischi delle decadi precedenti li ho infatti scoperti più in là nel tempo e senza riservare loro lo stesso numero di ascolti, così come dal 2000 in poi con l’avvento di Napster e dello scaricamento selvaggio da Internet avrei scoperto un sacco della più variegata musica, ma allo stesso tempo non avrei vissuto più “l’album” nella stessa viscerale maniera.
I dischi degli anni ’90 per me sono quelli effettivamente comprati nel negozio di fiducia, ancora con le lire, in CD e qualcuno ancora persino in cassetta (perché costavano meno). Quelli con il cellophane scartato avidamente, quelli dei testi letti sul libretto, quelli imparati a memoria come poi non sarebbe più successo. Non alla stessa maniera, almeno.
Un po’ di nostalgia per quei tempi quindi c’è, ma è tutto qui perché poi Internet è stato più che benvenuto. Giusto una lacrimuccia malinconica, così come è stato il riascolto di album che era da parecchio che non frequentavo. Qualcuno ha perso fascino, altri l’hanno mantenuto intatto e qualcuno col tempo ne ha persino guadagnato.
Mr. Ford, dopo la tua già dimenticata lista di ieri, se finora con te sono ancora stato buono (o quasi), qui mi si tocca in prima persona e quindi sono più che mai pronto alla guerra. Per quanto riguarda me e la mia musica è infatti tutto cominciato da qui, da questi dischi, da queste band, quindi ecco la mia più personale e sentita tra le playlist proposte.
Cannibal Kid

1. Blur “Blur” (1997)
Cannibal Kid I Blur sono il mio gruppo preferito in assoluto di tutti i tempi, quindi il primo posto nella mia classifica 90s è loro di diritto e basta. Incapaci di fare un disco anche meno che bello, da “Parklife” a “The Great Escape” e “13”, il mio favorito è il loro quinto omonimo album, quello che segna la grande fuga dal brit-pop (genere che è stato fondamentale nella mia formazione musicale iniziata proprio a metà anni ’90, quindi cito anche altre band che adoro come Suede, Pulp, Mansun, Ash, Elastica, Supergrass, Super Furry Animals, Bluetones, Verve, Sleeper, Dodgy, Charlatans, Cast… ma potrei andare avanti davvero per due giorni interi). (What’s the story) Morning Glory è stata la prima musicassetta che ho acquistato, però ben presto la mia preferenza è volata sulla band rivale della scena brit-pop.
I mitici Blur qui non dimenticano il favoloso lato pop della loro musica, ma abbracciano a questo giro molte altre sonorità, dall’indie-rock americano al grunge, dall’elettronica passando pure per il country e il punk fino ai primi esperimenti di quel che Damon Albarn farà in futuro con i Gorillaz (in “On your own”).
Un disco grandioso e quella bomba di “Song 2” in meno di 2 minuti fa saltare per aria per intero tutti i tuoi pseudo dischi, Mr. Ford, ma quello “It’s not my probleeeeem”!
WOOOOOOOOOOH
OOOOOOOOOOOOH!
Mr. James Ford Onestamente, anche io ho sempre preferito Albarn e i suoi esperimenti ai poco simpatici e parrucconi Oasis, che ero già bello pronto a bottigliarti. Evidentemente, però, non sei partito del tutto e hai optato per una scelta saggia, affidandoti al disco che contiene uno dei singoli più tosti del decennio.
Certo, il resto dei gruppi brit pop che citi li getterei senza ritegno in un bidone dando loro fuoco ed assaporando l'odore di pappamolle bruciato di mattina, ma non voglio infierire troppo, dato che per questo ci sarà tempo.
CK Tra anni '80 e anni '90 non hai inserito un solo singolo gruppo britannico. Ma come è possibile??? C'è poco da fare, Ford: sei proprio il mio opposto!
JF E meno male: altrimenti che Blog Wars sarebbero state!?


2. Smashing Pumpkins “Mellon Collie and the Infinite Sadness” (1995)
CK Il doppio disco simbolo per eccellenza della depressione teen degli anni Novanta. Poteva forse mancare dalla mia lista? Abbelli, non direi proprio. Questo è un manuale della poesia rock anni Novanta con una serie infinite non solo di sadness ma anche di canzoni inni: “Bullet with Butterfly Wings”, “1979”, “Zero”, “Bodies”, quel capolavoro totale di “Tonight Tonight”. Ma quando mai i tuoi artistucoli l’hanno scritta una canzone così BELLA, dai Ford, quando mai? E tengo fuori gli altri album pumpkinsiani “Siamese Dream” e “Adore” che pure da soli sono più belli di tutti i tuoi dischi messi insieme.
Questa è la musica con cui sono cresciuto, se ti sta bene ok. Se non ti sta bene vai a nasconderti dietro una maschera con i tuoi amici Slipknot!
Oltre al rap che ti beccherai dopo, ti dedico intanto anche una canzone:

“1979 (Cannibal Kid Remix)”
Ford sei nato nel 1979,
i cannibal kids per te non trovavano mai il time
i metallari noi li tiravamo sotto nella street
penso io e te non dovremo mai e poi mai meet

e a me non frega un cazzo se
ti piace il tuo vecchio blues
ma proprio non so
come ti ascolti anche il Guccio
penso sia perché
hai il cerume nelle orecchie, oh no?

la strada si scalda per il mio suono come un forno
hey Mr. Ford, non vedi che non hai più nessuno intorno?

JF Povero Cannibale, se penso che tu, nel tentativo vano di ottenere un vantaggio, critichi tutti i miei dischi incondizionatamente senza conoscerli e invece io i tuoi li posseggo e conosco praticamente tutti, un pò mi fai tenerezza. Ma solo un pò.
Concordo sulla potenza e la bellezza di questo album fondamentale, ma potevo io inserire uno dei manifesti della depressione nella mia lista? Non credo proprio.
Caro Kid, non sei altro che il Dandi della blogosfera, ed io, da buon Bufalo, non avrò pace finchè non ti avrò tolto di mezzo!
E per rincarare la dose, ti schiaffo una bella risposta alla tua canzonetta:

ZERO (Mr Ford Remix)
La mia forza, antagonista,
non sta nell'essere re della pista,
non ne ho bisogno, caro il mio zero,
spezzo il tuo sogno, ma per davvero!

Tieniti stretta una preghiera,
soprattutto quando vien sera,
con Ozzy mando Guccio
a ribaltare il tuo lettuccio.

Suicidio e solitudine, malinconia e disperazione,
me le mangio a colazione perchè sono un bruto, un bruto, sì!

CK Tu i dischi della mia lista li possiedi, perché ti piacciono e ti devi quindi inchinare alle mie scelte indiscutibilmente meravigliose. Io molti dei tuoi dischi merdavigliosi non li ho perché mi fanno schifo. D'altra parte puoi mica pretendere che abbia un disco di Kid Rock? Oh, nei 90s i dischi si pagavano e 40mila delle vecchie lire le buttavo nel cesso piuttosto che per un disco sciacquone del genere. E comunque, tu come i tuoi ometti mascherati da Kiss e Slipknot sei solo un duro di facciata e di apparenza e a colazione mangi giusto i Tarallucci. Per il resto del tempo passi la giornata a disegnare cuoricini intorno alla foto di Ben Harper appicciata sul tuo diario.
JF Io i dischi della tua lista li possiedo perchè ho gusti molto più variegati dei tuoi, anche se non lo ammetterai mai. Un pò come il fatto che i cuoricini sui diari, probabilmente, li metti tu, e mi usi come spaventapasseri per non deludere i tuoi fan. Ma tranquillo, io non ho paura e ho le spalle larghe. E mi mangio i Tarallucci senza problemi, intingendoli in un pò di Jack Daniels prima di venire a frullarti come si deve.
CK Li possiedi, ma se poi preferisci i dischetti di Ben Harper o Kid Rock a Ok Computer i tuoi gusti non sono variegati, ma solo avariati.

