Il sipario è calato su Venezia 82 e sono tanti i film presentati in Concorso e fuori che fanno gola. Quest'anno alla Mostra del Cinema non si è però parlato solo di cinema, o soltanto di quali sono state le star più mostruosamente fighe sul red carpet, ma ci si è anche interrogati sulla necessità da parte di attori, registi e cineasti di occuparsi di tematiche politiche e sociali. La questione Gaza insomma ha fatto irruzione al Lido.
La conduttrice di quest'edizione Emanuela Fanelli ad esempio ha partecipato al corteo pro Palestina, ma ha deciso di non affrontare l'argomento durante le cerimonie d'apertura e di chiusura da lei presentate. "Ho pensato che affrontare quel tema con una sola frase, in una situazione in cui indosso un abito stupendo, costosissimo, con dei gioielli costosissimi, mi farebbe sentire in imbarazzo", ha spiegato l'attrice, scatenando varie polemiche.
Personalmente sono d'accordo con lei e allo stesso tempo sono d'accordo con chi invece si è esposto in merito. Il punto è che ognuno deve fare ciò che sente in base alla propria sensibilità e anche al proprio percorso artistico e personale. Se un'attrice brillante come Emanuela Fanelli si mette all'improvviso a parlare di Gaza in una serata di gala sarebbe una forzatura, una ruffianata fuori contesto. Se invece a farlo è una regista premiata per un film sul tema come The Voice of Hind Rajab, allora sì che ha un senso e pure una forza differente.
C'è poi da chiedersi se le parole o le azioni di una star del cinema possano davvero cambiare in qualche modo la situazione geopolitica mondiale. Spoiler: no. Sono i politici che hanno questo potere e, almeno quelli del nostro attuale Governo, non lo stanno esercitando nel modo giusto.
Bene Michele Riondino che arriva a Venezia mostrando la bandiera della Palestina sulla cover del suo telefonino, però dubito che ciò possa convincere Netanyahu a smetterla con i bombardamenti. A meno che a sorpresa non si riveli un fan sfegatato dell'attore italiano e in tal caso qualche ripensamento potrebbe avercelo.
Che poi Riondino è uno sinceramente e concretamente impegnato nel sociale, si veda il suo film sull'Ilva Palazzina LAF e l'organizzazione del concerto del Primo Maggio a Taranto, così come Anna Foglietta, addirittura fermata dai carabinieri al Lido per il suo flash mob in sostengo della Global Sumud Flotilla, mentre altri personaggi sembrano occuparsi di certe questioni di attualità fingendosi artistoni impegnati solo per avere visibilità sui social e i titoli sui giornali, ma magari è solo una mia impressione.
Va beh, lasciamo che a parlare del conflitto in Medioriente sia qualcuno che ha davvero le competenze per farlo, e in Italia credo siano in ben pochi, e passiamo alle nostre solite frivolezze. Il red carpet. I look. Le star. Le classifiche di Pensieri Cannibali. Che poi se ci fossero più persone impegnate in tali frivolezze piuttosto che gente che imbraccia un'arma, di conflitti di cui occuparsi non ce ne sarebbero proprio. Insomma, fate i red carpet, non fate la guerra.
Gran premio della giuria ai look migliori
#5 Adam Sandler che sembra pronto per una partita di basket
#4 Alessia Lanza che si dimentica di indossare i pantaloni
#3 Ben Foster e Shailene Woodley che sembrano arrivati dagli anni '70
#2 Julia Roberts che indossa il faccione di Luca Guadagnino
#1 Amanda Seyfried che ricicla l'abito di Julia Roberts all'insegna della sostenibilità
Coppa Volpi ai più cool
#12 Andrew Garfield
#8 Aaron Taylor-Johnson
#7 Colman Domingo
#6 Federico Cesari
#5 Callum Turner
#1 Jacob Elordi
Coppa Volpi alle più cool
#15 Cate Blanchett e Julia Roberts
#14 Emanuela Fanelli
#13 Emma Watson
#12 Benedetta Porcaroli
#11 Nathalie Emmanuel
#8 Molly Gordon
#7 Rebecca Ferguson
#6 Greta Lee
#5 Adèle Exarchopoulos
#4 Léa Seydoux
#3 Miriam Leone
#2 Mia Goth
#1 Emma Stone
Leone d'oro ai titoli di Venezia 82 più attesi da Pensieri Cannibali
#17 La valle dei sorrisi
di Paolo Strippoli
con Michele Riondino, Romana Maggiora Vergano
#16 Portobello
serie di Marco Bellocchio
con Fabrizio Gifuni, Romana Maggiora Vergano, Barbara Bobulova, Alessandro Preziosi
#15 Il mostro
serie di Stefano Sollima
con Liliana Bottone, Giacomo Fadda
#14 Un anno di scuola
di Laura Samani
con Stella Wendick, Giacomo Covi
#12 Dead Man's Wire
di Gus Van Sant
con Bill Skarsgård, Dacre Montgomery, Colman Domingo, Al Pacino
#10 No Other Choice
di Park Chan-wook
con Lee Byung-hun, Son Ye-jin
#9 Frankenstein
di Guillermo del Toro
con Oscar Isaac, Jacob Elordi, Mia Goth
#8 Father Mother Sister Brother
di Jim Jarmusch
con Cate Blanchett, Adam Driver, Tom Waits, Indya Moore
#6 A House of Dynamite
di Kathryn Bigelow
con Idris Elba, Rebecca Ferguson, Gabriel Basso, Greta Lee
#5 The Testament of Ann Lee
di Mona Fastvold
con Amanda Seyfried, Thomasin McKenzie, Lewis Pullman, Christopher Abbott
#4 After the Hunt - Dopo la caccia
di Luca Guadagnino
con Julia Roberts, Andrew Garfield, Ayo Edebiri, Chloë Sevigny
#3 Jay Kelly
di Noah Baumbach
con George Clooney, Adam Sandler, Laura Dern, Riley Keough, Billy Crudup
#2 La grazia
di Paolo Sorrentino
con Toni Servillo, Anna Ferzetti
#1 Bugonia
di Yorgos Lanthimos
con Emma Stone, Jesse Plemons, Alicia Silverstone
In chiusura, per completezza d'informazione, ecco i vincitori e i premiati del Concorso di Venezia 82, con il trionfo decisamente a sorpresa, e ovviamente non senza polemiche, di Jim Jarmusch con Father Mother Sister Brother sul grande favorito della vigilia, The Voice of Hind Rajab.
Leone d'oro al miglior film: Father Mother Sister Brother, regia di Jim Jarmusch
Leone d'argento - Gran premio della giuria: The Voice of Hind Rajab, regia di Kawthar ibn Haniyya
Leone d'argento per la miglior regia: Benny Safdie per The Smashing Machine
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Toni Servillo per La grazia
Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: Xin Zhilei per Rì guà zhōngtiān
Leone d'argento per la migliore sceneggiatura: Valérie Donzelli e Gilles Marchand per À pied d'œuvre
Premio speciale della giuria: Sotto le nuvole, regia di Gianfranco Rosi
Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore/attrice emergente: Luna Wedler per Silent Friend
Leone di caffè al miglior film assegnato dal sito In Central Perk: The Voice of Hind Rajab
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