3. Nirvana “Nevermind” (1991) e “In Utero” (1993)
CK Ed eccoci arrivati alla discussione forse più attesa e pericolosa dell’intera nostra serie di blog wars: quella sui Nirvana e su Kurt Cobain. Ho scelto 2 dischi, e Mr. Ford me lo concederà dopo il doppio Johnny Cash e se non me lo concede me ne sbatto e li metto lo stesso, perché senza Nevermind non si dovrebbe nemmeno avere il diritto di parlare, degli anni ’90. Capito Ford?
Al di là di “Nevermind”, quel capolavoro universalmente riconosciuto da tutti tranne uno (il mio rivale), che ancora oggi a 20 anni di distanza è l’esperienza rock e punk più incredibile si possa provare, personalmente sono affascinato soprattutto da come Cobain abbia reagito al successo mondiale di quell’album, a come se ne sia sbattuto di quel successo, a come abbia tirato fuori un disco di puro alternative rock come “In Utero”, in cui a chi gli chiedeva un’altra “Smells like teen spirit” lui ha risposto ironicamente con “Rape me” (Strauss-Kahn: non era un ordine da seguire alla lettera!). Una fuga dal successo pazzesca da concepire, soprattutto in tempi odierni in cui a un pirla chiunque basta passare 15 minuti dentro la casa del Grande Fratello per considerarsi Dio. A Kurt invece importava solo della sua musica, non delle maledette luci della ribalta, e infatti da queste è finito per rimanerne schiacciato. Non solo da queste, comunque, ma anche dalla sua nota dipendenza da eroina e dai suoi problemi serissimi allo stomaco. E qui veniamo al punto che a Mr. Ford probabilmente preme di più: come per i Joy Division di Ian Curtis, non potendo dire nulla sul valore indiscutibile della musica va a toccare questioni personali, personalissime. Cosa ne sai tu dei dolori lancinanti allo stomaco di Kurt? Io non li conosco e quindi non mi permetto di discutere sulla sua scelta. A te comunque se vuoi li faccio conoscere con un paio di pugni ben attestati ahahah!
Comunque io preferisco giudicare gli Artisti da ciò che hanno fatto in vita, piuttosto che dal modo in cui sono morti. E se non ti piace la musica depressa, lacerante e bellissima di Kurt, che ti devo dire? A me ogni volta provoca ancora una fitta al cuore e tu se vuoi vai pure ad ascoltarti la Macarena!
JF Giustamente ricambio il favore dei sixties accettando di buon grado uno dei protagonisti indiscussi delle blog wars: Kurt Cobain.
Ovviamente tu, che sei una fashion victim della peggior specie, ti fermi alla superficie e scegli due lavori bellissimi ma invecchiati male come Nevermind e In utero preferendoli all'Unplugged, all'interno del quale sì che si notava tutta la sofferenza del leader dei Nirvana rispetto al successo che l'aveva investito, una roba da pelle d'oca che tocca nel profondo anche il sottoscritto. Detto ciò, passiamo ai punti dolenti.
Sinceramente, del mal di pancino di Cobain - forte o no che fosse - non mi frega proprio una fava secca: puoi avere tutti i mali del mondo, ma se a neppure trent'anni ti guardi attorno e hai il successo, un genio musicale incredibile, una figlia appena nata, i soldi, un pubblico che ti adora e la strada in discesa verso il mondo, e decidi di buttare tutto via perchè sei piccolo e fragile allora fanculo, sei proprio un povero stronzo che non si sarebbe meritato nulla di tutto quello che ha avuto al pari dell'ultimo dei minchioni del Grande Fratello. Ci sono persone che lottano tutta la vita per una briciola di quello che tu hai avuto, o avresti potuto avere, e tu, poverino, ha la bua al pancino e per alleviarla ti fai di eroina e se non basta la fai finita!? Bravo, complimenti.
Ma sai che ti dico, caro il mio piccolo, fragile Kurt? Non sei affatto bruciato subito, perchè non sei bruciato affatto. Tu eri morto già prima di iniziare.
E da queste parti, si ama la vita. Quindi prendi tutte le tue cazzo di stronzate, schiacciale bene nella cartuccia, e rilassati: ci penso io a premere il grilletto.
Direi che con questo ho appena sancito l'inizio della terza guerra mondiale. :)

CK Guarda, non provo pena per te (ai mostri non la concedo), ma solo per chi avrà la sfortuna di leggere, purtroppo anche sul mio blog, una delle più grandi maree di bestemmie e assurdità che mi sia mai capitato di vedere contenute tutte insieme in una volta sola su uno dei più grandi di sempre. Non solo in ambito musicale. Chi spara a zero giudizi del genere su persone e scelte assolutamente private e personali che nemmeno conosce, lui sì che per me è davvero bruciato nel cervello. O più semplicemente dentro al cranio ha solo delle scimmie urlatrici.
Ad essere invecchiati male comunque non sono certo Nevermind o In Utero (per dire, i Foo Fighters con lo stesso sound sono attualmente ai vertici delle classifiche mondiali), ma, come le tue parole oltre che le tue scelte musicali confermano: sei solo tu.
JF Kurt Cobain sarebbe uno dei più grandi di sempre in ambito musicale - e potrebbe starci - e non solo!? E cosa sarebbe questo "non solo"? Ha rifiutato i soldi, il successo, la vita? Bene, bravo, bis. Ops, niente bis. Non ci sono bis, una volta che sei schiattato.
I grandi di sempre sono ben altri. Mi vengono in mente giusto Gandhi, o, visto che sono i giorni giusti, Giovanni Falcone.
Cobain era soltanto un ragazzino viziato con molto più talento di quanto si sarebbe meritato.
Purtroppo, però, come dice il vecchio Clint, "i meriti non c'entrano, in queste cose", e così mi devo anche sopportare tutte le tue fregnacce sui mostri neanche fossi Von Trier. E poi scusa, non sei tu che sostieni la distruzione dei miti e delle leggende? Tu prenditi il resto, che io demolisco con grande piacere tutto il Nirvana dei tuoi amichetti grunge. E dopo essermeli pappati, li cago volentieri dritti in fondo all'Inferno.
CK Di Kurt e dei Nirvana rimarrà comunque per sempre l'unica cosa di cui tu non hai parlato: la musica.
JF Rimarrà, come ho più volte sottolineato, ma per me resteranno sempre un passo fuori dalla cerchia di quelli che continuerò ad ascoltare e ricordare.

4. Garbage “Garbage” (1995)
CK Questo esordio dei Garbage rappresenta il mio suono ideale in assoluto: la voce sensuale, dolce e all’occorrenza incazzata di Shirley Manson, melodie pop dietro un muro di chitarre distorte, basi elettroniche a rendere il tutto più ritmato. Per me in pratica l’estasi musicale, roba da raggiungere il Nirvana (e non a caso della band fa parte Butch Vig, il produttore di Nevermind). Canzoni mitiche come “Only happy when it rains” (sì, un inno alla depressione e al lato dark alla facciazza tua, Sunny Fordy di ‘sta cippa), “Stupid Girl”, “Queer” e la spettacolare “Milk”.
E sì: Garbage significa “spazzatura” ma in fondo al cassonetto Ford finisce solo la tua musica.
JF Dopo lo sfogo contro Cobain, sinceramente, non spreco neanche un briciolo di energia per questa roba da fighette.
Con dischi come questo non spreco neppure le bottigliate.
Se non altro, almeno sono stati onesti, e hanno rivelato la loro natura già nel nome.
CK Cos'è, sono finito su Scherzi a parte oppure in un mondo parallelo? Uno che si ascolta Kid Rock, Ben Harper e i Kiss ha qualcosa da ridire sugli spettacolari Garbage???
Ma poi spiegami: sono roba per fighette solo perché la cantante è una donna? Ah già che nella tua misogina e maschilista visione del mondo per te le donne dovrebbero starsene solo in cucina e non a fare musica. D'altra parte in 40 anni di dischi ne hai citata solo una. E se Tracy Chapman è stata per te la più grande artista musicale femminile del secolo, direi che hai una visione davvero moooolto discutibile...
JF Hai qualche problema con le donne, Cannibale? Perchè io sono tranquillo, in questo senso, con o senza citazioni. Tracy Chapman è una grande artista, troppo troppo lontana dai Garbage in toto, che mi fanno letteralmente vomitare a prescindere dal sesso. E trovo alquanto ridicolo che venga accostato il nome di Ben Harper - uno che suona, e cazzo se suona! - ad una band che, praticamente, vive di produzione, e i cui strumentisti, probabilmente, sono in grado di suonare poco più di quanto potrei fare anch'io con qualche ora al giorno di pratica per, diciamo, al massimo sei mesi.
CK Essere bravi tecnicamente è una cosa. Avere talento e fare grande musica (anche con l'elettronica, i computer e la produzione) un altro.
JF Credo che anche il tuo amico Kurt si rivolterebbe nella tomba a sentirti dire che i Garbage fanno grande musica.
CK Tra loro ti ricordo che c'è anche Butch Vig, produttore di Nevermind (ma anche di dischi di Smashing Pumpkins, Sonic Youth e Foo Fighters) e a Kurt credo proprio sarebbero piaciuti.


5. Radiohead “Ok Computer” (1997)
CK Un disco di una grandezza infinita e per me di un’emozione pura data dai geniali cambi di “Paranoid Android”, dalla voce lacerata di “Karma Police” ed “Exit music (for a film)”, ma andrebbe citata ogni singola canzone. Tu però avrai sempre giudicato i Radiohead troppo radical-chic...
Karma police, arresta Mr. Ford per favore, suona come una stazione non sintonizzata sulla frequenza giusta: quella dei Radiohead. Se si chiamava KO Computer sarebbe stato il tuo disco, caro vecchio antiquato Ford. Peccato sia il contrario e ad andare KO sarai solo tu (vedi il mio rap successivo).
JF Qui non ho nulla da dire: è un disco che anche io ho amato moltissimo, e nella mia decina non è entrato soltanto perchè ho in serbo un loro lavoro - il mio preferito di Yorke e soci - per gli anni zero. Ogni tanto, in mezzo al delirio mentale che lo domina e lo porta a scelte discutibili come quella dei Garbage, anche il Cannibale ha momenti di lucidità.
Meno male, altrimenti a furia di menare bottigliate finivo per dislocarmi una spalla!
CK D'altra parte sei solo capace a fare il figo contro i morti... Ma tanto tranquillo che te le pigli pure da loro!
JF Sinceramente, a Thom Yorke potrei dare una manica di botte anche da ubriaco. Quindi mandamelo pure, se proprio ci tieni!


6. Bjork “Post” (1995)
CK La folletta (in tutti i sensi) islandese è stata tra le prime ad avvicinarmi alla musica elettronica, flirtando con i suoni della fantastica scena trip-hop del periodo (cito Portishead, Massive Attack, Tricky e Lamb rimasti fuori a malincuore dalla mia lista). Pure “Debut” e quella meraviglia assoluta di “Homogenic” sono degli spettacoli di dischi, però è da qui che ho cominciato ad amarla e a seguirla in tutte le sue mutazioni.
“Army of me” è una bomba atomica che ti riduce come Hiroshima, Ford non mon amour.
Ma soprattutto ti invito a risentirti “It’s oh so quiet”, giusto per capire cosa voglia dire innovare all’interno della tradizione. E poi fila dritto a casa zitto.
Shhhhh
Shhhhh
JF Mi stupisco che un ragazzino moderno e sempre attento all'innovazione come te, caro antagonista, possa addirittura citare Hiroshima mon amour, ma evidentemente la mia influenza sui film Classici sta cominciando a dare i suoi frutti.
Detto questo, grande rispetto per la folletta, che ha regalato una serie di dischi incredibili e pezzi memorabili come l'appunto esplosivo Army of me.
Perchè lo so che Cannibale continua a pensare che io stia a mangiare carne crude nella prateria tutto il tempo, ma la scena elettronica degli anni novanta la conoscevo quando ancora lui si schiacciava i brufoletti ascoltando le sigle dei cartoni animati.
Lavori come Dummy o Mezzanine, giusto per citare i più universalmente noti, sono rimasti fuori dalla mia decina solo per una questione di scelte di cuore, più che di ragione.
Perchè come già più volte detto, il cowboy Ford resta clamorosamente più eclettico nelle sue scelte del settoriale e radical chic Cannibale.
CK Mi stupisco che un vecchio dentro come te riesca a usare un computer.
Eclettico tu? AAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAAH che risate! A parte AAHAHAHAHAHAAAAAAAAAAHAHAH - scusa ma questa è la battuta più divertente che ti abbia mai sentito raccontare - ok, mi ricompongo e torno serio: a parte qualche rara eccezione che hai messo giusto per fingerti alternativo e chic come me -tentativi tra l'altro falliti miseramente-, quella che ci hai proposto finora qui in questi 40 anni musicali è stata solo la più grande rassegna di pseudo cantautoroni finto machi mascherati cui io abbia mai assistito. E sinceramente me la sarei anche risparmiata.
JF Io, almeno, ho osato. Tu sei stato al calduccio nelle tue pantofoline da britpopparo elettronico senza mai uscire dal seminato. Meno male che dici di amare gli innovatori!
CK Confondi l'osare con proporre dischi che fanno semplicemente schifo. Bjork, Thom Yorke, Chemical Brothers, Damon Albarn, Trent Reznor... di innovatori io ne ho parecchi, tu chi hai? Ben Harper???
JF Non ho mai detto che non siano stati innovatori, i nomi che citi. Provocavo solo dicendo che non lo sei stato tu, con le tue scelte prevedibili. ;)
CK Quindi per il gusto di fare l'innovatore avrei dovuto escluderli? Ormai ti stai arrampicando sugli specchi, Ford...
7. Chemical Brothers “Dig your own hole” (1997)
CK La scena elettronica degli anni Novanta è stata un autentico spettacolo, tra Prodigy, Fatboy Slim, Underworld, Orbital, Goldie, Daft Punk (ma di loro credo riparleremo nel prossimo decennio…). Ovviamente tu Ford manco sai di che sto parlando… La mia scelta comunque è caduta sul disco più notevole dei fratelli chimici.
Un album ancora oggi di una potenza devastante dall’inizio alla fine, alla faccia delle tue banderuole oramai strasorpassate che non ascoltano più nemmeno nei peggiori bar per motociclisti zarri. Questa è la psichedelia di oggi e i King Crimson li possiamo vedere giusto visitando Jurassic Park. Quando partono le note di “Block rockin’ beats” e “Setting Sun” la voce di quel certo Mr. James Ford che ripete “anni Novanta depressi bla bla bla” è solo un rumore di fondo che il DJ sfuma via veloce. Mentre tutto il mondo balla senza sosta tu te ne stai seduto in un angolino insieme al tuo triste wrestler Randy the Ram sparito nel nulla con gli anni ’80, proprio come il vostro sport preferito. Chi fa festa, adesso? Chi? Oh cavolo, Ford, è già mezzanotte, forse è meglio se lasci il locale, ché al ricovero c’hai il coprifuoco.
Come dici?
Parla più FORTE che non ti sento, la musica è troppo ALTA. Mi spiace, ma proprio NON TI SENTO FORD!
JF Cannibale, guarda che mentre tu stavi in pista a ballare agitando tutto il tuo corpicino da teen Randy the Ram giocava al pompiere in compagnia della tua accompagnatrice.
Come dici!? Che questo pezzo è fighissimo da ballare!?
GUARDA CHE RANDY THE RAM E' CHIUSO NEL BAGNO CON LA TUA RAGAZZA!
Lo so che non si sente niente! E' la musica, troppo alta!
CK Sì, bravo bravo. Intanto sia lui che te senza dosi ingenti di Viagra in bagno vi chiudete solo perché siete incontinenti e ve la fate continuamente sotto. D'altra parte tra wrestler e gruppi sfigati mascherati vari, fate bene a farvela addosso dalla paura!
JF Il giorno in cui io avrò bisogno del viagra tu e i tuoi amici eroinomani non avrete più bisogno di rifugiarvi nei vostri nirvana artificiali. Quindi temo che sarà molto, molto lontano.


8. Jeff Buckley “Grace” (1994)
CK No, ma questa devi proprio spiegarmela, Ford.
Kurt Cobain e Ian Curtis, che avevano seri problemi fisici (stomaco ed epilessia), tu li consideri dei depressi malati di mente. Jeff Buckley e Jim Morrison, le cui morte sono molto misteriose, solo perché ufficialmente non sono stati riconosciuti suicidi invece sono ok. Sei per caso un suicidofobo?
Bah, io come detto comunque preferisco giudicare gli artisti in base alla musica e la grandiosità, l’intensità, la profondità, la grazia del disco di Jeff Buckley ci trova per una volta d’accordo. C’è davvero da intonare un “Hallelujah”!
JF Non spreco altre parole su Cobain, Curtis e la mia posizione rispetto ai loro suicidi.
Grido solo Halleluja!, perchè con questo disco si toccano vertici così alti e mitici da mettere d'accordo perfino noi.
Jeff rules!
CK Hai detto bene: "sprecare" parole. Vuoi regalarci qualche perla pure su Van Gogh?
JF Appena facciamo un post sulla pittura, volentieri. Tu ce la fai, nel caso?
CK Sì, se vuoi ti faccio anche un disegnino dove ci sono io che getto i tuoi dischi nel cesso.

9. Nine Inch Nails “The Downward Spiral”
CK Sorry Fordy, ti tocca beccare un altro po’ di depressione esistenziale più che adolescenziale, con Mr. Self Destruct ma oggi anche premio Oscar Trent Reznor. Indeciso con il grandioso doppio The Fragile in cui anticipa le sue future doti da compositore di colonne sonore, alla fine ho optato per questa spirale discendente nelle profondità dell’abisso umano.
Riascoltato oggi è ancora un disco di un impatto estremo e violentissimo, seppure anche con sapienti momenti di dolcezza (o quasi), come nella conclusiva “Hurt”, poi ripescata dall’amato (per una volta da entrambi) Johnny Cash. Almeno sulla grandezza di questa canzone converrai pure tu. Altrimenti, parafrasando Trent:
“Fooooord is deeeead.
And noooone caaaaares!”
JF Un disco depresso, è vero, ma anche energico e grandioso, tra i più riusciti del decennio, ma distante per approccio dal punto di vista fordiano tutto chitarra e fuoco da campo.
Tanto che Hurt, un pezzo incredibile, è stato riportato alla mia mitologia grazie a Johnny Cash, che ha preso il lavoro stupefacente di Reznor portandolo ancora più in alto.
Ma di questo parleremo nel prossimo decennio.
CK Un disco distante dal punto di vista fordiano? Non finirò mai di ringraziarti, Trent!!!
JF Dovresti ringraziarlo davvero, perchè lui è uno che è cresciuto e si è evoluto. Mica come il teen spirit!

10. Lauryn Hill “The Miseducation of Lauryn Hill” (1998)
CK La voce di Lauryn Hill è un miracolo, basti sentire la sua rilettura di “Killing me softly” su quell’altro capolavoro hip-hop che è “The Score” dei Fugees (quello dei Fugees ricordo che è stato il primo cd in assoluto che ho comprato). In questa miseducazione solista ci insegna tutto quello che c’è da sapere sullo stile del soul, sulla classe dell’R&B e sulla cazzutaggine del rap. Tutto realizzato da una donna sola, una persona di grande ispirazione che mi dà anche il pretesto per presentare un mio nuovo rap.
Ecco un freestyle dedicato a te, Mr. Ford.
Vuoi il wrestling? Io ti do la boxe…
In ogni caso te le prendi!

DING
Round round round: round uno
se tu sei il mare io sono il Dio Nettuno
se sei una foglia io son l’autunno e ti faccio il culo
se tu sei Berlino io ti tiro su un muro
ma sei un finto duro
te sciogli al sole come er buro

DING
Round round round: round due
tiro più io di un pelo di figa su un bue
se non ti piace quello che vedi metti pure Rai2
dico tante cazzate ma sempre meglio delle tue
come gli Spandau: I know this much is true
vai in un angolo a piangere ue ue ue

DING
Round round round: round tre
pensi sia arrivata per te l’ora del the?
No ti sbagli ti butto giù a colpi di karaté
Mr. Ford lo conoscete? Io non so chi cazzo è
uno che le piglia da me è peggio di un bebé
sì lo so adesso me ne vado pure io a caghé

DING
Round round round: round quattro
ti senti sotto assedio? No, sei sotto sfratto
questo è un ricatto
perché io non conosco il tatto
proprio me ne sbatto
adesso me ne sto quatto quatto
poi scatto e ti schiaccio come un ratto
hai capito bene? sì, esatto
dichiaro scacco matto!

DING suona la fine dell’incontro e t’ho mandato K.O.
DING è giunto il tuo ultimo giorno e gridi solo: “No no no!”

JF E così, neanche il tempo di credere che tu possa essere rinsavito, che piazzi come ultimo disco un album sopravvalutatissimo che non ha nulla a che spartire con gli immensi dischi di genere black e hip hop usciti nel corso di un decennio ricchissimo, che ha visto protagonisti Notorious, i Wu Tang, Erikah Badu, i Roots e miei adorati Cypress Hill.
E tu, scellerato, scegli Lauryn Hill!? Avrei approvato con molto più entusiasmo un disco bellissimo come Crazysexycool delle TLC, piuttosto.
Ma del resto, da uno che preferisce 2Pac a B.I.G. non c'era da aspettarsi altro.
E alla tua boxe freestyle non posso che rispondere con un pò di sano wrestling.

Pyros, intro, musica sparata,
questa per Cannibale non è una gran serata,
perchè sul quadrato non c'è Cobain,
ma Ford, che non è l'event, ma il main!

Qui non ci sono round, solo una gabbia
colpi così forti da ridurti come sabbia,
un superkick dritto sulla faccia
le tue rime fasulle son ridotte a carta straccia!

Il pubblico inneggia, fiato sospeso,
e tu sei a terra, lungo e disteso,
volo dalla cima, come un luchador,
e Beck in prima fila canta "sei un perdedor"!

Caro Cannibale, qui sei nel mio campo,
avversari come me non sono del tuo stampo,
e mentre festeggio il titolo mondiale,
a te non resta che piangere: il vecchio Ford ti ha fatto male!

CK I miei dischi possono anche essere sopravvalutati, la gran parte dei tuoi no perché mai nessuno li ha considerati di alcuna rilevanza nè per la storia della musica, nè per gli anni '90, nè per l'anno in cui sono usciti e nemmeno per il giorno in cui sono stati pubblicati. Lauryn Hill è grandiosa, ma da chi osanna Kid Rock e insulta Kurt Cobain ormai ho perso ogni speranza che sia anche solo lontanamente recuperabile. Comunque ecco le mie rime fiche in risposta alle tue parole stitiche.

Hai fatto su un gran baccanale, certo non mi hai fatto del male
sei giusto un vecchio maiale, il proverbio cinese dice: "Fold vai a cagale!"
delle robe che hai detto potresti fare lo spelling?
visto che a me e al resto del mondo non frega un cazzo del wrestling

La tua musica dell’ano è proprio roba da matti
ti caccio via da Milano insieme alla Moratti
guarda invano cadere il tuo Fordismo
è superato ormai come il Berlusconismo

Il pubblico sta tutto dalla mia parte
perché tu manco hai idea di cosa sia l'arte
fetente sai solo scherzar con la morte
lascia la musica a me, tu meglio se ti dai alle torte

Le tue rime -scusa se sbadiglio- sono rugose
quanto le mie -lontane da te un miglio- son goduriose
hey di Kid in giro c'è solo Cannibal
Kid Rock lo do a merenda a Lecter Hannibal

Meglio di Lauryn Hill le TLC?
guarda smettila di prendere l'ecstasy
ti senti tanto crazysexycool?
ah Ford, ma vai a dar via il cul!

Ti fingi figo con i Beastie Boys
quando in autoradio ascolti solo i Backstreet Boys
ah no, scusa, fa niente
nemmeno hai ancora la patente
quindi vedi di lasciar riposare in pace Kurt
e vattene a fare un giro coi bimbi sui go-kart!

JF
Guarda bene, insulti anche il cinese
è proprio vero che il tuo rap è senza pretese,
vuoi lo spelling? Certo, subito servito
lo batto come morse - crack! - dito per dito!

Kid, arrivi tardi, me ne sono già andato,
ma tu, come la Moratti, presto finirai cacciato!
Perchè di Cannibale la dottrina
la può seguire sol chi si fa d'eroina!

Meglio re all'inferno che servo in paradiso,
scriveva John Milton con il sorriso,
ma tu, oltre a ridere, non sai campare,
altro che Joker, ti devi ritirare!

Le rughe sono tutta, tutta esperienza,
cicatrici di vita, viva la Resistenza,
tu che sei imberbe, oltre che strafottente,
a parte la tua casetta non conosci niente!

Ai Prodigy lascio pasticche ed illusioni,
mi tengo il fuoco, e le mie canzoni.
Perchè i tuoi drift sono fatti da catorci,
e le mie parole tutte perle ai porci.

La patente, tranquillo, non ho fretta arriverà,
anzi è già qui, anche solo per metà.
Così al momento giusto, sfrecciando senza freno,
troverò il piccolo Kurt, in culo all'arcobaleno.
E con forza schiaccerò quello che è il vero peccato,
da una vita vissuta essere scappato.

CK
Sai qual è il tuo problema con Cobain?
tutta invidia perché non hai talento che scorre in vein
prova prova -dai!- tanto sarà solo in vain
lascia stare -ahi!- per te arriverà solo del gran pain

JF
Al buon, vecchio Kurt - poverino, che pena! -
è l'eroina l'unica cosa a scorrere in vena,
e l'invidia non ce l'ho, perchè lui sta sotto terra,
e invece io son qui dei blog a far la guerra!

E così dopo una lunga battaglia senza tregua e non priva di colpi bassi, abbiamo esaurito anche gli anni '90.
La prossima settimana ci sarà l'ultimo scontro sul ring musicale. Tema, ovviamente, gli ANNI ZERO!

mercoledì 25 maggio 2011

BLOG WARS: I 90s COLPISCONO ANCORA (PARTE I)

Mi inchino io stesso alla mia lista dei dischi anni Novanta, un dream team composto da molti dei più grandi talenti che abbiano camminato su questa Terra negli ultimi 20 anni e che potrete gustarvi nella mia super classifica di domani. Talmente dei fenomeni che sono quasi tentato di non commentare nemmeno i tuoi dischi volanti, Mr. James Ford.
Ma comunque, tranquillo: non ci penso nemmeno a regalarti una tale soddisfazione uahahah…
Cannibal Kid

Baggio sbaglia il rigore, Mr. Ford sbaglia la lista
E alla fine, ci siamo arrivati.
La massima espressione dello scontro tra la filosofia fordiana e quella cannibalesca, la fucina che ha forgiato la nostra generazione, il terreno della carneficina più terribile della sfida: gli anni novanta.
Come e più dei decenni precedenti, a fronte di una serie incredibile di dischi da capogiro - checchè ne dica per stuzzicare il mio antagonista, è stato un grandissimo decennio - ho lasciato che fossero cuore, istinto e ricordi a scegliere i dieci album più rappresentativi, fondamentalmente, della mia adolescenza e poco oltre.
Essendo, del resto, passato attraverso le fauci terrificanti del liceo tra il 1993 e il 1998 non potevo pensare di fare una selezione non personale dei nineties, veri e propri distruttori di tutto il divertimento tamarro e sfrenato che gli eighties si erano tanto dannati a porre alla base di ogni giovane cuore alla scoperta della vita - quindi, non quello del Cannibale e dei suoi amichetti suicidi -.
Randy the Ram dice giusto quando afferma, nel magnifico The wrestler, "poi è arrivato quel frocetto di Cobain e ha rovinato tutto", ma non è detto che quella rovina non possa aver posto le basi per qualcosa di più grande.
Ma questo è un discorso che si farà nel prossimo decennio.
Intanto, vi lascio alla mia selezione per i devastanti novanta e ad un immagine che associo clamorosamente a quel periodo, nonchè ad una canzone straordinaria che mi sono trovato costretto ad escludere dalla selezione conclusiva: Roberto Baggio che fallisce il rigore della finale dei mondiali 1994 dopo aver inanellato una magia dietro l'altra ed aver portato la squadra per mano in finale.
Su quel viso tutto lo sconforto di chi sa che sarà incolpato - a torto - di tutto, e le note di Beck: "I'm a loser, baby, so why don't you kill me". Gli anni novanta sono stati un pò così.
Ma come detto, non tutto il male viene per nuocere. E qualcosa di più grande è arrivato, sempre calcisticamente parlando, dodici anni dopo.
Non tutto il male viene per nuocere, neanche quando lo vorrebbe.
Benvenuti negli anni novanta.
MrFord

Stanno guardando l'errore di Baggio, e pure i molti di Ford
1) Italyan, rum casusu cikti - Elio e le Storie Tese (1992)
Mr. James Ford Parlo di tristezza e sconfitta, e parto sfoderando un disco della più grande, dissacrante, divertente, straordinariamente tecnica band italiana: un disco memorabile, suonato da paura, che ho ascoltato un miliardo di volte negli ultimi quindici anni e che è stato l'inizio del mio incondizionato sostegno agli insuperabili Elii. Servi della gleba, Uomini col borsello, Il vitello dai piedi di balsa, Supergiovane, Il pippero, Pork e Cindy, La vendetta del fantasma formaggino sono i vertici di un album che non ha rivali nella storia delle band nostrane. E non solo.
L'ho già detto che si tratta della più grande band della Storia della musica italiana!?
Potrei scrivere e ripetere queste cose fino allo sfinimento, ma niente sarà mai come ascoltarlo.
Se non l'avete ancora fatto, non perdete tempo.
È un piacere troppo grande per essere descritto solo così.
Cannibal Kid Gli Elii sono simpaticissimi, grandissimi, idolissimi. E canzoni come Servi della gleba ancora oggi fanno pisciare sotto dalle risate. Però lasciare fuori capolavori come Nevermind e Ok Computer per questo, credo sia una decisione che verrebbe commentata dagli stessi Elio e Faso, per quanto lusingati, alla maniera di due noti personaggi che doppiavano su Mtv:
"Ehehehe. Hey, Beavis eheeheh, ma questo qui è fuori..."
"Già Butthead, ma poi chi è 'sto pirla di Mister James Ford? Hihih"
"Ma che ne so, Beavis, vediamo se ci sono delle fighette..."
JF Ma è una classifica personale o la classifica delle masse, questa!? Lascio fuori volentieri Nevermind e Ok Computer, se ho gli Elii a sparare cazzate e tenermi bello fresco e allegro.
Oltretutto, ma questa è solo un ipotesi, sono convinto che perfino a Mangoni farebbe piacere essere messo avanti a grupponi come Nirvana e Radiohead.

"Quel Kid Rock non se pò proprio sentì"
2) Out of time - R. E. M. (1991)
JF Sì, lo so. Authomatic for the people è un disco sicuramente più maturo e perfetto di questo, così come New adventures in Hi-fi.
Ma Out of time è, senza ombra di dubbio, una delle parti più importanti della mia adolescenza. Ho ascoltato nel walkman questa cassetta così tante volte andando e tornando da scuola che non riesco a spiegarmi come sia potuta resistere fino ad oggi - c'è ancora, da qualche parte, a casa dei miei -.
A parte la strasuonata Losing my religion, Half a world away e Country feedback sono stati la colonna sonora dei miei primi momenti di struggimento adolescenziale, nonchè accompagnatrici ufficiali degli ora ridicoli tormenti amorosi e di isolamento che contraddistinguevano la natura del solitario e stronzo Ford quindici/sedicenne.
CK Gli altri due dischi non è che siano più maturi e perfetti. Sono più belli e basta. Io adoro i R.E.M., non li ho inseriti in lista però solo perché più che a un album sono legato a canzoni varie di diversi decenni e quindi per rappresentare tutta la loro lunga e ottima carriera ci sarebbe da mettere piuttosto il Greatest Hits.
Ma comunque mi fai tutte le storie a me di struggimento e crisi adolescenziali da teen, e poi eccoti qui nella tua cameretta a piangere come Brenda in Beverly Hills 90210 ascoltando Losing my religion a ripetizione. Più che un finto duro, sei la barzelletta che si raccontano gli altri finti duri come te al saloon WhiteRussian quando te non ci sei ahahaha.
JF Già il fatto che tu preferisca un greatest hits a un album - e me l'ero risparmiato su Madonna - mostra quanto l'epoca internettiana abbia influenzato la tua capacità di giudizio musicale. Inoltre, dato che fino ad ora mi hai dato del finto duro, del misogino e del maschilista, vorrei farti notare che Half a world away è una delle più struggenti canzoni a tematica gay della storia della musica. Ma forse un genio come te non ha bisogno di ascoltare le parole, gli basta la musica a tutto volume.
CK Ciò non toglie comunque che preferisci mettere l'ultimo dei pirla - Kid Rock - piuttosto che una donna.
JF Ho preferito anche Jeff Buckley a una donna, com'è che su di lui non dici nulla!?
CK Facile: lui è stato un grandissimo (e non a caso è presente anche nella mia lista), mentre Kid Rock merita di stare solo nelle classifiche del peggio.


Hey Ford, meglio Bruce Harper di Ben Harper!
3. Ben Harper "Fight for your mind" (1995)
JF Senza ombra di dubbio, Ben Harper è fin dal suo esordio uno dei miei artisti prediletti: è il musicista che ho visto più volte in concerto, condividiamo tatuaggi maori molto simili - ne abbiamo anche parlato di persona quando ho avuto modo di incontrarlo di recente - e tutta la passionalità del nostro segno zodiacale - siamo due scorpionacci nati quasi lo stesso giorno, lui il 28 e io il 29 ottobre -.
Sacro e profano, impegno politico e spazio all'intimismo personale, storie d'amore struggenti e sexual healing: Fight for your mind è il lavoro più impegnato del buon Ben, e personalmente quello che più mi coinvolge proprio per il suo essere battagliero quanto avvolgente, come un bel combattimento seguito da un altrettanto soddisfacente massaggio.
E tanto per dimostrare l'ennesima vittoria sul mio antagonista, sfodero una versione alternativa di Excuse me, Mr. dedicata al mio antagonista, e pure in inglese.

Excuse me, Cannibal (Ben Harper feat. Ford)
..."So excuse me, Cannibal,
but I'm THE Mister and you,
you're givin' Mister a bad name,
a Cannibal like you.

So I'm taking the Cannibal
out in front of your name
cause it's a freaky kid like you
that puts the grown up us to shame
it's a freaky kid like you
that puts the grown up us to shame.

and I've listen enough to know,
that I've listened too much.

Excuse me, Cannibal,
won't you take a look around
Kid just look up
and you will see it's coming down."

CK Oddio che palle Bruce Harper. Ah no, excuse mr Mr. quello era lo scarpone di Holly & Benji, questo è lo scarpone della musica. Se c'è un cantante che mi annoia è lui. Fatemi un'iniezione di adrenalina come a Uma Thurman in Pulp Fiction o a Ewan McGregor in Trainspotting che voglio svegliarmi da questo spaventoso incubo fordiano in cui continua a propinarci una dietro l'altro una marea di cantautori non depressi, ma solo deprimenti, e poi come un poveretto si autovanta pure da solo di avere gusti eclettici. BASTA, davvero! La tua canzoncina la lascio a te e al falò che puoi fare standotene abbracciato stretto stretto alle braccia tatuate del tuo Benuccio Harperino. Io intanto faccio il Firestarter sulla tua spiaggetta insieme ai Prodigy!
JF Ci sto senza problemi, sulla spiaggia con l'amico Ben. Un fuoco, qualche cannone e poi tutti a fare surf, mentre tu ti impasticchi con i tuoi amici Prodigy. Del resto, la cricca cannibalesca di droghe pesanti se ne intende, giusto!?

4) Blood Sugar Sex Magik - Red Hot Chili Peppers (1991)
JF Con un prodigioso balzo in avanti mi ritrovo già quasi ventenne, impegnato nella prima storia "seria" della mia vita, a macinare Give it away, Suck my kiss, Breaking the girl e l'immortale Under the bridge andando avanti e indietro da una parte all'altra di Milano tutte le sere, sognando che i tram e la gente strana collezionata negli incontri di quel tempo potesse diventare lo stimolo per le sceneggiature di fumetti che allora mi dilettavo a scrivere neanche fossi a L. A., guardando la spiaggia all'orizzonte con la tavola sottobraccio.
Il Point break della mia vita musicale, nonchè la scoperta di uno dei produttori più geniali del campo, Rick Rubin.
CK Disco non male, nient’affatto, anche se a parte “Give it away” e “Under the bridge” il resto non è poi memorabile e certo non è invecchiato granché bene, altroché i Nirvana. Il mio unico problema è che non mi hanno mai smosso dentro, Anthony Kiedis e cumpà. Comunque ammettilo che più che per la musica li hai inseriti in lista perché ai tempi si presentavano sul palco senza veli come mammà li aveva fatti.
Scherzo Ford, lo so che tu sei un macho vero e proprio. Anzi, ma mettere una donna nella tua lista proprio no? E sì che nei 90s ce n’erano davvero per tutti i gusti, oltre ai miei nomi di domani mi vengono in mente: PJ Harvey, Courtney Love, Fiona Apple, Tori Amos, Cranberries, Cardigans, Sheryl Crow, Alanis Morissette, Elastica, Liz Phair ecc ecc...
Ah, comunque io preferisco Californication.
JF Donne ce n'erano, e di grandissime. Alcune sono state davvero ad un passo dalla top ten. Ma comunque avresti trovato una scusa qualunque per parlarne male: a proposito, ma PJ Harvey, Tori Amos, Sheryl Crow e la Morrissette - giusto per prenderne alcune da questa tua lista - non sono cantautrici? E i cantautori tutti non erano pallosi?
CK Non tutti, naturalmente, questo non l'ho mai detto: solo quelli da te proposti.
JF Aspetto di scoprire quali sono quelli da te proposti, dunque. Ma forse non innovano abbastanza per un futurista del tuo stampo.

Che sonno le storie di Ford!
5) August and everything after - Counting crows (1993)
JF Se esiste un disco che identifica, in me, la fine dell'estate, è proprio questo.
Il primo passaggio dall'adolescenza al resto della mia vita sta tutto nelle note struggenti di pezzi incredibili come Round here e Anna begins, quasi mi fossi reso conto che la stagione delle giornate sempre in giro, dell'approccio da studente e degli struggimenti da rivolta contro il mondo era ormai finita, e andavo dritto verso una nuova stagione che sarebbe stata in grado di regalarmi soddisfazioni ben più grandi ed una sicurezza sicuramente maggiore dei miei mezzi ma sempre ben attenta a farmi pagare ogni cosa.
Quando parlo di Peckinpah e del concetto di Junior Bonner dello "stare fuori a tenere i cavalli" - e quindi spesso - non posso non pensare a questo disco struggente e malinconico, passionale e potente.
CK Non ho intenzione di dire niente di male contro i Counting Crows. Ottimo gruppo che qui in Italia non ha mai avuto un riscontro come negli USA. Però potresti smetterla con 'sti tuoi smielati racconti personali? Sono interessanti tanto quanto le storie di Nonno Simpson quando ricorda di essere giovane. Anzi no, le sue storie sono un po' più frizzanti!
Riguardo alla scelta del disco ok, sebbene anche il successivo Recovering the satellites mi piaccia parecchio. E poi ti lamenti e piangi che ti maltratto troppo e non conosco i tuoi dischi, guarda qui che buono che sono stato. Ma andiamo al tuo prossimo artista ciarlatano.
JF Cannibaletto, sai come vanno le cose. Racconta chi ha qualcosa da raccontare. Gli altri vanno a cercare i satelliti con cui spiano le vite degli altri.
CK ZZZZZZZZZ scusa, ma hai il potere magico di riuscire sempre a farmi addormentare...


"Qualcuno m'ha messo in una lista del meglio?
Non prendetemi per il culo che non ci credo!"

6) Devil without a cause - Kid Rock (1998)
JF Uno dei dischi fordiani per eccellenza, scoperto tardi ma assolutamente necessario a comprendere quello che sono diventato negli anni. Certo, ai tempi non ero proprio il cowboy tutto scazzottate, repubblicanesimo e alcool che era Kid Rock, ma mi rendo conto di quanta rabbia costruttiva ci fosse in tutto l'esibizionismo che il giovanotto di Detroit oggi quarantenne aveva buttato in questo magnifico lavoro a metà tra rock, metal e hip hop.
Un'apertura come Bawitaba ce la si sogna se non con Smells like teen spirit in Nevermind, e pezzi come Cowboy, Devil without a cause, Wastin' time e Only god knows why mi fanno rabbrividire ancora oggi.
Anzi, direi che sono, tuttora, tra i brani più ascoltati del mio Ipod.
CK Primo: i collegamenti tra ‘sta schifezza e Nevermind non sono graditi.
Secondo: Kid Rock, sul serio??? Dovevi avvisarmi che avevi intenzione di mettere roba del genere, così mi regolavo e inserivo Spice Girls, Aqua e Take That con cui ti avrei comunque dato merda!
Terzo: apprezzo il fatto che sia stata una scelta personale dettata dal tuo cuoricino, ma il fatto che a te piaccia Kid Rock è una lampante dimostrazione del fatto che ai grandi geni, ai talenti veri, ai fuoriclasse come Kurt Cobain, Thom Yorke o Bjork tu preferisci gli scarponi: è come scegliere Gattuso quando hai a disposizione Maradona e Pelè. O Roberto Baggio… Ecco, se tu fossi stato al posto di Sacchi a USA 94 uno come Baggio nemmeno l’avresti fatto giocare. Troppo talentuoso per quelli come te, meglio mettere dentro il Kid Rock della situazione: Pierluigi Casiraghi!
Quarto: il fatto che tutt’ora ti ascolti ‘sta merda è un ulteriore conferma del tuo agghiacciante gusto. E comunque smettila che l’iPod non ce l’hai: tu sei ancora fermo al Walkman!
Quinto: Bawitaba è una delle canzoni, fin dal titolo, più idiote e ridicole di sempre.
Sesto: James Dean si sta ancora rivoltando nella tomba perché ‘sto re dei tamarri ha osato citare l'immortale Rebel without a cause per il titolo di questa porcheria assoluta.
Settimo: La tua ammissione di repubblicanesimo (o è limitata al solo Kid Rock?) ti renderebbe una "persona non grata" sul mio blog quanto le parole di Lars Von Trier a Cannes. Ti va giusto bene che io sono contro la censura sempre e comunque.
Ottavo: Di Kid qui ce n'è uno solo. E non si chiama Kid Rock.
JF Primo: i collegamenti sono più che graditi. Kid Rock è partito dal niente, come Cobain, ma invece di cagarsi sotto ha costruito qualcosa. Che è meglio del niente in cui adesso naviga il tuo Kurt.
Secondo: vorrebbe essere una provocazione, questa? Parliamo di un cantautore - sì, proprio i tuoi preferiti - che ha saputo rinnovarsi e che ancora oggi sta in cima alle classifiche, mentre tanti gruppi di tuoi amichetti si sono sciolti come neve al sole.
Terzo: senza qualcuno che si fa il culo - e tiene i cavalli, come si dice dalle mie parti - i tuoi grandi geni non saprebbero neppure trovare i loro piccoli pisellini mosci. Se tu fossi un musicista, probabilmente, penseresti che i roadies sono rifiuti umani da trattare a pesci in faccia. Del resto, i grandi geni pensano di esistere per induzione di se stessi.
Quarto: l'Ipod ce l'ho eccome, l'ho comprato in Australia. Tu il tuo dove l'hai preso, a Milano mentre andavi a cercare un cinema che passasse Tarantino?
Quinto: dev'essere per quello che sta praticamente in tutte le classifiche dei cento migliori pezzi rock degli ultimi vent'anni.
Sesto: Rebel without a cause è precedente agli anni ottanta. Com'è che lo conosci? Ah, è vero. Sei un fashion victim, quindi i film con Jimmy Dean li avrai visti perchè ti hanno detto che faceva figo.
Settimo: ma non sei stato proprio tu a dire che non doveva essere cacciato da Cannes perchè un grande artista può permettersi di dire quello che vuole? Certo, io non sono un grande artista, ma neppure repubblicano. Che comunque non significa nazista.
Giusto perchè tu lo sappia, ti ricordo che anche Johnny Cash potrebbe essere bandito dal tuo blog. Era repubblicano anche lui.
Ottavo: Kid Rock è l'unico Kid che mi interessa.
CK Se LEGGI bene, invece di parlare a vanvera come al solito: ho scritto che comunque nessuno è bandito dal mio blog. Nemmeno le persone con opinioni davvero inquietanti su Kurt Cobain o con gusti musicali oltre le soglia dell'atroce come i tuoi. Comunque ancora non ci posso credere: mettere Kid Rock in una classifica dei dischi migliori è come inserire un film dei Vanzina tra le pietre miliari del Cinema!
JF Se LEGGI bene, invece di parlare a vanvera come al solito: ho scritto "potrebbe essere", non "viene bandito dal tuo blog". Ad ogni modo, uno che ha messo Amabili resti davanti ad Inception e L'uomo che verrà non dovrebbe parlare di classifiche cinematografiche.

7) Black Sunday - Cypress Hill (1993)
JF Oltre che colonna sonora dell'incredibile The addiction di Abel Ferrara, questo disco acidissimo e cattivo ha superato i comunque amati Notorius B. I. G., Public Enemy e Wu Tang nella mia personale classifica dell'hip hop anni novanta facendo da colonna sonora ufficiale del mio servizio civile. A quei tempi il walkman aveva lasciato posto al discman, e non ricordo quante volte devo aver sentito I wanna get high o Ain't going out like that andando e venendo tra un servizio e l'altro.
Dovessi mai sognare di diventare un rapper, vorrei un atmosfera sfrigolante come questa attorno, e una voce roca e gracchiante, come un Gollum urbano pronto a mostrare tutta l'oscurità che l'anello è in grado di portare.
E tutto il suo tesssssoooro.
CK Mr. Ford, ma che fai, sei insane in the brain? Hai messo un disco praticamente senza chitarre? Attento che il Dio del rock potrebbe fulminarti!
Niente male i Cypress Hill, ma io comunque sottolineo come i più grandi del rap anni Novanta stavano sulla West Coast: Dr. Dre e 2Pac!
Servizio civile? Vuoi dire che un duro come te che si ascolta roba heavy come Kid Rock (uuh, uno davvero tosto!) non ha prestato servizio presso l’esercito? Vuoi dirmi quindi che io mi sto impegnando in una guerra contro un soldatino di plastica?
Ah, io comunque nemmeno l’ho fatto il servizio civile. Esonerato per motivi di studio, fino a che la legge è cambiata e il servizio non è più stato obbligatorio. Tiè! In guerra penso comunque che io sarei più spietato, perché sono un finto sensibile in realtà bastardo, mentre tu sei duro fuori ma morbido dentro. Sì, ti sto dando del Tronky!
JF Mi dispiace per te, Cannibale. Perchè il servizio civile è stata una delle esperienze più importanti e formative della mia vita. Ma non sto neppure a dirtelo, preferisco raccontarlo a Nonno Simpson. Di sicuro, comunque, militare o civile, un pò di servizio ti sarebbe servito: aiuta a capire che non si ha sempre la pappa pronta. E giusto per provocarti un altro pò, ti dico che non rinnego nulla di quell'annata, ma se dovessi scegliere adesso, penso proprio che opterei per il militare.
Sperando di trovare qualcuno che crede di essere spietato per ricordargli che la vita non è sempre come ce la immaginiamo.
CK Citi Gandhi tra i Grandi e poi faresti il militare? La coerenza è proprio la tua essenza!
JF I grandi vanno sempre riconosciuti, a prescindere dalle nostre scelte. Il fatto che io non sia un non violento non mi vieta di ammirare l'opera di un uomo eccezionale.
CK Appunto: quindi impara a rispettare Kurt.


8) Vitalogy - Pearl Jam (1994)
JF Non ho mai nascosto la mia personale preferenza per la band di Eddie Vedder rispetto ai Nirvana, così come ho sempre ritenuto Vitalogy il disco più incredibile, sentito, struggente e devastante della storia del gruppo, vero e proprio cammino che passa dalla dannazione alla beatitudine mostrando il fianco a tutte le sofferenze che occorre affrontare per formarsi ed allenare il cuore a tutti i colpi che la vita sarà sempre pronta a menare.
La voce roca di Vedder è sempre stata, ai miei occhi, il simbolo della forza che i novanta, e solo loro, avevano per uscire malconci dalle macerie e andare oltre, perchè la loro anima era forte e le loro spalle larghe.
I Pearl Jam sono le palle quadrate del decennio. E Vitalogy il loro testamento. Viva i Pearl Jam.
CK I Nirvana erano alternative rock, punk, demolivano il passato e i tipi "quadrati" come te. I Pearl Jam erano invece il volto più rassicurante del grunge, quello più vicino al classic rock e ovviamente non mi stupisce che preferissi loro. A me sono piaciuti e piacciono tutt’ora, però per loro non è mai scattata la scintilla, se non per quel video fortemente “cannibale” di Jeremy dal loro primo album. Eddie Vedder ha una voce splendida, questo è un ottimo disco, però i Nirvana sono stati tutta un’altra cosa…
JF Ma questi fantomatici Nirvana cos'hanno demolito? Quello contro cui si battevano è ancora tutto qui. Se fossero stati loro la Resistenza, a quest'ora saremmo stati ancora a nasconderci nei boschi. Fortunatamente ci sono i tipi come Eddie Vedder, che sanno crescere e resistere, davvero.
CK Veramente ho preferito Big Fish. Ma comunque non mi ha fatto venire voglia di entrare in un circo...

9) Slipknot - Slipknot (1999)
JF Come già narrato a proposito dei Kiss, il concetto di maschera ha sempre avuto un fascino particolare, sul sottoscritto. Ai tempi dell'uscita di questo disco lavoravo al Virgin Megastore nel settore heavy metal, e ricordo quanto rimasi colpito da questi nove sciamannati chiusi in tute da meccanici e celati dietro maschere che tanto ricordavano Leatherface.
Bollati inizialmente come l'ennesimo gruppo di un genere ormai sulla via del tramonto, i demoni di Des Moines hanno saputo farsi rivalere a suon di legnate fortissime per quello che è, a mio parere, uno degli album più violenti, aggressivi e pericolosi mai pubblicati.
Se volete riempire di botte qualcuno, o sfogare tutta la vostra ira, schiaffatevi Sic o Surfacing e vi sentirete pronti a staccare teste e bere litri di sangue usandole come calici.
Nel fantastico La casa del diavolo, Otis recita, prima di uccidere l'ennesimo malcapitato: "Io sono il diavolo, e sono venuto a fare il lavoro del diavolo".
Questi sono in nove. Fate voi.
CK In nove o in meno, li faccio a pezzi comunque. Un cannibale non ha certo paura di un gruppo di buffoni mascherati, che sono come te: duri, ma solo di facciata. Che poi non li disprezzo nemmeno totalmente, avessi messo i Metallica sì che li avrei massacrati con più gusto. Questo è un disco che nell’ambito nu-metal è anche di buon livello, ma nell’ambito della musica intesa a 360° non è certo niente di che. E comunque anche nel genere avresti potuto fare scelte molto ma molto migliori: Rage Against the Machine, Korn, Deftones… ma tu hai una passione particolare per i clown e i travestimenti. Ma che è, ti hanno cresciuto in un circo, Ford?
JF Il circo ha sempre avuto il suo fascino, perchè ricco di esperienze, mescolanze e basato sull'esperienza formativa del viaggio. Vorrei citare Big fish, ma a uno come te sarà sicuramente piaciuto di più Sleepy hollow. E allora dormi bene, con i tuoi Rage e Korn che sono invecchiati anche peggio dei Nirvana.

10) Grace - Jeff Buckley (1994)
JF Più di Cobain, meglio di Cobain.
Jeff Buckley, talento incredibile, voce divina - quasi una controparte dei demoniaci Slipknot -, un disco rivoluzionario acclamato in tutto il mondo, se ne andò perchè travolto dalla voglia inarrestabile di nuotare nel fiume mentre viaggiava in macchina verso casa.
L'ironia del destino, il mistero di una delle morti più celebri del rock - amplificato da quella del padre Tim, grande interprete degli anni settanta, anch'egli mancato giovanissimo -, la crudeltà di una Natura che, per dirla come Herzog, non ha occhi per i meriti o la bellezza, il talento o la passione. È una predatrice.
E quale vittima migliore di Jeff, giovane cantautore libero dai tormenti del leader dei Nirvana eppure in grado di regalare attimi di struggente malinconia come nella magnifica Halleluja coheniana?
La leggenda dice che, nuotando verso la morte, il giovane Buckley cantasse Whole lotta love dei Led Zeppelin.
Rock fino alla fine. La fine del rock.
Non per nulla, siamo negli anni novanta.
CK Questa è la leggenda, ma se un giorno si scoprisse che in realtà Jeff si è buttato volontariamente nel fiume tu cosa faresti? Lo spediresti nel girone dei suicidi del tuo personale Inferno musicale insieme a Kurt Cobain, a Ian Curtis e (forse, pure quello non è stato accertato) anche al padre Tim Buckley?
JF Assolutamente sì. Senza neppure un accenno di pentimento.
CK Questo dice tutto sulla tua limitatezza mentale. Ma te prima di ascoltare un disco quindi devi sapere tutto quello che ha fatto l'autore in vita ed eventualmente come è morto? Non puoi goderti la musica e basta?
JF Io ascolto i dischi, ma questo non mi vieta di contestare le scelte dei suoi autori. Dato che la tua memoria latita, ti ricordo che ho criticato - e non poco - Bono nella decina degli anni ottanta, ma questo non mi ha impedito di inserire un disco degli U2. Semplicemente, nel caso di Cobain e dei Nirvana ho inserito album che emotivamente parlando mi danno di più e sono maggiormente legati alla mia esperienza personale.

Pronti per gli anni '90, ma quelli veri?
Domani arriva la spettacolare lista di Cannibal Kid.


MR. FORD SUCKS!
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